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Cosenza, partiti i lavori di demolizione dell’ex Hotel Jolly

COSENZA – Sono partiti ieri a Cosenza i lavori di demolizione parziale dell’Ex Hotel Jolly.

«Oggi, 12 novembre 2018, è una data storica per la città di Cosenza. Il bruttissimo palazzone dell’ex hotel Jolly, che deturpa alla confluenza dei fiumi il panorama storico-paesaggistico della parte a sud della città e dunque della città storica, inizia a venire giù. L’Amministrazione comunale ce l’ha fatta, dopo anni e tanti ostacoli, contro tutti quelli che tifano contro la nostra terra».

Lo ha detto, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.
«La determinazione, la passione per la città e la competenza – ha aggiunto Occhiuto – vincono sui freni posti in mala fede sul nostro cammino e sul fronte del ‘no a tutto’. Con la demolizione dell’ex Jolly si alza ora, sul serio, il sipario sul centro storico. Presto presenteremo il nuovo Piano di valorizzazione che prevede importanti investimenti in opere pubbliche e nella riqualificazione delle proprietà private».

Ex Hotel Jolly, inizia la demolizione. Via Lungo Crati chiusa fino al 30 novembre

COSENZA – Sta per iniziare la parziale demolizione dell’ex Hotel Jolly, primo passo programmato dall’Amministrazione comunale per poi procedere ai lavori di riqualificazione della confluenza dei fiumi e alla realizzazione del Museo di Alarico.

Su richiesta della ditta incaricata dei lavori CONSITAL (Consorzio italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi), con ordinanza del Comandante della polizia municipale è stata disposta la chiusura di via Lungo Crati a veicoli e pedoni. In particolare, dalle ore 7 del prossimo 12 novembre e fino al 30 dello stesso mese sarà istituito il divieto di transito e di sosta per tutti i veicoli, nonché il divieto di transito pedonale su via Lungo Crati nel tratto tra piazza Valdesi e l’area di sosta all’altezza del ponte Galeazzo da Tarsia.

Alla ditta viene chiesto -pena l’inefficacia dell’ordinanza stessa- di provvedere a segnalare con anticipo agli utenti le dovute variazioni di transito veicolare e pedonale ed il divieto di sosta sia sulle zone interessate che sul ponte Giacono Mancini incrocio corso Garibaldi e sulla via Sertorio Quattromani.

Il Comitato Prendocasa occupa simbolicamente l’Ex Hotel Jolly

COSENZA –  Il Comitato Prendocasa ha occupato in maniera simbolica l’Ex Hotel Jolly a Cosenza, «simbolo di accordi tra Comune e Regione». I motivi sono diversi, «si riesce a trovare l’intesa su più punti – affermano gli occupanti – sul Parco del Benessere, sulla Metrotranvia, ma nessuna risposta sull’emergenza abitativa che attanaglia la città di Cosenza. A breve assisteremo a due operazioni che porteranno per strada centinaia di persone riconsegnando al degrado e all’incuria due strutture quali l’Hotel Centrale e lo stabile di Via Savoia. La giunta guidata da Mario Oliverio, dopo i “rassicuranti” annunci di giugno, si è trincerata dietro il silenzio. Nessun confronto e nessun passo indietro, eppure basterebbe poco. Mascherpa, commissario dell’Aterp, ritiri la denuncia, presentata all’indomani dell’occupazione di Via Savoia, atto che servirebbe a scongiurare lo sgombero, e si renda disponibile al confronto. Se ciò non dovesse accadere, il PD confermerebbe di esercitare una “doppia morale”: a Riace solidarietà, a parole, per Mimmo Lucano, mentre, a Cosenza, nei fatti, uomini, donne e bambini per strada. Comune  e Regione chiamino subito un tavolo di discussione per fornire risposte certe a quest’emergenza. La voce di chi vive, ogni giorno, sulla propria pelle, il disagio sociale, non può rimanere inascoltata. Lo diciamo sin da subito: non accetteremo soluzioni temporanee o di facciata, difenderemo fino all’ultimo ciò che abbiamo costruito in questi mesi nella nostra città.La  sicurezza di cui abbiamo bisogno nei nostri quartieri è una  casa per tutti e tutte».

Ex Hotel Jolly, Movimento NOI presenta esposto in procura

COSENZA – In merito alla vicenda «a dire poco torbida»- legge in una nota diffusa dal Movimento NOI e che avvolge l’iter istituzionale in relazione all’Ex Jolly Hotel, la Comunità politica del Movimento NOI ha presentato esposto – denuncia presso la Procura della Repubblica di Cosenza. La decisione è maturata con la sentenza del TAR Calabria del 18 Settembre 2018 con la quale la Giustizia Amministrativa ha stabilito che il bene è di proprietà dell’ATERP (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale).

 

«Con ciò, evidenziando che il Comune di Cosenza non è il legittimo proprietario del bene sul quale, invece, come se lo fosse, ha provveduto – evidentemente contro la Legge – a indire una gara d’appalto consentendo all’impresa vincitrice, di iniziare la demolizione. A dare data certa delle circostanze è lo stesso Sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto che molti mesi prima della sentenza della Giustizia Amministrativa, pubblicava notizie ufficiali inerenti data di inizio lavori e smantellamento dell’ex Hotel Jolly. L’incontrovertibile situazione, ha posto il Movimento NOI a esporre i fatti alla Procura della Repubblica di Cosenza perché la Giustizia ristabilisca la legalità. Ci chiediamo come sia possibile che, il Sindaco di Cosenza possa in qualche modo autorizzare la demolizione di un bene di cui non è il legittimo proprietario. Ci chiediamo, altresì, in quale realtà democratica un Ente Pubblico provvede a indire una gara d’appalto, assegnare i lavori ad una impresa, allestire un cantiere con tanto di recinzione, e autorizzare la stessa ditta a demolire un edificio senza averne la proprietà, così come il TAR ha sentenziato lo scorso 18 settembre, quindi, violando norme e regolamenti. Eppure, Sindaco e Dirigenti sono pubblici ufficiali che, in questo caso, nello svolgimento delle loro funzioni, hanno intenzionalmente procurato un vantaggio patrimoniale al Comune, impadronendosi di un immobile senza averne titolo e, ancor più grave, recando all’ATERP un ingiusto danno poiché gli infissi di ben cinque piani sono stati letteralmente eliminati».

«E’ davvero incredibile – afferma il portavoce del Movimento Fabio Gallo – che si possa immaginare di demolire un bene di cui non si dispone legittimamente della proprietà, ma il Comune di Cosenza lo ha fatto e tutti lo hanno consentito: dirigenti, funzionari, assessori, consiglieri. “Altrettanto incredibile il dover prendere atto – conclude la nota – come la ditta vincitrice della gara per la demolizione indetta dal Comune o le ditte locali subappaltatrici, abbiano iniziato lavori illegittimi e nessuno sia intervenuto in tempo per impedirne lo svolgimento, nonostante i media digitali e gli organi della stampa abbiano abbondantemente riportato i comunicati inequivocabili e in grande stile del Sindaco Mario Occhiuto”. Confidiamo nella Magistratura – aggiunge Fabio Gallo – perché accerti eventuali responsabilità che a noi appaiono evidenti».