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Minacce ed estorsioni ai danni dell’ex convivente, arrestato un 54enne

COSENZA – Stamattina, il personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo dott. Mario Spagnuolo, nei confronti di R.P. di anni 54, disoccupato, di Cosenza.
La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia di una donna con la quale R.P. aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
In particolare, le indagini hanno accertato che l’uomo, per un arco temporale di quasi due anni, minacciando ripetutamente di morte la donna ed i suoi familiari, riusciva ad estorcere numerose somme di denaro alla donna ormai terrorizzata dalle sue minacce.
L’aguzzino, inoltre, poneva in essere una serie di reiterate condotte finalizzate a atterrire la vittima, fra cui gravi epiteti ingiuriosi e diffamatori con scritte anche presso l’abitazione della donna.

 

 

 

Un arresto per detenzione di stupefacenti e tre per estorsione nel Cosentino

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Nei giorni scorsi, il personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di stupefacente ai fini dello spaccio, G. M. di anni 42, con precedenti di polizia specifici.
Durante una perquisizione effettuata presso il domicilio dell’arrestato venivano rinvenuti due bilancini di precisione, una pianta di canapa indiana di circa un metro, alcune dosi di marijuana per un totale di circa 10 gr. e circa 1000 euro in banconote di piccolo taglio.
Nell’abitazione vi era anche altra sostanza stupefacente che G.M., al momento dell’irruzione degli agenti, gettava nel water, barricandosi nel bagno.
Sempre nella stessa area, personale della Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria ha tratto in arresto per il reato di estorsione tre cittadini rumeni: S.V.G. di anni 51, P.N. di anni 25 e N.V. di anni 41.
Nello specifico era giunta al 113 una richiesta di auto da parte di una donna che dichiarava di aver ricevuto una richiesta estorsiva da parte di sconosciuti.
Questi, dopo aver contattato la vittima ed averle chiesto dei soldi per la restituzione del telefono cellulare di proprietà del figlio, le fissavano un appuntamento nel parcheggio di un supermercato del centro di Rossano.
All’incontro erano presenti anche gli agenti del Commissariato che, dopo aver osservato il momento in cui la vittima consegnava la somma di denaro pattuita, intervenivano prontamente e bloccavano i tre rumeni arrestandoli in flagranza di reato di estorsione.

Estorsioni, scattano le manette per un finto poliziotto

DAVOLI (CZ) – Finge di essere poliziotto e attua diverse pratiche estorsive. Le indagini a carico di una donna si sarebbero potute dissolvere dietro il pagamento di un compenso che poteva arrivare a 12mila euro. La vicenda è avvenuta ieri a Davoli, dove le forze dell’ordine, dopo aver ascoltato la donna, hanno fatto scattare la trappola nei confronti di un 31enne senza fissa dimora. Dopo un periodo di osservazione del luogo dell’incontro, i carabinieri, dopo aver bloccato l’uomo, hanno avviato una perquisizione rinvenendo cinque telefoni e varia documentazione. Al termine dell’operazione, oltre  ai domiciliari, è scattato il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con l’uomo.

Estorsioni ai danni di un’impresa agricola, arrestati affiliati della cosca Gallelli

CATANZARO – La polizia ha arrestato, su disposizione della Dda di Catanzaro, esponenti di rilievo e affiliati della cosca Gallelli, operante nel basso versante ionico, ritenuti responsabili di numerose estorsioni ai danni di un’impresa agricola di una nota famiglia di latifondisti. Dalle indagini della Squadra mobile di Catanzaro, è emerso che il capo cosca Vincenzo Gallelli, di 74 anni, sin dai primi anni ’90 avrebbe imposto la “guardiania” sulle proprietà della famiglia di Badolato, fissando anche le modalità di sfruttamento dei terreni, costringendo gli imprenditori a concederli a pascolo ed erbaggio ai propri familiari impedendone in tal modo il libero sfruttamento commerciale. La pressante condizione di assoggettamento ed omertà imposta ai titolari dell’azienda, realizzata anche con sistematici danneggiamenti, li aveva costretti a modificare i termini contrattuali con altri operatori agricoli, la cui presenza doveva rappresentare una sorta di argine alle pretese ed ai condizionamenti di Gallelli-Saraco.

Arrestate 24 persone per armi, droga, estorsioni

LAMEZIA TERME – I Carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme sono impegnati nell’operazione denominata “Chimera” che ha portato all’arresto di 24 persone, legate alla consorteria criminale dei “Cerra-Torcasio-Gualtieri” operante a Nicastro con base operativa nel quartiere “Capizzaglie”. Traffico di armi, reati in materia di appalti pubblici, traffico di droga, estorsioni, dal 2010 ad oggi, sono i reati contestati ai destinatari del provvedimento dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell’operazione che vede coinvolta anche la provincia di Firenze.

Arresti per estorsioni ad imprenditori agricoli del reggino

REGGIO CALABRIA – Nell’ambito dell’operazione “Vecchia Guardia”, la Squadra Mobile di Reggio Calabria ha arrestato sei presunti esponenti delle cosche di ‘ndrangheta Zappia e Cianci-Maio-Hanoman, operanti nel territorio di San Martino di Tauriano, in provincia di Reggio Calabria, accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Dda Giulia Pantano col coordinamento del procuratore Federico Cafiero De Raho, hanno accertato l’attività di taglieggiamento ai danni di alcuni imprenditori agricoli, che sarebbero stati costretti a pagare la “tradizionale” guardiania ai terreni, dietro la quale si cela un metodo di oppressione per trarre risorse economiche in favore della cosca di appartenenza.

La Mobile di Reggio, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria.

Arrestato boss con l’accusa di estorsione

VIBO VALENTIA – La squadra mobile di Catanzaro ha arrestato Domenico Mancuso, detto “the red”, ritenuto uno degli elementi di spicco dell’omonima cosca di Limbadi di Vibo.

L’uomo, secondo la Procura Distrattuale Antimafia di Catanzaro che ha coordinato le indagini, avrebbe compiuto una estorsione nei confronti di un imprenditore del vibonese vittima di numerosi danneggiamenti, tra cui l’incendio degli automezzi della ditta.

I danni subiti hanno costretto l’imprenditore ad interrompere la sua attività.

 

Estorsioni a Imprenditori: 3 Arresti a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ) – Durante l’operazione denominata “Remake II” i carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre esponenti della ‘Ndrangheta, accusati di estorsione ai danni di imprenditori Lametini.

Tra il 2010 e il 2012 i tre accusati, G. Torcasio, di 53 anni, N. Gualtieri (68) e P. Torcasio (44), hanno perpetrato estorsioni  prelevando, dalle attività di alcuni imprenditori, della merce senza pagarla attraverso atti intimidatori.

P. Torcasio è ritenuto il mandante delle estorsioni e quindi il beneficiario della merce sottratta alle attività.

L’operazione Remake II è considerata come un altro piccolo passo nel contrastare la criminalità organizzata, nel particolare contro la cosca “Cerra – Torcasio – Gualtieri”.

 

Estorsioni: due persone in manette nel cosentino

Due persone sono finite in manette in flagranza del reato di estorsione. Si tratta di Gyonata Stamato, 26 anni, e Antonio Sibarelli, 38, entrambi residenti a Cassano allo Jonio. I due avevano rubato un’utilitaria nel centro abitato di Castrovillari, chiedento poi un riscatto di 800 euro al proprietario il quale ha avvisato i militari dell’Arma, che dopo avere assistito alla scena, sono intervenuti e hanno bloccato i malviventi.

Estorcevano commercianti in crisi, sei arresti a Castrovillari

Sei persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari che hanno notificato anche tre obblighi di presentazione alla pg. I nove sono accusati, a vario titolo, di estorsione e furto. L’inchiesta, denominata ”Flash list”, e’ scaturita dalla denuncia di un commerciante esasperato dalle continue richieste estorsive. Le indagini hanno evidenziato numerosi episodi estorsivi ai danni di commercianti di Castrovillari. Gli estorsori, “bulli di quartiere” senza alcuna cosca alle spalle, minacciavano di morte i commercianti se si rifiutavano di dare loro l’importo giornaliero dell’attività. Il pizzo veniva anche pagato in natura: pane, taralli freschi, vino, carne o agnelli pasquali, il bottino che gli estortori si portavano a casa.