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Concorsi truccati, coinvolti anche docenti universitari di Catanzaro

CATANIA – L’indagine è partita dalla Sicilia ma riguarda diverse regioni d’Italia e altrettanti atenei. Le accuse mosse dalla Digos sono associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta e altro.

Diversi i docenti universitari coinvolti nell’indagine “Università Bandita” tra cui anche professori dell’ateneo di Catanzaro oltre ai colleghi di altre città tra cui Firenze, Messina, Napoli, Milano, Roma.

Nove docenti, tra cui il rettore dell’università del capoluogo siciliano Francesco Basile sono stati sospesi con il procedimento di interdizione dai pubblici uffici per avere  truccato 27  concorsi, 17 per professore ordinario, 4 per professore associato, 6 per ricercatore. Scattate anche decine di perquisizioni.

 

 

 

 

 

Attività extra professionali illegittime, nei guai due docenti della Magna Graecia

CATANZARO – Beni per oltre 1,3 milioni di euro sono stati sequestrati, a titolo di danno erariale, a due docenti dell’università Magna Graecia di Catanzaro. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro su disposizione della Procura regionale della Corte dei conti guidata da da Rossella Scerbo dopo l’operazione “Non lascio e raddoppio” condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro.

L’importo costituisce il danno erariale che il sostituto procuratore regionale Davide Vitale contesta ai due professori per aver svolto sin dal 2012 attività professionale non autorizzata e per aver ricoperto incarichi esterni incompatibili con lo status di docente universitario “a tempo pieno”. Secondo l’accusa, i due docenti, al fine di eludere il divieto di svolgere attività professionali diverse e ulteriori, avevano anche qualificato gli incarichi incompatibili come generiche consulenze, sfruttando indebitamente la cosiddetta “legge-gelmini” del 2010.

Unical, tornano i tutor a supporto delle matricole in difficoltà

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Dopo il buon successo dello scorso anno, riprende l’iniziativa di supporto agli studenti con debito di ingresso, presso il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione, ora divenuto Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DiCes).

L’associazione nazionale Anteas della Cisl ha rinnovato la propria disponibilità a collaborare con il DiCes, come previsto dalla convenzione stipulata nel 2017 fra il direttore del Dipartimento Roberto Guarasci e il presidente dell’associazione Benito Rocca. Il progetto è mirato all’organizzazione di corsi di supporto, offerti volontariamente da docenti delle scuole superiori (in pensione o in attività), alle matricole i cui risultati ai test d’ingresso abbiano manifestato carenze in alcune materie. Obiettivo dei corsi è quello di ridurre il tasso di abbandono degli studi da parte degli studenti del primo anno (che si aggira sopra al 20%), che proprio a causa delle lacune di partenza non arrivano a superare lo scoglio degli appelli.

I risultati della scorsa edizione del progetto sono stati confortanti, perché gli studenti, seguiti e incoraggiati dai docenti, hanno superato positivamente gli esami previsti.

Quest’anno gli studenti lavoreranno soprattutto sulla comprensione testuale e sull’acquisizione del vocabolario tecnico, previsto dalle materie del primo periodo didattico. A questo proposito sono state formate due classi, che andranno avanti fino a gennaio 2019, in modo da accompagnare gli studenti fino alla soglia dei primi appelli d’esame, offrendo loro non solo un sostegno didattico personalizzato, ma anche un esempio di vita basato sulla disponibilità dei tutor volontari che li affiancano

Al Conservatorio di Cosenza un maggio internazionale con docenti russi

COSENZA – Quest’anno il conservatorio di Cosenza è impegnato in numerose master classes  ed alcuni concerti affidati a docenti dei conservatori di S. Pietroburgo, Saratov e Samara.

Queste iniziative concludono un progetto del nostro Conservatorio finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito degli scambi culturali con paesi non appartenenti all’area euro e che ha visto complessivamente 63 docenti, personale dello staff e studenti realizzare mobilità da e verso i tre Conservatori russi.Il budget assegnato di oltre 110.000€ ha consentito il finanziamento di 99 mesi di mobilità ai fini di studio e 273 giorni di docenza, ponendo il Conservatorio di Cosenza tra i primi in tutta Italia.

UN PROGETTO RICCO CON RINOMATI DOCENTI RUSSI

«Un articolato calendario offrirà  – dice il coordinatore delle relazioni internazionali M° Emanuele Cardi –  masterclass di rinomati docenti russi ed alcuni concerti dedicati al canto, violino, pianoforte, organo, clarinetto e coro, mentre in contemporanea 15 docenti del nostro conservatorio hanno svolto o stanno per svolgere simili iniziative in Russia».

IN PROGRAMMA ANCHE ALTRI PROGETTI

Il Conservatorio di Musica di Cosenza ha sempre rivolto un’attenzione particolare al processo di internazionalizzazione e ai benefici che tali iniziative riversano nell’ambito dell’Alta Formazione Musicale. Il progetto che vede la conclusione nel mese di maggio è infatti solo il primo di una lunga serie di iniziative future che vedranno coinvolti paesi come Albania, Mongolia e Stati Uniti d’America. Si tratta di una intensa progettualità che si profila nei prossimi anni come entusiasmante anche per gli allievi che avranno così occasione per relazionarsi con nuove ed interessanti realtà europee ed extraeuropee.

Attualmente il Conservatorio di Cosenza è consorziato con circa 54 istituzioni musicali ed universitarie europee ed è sempre fitta l’attività di scambio che coinvolge i vari Dipartimenti e le diverse scuole. Tra gli ospiti presenti a Cosenza  per il Maggio International Masterclasses sono da menzionare il violinista Sergei NESTEROV, l’organista Natalia GOLFARB, il clarinettista Andrei KAZAKOV.Per le master italiane sono da segnalare quelle del pianista Michele Marvulli, Claudio Desderi per il canto.

Foto di repertorio

Aggressione docenti, individuati i presunti autori, sono ultras del Catania

LAMEZIA TERME (CZ) – Venti persone denunciate e una sottoposta a fermo con l’accusa di rapina aggravata, lesioni e danneggiamento. Sono stati identificati, nella notte, dalla Polizia di Stato i presunti autori, tutti appartenenti alle frange estreme della tifoseria ultras del Catania, del raid vandalico avvenuto a Lamezia Terme ai danni di quattro persone. L’aggressione ai danni delle quattro vittime, partite da Reggio Calabria e dirette a Cosenza, è iniziata sull’A2 dove la vettura è stata poi costretta dagli ultras etnei diretti a Matera a lasciare l’autostrada per raggiungere la stazione ferroviaria di Lamezia Terme. Qui si è consumato il raid con la rapina, il danneggiamento e il lancio di un fumogeno all’interno dell’abitacolo. Due gli occupanti rimasti feriti. Gli investigatori del Commissariato di Lamezia Terme e della Digos di Catanzaro con l’ausilio della Polstrada e delle Digos di Catania e Matera, sono riusciti a risalire all’identità degli aggressori che sono stati individuati nella notte.

«Basta guerre fratricide». Appello dei docenti ad Oliverio

Prendere in mano la situazione per evitare una guerra fratricida tra colleghi. Lo chiedono gli insegnanti calabresi inseriti nelle GAE, le Graduatorie ad esaurimento, al presidente Oliverio, all’indomani dell’emendamento Puglisi. Il provvedimento, approvato in primavera, ha annullato il vincolo triennale di permanenza dei nuovi assunti consentendo loro di inoltrare domanda di assegnazione provvisoria interprovinciale. Vengono così a ridursi i posti disponibili per i docenti delle GAE i quli, nella missiva indirizzata ad Oliverio, chiedono al governatore «la tutela ed il diritto ad una dignità da rispettare. Potranno apparire esasperate queste parole ma, ci creda, è la sensazione che in questo momento ci sta schiacciando di fronte ad una impotenza che ci sconforta – scrivono – sentirsi esclusi da ogni forma di considerazione, sebbene questa sia oltre che prevista da una legge, logica conseguenza dello stato di “cittadino italiano” ci  lascia senza parole. Come ormai risaputo, lo scorso anno la legge 107 in questione definita “La Buona Scuola” ha prodotto, tra le tante cose, una situazione che metteva le centinaia di migliaia di insegnanti italiani inseriti nelle GAE di fronte a due possibilità: accettare la proposta per il ruolo scegliendo 100 province ed essere destinati in una tra quelle indicate, con la consapevolezza di dover emigrare nel 90% dei casi, visti i numeri di posti disponibili in Calabria, altrimenti si veniva depennati oppure non accettare la suddetta proposta e avviarsi verso l’ ordalia delle GAE aspettando il fatidico turno per il ruolo. Ovviamente – rimarcano – ognuno ha fatto le proprie scelte, in quel momento, in virtù delle informazioni che la legge ci aveva dato, in virtù di quanto le norme stabilivano in quella data, col presupposto in molti casi che tanti di noi non volevano ritornare ad essere emigrati per lavorare;  avendo già fatto la trafila delle esperienze al nord, lasciando le famiglie ed i figli per anni, tutti quegli anni che ci hanno fatto accumulare quei punteggi utili, potenzialmente tramite le GAE, a raggiungere il nostro tanto ambito posto di lavoro; con la consapevolezza, conti alla mano che la tutela dei nostri diritti ci sarebbe stata in ogni caso. Quest’anno, a decisioni e ad assunzioni avvenute, l’emendamento Puglisi ha annullato il vincolo triennale di permanenza dei nuovi assunti; pertanto anche i colleghi di fase B e di fase C, che l’anno scorso hanno deciso consapevolmente di produrre domanda per tutte le 100 province italiane, hanno potuto inoltrare domanda di assegnazione provvisoria interprovinciale. La conseguenza è la perdita dei posti che spettavano a noi docenti presenti nelle GAE. Ancora una volta assistiamo al cambio delle carte in tavola da parte dei promotori di quella “Buona Scuola” che finora ha fatto vedere solo il male. Lei Presidente Oliverio, lo scorso 5 agosto, ha giustamente scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione Giannini ed al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouché per chiedere la tutela di tutti quei 540 insegnanti interessati dal piano straordinario delle assunzioni, secondo dei principi che non possono essere sicuramente obiettati ma, nella stessa lettera non si è tenuto conto,  forse, che ci sono altre centinaia di insegnanti calabresi rimasti volontariamente nelle GAE per i motivi sopra espressi, per i quali andrebbe chiesta la medesima tutela, non fosse altro perché la legge stessa lo prevedeva e questo emendamento la sta cambiando. In virtù di tutto questo ed in virtù dell’essere anche noi cittadini di questa Regione – concludono – Le chiediamo di prendere in mano anche questa vicenda e questa problematica attivandosi con urgenza per porre rimedio ad una situazione che paradossalmente ci sta mettendo gli uni contro gli altri, in una “guerra fratricida” fra colleghi».

Importante riconoscimento per tre docenti dell’Unical

RENDE (CS) –  La ricerca, in ogni settore, ha precisi e a volte suggestivi “sistemi identificativi” per sottolineare le migliori performance, definendo i parametri attraverso cui va inquadrata la portata di uno studio. O va considerato come innovativo un percorso scientifico che amplia gli orizzonti della conoscenza umana. E allora non bisogna meravigliarsi se, per dare conto di queste eccezionali “conquiste” e di ciò che esse rappresentano, oggi e per il futuro, si sfoglia addirittura il dizionario dei preziosi; mondo che, di per sé, esalta il pregio, la qualità, il valore, diciamo pure la caratura di un gioiello.

È questo dunque il senso del riconoscimento “Gemme della ricerca”, che la comunità internazionale delle basi di dati ha attribuito a San Francisco, negli Stati Uniti, ai professori dell’Università della Calabria Gianluigi Greco, Nicola Leone e Francesco Scarcello, dei dipartimenti di Matematica ed Informatica ed Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica, insieme al Prof. Georg Gottlob dell’Università di Oxford. In particolare, i tre docenti dell’Unical sono stati premiati per gli studi dedicati alla nozione di “hypertree decomposition”, concepita nel 1999 da Gottlob, Leone e Scarcello, e sviluppata negli anni seguenti fino al punto di essere utilizzata oggi in tutto il mondo nell’implementazione delle più avanzate tecniche per la gestione e l’interrogazione di basi di dati di grosse dimensioni. A rendere tutto ancora più significativo ha concorso il fatto che una sessione speciale della conferenza internazionale PODS, la più prestigiosa in questo ambito di ricerca e la cui trentacinquesima edizione è attualmente in corso a San Francisco, è stata dedicata alla presentazione di una panoramica sulle ricerche dei tre professori calabresi, proprio con l’obiettivo di evidenziarne le notevoli ricadute pratiche e l’impatto nelle basi di dati e in altri settori dell’informatica.

 

Dante e l’Astronomia: Villa Rendano rende omaggio a Dante Alighieri

locandina 9 luglioDantAnche a Cosenza, come in tutto il Mondo, in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, si terrà una manifestazione per ricordare il Sommo Poeta fiorentino.

Giovedì 9 luglio, presso Villa Rendano a Cosenza,intorno alle 19.00 la Fondazione “Attilio e Elena Giuliani Onlus” e il Comitato di Cosenza della “Società Dante Alighieri” organizzeranno un convegno dal titolo “Dante e l’Astronomia”. In seguito, vi sarà la “lettura” delle stelle con i telescopi dallo splendido terrazzo della Villa.

L’evento rientra nell ’ambito del Progetto Villa Rendano e prevede la partecipazione dell’Università della Calabria e del gruppo “Astrofili Menkalinan”.

Dopo i saluti di Walter Pellegrini, direttore del Progetto Villa Rendano, introdurrà il convegno Riccardo Barberi, direttore del Dipartimento di Fisica presso l’Unical. Sarà la volta, poi, della lectio dal titolo “Dante e l’astronomia: analisi delle conoscenze astronomiche medievali nella Divina Commedia” tenuta da Franco Piperno, professore emerito di Fisica presso l’Unical.Coordinerà la discussione Maria Cristina Parise, presidente del Comitato di Cosenza della storica “Società Dante Alighieri”.

Finito il convegno si terrà, sulla terrazza di Villa Rendano, la “Lettura del cielo tra scienza e mitologia” con Francesco Plastina, professore di Fisica presso l’Unical, e la “Lettura del cielo e osservazione telescopica dei principali oggetti celesti” con il gruppo “Astrofili Menkalinan”.

A conclusione ci sarà una degustazione eno-gastronomica. Un’occasione da non perdere, questa del 9 luglio, per tutti gli appassionati di astronomia e della poesia classica italiana.

Giornalismo che passione: l’Incontro con Giornalisti d’Azione

20150519_165549Si è tenuto il 19 maggio, presso, L’Istituto Comprensivo  di Castrolibero, Cs nella serata, l’incontro di “Giornalisti d’Azione”, libera e gratuita associazione di giornalisti Tv, carta stampata e web, dal titolo. “Giornalismo, che passione!”, ossia un progetto posto all’attenzione di quei Dirigenti scolastici, di scuola di I grado secondaria e di II grado, che intervenuti volessero affiancare, ai loro già esistenti giornalini scolastici o che ancora non ci avessero pensato, un giornalista professionista di quelli iscritti alla rete di Giornalisti d’Azione, responsabile Mario Tursi Prato con numerosissimi iscritti e 100, che hanno sottoscritto l’atto costitutivo. Dopo il saluto della dirigente dell’istituto, la professoressa Iolanda Maletta, a introdurre l’incontro è stato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza, Luciano Greco, sotto la cui egida è presentata l’iniziativa dell’associazione di giornalisti calabresi. A illustrare il progetto, il presidente del movimento, Mario Tursi Prato, Livia Blasi caposervizio della sede Rai per la Calabria, Sergio Tursi Prato, direttore di Telitalia, Paolo Giura, di Calabria Tv. Sono seguiti alcuni interventi. Il progetto consiste dalla voce di tutti i giornalisti, che hanno spiegato, l’affiancamento al docente d’Italiano di un professionista della notizia, che possa preparare il ragazzo già a quella che è la metodologia dello svolgere la professione, che si distingue da settore a settore e che non corrisponde al fare il corrente tema d’Italiano. Il linguaggio, dalle parole della giornalista Livia Blasi, cambia anche nei vari modi di compiere la professione, dalla carta stampata (quotidiano, periodico e settimanale) alla TV e ancora al giornale online, al web e radio. Tanti modi per approcciarsi nel modo più adeguato ad un mondo difficile, dove dalle parole di Sergio Tursi Prato, sono davvero pochi i giornalisti, 20150519_165517che possono vantare il poter vivere di questo, perché l’ambiente non permette a tutti di poter emergere o svolgere la professione, ma con qualche nozione di base può promuovere uno scatto in avanti, mettendo a disposizione delle nuove generazioni ciò che si è potuto apprendere con esperienza e competenza. I laboratori prevedono diversi livelli di apprendimento: dalla lezione teorica alla pratica espressiva del Giornalismo, che per un professionista si consuma soprattutto sul campo e che nel tempo ha permesso di potersi avvalere di numerose forme di trasmissione news, circa il 90% delle emittenti televisive, una decina di emittenti radiofoniche e diversi siti web. Il laboratorio deve essere fatto però nella pratica, uscire dai confini dei banchi, ed eseguire una serie di servizi, che possano riguardare proprio il mondo della scuola, il rapporto tra docente e ragazzo, avvenimenti delle loro attività, dove, però è presente la NOTIZIA. Ma per fare ciò è necessaria una costante presenza del giornalista nella scuola, che possa seguire le attività della stessa, dai convegni ai dibattiti e insegnare a costituire un vero e proprio Ufficio Stampa di promozione e informazione.

                                                                                                                                                      Lucia De Cicco