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Cfu pre-Fit, ecco il documento consegnato dagli aspiranti insegnanti al Rettore Unical

RENDE (Cs) – All’Università della Calabria prosegue non senza intoppi il percorso di tantissimi aspiranti insegnanti alla volta del concorso per l’accesso al FIT. E mentre i laureati – chi può, s’intende – stanno frequentando i corsi erogati per consentire loro di chiudere i settori scientifico-disciplinari per come richiesto dal Miur (attivati per il D.R. n. 1710 del 14 dicembre 2017), parallelamente alcuni di loro, in rappresentanza di molti altri, stanno portando avanti la loro battaglia presso le sedi preposte per il riconoscimento dei crediti formativi da loro già in possesso. Questi laureati, a seguito di un sit- in di protesta, hanno potuto raccogliere e mettere per iscritto le istanze di centinaia e centinaia di laureati in attesa, in un documento consegnato agli uffici del Rettore los corso 2 febbraio senza aver per il momento ottenuto poco o niente. 

Nello stesso documento si trova un breve riepilogo dei fatti. 

«Con l’avviso pubblicato sul sito dell’Unical in data 28 novembre 2017, in riferimento al rilascio della certificazione attestante il rispetto delle condizioni DI convalida (…) relativamente a tutti o parte dei crediti acquisiti presso l’Università della Calabria al fine dell’acquisizione dei 24 CFU per concorso FIT, l’Università – si legge -, sentiti i Dipartimenti, aveva deliberato che il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione ed il Dipartimento di Studi Umanistici, nell’ambito dei corsi da loro offerti, prevedevano alcuni esami convalidabili». «Tali tabelle hanno consentito ad ogni laureato/a di confrontare il proprio piano di studi e dunque verificare di essere in possesso o meno dei CFU validi per il Concorso FIT e ritenuti effettivamente convalidabili dall’Ateneo». «In data 15 dicembre 2017, unitamente alla pubblicazione del D.R. n. 1710, l’Università della Calabria ha aperto la procedura online per la convalida dei CFU (attraverso la compilazione del Modulo A) e ha reso obbligatoria per tutti l’iscrizione al percorso di acquisizione dei 24 CFU, a prescindere dalle richieste di convalida presentate da chi, sulla base delle indicazioni ministeriali e delle tabelle pubblicate dai Dipartimenti dell’Ateneo interessati, riteneva di essere già in possesso di tutti o quasi tutti i 24 CFU richiesti ». Così il «12 gennaio 2018, a seguito di una proroga di 5 giorni, si sono chiuse le immatricolazioni ai corsi dell’offerta formativa creata ad hoc per acquisire i CFU. Dopo aver imposto indistintamente l’immatricolazione ai nuovi corsi prima ancora di analizzare le richieste avanzate dagli aspiranti docenti già laureati, è stato pubblicato un avviso datato 18 gennaio 2018 in cui veniva specificato: “Le convalide saranno effettuate tenendo conto delle richieste dei corsisti, sulla base dell’offerta formativa stabilita dall’art. 7 del D.r.n. 1710 del 14/12/2017 (..). Ad esempio, considerando che l’offerta formativa prevede solo un insegnamento di 2 crediti nel settore M-PED/01, anche a fronte del possesso di piu crediti riconoscibili nello stesso settore, possono essere convalidati solo 2 crediti nel settore M-PED/01”. Questa dichiarazione è avvenuta soltanto ad immatricolazioni chiuse – prosegue il documento -, seminando panico ed incertezza tra la comunità di laureati che fino ad allora aveva fatto riferimento al numero di crediti formativi ritenuti convalidabili dalle Tabelle pubblicate dagli stessi Dipartimenti dell’Ateneo. L’avviso in oggetto entrava palesemente in conflitto con i parametri iniziali per il riconoscimento dei CFU maturati, in quanto aggiungeva di fatto una “clausola” non presente nel D.R. n. 1710/17 emanato dalla stessa Università della Calabria».

 

L’apertura del Rettore

«Dopo numerosi confronti, diretti e indiretti, con i delegati alla didattica e i rappresentanti sindacali della Cgil, in data 30 gennaio 2018 abbiamo appreso dell’apertura dimostrata dal Magnifico Rettore in merito alla possibilità di istituire dei piani di studio individuali con convalide fino ad un massimo di 6 CFU per ambito disciplinare. Per quanto apprezzabile, tale possibilità, purtroppo, non risolve le problematiche fondamentali della questione che espliciteremo come segue». Da qui la redazione del documento in cui sono descritti alcuni esempi di incongruenze. 

Incongruenze esemplari

«Ad esempio, ponendo il caso che uno studente abbia sostenuto un esame da 9 CFU con settore disciplinare M-DEA 01 (ambito antropologico), a cui si sommano due esami di M-PSI 01 da 6 CFU (12 CFU totali, ambito psicologico) e infine un esame di M-PED 02 da 9 CFU (ambito pedagogico). Lo studente possiede di fatto piu di 6 CFU minimi per ambito, in almeno 3 dei 4 ambiti, per un totale di 30 CFU nei settori disciplinari validi per tutte le classi di concorso. Dunque, nel rispetto delle disposizioni di legge già menzionate, l’Università deve garantire allo studente il suo diritto al pieno riconoscimento degli esami sostenuti, senza dover passare dalla verifica dei contenuti rispetto agli obiettivi formativi, a differenza di quanto dovrebbe avvenire per il riconoscimento di esami appartenenti ai settori disciplinari relativi alle classi di concorso specifiche». «A riprova dell’apertura del D.M. n. 616/17 si veda l’Allegato B, sezione intitolata “Contenuti e attività formative relative ai SSD di metodologie e tecnologie didattiche specifiche per ciascuna classe di concorso o gruppo affine di classi di concorso di cui all’art. 3 comma 3 lettera d)”. Questo allegato non solo descrive i contenuti di metodologie e tecnologie didattiche specifici per ogni classe di concorso ma elenca altresì i SSD validi alternativamente a M-PED 03 ed M-PED 04 i cui contenuti sono invece applicabili a tutte le classi di concorso».

Le richieste

A fine documento si arriva così alle richieste degli aspiranti insegnanati. «Chiediamo che vengano risolte, per i laureati e laureandi in Lingue e Letterature Moderne, le gravi anomalie presenti nell’offerta formativa finalizzata all’acquisizione dei 24 CFU pro-FIT, in cui risulta che l’insegnamento di Didattica delle Lingue (L-LIN 02) è valido solo per l’accesso alla classe di concorso A-24 ed esclusivamente per la lingua inglese. Ciò entra in palese conflitto con quanto asserito nell’Allegato B del D.M. n. 616/17 che riconosce validi i CFU maturati nel SSD L-LIN 02 non solo per la classe di concorso A-24, ma anche per la classe di concorso A-25, comprendendo indistintamente tutte le lingue straniere e non soltanto la lingua inglese». È richiesto inoltre che «la Commissione pre-FIT prenda in considerazione le istanze dei laureati presso l’Università della Calabria appartenenti al vecchio ordinamento, in quanto la corrispondenza degli esami e la conseguente attribuzione dei SSD spetta a questo Ateneo che deve dunque poter garantire anche a questa categoria di aspiranti docenti l’accesso alla FIT. Tale responsabilità dell’Ateneo è espressa nei chiarimenti contenuti nella Nota MIUR 29999/17: “con particolare riferimento agli esami sostenuti nei diplomi di laurea del vecchio ordinamento si precisa che un esame semestrale puo ritenersi pari a 6 CFU, mentre un esame annuale pari a 12 CFU. L’attribuzione dello specifico SSD e attestata dall’Universita presso cui l’esame e stato sostenuto. Si ricorda comunque che devono essere in ogni caso acquisiti almeno 6 crediti in almeno 3 ambiti dei quattro indicati dal D. Lgs. 59/2017”». A tal proposito nel documento è riportato il caso dei laureati del corso di laurea in Lettere con indirizzo psico-pedagogico «chiaramente in possesso degli insegnamenti relativi ai quattro ambiti che però, non essendo stata loro fornita la corrispondenza con gli esami del nuovo ordinamento, si sono ritrovati esclusi da tutte le procedure di convalida pro-FIT». «Chediamo che, alla luce della proposta avanzata dal Magnifico Rettore di introdurre dei piani individuali, venga data la possibilità di immatricolarsi al percorso pre-FIT a quanti lo richiedano» e «che venga garantita agli immatricolati entro il 07 gennaio 2018 la possibilità di compilare un nuovo modulo di riconoscimento degli esami sostenuti, dal momento che quello consegnato (Modulo A) era stato compilato sulla base delle Tabelle in Excel del 28 novembre 2017 in seguito invalidate dai cambi di rotta operati successivamente alla pubblicazione del D.R. n. 1710 del 14 dicembre 2017 e soltanto ad immatricolazioni già avvenute». E proprio a proposito delle rinunce nel documento si chiedeva «la possibilità di effettuare la rinuncia agli studi senza alcun costo aggiuntivo e con il rimborso completo della tassa d’iscrizione al percorso pre-FIT (pari alla somma di euro 16,50) agli aspiranti docenti attualmente immatricolati, qualora lo ritenessero opportuno». Tuttavia lo stesso gruppo è rimasto spiazzato dall’apprendere che l’Unical il giorno 8 febbraio aveva pubblicato un avviso per rinuncia al percorso senza costi aggiuntivi, dopo aver ricevuto il documento, con scadenza per il giorno seguente. Inoltre il gruppo esprime perplessità per aver appreso, ad immatricolazioni concluse, di alcuni «”iscritti in segreto” che pagheranno la quota intera di 480 euro senza convalide».

Ancora dubbi

Alla luce di tutte queste incongruenze il gruppo chiede infine «che la Commissione pre-FIT accolga le istanze contenute nel presente documento, esaminando nel dettaglio le questioni poste in essere». Anche su questo punto il gruppo, da noi sentito telefonicamente, ha espresso più di una perplessità: «L’Unical sta rilasciando convalide da giorni senza che la Commisisone si sia di fatto riunita e dunque senza aver di fatto preso in considerazione le esigenze e le problemtatiche sollevate da migliaia di spiranti studenti».

La questione continua…

Decenti dissidenti all’Unical, firmano contro l’invio del documento all’agenzia VQR

Arcavacata di Rende ( Cs) – Monta lo stato di agitazione all’interno dell’Università della Calabria da parte di coloro che si astengono dal trasmettere i prodotti di ricerca all’Agenzia di Valutazione Qualità della Ricerca per il periodo 2011/2014 (ANVR). Il gruppo di docenti e ricercatori dissidenti si sono riuniti questo pomeriggio per una valutazione della situazione arrivando a chiedere al Magnifico Rettore la convocazione urgente del corpo accademico. “I sottoscritti professori e ricercatori – è scritto nel documento – avendo verificato, ciascuno nel proprio dipartimento, la volontà espressa da molti colleghi di sospendere la procedura di selezione/caricamento dei prodotti da sottoporre all’esercizio VQR 2011-2014, ritengono indispensabile l’apertura di uno spazio di discussione che coinvolga tutta la comunità universitaria e, pertanto, chiedono al Magnifico Rettore la convocazione urgente del corpo accademico”. Il documento è stato firmato da: Gianluca Aloi, Dip. di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica; Michele Gianfelice, Dip. di Matematica e Informatica; Iolinda Aiello, Dip. di Chimica e Tecnologie Chimiche; Luana Gallo, Dip. di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra; Annabella D’Atri, Dip. di Lingue e Scienze dell’Educazione; Diana Amantea, Dip. di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione; Patrizia Piro, Dip. di Ingegneria Civile; Gianni Golemme, Dip. di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica; Mario Cucumo, Dip. di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale; Ivar Massabò, Dip. di Economia, Statistica e Finanza; Armando Taliano Grasso, Dip. di Studi Umanistici; Paola Helzel, Dip. di Scienze Aziendali e Giuridiche; Carmelo Buscema, Dip. di Scienze Politiche e Sociali; Vincenzo Formoso, Dip. di Fisica.