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“Cosa vuoi che sia una canzone”, Edoardo De Angelis domani in concerto a Mendicino

MENDICINO (CS) – Edoardo De Angelis è il quarto ospite della Rassegna “Cosa vuoi che sia una canzone” organizzata dalla Fondazione Lilli Funaro in collaborazione con Associazione Oltrezona e Compagnia Porta Cenere al Teatro Comunale di Mendicino giovedì 28 marzo alle ore 21.
La Rassegna, giunta alla terza edizione, ideata e diretta da Renato Costabile, è un modo d’osservare a 360 gradi il mondo della canzone e che presuppone un approccio diverso da parte sia dei musicisti che del pubblico. Alcuni protagonisti della musica italiana si raccontano sul palco al pubblico attraverso le loro parole, la loro musica, le loro canzoni senza il supporto di grosse band in grandi ambienti, ma quasi sempre da soli o insieme a pochi musicisti in un piccolo teatro. Un incontro che non è una semplice proposta di ascolto di canzoni ma un viaggio tra le loro storie artistiche e personali.

EDOARDO DE ANGELIS

Dall’inizio degli anni Settanta, epoca d’oro del Folkstudio e del cantautorato italiano, ha scritto per sé e per altri, prodotto diversi album di artisti nascenti che si sarebbero poi affermati (Francesco De Gregori) e altri nel pieno della maturità artistica (l’indimenticabile Sergio Endrigo), credendo fortemente nella diffusione dello scrivere e interpretare la canzone come strumento principe della narrazione. Di questo suo amore per la canzone come forma d’arte, De Angelis ha disseminato il suo più che quarantennale cammino, iniziato avvicinando i propri testi alle musiche di Lucio Dalla (Sulla rotta di Cristoforo Colombo), e regalando la storia de La casa di Hilde alla sensibilità di Francesco De Gregori, fino all’incisione di Lella, simile a una scena in bianco e nero di pasoliniana memoria. Ha vinto con Lella il Cantagiro 1971 (sez. Giovani), ed è stato finalista del Festivalbar 1984 con Mia madre parla a raffica, e del Disco per l’Estate 1992, insieme a Paola Turci, con Lettera per te. Parlano della sua instancabile attività le numerose collaborazioni: l’esperienza con la Schola Cantorum; le canzoni scritte per Capitolo 6, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Mina, Amedeo Minghi, Ricchi e Poveri, Marisa Sannia, Schola Cantorum, Tosca, Vianella, Edoardo Vianello; le iniziative legate al mondo dei ragazzi e delle scuole (Parola di Cantautore, NET Neverending Tour); le rubriche giornalistiche, radiofoniche e televisive curate, e i suoi libri Scrivere canzoni e Te la ricordi Lella? Quarant’anni di storie e canzoni; le etichette discografiche per cui ha inciso: Valiant, Rca Italiana, Durium, Fonit Cetra, Ricordi, Virgin, BMG Ariola, il Manifesto cd, Rai Trade, Helikonia, Il Cantautore Necessario; le direzioni artistiche, da “Cantare in Italiano” a “D’autore”; l’incontro professionale con Fabrizio De André; i venti e più album pubblicati, e gli artisti ospitati: Luca Barbarossa, Franco Battiato, Angelo Branduardi, Bungaro, Francesco Cafiso, Andrea Camilleri, Mario Castelnuovo, Mimmo Cuticchio, Lucio Dalla, Francesco Di Giacomo, Sergio Endrigo, Lucilla Galeazzi, Francesco Giunta, Neri Marcorè, Amedeo Minghi, Marco Paolini, Annie Robert, Ron, Franco Simone, Ambrogio Sparagna, Tosca, Paola Turci, Antonello Venditti. Tra le innumerevoli esibizioni vanno ricordate alcune apparizioni teatrali: “La Buona Novella”, al Teatro Biondo di Palermo, con Giorgio Albertazzi e il Gruppo Polifonico Del Balzo; il tour di “Altre Emozioni – Omaggio a Sergio Endrigo” con Orchestra Sinfonica e Coro del Friuli Venezia Giulia diretti da Valter Sivilotti, accanto a Tosca; “Summertime – Ninnananne dalla Sicilia e dal Mondo” del Teatro Massimo di Palermo, con la Sinfonica residente diretta da Valter Sivilotti, accanto ad Antonella Ruggiero, e le numerose repliche di “Due amici dopo cena” con Neri Marcorè. E’ tra i soci fondatori delle Associazioni “Canzoni di Confine”, operante nella Regione Friuli Venezia Giulia. E’ stato direttore dei progetti speciali di Folkest- International Folk Festival. Il suo album del 2014 Non ammazzate Anna, dedicato all’universo femminile, è un atto di accusa a tutte le forme di violenza, fisica e non, quotidianamente subite dalle donne. Ha pubblicato nel 2016, con Michele Ascolese, l’album “Il Cantautore Necessario”, con la produzione artistica di Francesco De Gregori. Le Università di Bari, Chieti, Parma, Macerata hanno avviato rapporti di collaborazione in merito al suo Corso di canzone italiana d’autore. Nel 2018 ha tenuto presso il MAXXI di Roma cinque incontri sul rapporto tra canzone d’autore e mondo dell’arte e ha pubblicato l’album di inediti Nuove Canzoni, , per il debutto della nuova etichetta discografica Il Cantautore Necessario. Ha pubblicato il libro di appunti di memoria La Gara di Sogni. Più volte presente al “Premio Tenco” e a “Musicultura”, tra i vari riconoscimenti ama ricordare “L’Arte e il suo mestiere” (Catania, 2009), “Una vita per la musica” (Folkest, 2012), Premio Mediterraneo (Gioia Tauro, 2017), Premio Franco Enriquez (Sirolo, 2018), Premio Civilia (Lecce, 2019).

Al “Rendano” il 25 marzo lo spettacolo “Il segno clinico di Alda”, sugli scritti di Alda Merini

Cosenza – Michele Caccamo, poeta calabrese di Taurianova, ricevette in dono dalla grande poetessa Alda Merini, con la quale aveva costruito un rapporto di solida amicizia e di continua corrispondenza, undici frammenti dattiloscritti, risalenti tutti agli anni del ricovero della Merini nell’ospedale psichiatrico di Taranto. Parole, frasi e deliri, dovuti alle cure subite negli anni, che Michele Caccamo ha lasciato in un cassetto per molto tempo, fino a quando non decise di rielaborarli per restituire loro quella forma di dignità poetica cui la Merini ci ha abituati. E lo ha fatto scrivendo “Il segno clinico di Alda” che ora è diventato uno spettacolo teatrale, in programma al Teatro “Rendano” di Cosenza lunedì 25 marzo, alle ore 20,30, dopo l’anteprima nazionale prevista per giovedì 21 marzo al “Cilea” di Reggio Calabria.

Lo spettacolo è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria ed è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cosenza.

Il testo, presentato nella sua riduzione teatrale, è una retrospettiva sul pensiero di Alda Merini con i contenuti maggiormente cari alla Poetessa: l’Amore, la Pazzia e la Religione. Inserite all’interno della struttura drammaturgica del testo, nel rispetto del percorso tematico, sono le canzoni del cantautore Edoardo De Angelis che ha intrapreso con il poeta di Taurianova un percorso comune, finalizzato a far coesistere Poesia e Musica, e che ha partorito l’impegno del progetto “Parola d’autore”.

Al “Rendano” andrà in scena il dialogo che Caccamo ha immaginato, durante un viaggio, con la poetessa, proponendo un reading di poesie selezionate dalla raccolta integrale. A condividerne il palcoscenico, il cantautore Edoardo De Angelis e l’altra voce narrante, oltre quella del poeta di Taurianova, Luisella Pescatori che dà voce al pensiero della Merini e che firma l’adattamento teatrale. La regia de “Il segno clinico di Alda” è di Martino Palmisano.

Il costo del biglietto è di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni: prevendita@paroladautore.it