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Workshop Pollino, per uno sviluppo sostenibile e ricco di esperienze

CASTROVILLARI(CS) – Partecipato e ricco di spunti. Questo, in estrema sintesi, può essere il bilancio del “Workshop turismo sostenibile, esperienziale e responsabile”, tenutosi a Castrovillari all’interno del progetto Pollino More Experiences promoss0 dal Parco Nazionale del Pollino in collaborazione con Officine delle Idee – Società Cooperativa Sociale.

Un progetto che ha visto testimonianze importanti di esperti di settore del Turismo esperienziale e non solo, che si sono rapportati con la comunità scolastica dell’Istituto professionale di Stato per i Servizi alberghieri e della ristorazione  “Karol Wojtila” di Castrovillari, diretto dalla dirigente scolastica Anna Damico, e con tutti gli altri partecipanti.

 

«Pollino More Experiences – spiega Antonio Blandi di Officine delle Idee – è un progetto che il Parco Nazionale del Pollino ha accolto e che sta realizzando con noi per cercare di dare un valore all’offerta turistica esperienziale. Il Parco Nazionale del Pollino è meraviglioso, arricchito dai centri storici dei paesi che ha al suo interno, ha delle tradizioni, ha la possibilità di dare valore ed economia alle comunità che comprende.

L’obiettivo è quello di costruire un obiettivo che possa essere partecipato e orizzontale».

«Il turismo esperienziale – continua ancora Blandi – è la possibilità di far vivere una vacanza facendo diventare il turista attore di questa ma ha anche il valore di dare economia sociale. Turismo esperienziale significa rispettare le popolazioni del luogo, significa parlare di turismo responsabile che arriva in un territorio portando una economia e rispettandolo».
«Pollino More Experiences – conclude – è un grande laboratorio in cui stiamo cercando di coinvolgere comunità e scuole. Qui a Castrovillari abbiamo incontrato l’Istituto alberghiero che rappresenta la base per costruire gli operatori del futuro. Il Pollino è un territorio di esperienze e noi vogliamo raccoglierle».

 

Per coinvolgere realmente la popolazione del Parco, il progetto ha previsto anche una serie azioni che consentiranno a tutti i territori di partecipare indicando la propria offerta esperienziale, attraverso la raccolta dati che potrà essere effettuata compilando il questionario on line sul sito www.pollinomoreexperiences.it oppure sul sito www.leggoscrivo.com.

 

Anche il presidente del Paco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra, assente per un impegno concomitante, ha inviato un messaggio da leggere alla platea dei partecipanti dove ha messo il valore del turismo al centro del proprio discorso non mancando di sottolineare quanto questo possa essere un’opportunità di sviluppo per il territorio.

 

«Questa iniziativa – aggiunge Giovanni Cosenza, consigliere delegato del Parco Nazionale del Pollino – si inserisce fra le tante iniziative che il Parco sta mettendo in atto cercando di coinvolgere i giovani. Questa iniziativa ci offre anche la possibilità di vedere il turismo sotto un altro aspetto, quello esperienziale. I punti importanti di tutto questo sono le bellezze naturalistiche combinate con la tradizione, la cultura e l’enogastronomia del nostro territorio. Mettiamo insieme 56 Comuni che possono offrire un’imponente offerta turistica».

 

La giornata di workshop è stata utile anche per fare il punto della situazione sulla Carta europea del turismo sostenibile che il Parco Nazionale del Pollino ha adottato da quattro anni. «Abbiamo messo insieme 69 azioni da effettuare in questo ambito – spiega la responsabile Marianna Gatto – buona parte di queste sono partite dal Parco Nazionale del Pollino, il restante dalle associazioni o dalle aziende e sono tutte azioni volte alla sostenibilità ambientale. Sono quattro anni che siamo all’interno della Carta europea e circa l’80% delle azioni incluse nel Piano di azione sono state portate a termine».

 

Si è inoltre discusso di ospitalità con Filippo Capellupo, presidente Associazione italiana alberghi per la gioventù. «Gli ostelli sono un’opportunità importante per continuare a fare turismo – dice – Noi abbiamo la possibilità, come organizzazione, di creare il viaggio stesso e quindi i pacchetti partendo già dal biglietto ma soprattutto dare dei letti grazie a quelle tante strutture che si sono collegate con noi».

Infine, e non poteva essere altrimenti, il discorso è ricaduto sui social network con il presidente Artes – Animazione relazionale per il turismo esperienziale Maurizio Testa.

«Come tutte le attività legate all’economia della conoscenza – ha spiegato Testa – i social network sono importantissimi perché chi compra un prodotto, nel turismo, va a consultare prima su internet. Il “vissuto del durante” che viene raccontato “dopo” diviene così pubblicità per il “prima”. Il cliente finale vuole vedere il vissuto di quelli che sono andati prima di lui in un luogo e tutto questo materiale ha un impatto molto forte. Non vendiamo solo il paesaggio, vendiamo emozione».

A spasso tra picnic d’autore e trekking poetico, al via il Festival Ecosostenibile

ZAGARISE ( CZ) Un programma ricco di eventi e iniziative quello del Festival Ecosostenibile nel Parco Nazionale della Sila che toccherà anche molte zone interne da Zagarise ad Albi, da Magisano a Soveria Simeri. Il programma del Festival 2017 impiegherà tutti i sensi per esprimere l’amore per i luoghi. Dal gusto all’ascolto, dai laboratori pratici e manuali a quelli fotografici sullo sguardo, dai profumi delle erbe di montagna alle meditazioni per scoprire l’essenza energetica dei posti che attraversiamo attraverso il sesto senso dell’appartenenza. Tutto inizierà il 16 settembre con un incontro-anteprima che suggella il proposito di “fare rete tra i borghi” della Presila, obiettivo condiviso che il festival porta avanti da anni. A lavorare insieme per la valorizzazione delle Aree interne ci saranno i sindaci di Zagarise (Domenico Gallelli), Albi (Luigi Piccoli), Magisano (Antonio Lostumbo) e Soveria Simeri (Mario Amedeo Mormile) che dialogheranno con Maria Faragò ideatrice dell’intero progetto. L’incontro, che si svolgerà proprio in uno dei borghi aderenti, Soveria Simeri, prevede un reading-concerto dei Noir Col seguito da una degustazione in serata. Dal 21 al 24 settembre invece, saranno quattro giorni intensi, per gambe forti, menti creative e orecchie buone. L’incontro di apertura vedrà tutti i partner e gli enti amici del Festival come il Comune di Prato, il Parco Nazionale della Sila, paesologi, antropologi, archeologi confrontarsi su questo Mediterraneo rurale che abbiamo deciso di riscoprire in una conversazione che di anno in anno porta nuovi spunti e nuovi progetti. Si inizierà mangiando tra i boschi cibi tipici della tradizione prodotti da aziende locali nei pic-nic d’autore, con artisti, archeologi, poeti. Si parlerà, davanti a prodotti a km 0, della Calabria interna e antica, un tuffo nel passato archeologico di una regione piena di sorprese ma anche di falsi storici. L’impegno per lo studio e la rivalutazione del territorio da parte di Giardini è una promessa: già da parecchie edizioni Giardini delle Esperidi scopre tesori storici nascosti e dimenticati, li riporta alla luce e ne dà il racconto che meritano. Quest’anno è la volta di un antico opificio tessile di origine basiliana, “a’ machina da’a lana”, un’enorme opera di architettura industriale che viene ricostruita e riportata alla luce per iniziativa del Festival e del Comune di Zagarise. Lì gli ospiti e i partecipanti si concederanno un momento di
intrattenimento culturale, archeologia, musica e degustazione. Quanto all’appuntamento più atteso, il trekking poetico, quest’anno per l’occasione Giardini delle Esperidi – sempre in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Zagarise – ha avviato i lavori di bonifica e ristrutturazione del terreno per riaprire il Canyon Timpe Rosse, l’opera d’arte naturale di arenaria rossa che si snoda attraverso la Sila piccola. Durante il festival, poi, si presenteranno libri sulla forza del paese e dello spaesamento come quello dell’antropologo Mauro Francesco Minervino, Marino Magliani, Domenico Dara. Si susseguiranno conversazioni con l’etnobotanico Carmine Lupia direttore della Riserva Naturale Regionale Valli Cupe, i rappresentanti del Parco Nazionale della Sila, reading teatrali e di poesia (Grazia Fasanella, Imma Guarasci), si celebrerà la cucina calabrese con gli showcooking di Anna Aloi per LaC Tv. E ancora, spettacoli per adulti e bambini, laboratori creativi come Rural Mon Amour di Ivana Ruffolo tra i vicoli del borgo. Non c’è niente di meglio dell’immagine per immortalare la Bellezza, per questo Giardini delle Esperidi propone ai partecipanti un workshop di fotografia con il fotografo di fama nazionale Damiano Errico, che con la collaborazione di Pietro Siragusa e dello stilista Ben Talarico riveleranno le regole dello scatto perfetto nelle lezioni di “Boschi, natura, nutrimento” nei luoghi del festival. Immancabili gli interventi poetici e musicali della Casa della Paesologia di Trevico e di Riace, con la musica di ricerca di Pierluigi Virelli e Giuseppe Muraca che recuperano,
studiano, conservano la preziosa tradizione orale calabrese. Una tradizione che si fa anche narrazione teatrale con la regista e attrice Imma Guarasci in una performance sul ciclo carolingio in Calabria. Non mancherà una piccola passeggiata archeologica nel sito di Vincolise, dove sorge la Casa museo Antonino Greco, patriota garibaldino. Collezioni rare, suppellettili d’epoca, un passato risorgimentale custodito nella piccola frazione di Magisano. Proprio lì, attraversare il Ponte delle Prenete ci darà il pretesto per ascoltare i racconti di creature leggendarie del significato dell’acqua della Sila con l’archeologo Francesco Cuteri. Sono previste, infine, quattro mostre permanenti nei luoghi di maggiore rilevanza storica del paese di Zagarise: Poesaggio, installazione di poesia visiva di Anna Petrungaro, i Racconti zagaritani di Dario Borruto, gli Sguardi paralleli di Salvatore Minervino e i taccuini dell’edizione 2016 di GdE, L’artista, la sega elettrica e altre storie, di Doris Maninger, tutte forti testimonianze artistiche del cammino percorso dal festival in questi anni.

Cassano, il candidato a sindaco Iacobini “Le ragioni per cui votare SI al Referendum sulle trivelle”

Cassano allo Ionio ( Cs) – “Io in prima persona e tutta la coalizione che mi sostiene siamo apertamente schierati nella direzione dell’andare alle urne e votare SI per dire NO alle trivelle! Però dobbiamo fare chiarezza – spiega Iacobini, candidato a Sindaco di Cassano per l’area civicamoderata – il referendum serve a evitare il rinnovo delle concessioni quando queste arriveranno a scadenza, ma quello che è più grave è che esso NON HA EFFETTO SULLE TRIVELLAZIONI PREVISTE A CASSANO NEI LAGHI DI SIBARI, pertanto, BISOGNA SCONGIURARNE L’INIZIO! La questione riguarda le attività in corso nelle acque territoriali italiane (entro le 12 miglia) e rimangono escluse sia quelle sulla terraferma (caso CASSANO) sia quelle in mare aperto (oltre le 12 miglia). Il Testo Unico Ambientale prevede già un divieto di iniziare nuove attività. Il primo vero passo per scongiurare il peggio per Cassano, si poteva fare solo presentando delle osservazioni in merito all’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale, entro il 28 marzo.  È il mio grande obiettivo contribuire a bloccare le trivellazioni perché ci sono dei vincoli ambientali che non sono rispettati e il territorio di Cassano merita rispetto al pari di chi lo abita. Nei giorni scorsi, sono intervenuto direttamente all’assemblea permanente dei sindaci riuniti per discutere della questione nuova SS 106 ed ho presentato una mozione che è stata valutata positivamente da tutti i sindaci presenti (Cassano era assente); la proposta formulata prevede l’opposizione ad ogni forma di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nella Sibaritide, promuovere attività in vista del referendum, promuovere la costituzione di una commissione permanente sul tema che coinvolga i comuni, le associazioni e gli operatori economici della Sibaritide interessati”. “Io e la coalizione che mi sostiene abbiamo lavorato per presentare delle osservazioni di natura tecnica per cercare di bloccare realmente le trivelle, integrando ove possibile le osservazioni già presentate dagli organi istituzionali competenti, anche se ormai i partiti di governo (tra cui PD e PSI) pare abbiano oramai deciso un destino deplorevole per l’area!!!”.  “Le trivelle – prosegue Iacobini- avrebbero un impatto ambientale devastante, danneggiando in modo irreversibile le risorse paesaggistiche-territoriali locali, comprometterebbero definitivamente e irreversibilmente ogni ipotesi di sviluppo turistico ecosostenibile. La zona interessata dall’intervento ricade in area tutelata per legge, ai sensi dell’art. 142 del DLgs 42/2004, comma 1 lett. b) vincolo non considerato negli elaborati progettuali presentati e indispensabile per la corretta esecuzione della valutazione di impatto ambientale; parimenti, l’area di intervento ricade secondo il vigente strumento urbanistico vigente in zona G/6 Aree per lo sviluppo turistico G, “…per indicare le zone turistiche già convenzionate Laghi di Sibari, Intersibari e Sybaris e le zone turistiche retrostanti i Laghi di Sibari, delle quali è in corso la stipula delle convenzioni…” e tale previsione è stata confermata anche nel redigendo Piano Strutturale Associato. Negli elaborati progettuali, però, l’area di intervento è indicata erroneamente come “zona agricola”, pertanto, non sono state rispettate le previsioni urbanistiche e la vocazione intrinseca dei luoghi. In conclusione, in base all’avviso pubblicato su “Quotidiano del Sud – Edizione Calabria” e su “La Repubblica”, la documentazione depositata dovrebbe essere consultabile sul sito web del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare all’indirizzo www.va.minambiente.it; tuttavia, nella sezione PIANI – PROGRAMMI – PROGETTI IN CONSULTAZIONE dell’indirizzo indicato non è risultato possibile prendere visione della documentazione di che trattasi. Tante incongruenze e un’unica certezza: Sibari e Cassano non sono territorio di caccia per trivellanti. Ricordate la storiella della cicala e della formica? Noi a Pasqua ed a Pasquetta siamo stati a lavoro per completare le analisi ed i rilievi per proporre osservazioni, gli altri? Su facebook l’ardua sentenza!”.