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Gli enti locali potranno saldare debiti pregressi alle imprese, il plauso di Ance Cosenza

COSENZA – «La possibilità offerta alle amministrazioni locali dalla legge di bilancio, di poter chiedere a Cassa Depositi e Prestiti l’anticipazione di somme necessarie a pagare le fatture non ancora liquidate alle imprese, è un provvedimento utile ad alleviare le tensioni finanziarie delle aziende, restituendo alle stesse capacità di operare sul mercato».

Così il Presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, saluta in maniera positiva l’apertura del Governo agli enti locali, che possono fare richiesta di liquidità non solo a Cassa Depositi e Prestiti, ma anche ad altri istituti di credito, intermediari finanziari e istituzioni finanziarie europee.
Il Presidente dei costruttori edili cosentini si è rivolto prontamente ai Sindaci del territorio, alla Provincia ed ai principali enti appaltanti, invitandoli a cogliere a pieno questa possibilità, facendone richiesta entro il prossimo 28 febbraio.

«Si tratta di una occasione da non perdere.  Continua l’attesa – lamenta il Presidente Perciaccante – aumenta la delusione e peggiorano le condizioni, già di notevole disagio, in cui versano le imprese edili che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione per lavori pubblici eseguiti senza aver potuto contare su un corretto svolgimento del rapporto contrattuale. Eppure si tratta di opere regolarmente realizzate, fondamentali per la collettività e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. E tutto ciò proprio mentre si è costretti a registrare il perdurare della fase di significativa restrizione delle opportunità di mercato legata alla drastica contrazione del numero delle gare e degli importi posti a base d’asta».

«Una situazione sempre più delicata – conclude il numero uno di Ance Cosenza – che merita di essere affrontata al più presto cogliendo tutte le possibilità utili a scongiurare ripercussioni drammatiche sui livelli economici ed occupazionali delle aziende fino al concreto pericolo del fallimento. In tal senso, bene ha fatto il legislatore a prevedere il raddoppio delle sanzioni per quegli enti con debiti da onorare che non avranno fatto richiesta delle anticipazioni nel termine del 28 febbraio o che, pur avendolo fatto e avendo ricevute le somme, non le avranno poi utilizzate per pagare i debiti. D’altronde sarebbe assurdo, di questi tempi, far cadere nel vuoto anche quest’ultima opportunità».

Enti Locali, anche il sì di Viscomi al rinnovo dei contratti

CATANZARO- In occasione della giornata di presidio delle Organizzazione Sindacali promossa in tutte le regioni italiane e presso la sede del Ministero della Funzione pubblica, una delegazione di rappresentanti sindacali è stata ricevuta negli uffici della Vicepresidenza della Giunta. A guidare la delegazione i Segretari generali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti, che hanno sottoposto, all’attenzione della Giunta regionale, un documento sottoscritto al fine di sollecitare, al Governo nazionale, il rinnovo del Contratto collettivo delle funzioni locali e della sanità, fermo da circa nove anni. Nel ricevere l’appello delle OO. SS., il Vicepresidente della Giunta, Antonio Viscomi, ha fatto pervenire la sua adesione, convinto della necessità di addivenire, a livello centrale, al rinnovo di uno strumento imprescindibile per assicurare la qualità del lavoro negli enti locali e nel comparto sanitario, e contestualmente la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Due finalità intrinsecamente legate, ragione per la quale il Vicepresidente ha sottoscritto il documento garantendo il sostegno in tutte le sedi opportune per raggiungere l’obiettivo perseguito dalle OO.SS. Tali questioni sono già state oggetto degli interventi del Vicepresidente Viscomi, in seno alla Conferenza delle Regioni, presso la quale presiede la Prima Commissione Affari Istituzionali e Generali e in qualità di delegato delle Regioni nel Comitato di Settore sul Contratto Collettivo Nazionale. Un impegno, dunque, già in campo e che proseguirà costantemente nel prossimo futuro. f.d.

Dopo sette mesi si riunisce l’Osservatorio Regionale degli Enti locali. Assente Oliverio

CATANZARO – Si è riunito ieri pomeriggio dopo sette mesi, a seguito di pressanti richieste dei presidenti UPI ed ANCI Calabria, Enzo Bruno e Gianluca Callipo, l’Osservatorio Regionale previsto dalla legge Delrio per la definizione del conferimento delle deleghe, da parte della Regione, relative alle funzioni residuali e non fondamentali ed alla conseguente garanzia della programmazione economica e finanziaria dei bilanci delle province.

L’incontro, tenuto nella sede della Presidenza della Regione Calabria ma al quale ancora una volta è stato assente il presidente Mario Oliverio, ha visto la partecipazione di Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e di Upi Calabria, accompagnato dal dirigente del settore Ragioneria Pino Canino, dal consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Ciccio Severino e dal consulente Ciccio Caparello; il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e il dirigente generale Antonio Molinari; il presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, e il dirigente del settore Ragioneria Michele Scappatura; in rappresentanza del presidente di Vibo Valentia, Andrea Niglia, il consigliere provinciale Pasquale Fera. Al tavolo dell’Osservatorio permanente, oltre al presidente di Upi Calabria, il neo eletto presidente di Anci, il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo e il vice presidente della Giunta Regionale, prof. Antonio Viscomi, del quale è stato apprezzato lo sforzo nel condividere la necessità di velocizzare la definizione legislativa e pattizia dei molteplici problemi sul tappeto che ineriscono servizi e funzioni da garantire ai cittadini. Presente anche il dirigente regionale al Bilancio, Filippo De Cello.

Il presidente dell’UPI Calabria, Enzo Bruno, nel dare atto al vice presidente, prof. Viscomi, di avere garantito presso la Presidenza Consiglio Ministri una impostazione di responsabilità istituzionale e di coerenza ed impegno comune con l’UPI Calabria, condizione che ha consentito alla Regione Calabria di avere 28 milioni di euro per il piano regionale trasporti, ha sottolineato però l’esigenza non più rinviabile di dovere ridefinire, tramite una urgente proposta di legge di iniziativa della Giunta Regionale, sia l’attribuzione delle funzioni residuali – quali parchi, musei, strutture sportive alle Province – che un nuovo assetto legislativo e funzionale del governo locale in piena attuazione e rispetto delle vigenti norme costituzionali. Si tratta di scelte prioritariamente politiche che debbono considerare le Province e le autonomie locali calabresi il braccio armato ed operativo della Regione che a sua volta deve legiferare e programmare, delegando ai territori la gestione di competenze e funzioni finora rimaste nel limbo o peggio, non più garantite come in precedenza alla legge Delrio.

Il presidente Enzo Bruno – del quale è stata condivisa e apprezzata in maniera unanime la relazione da parte dei colleghi di Cosenza, Vibo e Crotone – ha ricordato il recente monito della Corte dei Conti e le raccomandazioni del Congresso Europeo dei Poteri Locali, che auspicano il ripristino delle prerogative costituzionali e dell’autonomia organizzativa e finanziaria delle Province a garanzia dei servizi fondamentali e residuali da erogare ai cittadini. Bruno, inoltre, ha richiamato l’esigenza e l’urgenza di valorizzare le quattro funzioni fondamentali assegnate dalla legge Delrio alle Province (edilizia scolastica, viabilità, trasporti, ambiente); in particolare ha denunciato l’assenza di interlocuzione della Regione con le Province in materia di ambiente e trasporti (piani provinciali, pianificazione strategica, rifiuti, ATO, autorità idrica, incendi boschivi, ecc.), materie di competenza provinciale per le quali la Regione finora ha persino negato ai tavoli di confronto la presenza obbligatoria delle province, alle quali sono state lasciate solo le grane burocratiche delle autorizzazioni.

Il presidente della Provincia di Cosenza, Iacucci, ha evidenziato che «problematiche altrettanto importanti sono quelle del costo dei mutui in capo alle Province che limitano pesantemente l’approvazione dei rispettivi bilanci e quelle della ex polizia provinciale, sia per quanto riguarda le competenze stipendiali anticipate dalle province, che per la necessità di armonizzare ed uniformare le funzioni residuali già in capo alla stessa polizia provinciale sul territorio regionale».

Problema di valenza strategica rimane ancora quello del mercato del lavoro e dei centri per l’impiego che, se per il 2018 vede nella legge di bilancio in discussione alle Camere la soluzione definitiva per il trasferimento dei circa 400 dipendenti alla Regione Calabria, vede finora sospesa, senza alcuna motivazione plausibile da parte del Dipartimento regionale competente, la sottoscrizione delle convenzioni con le singole province a garanzia delle spese sostenute ed anticipate dalle stesse, sia per gli stipendi dei dipendenti che per la gestione dei servizi, tutto ciò anche a dispetto della reiterata presenza di network nazionali che ne denunciano i pesanti disservizi.

Infine, al tavolo dell’Osservatorio regionale Enzo Bruno, a nome di tutte le Province calabresi, ha evidenziato con forza il problema prioritario d’ordine sociale relativo alla garanzia della copertura finanziaria dei servizi da erogare ope legis agli studenti disabili delle scuole calabresi. Il vice presidente Viscomi, si è impegnato a garantire con urgenza il trasferimento delle somme dovute alle singole province.
I lavori dell’Osservatorio regionale sono stati aggiornati al prossimo mercoledì 7 novembre per la necessaria presenza di una diretta interlocuzione politica, finora disattesa, tra il presidente della Giunta regionale, i presidenti delle Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia ed il presidente dell’ANCI Calabria.

Appello del coordinatore regionale Enti Locali al governatore Oliverio

CATANZARO – Il coordinatore regionale Enti Locali Gianluca Tedesco rivolge un appello al governatore Mario Oliverio: “Un sopralluogo nei locali della futura Regione, la Cittadella regionale, per verificare se la struttura è funzionale alle esigenze delle persone non vedenti. Questo è l’invito che nei prossimi giorni l’USB Calabria rivolgerà in via formale ai dirigenti della Regione competenti ma anche al governatore Mario Oliverio. La richiesta prende spunto dalle segnalazioni ricevute da persone diversamente abili che attraverso le RSU del 3 – 4 e 5 marzo hanno aderito al Sindacato USB e che lavorano negli attuali uffici della Regione, uffici inadeguati, dotati di apparecchiature obsolete e non rispondenti all’esigenza di superare tutte le barriere della disabilità. Il Sindacato USB Calabria è lieto e onorato di essere tra i primi ad aprire, attraverso il prossimo rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU), al coinvolgimento delle persone con disabilità. Si tratta di promuovere una forma di collaborazione per noi fondamentale e di un’occasione di crescita culturale, perché chiunque può farcela e perché tutte le barriere sono abbattibili. Oggi è tanta la rassegnazione su questo tema: si pensa che il lavoro delle persone disabili sia un impaccio, un peso, un vincolo negativo, mentre invece si tratta di una grande risorsa sia dal punto di vista professionale che umano.”