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Parco Nazionale della Sila, progetti e strategie, si riunisce il CETS

LORICA (CS) – Si è riunito nella sede del Parco Nazionale della Sila a Lorica, in provincia d Cosenza, la Cabina di Regia, l’organo di indirizzo in merito ai progetti a valenza ambientale pensati dal Piano di azioni strategiche e previste  dalla Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), rilasciata ed ottenuta dall’Ente Parco da Europarc nel 2011 e rinnovata recentemente.

I componenti dell’importante organo hanno discusso ed individuato le varie azioni da intraprendere e divulgare, partendo da alcuni settori strategici per avviare una politica di indirizzo  attraverso delle attività che non siano impattanti su quelle che sono  la risorse primarie del Parco, il suo ecosistema e  la sua biosfera: disincentivare l’uso della plastica, con una serie di azioni mirate, favorire le mobilità non inquinanti, mediante un progetto ampio ed efficace, partendo magari da un’idea di bici condivisa (bike sharing). Inoltre è stata concordata una campagna di sensibilizzazione tramite una strategia comune ed un piano d’azione sui temi generali che riguardano il turismo sostenibile fissando una serie di incontri con tutti gli attori ricadenti nel perimetro del Parco, dagli operatori economici alle istituzioni locali, alle ditte che operano nel settore dei rifiuti ai Consorzi di tutela

Il progetto “Rappresentiamo l’ecosistema” presenta il fumetto finale

È già diventato un case history, tanto da essere chiamato a rappresentare la collaborazione tra scuola e Ambito Territoriale di Caccia all’interno della fiera espositiva “Caccia Village” che si terrà a Bastia Umbra nel maggio prossimo. Il progetto “Rappresentiamo l’ecosistema” iniziato nei mesi scorsi attraverso il coinvolgimento di 118 ragazzi dagli otto ai tredici anni appartenenti alle classi dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “Ernest Koliqi” di Frascineto – Civita, l’Istituto Comprensivo Statale di Morano – Saracena, e l’Istituto Comprensivo Statale “Corrado Alvaro” di Francavilla Marittima – Cerchiara di Calabria – San Lorenzo Bellizzi dell’ATC Cosenza 1, sostenuto dalla Provincia di Cosenza, realizzato dal Gruppo di Ricerca Dedalos, società cooperativa che da anni si occupa di comunicazione ambientale, venerdì 27 febbraio presenta al pubblico l’esito del lavoro video che ha coinvolto tutti i giovani protagonisti. Un filmato nato dalla osservazione degli ambienti naturali del Grifone, del Cinghiale, del Picchio, del Cervo e del Capriolo così come del Lupo e della Tartaruga Palustre attraverso escursioni negli ambienti esterni del Pollino accompagnati da una guida naturalistica e dal personale dell’Atc Cs1, per poi passare in aula con un tecnico video, un grafico ed una animatrice che hanno aiutato i giovanissimi a realizzare i fumetti che compongono il lavoro oggi divenuto una storia cartone da presentare come report finale di questo lavoro di educazione ambientale.

Nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Statale “Corrado Alvaro” di Francavilla Marittina, a partire dalle ore 10.30, venerdì prossimo ci saranno Maria Carmela Rugiano, dirigente scolastico dell’istituto, che porterà i suoi saluti insieme a Saverio Bloise, Presidente ATC Cosenza1 e Lorenzo Vitari, Dirigente della Provincia di Cosenza. Interverranno Tiziana Stefanizzi in rappresentanza del Gruppo di Ricerca Dedalos, Alberto Vitari, esperto faunistico, Giuseppe Cortone e Eugenio Muscianese, inanellatori Ispra  Progetto TURDIDI 2014/2016.

La vita e le abitudini delle specie animali del Pollino sono diventate un’animazione video che sarà presentata in anteprima nel maggio 2015 al Caccia Village di Bastia Umbra, la fiera più importante di settore del centro Italia. Il progetto è un esempio concreto per dimostrare che è venuto il tempo di «cambiare il modo di vedere l’attività venatoria» e registrare questa esperienza come un «progetto unico nel suo genere» che ora diventerà un esempio da esportare in altre parti del Paese.

Navi dei veleni. A Lamezia sulle tracce della verità

Sarà una ‘verità ancora tutta da raccontare’ a fare da protagonista, il prossimo venerdì 27 febbraio, in occasione del dibattito dal titolo ‘Navi a perdere’ che si terrà a Lamezia Terme presso il Teatro di Sant’Eufemia.

Era il 2009, precisamente il mese di settembre, quando il famigerato ‘ndranghetista divenuto collaboratore di giustizia, Francesco Fonti, rivelava agli inquirenti notizie cruciali inerenti all’affondamento di navi aventi a bordo rifiuti tossici e radioattivi. Questi disastri ‘indotti’ avvenivano nel Mediterraneo e lungo le coste della Somalia.

Lo stesso Fonti, a suo dire e facendo sollevare non poche polemiche, ne avrebbe affondate ben tre di simili navi, tutte nei mari calabresi o immediatamente limitrofi: al largo di Cetraro è stata fatta sparire la Cunski i cui danni possono toccarsi con mano ancora oggi con la miriade di tonni malformati; lungo le coste di Maratea Fonti aveva aiutato le acque a inghiottire la Yvonne A e al largo di Melito Porto Salvo era toccato alla Voriais Sporadais. In ogni caso, come se non bastassero tre navi cariche di materiale tossico nei fondali calabresi, le indagini partite da queste rivelazioni hanno condotto alla scoperta di altre navi dei veleni, le cosiddette ‘navi a perdere’ che hanno trasformato le nostre acque cristalline in pozzi maligni e nemici.

L’evento in prigramma per venerdì, organizzato dall’Associazione Risveglio Ideale, sezione di Lamezia Terme, in collaborazione con l’Associazione culturale Muse, si soffermerà proprio sulle vicende legate alle navi che giacciono sotto le acque del nostro mare, al largo delle più importanti località balneari della nostra regione, arenate o fatte affondare da chi ha voluto guadagnare sulla nostra salute e, in primis, sulla salute della nostra terra. E si parlerà anche di un’alternativa possibile, definendo proposte e modus operandi per lo smaltimento di quei rifiuti tossici di varia provenienza che hanno irrimediabilmente deturpato l’ecosistema.

Gli stimoli per un dibattito e per una riflessione che possa in qualche modo uscire dai ‘confini’ dell’evento in sé, divenendo costruttiva nel quotidiano di ciascuno dei convenuti, verranno lanciati da una tavola rotonda alla quale prenderanno posto personalità che da sempre si sono dimostrate sensibili alla tematica affrontata. Moderato dall’editore Michele Falco, prenderanno la parola Angela Napoli, che già in diverse occasioni ha affrontato lo scottante argomento avvalendosi in alcuni casi delle interrogazioni parlamentari, Silvio Greco, attivamente presente nei programmi di controllo concernenti il ritrovamento della nave dei veleni lungo le coste di Cetraro, e Leopoldo Chieffallo, sindaco di San Mango d’Aquino che spiegherà le modalità attuative del primo piano ambientale della Regione. Sia Greco che Chieffallo sono molto vicini all’argomento, anche perché entrambi hanno rivestito la carica di Assessori regionali con delega all’Ambiente.

La vicenda o le vicende inerenti alle navi dei veleni sono come il vaso di Pandora: stanno facendo venire a galla segreti, scoperte e dubbi per i quali ancora non v’è alcuna risposta certa. Non resta che prendere atto della situazione e chiedersi cosa ci sia da fare in maniera attiva. Pertanto gli organizzatori dell’evento hanno deciso di mantenere aperto l’incontro, chiedendo ai convenuti una partecipazione attiva alla discussione con proposte e contributi.

Daniela Lucia