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Trovato con un chilo di esplosivo in auto, arrestato a Ionadi

VIBO VALENTIA – I poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia, a seguito di notizie da fonte confidenziale, hanno effettuato una serie di perquisizioni domiciliari, individuando tra i vari obiettivi la dimora di un uomo, sita in Vena di Ionadi, rinvenendo un ordigno esplosivo all’interno del garage dell’appartamento.
Sul posto unitamente alla Squadra Mobile intervenivano anche gli specialisti del Reparto Artificieri della Polizia di Stato nonché gli operatori della Polizia Scientifica. Messo in sicurezza il sito e sequestrato l’ordigno, quest’ultimo risultava avere una elevata pericolosità e micidialità, poiché al suo interno era stato compresso quasi 1 kg di polvere esplodente, che ne avrebbe consentito l’utilizzo anche per atti di natura intimidatoria o offensiva per l’incolumità personale.
Al termine delle operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia diretta dal Procuratore Capo Camillo Falvo, l’uomo è stato arrestato per la detenzione dell’ordigno esplosivo e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, misura restrittiva confermata anche dopo l’udienza di convalida celebrata nella giornata di sabato

A3, demolite altre tre campate del viadotto “Italia”

COSENZA – E’ stata eseguita nella mattinata di oggi la demolizione di altre tre campate (la 6, 7 e 19) del viadotto “Italia”, situato lungo il vecchio tracciato dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nell’ambito dei lavori di realizzazione del macrolotto 3.2, a cavallo tra la Basilicata e la Calabria. L’intervento si riferisce ad un tratto di circa 20,5 km della A3 Salerno-Reggio Calabria, che va dal km 153,400 (svincolo di Laino Borgo) al km 173,900 (svincolo di Campotenese) ed attraversa i territori di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Morano Calabro in provincia di Cosenza. Il viadotto Italia ricade all’interno del territorio comunale di Laino Castello, in provincia di Cosenza, e con i suoi oltre 1120 metri ed un’altezza di 260 metri dal fondovalle si configura come il secondo viadotto più alto d’Europa. Le attività di demolizione delle tre campate si sono svolte secondo i programmi e senza significativi impatti sulla viabilità, sempre mediante l’utilizzo di esplosivo.