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Famiglie al Museo per esplorare la storia del Filo di Arianna

COSENZA – Il Museo dei Brettii e degli Enotri aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che si svolgerà in tutta Italia domenica 12 ottobre. Il tema scelto quest’anno è “Il filo d Arianna” e su di esso ciascun Museo personalizzerà la propria offerta. Il Museo civico cosentino offrirà ai bambini dai 5 ai 10 anni la possibilità di realizzare una sorta di caccia al tesoro attraverso cui approfondire la storia di Arianna, del labirinto, del Minotauro e di tutti i personaggi che gravitano intorno alla figura di Arianna. Le attività, che vedranno impegnati bambini con l’aiuto dei fratelli maggiori e dei genitori, i svolgeranno dalle 10 alle 13. L’ingresso sarà gratuito per i bambini dai 5 ai 10 anni, mentre gli altri componenti della famiglia pagheranno il biglietto d’ingresso per come previsto dalle tariffe del Museo. La Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo e’ resa possibile grazie all’ impegno e all’ entusiasmo di diversi enti, tutti specializzati nella didattica museale e nella sua promozione. E’ nata da un’idea del portale internet www.kidsarttourism.com ed è coordinata dall’ Associazione Culturale Famiglie al Museo che si è sempre avvalsa, fin dalla prima edizione, dell’esperienza e del supporto mediatico ed organizzativo del portale bilingue Kids Art Tourism, vetrina del turismo culturale per le famiglie in Italia, diventato ormai uno dei siti di riferimento per la famiglie con bambini che vogliono visitare le città italiane o approfittare delle attività museali e culturali che la propria città offre ai più piccoli.

Cento passi con Libera verso il 21 marzo

COSENZA – Cento passi sono quelli cantati dai Modena City Ramblers nel loro tributo musicale a Peppino Impastato. Cento passi sono quelli contati dal protagonista dell’omonimo film di Marco Tullio Giordana. Cento passi sono simbolicamente quelli che guidano Libera verso la XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, che quest’anno si terrà a Firenze il 15 e 16 marzo prossimi, dietro lo slogan “Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità”.

Ad una settimana dall’appuntamento toscano il coordinamento cosentino di Libera ha voluto piantare il suo seme di giustizia, realizzando una manifestazione per ricordare le vittime innocenti delle mafie nel territorio provinciale. Un momento carico di emozione che ancora una volta sottolinea l’impegno dell’associazione guidata da don Luigi Ciotti lungo un importante percorso di ricostruzione della memoria. Un cammino compiuto nel ricordo di chi è stato portato via da mano mafiosa, ma soprattutto realizzato attraverso il sostegno ai familiari e a chi ancora lotta per non subire i soprusi di chi agisce nell’illegalità.

L’Auditorium Guarasci del Liceo Classico Telesio di Cosenza ha ospitato stamani una folta platea di studenti provenienti dalle scuole della provincia già coinvolte nel progetto “Giovani e legalità”, portato avanti in collaborazione con la Prefettura e la locale Camera di Commercio. Un pubblico curioso e attento che ha seguito con interesse gli interventi in scaletta. Al di là della retorica dell’importanza del rispetto delle regole, gli studenti sono coinvolti direttamente dalle parole pronunciate in sala. Perché le parole di don Tommaso Scicchitano (delegato “Memoria ed impegno” Libera Cosenza), Francesco Spanò (Sportello SOS Giustizia) e Matteo Luzza (Libera Memoria Calabria) sono state pensate per arrivare a scuotere le loro comodità e farli sentire vicini al problema. La mafia come qualcosa che fa parte delle loro vite, della loro quotidianità, dei loro luoghi. Non è un caso che il giornalista Arcangelo Badolati – caposervizio della “Gazzetta del Sud” – punti forte l’accento sulla necessità di avere coraggio ricordando nomi, date e modalità di esecuzione delle vittime innocenti della provincia. Ferrami, Lattuca, Panaro, Dodaro, Bruno, Cosmai, Maiorano, Lanzino sono solo alcune delle vite che scorrono nelle parole di Badolati. Storie di persone senza colpe, trovatesi magari al posto sbagliato nel momento sbagliato. O persone che consapevolmente hanno deciso di non abbassare la testa. Storie presentate agli studenti nella loro crudezza e nella loro umanità per farle sentire ancora più reali e più vicine.

L’emozione è palpabile e continua a crescere quando al microfono si avvicendano i diretti interessati, ovvero i familiari di alcune delle vittime di mafia del nostro territorio. Figli, mogli, fratelli, madri che nel dolore di una perdita così improvvisa e così inspiegabile hanno trovato il coraggio di resistere. Raccontare dei loro cari è riaprire ogni volta una ferita mai sanata, ma sono consapevoli dell’importanza del loro gesto, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Il buio e l’oblio che caratterizzano e rafforzano gli atteggiamenti mafiosi devono essere contrastati e sconfitti da forti fasci di luce che diano spazio agli esempi di coraggio dimostrato da tante persone. La scuola è il primo luogo in cui si viene a contatto con l’istituzione e con lo Stato ed è importante che proprio attraverso la scuola si veicolino gli elementi basilari di legalità e giustizia.

Piccoli cittadini crescono, nella speranza che dai semi di giustizia piantati nelle loro giovani coscienze germoglino fiori di corresponsabilità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

“Famiglie a Teatro” al Teatro Morelli: Pinocchio cadetto imperfetto

Cosenza – Al Teatro Morelli domenica 9 dicembre alle 18,00 va in scena “Pinocchio cadetto imperfetto, storia di bulli, fate e capitani poco coraggiosi”.

Scene e costumi Maria Concetta Riso.Drammaturgia e regia Renzo Pagliaroto con Tino Calabro’, Paolo Cutuli, Daniela D’agostino;

produzione DRA.C.MA – Centro sperimentale di Arti Sceniche

 Lo spettacolo ha come protagonista Pinocchio. Divenuto un bambino in carne e ossa, Pinocchio abbandona i cattivi propositi e le cattive compagnie che lo hanno da sempre caratterizzato e inizia un percorso di impegno, sia nel comportamento che a scuola, per dimostrare riconoscenza al padre Geppetto e alla fata Turchina. Quest’ultima, per ricordargli chi era e quale è la sua storia, e come monito a non mentire mai più, gli ha lasciato il naso di legno in un corpo da bambino. Il nuovo Pinocchio è posto di fronte alla difficoltà di far accettare la sua diversità fisica e di confrontarsi con certe dinamiche relazionali tipiche della sua età, in cui anche i buoni propositi e gli sforzi per ottenere dei voti positivi in pagella possono diventare oggetto di derisione da parte dei compagni. A Pinocchio così si presenta un’occasione di riscatto apparentemente perfetta: un affascinante sconosciuto, il Capitano Bulleone, comandante dell’esercito dei bulli della fantomatica città di Bullolandia, gli propone, attraverso un duro allenamento, di diventare un bullo del suo esercito, così che possa finalmente farsi rispettare e temere da tutti. Ma, attraverso l’aiuto della cara amica Alice e della Fata Turchina, Pinocchio capisce che scegliere la via del bullismo sarà un errore che lo porterà alla solitudine e che l’ingannevole Bullolandia altro non è che un mondo instabile e fasullo, tenuto in piedi soltanto dalla finta e fragile impalcatura psicologica e morale del ridicolo Capitan Bulleone.

Il 5 ottobre, giornata mondiale degli insegnanti, la manifestazione “Cento Piazze” promossa dall’AIMC

Roma – Si terrà il prossimo 5 ottobre la manifestazione “Cento Piazze” promossa dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), da sempre attenta alle tematiche educative.

L’evento, svolto in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la scuola e l’università della CEI e la Fondazione AIMC onlus, l’AIMC, con il patrocinio dell’UNESCO, intende raggingere direttamente i luoghi della formazione, della scuola attiva, le realtà in cui concretamente gli insegnanti incontrano bambini, adolescenti e giovani, le famiglie e tutti i soggetti impegnati nell’educazione per dare speranza in un futuro migliore.

“Cento piazze” quest’anno diventa “cento luoghi” per incontrarsi e affrontare insieme le problematiche legate al futuro dei giovani, della scuola e del suo compito di costruire un mondo migliore, degli insegnanti e del loro rinnovato impegno in favore delle giovani generazioni, delle alleanze con le altre agenzie educative che, a diverso titolo, intendono migliorare le condizioni di molti ragazzi che, anche nella scuola, vivono situazioni di disagio e difficoltà di ogni genere

La data prescelta del 5 ottobre, ancora una volta, richiama la giornata mondiale degli insegnanti, celebrazione spesso dimenticata o vissuta sotto tono dalle istituzioni e dall’opinione pubblica, occasione strategica per evidenziare ruolo e funzioni dei professionisti di scuola. 

Lo start della III Edizione di “Cento Piazze” si terrà nella Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alle ore 10 di venerdì, 5 ottobre pv, a cura della Sede Nazionale AIMC. Aprirà i lavori il Presidente Nazionale AIMC, dott. Giuseppe Desideri; porterà il saluto della CEI Don Maurizio Viviani, Direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI, mentre per l’UNESCO porterà il saluto l’Amb. Lucio Alberto Savoia Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Interverranno: il dott. Marco Rossi Doria, Sottosegretario MIUR, la dott.ssa Lucrezia Stellacci, Capo Dipartimento MIUR, l’ins. Marco Lodoli, autore del libro “il rosso e il blu”, il regista Giuseppe Piccioni, regista del film “Il rosso e il blu” presentato alla 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Sono previste, altresì: la proiezione di un video sul tema “Insegnanti in una scuola che cambia”, nella sezione “punti di vista” e letture “magistrali” a cura degli studenti delle scuole associate UNESCO, accompagnati musicalmente dai Maestri Luca Nocentini e Gianluca Piomboni. È prevista, inoltre, la presenza del Prof. Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Parco della Sila impegnato nell’Educazione Ambientale

COSENZA – Trentacinque delegati di altrettanti Istituti Comprensivi della Provincia di Cosenza hanno partecipato ieri, al Centro Visite Cupone di Camigliatello, al Seminario informativo promosso dal Parco Nazionale della Sila e dall’Ufficio Scolastico Regionale sul tema: ” Educazione Ambientale nell’offerta didattica del Parco Nazionale della Sila”.

Un incontro che ha messo a fuoco l’ottimo rapporto di collaborazione creatosi in questi anni tra l’Ente Parco e l’Ufficio Scolastico Regionale grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che ha portato alla programmazione di attivita’ di educazione ambientale per le scuole e per i giovani.

Inoltre, grazie ai contributi erogati dal Parco per favorire e promuovere forme di turismo scolastico e sociale con arrivi anche da altre regioni italiane, e’ cresciuta la domanda per visitare il Parco della Sila ed i numeri parlano chiaro: da 3.432 arrivi del 2006 con 7.492 pernottamenti si e’ arrivati a 10.753 arrivi del 2011 con 21.450 pernottamenti.