Archivi tag: Emma Dante

Si conclude con “Le sorelle Macaluso” la programmazione autunnale del TAU

sorelle-macalusoRENDE (CS) – La programmazione autunnale al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria si conclude con lo spettacolo “Le sorelle Macaluso” con il testo e la regia di Emma Dante  in scena mercoledì 14 dicembre, alle ore 20,30. Lo spettacolo è ambientato in un imprecisato luogo del sud Italia, dove le sorelle Macaluso si ritrovano in occasione di un funerale. L’incontro si trasforma in una sorta di scusa per regolare i conti col passato e con il loro legame, ma la resa dei conti viene fatta a passi di danza e sempre con una buona dose di ironia e leggerezza. Protagoniste dello spettacolo sono: Serena Barone, Elena Borgogni, Italia Carroccio, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier, accompagnate da Sandro Maria Campagna e Davide Celona. Lo spettacolo è stato prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, Théâtre National Bruxelles, Festival d’Avignon, Folkteatern Göteborg, in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, e presenta tutti quegli elementi che caratterizzano i lavori teatrali di Emma Dante: la mancanza di una vera e propria scenografia (alla quale si preferisce l’uso di pochi oggetti scenici, impreziositi dalle luci di Cristian Zucaro), l’uso del dialetto siciliano, l’incessante lavoro sul corpo dell’attore e sulla sua carne. Molti critici hanno paragonato la ricerca teatrale della regista siciliana a nomi quali Kantor, Grotowski e Bausch, che in questo spettacolo riecheggiano più volte. «Tutto si ispira al piccolo racconto che mi fece una volta un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: “in definitiva io sugnu viva o morta?” La figlia rispose: “viva! Sei viva mamma!” E la madre beffarda rispose: “see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri”».

“Operetta burlesca”, lo spettacolo firmato Emma Dante approda all’Auditorium dell’Unical

Arcavacata di Rende ( Cs) – All’interno della ricca programmazione di “Oltre la scena”, la stagione teatrale diretta dal Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Unical continua con lo spettacolo “Operetta burlesca”, a firma della pluripremiata regista siciliana Emma Dante. Per questo spettacolo, che andrà in scena domenica 10 aprile, alle ore 20.45, al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, Emma Dante, oltre ad aver scritto il testo e curato la regia, ha anche ideato scene e costumi. La produzione è a firma della compagnia Sud Costa Occidentale, le coreografie sono di Davide Celona e le luci di Cristian Zucaro.  La storia è quella di Pietro, un ragazzo nato femmina ai piedi del Vesuvio, nella provincia meridionale – come racconta Emma Dante nelle note di regia. Pietro parla in falsetto, ha un corpo sbagliato e un animo passionale, e s’innamora infelicemente un sacco di volte. È figlio unico e vive con i genitori. Il padre l’ha messo a lavorare in una pompa di benzina e la sua unica libertà è scappare a Napoli: per fare shopping e ballare, ma soprattutto per camminare. A dire la verità, le libertà che Pietro riesce a ritagliarsi sono due, perché a volte, di sera, si chiude nella sua cameretta, che è ancora quella di quand’era bambino, coi poster attaccati con lo scotch, si traveste da donna, sposta i mobili e poi balla. A quarant’anni incontra il grande amore. Corrisposto. Ma resta lì paziente al paese, a casa dei genitori, e il sabato va a ballare a Napoli. Per due anni dura la storia, finché una sera Pietro conosce la verità e per salvare il suo amore prende una decisione difficile.A dare voce e corpo a questa storia (perché il teatro di Emma Dante si è imposto per la sua fisicità e per un uso della parola, spesso dialettale, che diventa suono) c’è il gruppo di attori, Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida e Carmine Maringola, con cui la regista palermitana ha spesso collaborato. E anche in “Operetta burlesca” Emma Dante usa un linguaggio unico e surreale, che è ormai caratteristica ricorrente dei suoi spettacoli. Un tema attualissimo e un linguaggio fatto di musica, colori, danza e poesia, per uno spettacolo che la stessa regista ha definito «uno spogliarello dell’anima».