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Consenso alla donazione degli organi sulla carta d’identità

COSENZA – Non sono ancora molti i Comuni italiani che hanno attivato la possibilità per i cittadini di esprimere sulla carta d’identità la volontà di donare gli organi.

Una possibilità che è stata data ai Comuni dal marzo del 2012 e che è stata successivamente ribadita anche con diversi provvedimenti e tra questi dal cosiddetto Decreto del Fare del Governo nazionale precedente a quello attuale.

Il Comune di Cosenza, che già a luglio del 2013 adottò un’apposita delibera per dare mandato al dirigente del Settore Affari Generali, responsabile anche dei servizi demografici e dell’anagrafe comunale, Antonella Molezzi, al fine di attuare concretamente quanto previsto dalla legge, sta ora accelerando gli ultimi adempimenti, anche con riferimento all’adeguamento alla piattaforma nazionale della procedura dei servizi demografici comunali, in considerazione del fatto che il Comune dovrà inviare al Sistema Informativo Trapianti (SIT) le informazioni relative al consenso o al diniego alla donazione degli organi, espressi dai cittadini maggiorenni, all’atto del rilascio o del rinnovo della carta d’identità.

L’accelerazione l’ha impressa l’Assessore alla qualità della vita e alla Sanità Massimo Bozzo che questa mattina ha convocato un incontro, nella sede dell’Assessorato, che ha visto la partecipazione del Direttore del Centro Regionale Trapianti, dott. Rino Mancini, accompagnato dalla referente dello stesso Centro, dott.ssa Annalisa Mancuso, e  della Presidente dell’ASIT di Cosenza (Associazione Sud Italia Trapiantati) Rachele Celebre  che da più di 20 anni diffonde sul territorio     la cultura della donazione degli organi, mantenendo alta l’attenzione con continue campagne di sensibilizzazione. Proprio su proposta dell’ASIT il Comune di Cosenza adottò la delibera del 2013. All’incontro di questa mattina era presente anche la Dirigente del Settore Affari Generali del Comune Antonella Molezzi.

“Cosenza parte e parte spedita su questo versante particolarmente delicato ed importantissimo – ha detto nel corso dell’incontro l’Assessore Massimo Bozzo.

Il nostro Comune intende, sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini verso una sempre più marcata diffusione della cultura della donazione – ha detto ancora Bozzo – esercitare un ruolo non certamente di secondo piano, ponendosi come comune capofila in Calabria e diventando uno degli anelli della rete egregiamente tessuta dal Centro Regionale Trapianti e dall’ASIT”.

L’Assessore Bozzo ha anche annunciato di voler potenziare ulteriormente le campagne di sensibilizzazione già avviate dall’ASIT nelle scuole cittadine.

“Per diffondere più capillarmente la cultura della donazione – ha aggiunto Bozzo – è importante agire soprattutto sulle giovani generazioni e far capir loro il messaggio secondo il quale la donazione è un atto d’amore, è vita”.

Soddisfazione per l’incontro di questa mattina è stata espressa sia dal direttore del Centro regionale Trapianti, dott. Mancini, che dalla Presidente dell’ASIT di Cosenza Rachele Celebre.

In particolare, Mancini ha riconosciuto all’Assessore Bozzo quella concretezza che in passato era forse mancata, esprimendo l’auspicio che l’attivismo di questa nuova fase possa servire a colmare quei ritardi che in questo importante segmento si erano registrati in precedenza.

“Donatori di organi, Donatori di vita!”

LOCRI (RC) – Sono trascorsi esattamente 20 anni dalla tragica morte di Nicholas Green, il bimbo americano rimasto ucciso durante un feroce tentativo di rapina sull’A3, e dal gesto inaspettato e straordinario dei genitori di donare gli organi del figlio. Un esempio di altruismo che ha aperto, anche in Italia, la strada per sfatare il tabù dell’espianto e del trapianto.

Un argomento delicato che purtroppo ancora oggi incontra numerosi ostacoli e opposizioni. Ostacoli che nascono principalmente dall’ignoranza, ovvero dalla mancanza di informazioni e da nozioni distorte e confuse. Non è mai facile affrontare la morte e i discorsi ad essa legati, soprattutto se si considerano da un punto di vista etico ed emotivo. Ma proprio da qui nasce l’esigenza di ribaltare la prospettiva, ovvero vedere la morte come nuova fonte di vita, come occasione di rinascita per altre persone che soffrono.

Un lavoro certosino e capillare è quello svolto dalle organizzazioni di volontariato che si occupano del tema, tra tutte l’AIDO, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule, impegnata da tempo e su tutto il territorio nazionale per diffondere una corretta cultura della donazione.

Da qualche mese è stato riattivato a Locri un nuovo Gruppo Comunale che ha scelto la giornata di ieri per presentarsi alla cittadinanza e alle istituzioni locali organizzando un momento informativo e di confronto presso il Palazzo della Cultura, moderato dal Presidente Vito Aversa con la partecipazione del Presidente provinciale Francesco Mammola.

“Donatori di organi, Donatori di vita!” il titolo scelto per questo incontro domenicale, nel corso del quale Francesco Adamo, Direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Locri, e Pellegrino Mancini, Direttore del Centro Regionale Trapianti, hanno saputo spiegare con chiarezza e precisione le procedure mediche legate alla donazione di organi, ma soprattutto la completa sicurezza in cui tali operazioni vengono svolte, per la tutela del donatore e del ricevente. La legge italiana e la scrupolosità del personale medico sull’accertamento della morte non lasciano il minimo spazio a dubbi o incertezze. Ciò non basta però a garantire risposte adeguate e sufficienti per tutti coloro che si trovano nelle liste d’attesa: 8828 i pazienti calcolati in Italia al 31 dicembre 2013.

Numeri da capogiro se si prova ad immaginare le persone che ci sono dietro, la loro sofferenza ed il rischio quotidiano a cui sono sottoposte. Eppure le paure e le obiezioni rimangono tante – così come dimostrato anche dalla scarsa presenza di pubblico all’incontro – e fa rabbia pensare che spesso tanto scetticismo è del tutto infondato. Non si sceglie di essere malati, ma si può scegliere di fare la propria parte per il bene di altri, compiendo un gesto gratuito di generosità e di solidarietà disinteressata.

Informarsi, informare e formare devono essere dunque le parole chiave che guidano l’operato dei volontari per invertire la rotta e tendere a registrare numeri positivi.

Mariacristiana Guglielmelli

 

Unical: confronto sul tema della donazione e del trapianto degli organi

ARCAVACATA – Nell’ultimo decennio, la delicata problematica della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule ha ricevuto in Italia un notevole impulso grazie alle sinergie tra istituzioni centrali, regionali e locali ed all’entrata in vigore di disposizioni legislative rigorose e scientificamente riconosciute che regolamentano l’intera materia.

A questa importante problematica sarà dedicato l’incontro sul tema “Salute e Donazione”, in programma l’8 e 9 maggio nell’Aula Circolare dell’Università della Calabria.

Si tratta di un’iniziativa organizzata dal Centro Regionale Trapianti, diretto dal Dott. Pellegrino Mancini, e dal Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, diretto dal Prof. Sebastiano Andò), supportati dalla Scuola di Formazione Focus, di cui è Presidente l’Ing. Nicola Buoncristiano.

“L’evento”– afferma il Prof. Andò – “è il primo di una serie di giornate che saranno annualmente dedicate alla donazione, gesto e comportamento espressivi di un profondo sentimento di solidarietà sociale i cui valori vanno anche definitivamente implementate nell’impegno formativo complessivo del nostro Ateneo”.

L’incontro in programma l’8 e 9 maggio metterà a fuoco, in particolare, la situazione calabrese. Malgrado la proverbiale generosità dei propri corregionali, infatti, la Calabria ha ancora da risolvere, tra gli altri, anche il problema delle opposizioni alla richiesta di donazione che ostacola il raggiungimento della media nazionale giunta ormai a 21 donatori per milione di abitanti l’anno.
La conferma viene dai cittadini calabresi interpellati sulla volontà di donare gli organi dei propri cari ormai deceduti, che rispondono negativamente nel 40% dei casi per una serie di motivazioni, prima fra tutte la disinformazione nei riguardi di una legge sui trapianti che in Italia è stata definita ultra garantista per il donatore.

È indispensabile, pertanto, l’organizzazione e la realizzazione sul territorio di campagne di informazione sull’importanza della donazione rivolte ai nostri corregionali che comincino, finalmente, ad acquisire una forte consapevolezza su questo argomento particolarmente delicato. Una azione incessante che permetta di dare risposte concrete alle tantissime richieste di trapianto e di offrire certamente una speranza in più anche a tutti coloro che, ancora in lista di attesa, combattono giorno dopo giorno la loro battaglia per la vita. Il trapianto rappresenta, infatti, l’unico trattamento possibile per tantissime persone affette da grave ed irreversibile insufficienza di organo, sia in termini di aspettativa che di qualità della vita e nessun trapianto sarebbe possibile senza la solidarietà e l’altruismo dei familiari di pazienti deceduti nei reparti di rianimazione a causa di una lesione cerebro-vascolare acuta (trauma cranico, emorragia o ischemia cerebrale) che acconsentono, sebbene in un momento di grandissimo dolore, alla donazione degli organi dei propri cari.

L’intero processo donazione-prelievo-trapianto è possibile grazie all’attivo coinvolgimento e spirito di abnegazione di tantissimi operatori sanitari che, con un eccellente lavoro di squadra coordinato dal Centro Regionale Trapianti, rendono possibili questi eventi particolarmente complessi.

È ancora necessario, però, un impegno continuo e sinergico di cittadini ed istituzioni per offrire concrete speranze di vita ai tanti pazienti ancora in lista d’attesa di trapianto.

18° giornata della donazione degli organi

Cosenza – Si terrà lunedì 17 , dalle 16.30, presso la sala convegni “De Cardona” del Centro Direzionale della BCC Mediocrati di Rende, la 18a giornata della donazione degli organi, cui si legherà la prima edizione del Premio “Rosanna Macchia Piemonte”, intitolato alla memoria della fondatrice e storica presidente dell’ASIT, recentemente scomparsa. L’Associazione Sud Italia Trapiantati, in collaborazione con il XV Distretto Scolastico di Cosenza e con il patrocinio della Provincia di Cosenza, ha organizzato un evento di promozione e sensibilizzazione nel quale verranno assegnate alcune borse di studio, erogate dall’istituto di Credito Cooperativo Mediocrati, per studenti che hanno svolto nel corso dello scorso anno scolastico alcuni lavori sul tema della cultura della donazione degli organi.

Il momento centrale della manifestazione sarà rappresentato dalle testimonianze che porteranno in sala alcuni familiari di donatori e riceventi d’organi. Si assisterà ad una serie di interventi specialistici, assicurati dai contributi di alcuni medici della nostra regione.

Si inizierà con i saluti della neo presidente dell’ASIT, Rachele Celebre, del presidente della BCC Mediocrati, Nicola Paldino, del neo responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, Francesco Fusca, dell’assessore alla cultura della Provincia di Cosenza, Maria Francesca Corigliano, e del Prefetto della provincia di Cosenza, Raffaele Cannizzaro. Concluderà i lavori congressuali S.E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano.