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Beccato di notte in auto con 87 chili di cocaina. Arrestato 36enne

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 36 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, per detenzione di stupefacenti, dopo essere stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina. Nel corso di un servizio di controllo del territorio nella zona marina di Gioia Tauro, in piena notte, i militari hanno notato un’autovettura che alla vista della pattuglia ha subito invertito il senso di marcia. Insospettiti hanno raggiunto il fuggitivo dopo pochi metri, e lo hanno sottoposto ad un controllo.

L’attenzione dei carabinieri è stata attirata dalla presenza di tre borsoni scuri, appoggiati sul sedile posteriore, che, hanno scoperto, contenevano 63 panetti plastificati per un totale complessivo di 87 chili di cocaina, risultata con un elevato grado di purezza. Il 36enne è stato associato al carcere di Palmi dove è stato poi convalidato l’arresto.

Cosenza, un arresto per droga e 5 assuntori segnalati alla Prefettura

COSENZA – Proseguono, senza sosta, i servizi di prevenzione predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Rende finalizzati al controllo del territorio e alla repressione dei fenomeni criminosi. L’attività di controllo, che ha visto l’impiego di diverse pattuglie dell’Arma, ha consentito di rinvenire, a seguito di una perquisizione domiciliare nei confronti di un giovane di 31 anni, di Bisignano (CS), 44,00 grammi (quarantaquattro) di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, scaltramente occultati all’interno del contenitore di plastica dedicato alle sorprese dell’uovo di Pasqua, al fine di eludere il ritrovamento. Tuttavia, nonostante le cautele adottate, è stato possibile rinvenire il quantitativo di stupefacente.

Sequestrato anche l’occorrente per il confezionamento delle dosi da immettere sul mercato, come bilancini di precisione per pesare lo stupefacente.

Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato  che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

I controlli antidroga hanno interessato diversi territori del Comando Compagnia Carabinieri di Rende che ha messo in campo diverse unità di militari dell’Arma al fine di reprimere ogni forma di illegalità e conferire ai cittadini maggior sicurezza. Ad Acri, Montalto Uffugo, Rende e Bisignano, altre cinque persone tutte d’età compresa tra 19 e 45 anni, sono stati segnalati alla Prefettura di Cosenza, quali “assuntori di sostanze stupefacenti” poiché, a seguito di perquisizione personale, sono state sorprese in possesso complessivamente di 18 grammi di sostanza stupefacente tra “marijuana” e “hashish”,  sottoposta a sequestro.

Proseguirà nei prossimi giorni, la campagna di intensificazione dei controlli disposta dalla Compagnia Carabinieri di Rende per un deciso richiamo alla responsabilità e al rispetto delle regole adottate a tutela dell’incolumità e della salute pubblica e volti ad assicurare e prevenire ogni fenomeno di illegalità.

Rende, padre e figlio nascondevano in casa oltre 6 kg di marijuana

RENDE (CS) – L’attività di controllo della compagnia dei Carabinieri di Rende, che ha visto l’impiego di diverse pattuglie dell’Arma, comprese le unità cinofile del Nucleo di Vibo Valentia, ha consentito di rinvenire, a seguito di una perquisizione domiciliare nei confronti di un giovane di 29 anni6,676 kilogrammi (sei/vrg/seicentosettantasei) di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, scaltramente occultati in un magazzino adiacente l’abitazione, dotata di debita porta con serratura al fine di eludere il loro ritrovamento. Tuttavia, nonostante le cautele adottate, grazie all’infallibile fiuto di “Collins”, il pastore tedesco in servizio presso il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Vibo Valentia, è stato possibile rinvenire il quantitativo di stupefacente in parte sotto vuoto in confezioni ancora da suddividere in dosi da immettere sul mercato. Sequestrato anche l’occorrente per il confezionamento delle dosi da immettere sul mercato, come bilancini di precisione per pesare lo stupefacente.

Durante la perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti ulteriori 4,4 gr. di “marjuana” nella disponibilità del padre del ragazzo, il quale è stato segnalato alla Prefettura di Cosenza per “detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale”; l’uomo inoltre, a seguito di un controllo esteso in materia di armi e munizioni, è stato trovato in possesso di n. 15 (quindici) cartucce calibro 12 illegalmente detenute. Per tale motivo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza per “detenzione abusiva di munizioni”, mentre le armi regolarmente detenute, sono state sottoposte a ritiro cautelativo.

Lo stupefacente sequestrato avrebbe consentito di ricavare all’incirca 650 (seicentocinquanta) dosi che, vendute al dettaglio, avrebbero avuto un valore di oltre 10.000 euro (diecimila). L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Picchia e minaccia i genitori per avere denaro per la droga: arrestato 45enne

CROTONE – Un 45enne crotonese, tossicodipendente, è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di condotte persecutorie nei confronti dei genitori, ed in particolare del padre. Il figlio infatti, lo avrebbe aggredito fisicamente pretendendo da lui, somme di denaro per poter acquistare la droga. Una famiglia che da tempo viveva nella paura e nell’angoscia, costretta a subire le angherie dell’uomo che chiedeva continuamente soldi.

La Polizia in diverse occasioni era intervenuta nell’abitazione di marito e moglie e nelle ultime settimane le richieste erano diventate sempre più pressanti. E’ stato il padre a rivolgersi alle forze dell’ordine. La Procura di Crotone ha accolto le risultanze probatorie ed ha avanzato richiesta al Gip, il quale ha emesso il provvedimento restrittivo notificato all’indagato che è stato quindi condotto in carcere.

Blitz tra Cosenza e Rende, smantellata rete di spaccio: decine di misure cautelari

COSENZA – Nella mattinata, oltre 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, Genova e Napoli, supportati dalle unità cinofile antidroga, con la copertura aerea dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana di età compresa tra i 30 e 60 anni, indagati, a vario titolo, in ordine ai reati di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso” e di “estorsione”.

L’indagine, da cui deriva l’odierna operazione di polizia giudiziaria, è stata condotta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rende, con il prezioso contributo della Stazione Carabinieri di Bisignano e sotto il costante e incessante coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, assegnatario del fascicolo. Nell’arco di pochi mesi le indagini condotte, rese particolarmente complesse poiché estese a diversi  luoghi dell’interno territorio Nazionale le cui individuazioni hanno richiesto non pochi sforzi e laboriose attività di analisi al fine di captare il filo conduttore con la Calabria, hanno consentito di ricostruire la rete e gli intrecci di un gruppo di soggetti operanti nel florido settore del commercio di sostanze stupefacenti prevalentemente “hashish” e di disarticolarne i canali di approvvigionamento e smercio.

L’attività ha avuto inizio nel giugno 2021, a seguito di alcune informazioni acquisite in merito a dei tentativi di furto da realizzare nel territorio di Bisignano da parte di un gruppo composto da persone dell’hinterland cosentino ed extraregionale.

Il monitoraggio sui contatti delle persone ritenute appartenenti al gruppo delinquenziale  in argomento ha poi permesso di individuare una rete di spaccio, con progressiva estensione dell’attività investigativa volta a ricostruire la catena dell’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.

Ne è conseguita l’individuazione di diverse piazze di spaccio site da un lato nel capoluogo e dall’altra nell’area urbana di Rende e Bisignano.

Nel corso dell’articolata attività d’indagine sono stati ricostruiti e cristallizzati numerosi episodi di spaccio o di illecita detenzione, nonché sono state documentate le attività di “broker” dediti al procacciamento delle sostanze stupefacenti in particolare del tipo “hashish”.

Dagli approfondimenti investigativi sono emerse le propaggini extraterritoriali delle attività di procacciamento dello stupefacente, dal momento che i maggiori indagati hanno anche intrattenuto rapporti con esponenti malavitosi della Campania e del capoluogo ligure (Genova), indicativi dei canali di approvvigionamento.

Nel corso delle investigazioni, caratterizzate da intercettazioni e da contestuali attività di osservazione, numerosi sono stati i riscontri a seguito delle attività illecite captate, tra cui  arresti, ed alcune denunce in stato di libertà di alcuni soggetti emersi, nonché rinvenimento e sequestro di considerevoli quantitativi di sostanza stupefacente.

In particolare, nel corso delle indagini:

  • 3 persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato;
  • 1 persona denunciata in stato di libertà;
  • si è proceduto al sequestro di:
  • oltre 5,2 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” per un valore di circa € 20.000 (ventimila).

Inoltre, l’attività svolta ha consentito di appurare un ulteriore acquisto, da parte degli indagati autoctoni del capoluogo bruzio, di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” da immettere nel mercato, per un valore di circa € 40.000.

 

Con riferimento al reato di approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti, le attività hanno consentito di appurare che alcuni indagati, per rifornirsi di ingenti quantità di sostanze stupefacente da immettere nella piazza dell’hinterland cosentino, al fine di celare le comunicazioni intercorrenti con i propri fornitori extraregionali utilizzavano un linguaggio impiegato solitamente per il commercio di veicoli (macchina, motorino, bisarca etc.). Nello specifico per quantificare e qualificare un ingente quantitativo di sostanza stupefacente venivano utilizzati i termini quali “macchina, bisarca” , mentre per quantitativi di inferiori entità  veniva utilizzato il termine “motorino”.

Nel corso delle operazioni di captazione sono stati acquisiti importanti elementi di prova anche in ordine a estorsioni commesse da alcuni degli indagati per il recupero dei crediti derivanti dalla vendita di quantitativi di sostanze stupefacenti nei confronti di un altro indagato. In una circostanza il creditore, per attualizzare le proprie minacce e recuperare il credito derivante dalle precedenti cessioni di stupefacente, accedeva nell’abitazione del debitore arrecando danni considerevoli ai suppellettili in essa presenti.

Proprio la meticolosità da parte dei militari dell’Arma nello sviluppo di ogni possibile approfondimento investigativo per acquisire inconfutabili elementi di prova sul conto degli indagati è stata riconosciuta nelle iscrizioni formulate dalla Procura della Repubblica di Cosenza (17 ipotesi di reato a carico dei 10 indagati) e nelle consequenziali valutazioni dal Giudice per le Indagini Preliminari, il quale nel provvedimento di applicazione delle misure cautelari ha qualificato il delineato quadro indiziario come grave, univoco e  concordante.

L’attività così espletata dall’Aliquota Operativa del NORM di Rende ha consentito di eseguire le odierne misure cautelari:

Soggetti colpiti dalle misure cautelari in carcere:

  1. G., 47 anni;
  2. G., 55 anni;
  3. V., 66 anni;
  4. G., 38 anni;
  5. A., 48 anni

 

Arresti domiciliari:

  1. P., 51 anni;
  2. V., 56 anni;

Sono invece tutt’ora in corso le ricerche di ulteriori tre indagati al momento irrepetibili.

 

 

Acri, campagna antidroga: controlli dei carabinieri anche nelle scuole

ACRI (CS) – Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito del progetto «Scuole Sicure», legato al contrasto della vendita di stupefacenti e finalizzato ad offrire un messaggio di vicinanza e prevenzione ai giovani studenti, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo a largo raggio concentrato sul Comune di Acri (CS) ed in particolare presso l’Istituto d’istruzione superiore “IPSIA-ITI” di via Scervini, parchi pubblici, piazze, zone periferiche ed altri luoghi di ritrovo dei giovani.

Lo specifico servizio, condotto di concerto con la dirigente scolastica dell’Istituto che ha accompagnato i militari nell’ispezione di alcune classi, ha avuto come precipuo obiettivo il contrasto al consumo di droga tra i giovani studenti. L’attività ha visto un primo “filtraggio e controllo” all’ingresso, finalizzato a scoraggiare l’introduzione di stupefacenti a scuola, nonché successive verifiche a campione in alcune aule durante le lezioni. 

Il servizio è stato eseguito dai militari della Stazione di Acri e del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Rende, con il contributo dell’unità cinofila del Nucleo Carabinieri di Vibo Valentia.

“Manco” (il cane impegnato nel servizio antidroga), ha trascorso la mattina con i ragazzi delle suddette scuole guadagnandosi al temine dei controlli anche la simpatia degli studenti e degli insegnanti.  

Battute anche diverse piazze tra cui Piazza Purgatorio ed altri luoghi di ritrovo di giovani adolescenti con l’obiettivo primario, perseguito dai Carabinieri dell’Arma, di garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Tali attività di prevenzione e contrasto, con particolare riferimento alla vigilanza in prossimità dei plessi scolastici, continueranno ad essere svolte quotidianamente dalle pattuglie per tutto il periodo scolastico al fine di disincentivare il consumo di sostanze stupefacenti da parte dei giovani studenti.

Cosenza, prestiti a tassi di usura e droga: 7 misure cautelari

COSENZA – Sette misure cautelari sono state eseguite dalla guardia di finanza di Cosenza per i reati di usura ed esercizio abusivo del credito, ma anche per spaccio di stupefacenti e sostanze psicotrope.

Quattro di queste sono state poste ai domiciliari mentre agli altri 3 soggetti è stato notificato un provvedimento di obbligo di dimora.  Contestualmente è stato eseguito un sequestro preventivo di beni, nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo di oltre 38.000 euro, ritenuto profitto del reato di usura. Le indagini sono durate oltre 2 anni e sono state eseguite intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione e pedinamento. Inoltre sono stati sentiti diversi testimoni.

Tassi d’interesse del 120% annuo

Secondo l’accusa gli indagati avrebbero erogato prestiti di denaro, anche con l’applicazione di tassi di tipo usuraio, con interessi che arrivavano al 120% annuo,  in piena emergenza sanitaria e pertanto in un difficile contesto emergenziale, connotato da maggiore domanda di liquidità. Gli indagati, noti nell’ambiente cittadino come soggetti in grado di concedere senza difficoltà prestiti a chiunque ne avesse fatto richiesta, hanno offerto un canale parallelo di ricorso al credito al quale cittadini e imprese in forte crisi di liquidità potevano accedere senza particolari garanzie di rientro ed al di fuori dei canali legali di accesso a linee di finanziamento.

Minacce, intimidazioni e linguaggio in codice

All’indomani dell’erogazione del prestito, gli indagati partivano con le minacce e le intimidazioni per il recupero della somma prestata, chiamata “mascherina, scommessa, paghetta, spesa, acqua, pane”, restituita dalle vittime mediante ricariche di carte prepagate, assegni in bianco, e naturalmente denaro contante, in tranche settimanali/mensili, anche di modesto importo.

 

L’attività investigativa ha portato alla luce un’intensa circolazione di denaro esercitata con capacità organizzativa e disponibilità finanziarie da parte degli indagati, i quali hanno approfittato dello stato di bisogno delle vittime – alcune delle quali anche percettori della misura di sostegno del reddito di cittadinanza – instaurando con questi rapporti continuativi e durevoli, al fine di imporre condizioni sempre più onerose.

Nel corso delle indagini, inoltre, le Fiamme Gialle hanno ricostruito una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina, organizzata con modalità strutturate e, anche in questo caso rivolta ad un cospicuo numero di consumatori.

Cosenza, getta dalla finestra la cocaina e il green pass. Arrestato 24enne cosentino

 COSENZA – Nella serata di ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato A. F. 24enne pregiudicato per reati contro la persona. L’uomo, nel corso di una perquisizione domiciliare, vista la presenza dei poliziotti, ha gettato dalla finestra diversi oggetti personali tra cui la “certificazione verde” anti Covid-19 e un involucro contenente 30 grammi di cocaina. Gli ulteriori accertamenti hanno portato al ritrovamento e sequestro di 10 grammi di marijuana, di 10 grammi di hashish, di 1 bilancino elettronico di precisione e di altro materiale per il confezionamento delle dosi.

All’esito delle formalità di rito, il cosentino è stato tratto in arresto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di droga e, come disposto dal pm di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, posto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.

Cosenza, beccato mentre getta la cocaina dall’auto. Arrestato 53enne

COSENZA – Nei giorni scorsi, personale di questa Squadra Mobile, nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di droga, traeva in arresto R.P., 53 enne di Casali del Manco, pregiudicato per reati specifici.

L’uomo veniva controllato a bordo della sua autovettura dove, cercando di sfruttare un frangente favorevole, gettava in terra una dose di cocaina, gesto che non sfuggiva ai poliziotti. Successivamente, veniva eseguita una perquisizione presso la sua abitazione nonché i magazzini a lui in uso.

La stessa, permetteva di rinvenire e di sequestrare grammi 30 di sostanza stupefacente del tipo cocaina nonché un bilancino, soldi, materiale di confezionamento e contabilità dello spaccio.

All’esito delle formalità di rito, veniva tratto in arresto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di droga e associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente A.G..

All’esito dell’udienza di convalida, il Giudice sostituiva la misura degli arresti domiciliari con quella di presentazione alla P.G. per la firma.

Spaccio di droga, armi ed estorsioni. Il blitz fa scattare 21 arresti

CATANZARO – Dalle prime ore di oggi Polizia e Carabinieri di Catanzaro stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda, nei confronti di 21 soggetti. Gli indagati sono accusati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, furto e porto abusivo di armi, ricettazione ed estorsione, tutti fatti avvenuti nell’area sud del capoluogo regionale.