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Oriolo scelta per la FAIMarathon

ORIOLO (CS) – Quest’anno la delegazione  FAI listener del Pollino ,ha scelto Oriolo per la FAIMARATHON,per farne conoscere il  borgo con il Castello, la Chiesa madre e il Palazzo Giannettasio . Domenica 16 ottobre 2016 più di 3.500 volontari del FAI aspetteranno in 150 città di tutta Italia i visitatori per accompagnargli alla scoperta di oltre 600 luoghi attraverso itinerari tematici ed eventi speciali che offrono una originale chiave di lettura della città. Palazzi, chiese, teatri, borghi: luoghi spesso poco conosciuti offriranno ai visitatori una prospettiva diversa sul territorio, raccontando la loro storia, le loro tradizioni, la loro identità attraverso la voce dei giovani del FAI. Un impegno quotidiano che si traduce nella cura, la promozione e la valorizzazione di monumenti e luoghi unici del nostro Paese a beneficio delle generazioni presenti e future e nell’ educazione e sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e al godimento del nostro patrimonio d’arte e natura, attraverso l’organizzazione di grandi manifestazioni nazionali come le Giornate FAI di Primavera, FAIMARATHON e le Mattinate FAI per le Scuole, le oltre 1500 giornate di eventi nei beni gestiti dal FAI in tutta Italia e la rete di appuntamenti organizzati dalle Delegazioni FAI su tutto il territorio nazionale. L’invito a partecipare alla giornata è esteso a tutto il personale docente, non docente e alunni della sede centrale “Aletti” di Trebisacce e a quelli della sede associata dell’IPSC di Oriolo. Gli alunni dell’IPSC di Oriolo illustreranno ai visitatori il patrimonio artistico racchiuso nei beni culturali, nazionali della cittadina. La manifestazione sarà arricchita da momenti musicali, stand di prodotti tipici locali e una sfilata con vestiti dell’epoca medievale. Ancora una volta l’Istituto Aletti di Trebisacce sarà  protagonista nell’ organizzazione dell’evento.

Mendicino, presentato il percorso della V edizione della FAIMarathon

conferenza-faimarathonMENDICINO (CS) – Un altro bersaglio centrato per Mendicino che domenica sarà protagonista della quinta edizione della FAIMarathon. «Con il gruppo FAIGiovani di Cosenza- dice la capo delegazione del FAI di Cosenza Laura Carratelli nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso il Museo dinamico della seta – vorremmo divulgare il messaggio del FAI che è legato al risveglio del sentimento di appartenenza. La scelta della delegazione di Cosenza è ricaduta su Mendicino per ricordare agli stessi cittadini quanto sia importante essere orgogliosi della propria identità. È necessario destare in loro non solo l’orgoglio ma anche la curiosità di accostarsi alle cose, agli eventi. Il Fai opera da quarant’anni e si compone di due principali manifestazioni: le giornate Fai di primavera per la raccolta di fondi e la FAIMarathon che quest’anno è giunta alla quinta edizione. La maratona, da passeggiata culturale si trasforma e diviene luogo di incontro con i conoscitori del luogo. L’appuntamento è fissato domenica alle 16,30 in Piazza Municipio dove saranno tra l’altro istituiti dei punti informativi del Fai e da lì si partirà per raggiungere Palazzo Del Gaudio- Campagna dove ad attenderci ci sarà Antonio Catalano conoscitore del luogo e memoria storica mendicinese. Poi si salirà alla volta della maestosa Torre dell’orologio dove troveremo l’architetto Domenico Canino; Alessandra Pagano e Ugo Amendola narreranno la storia della Chiesa Matrice di San Nicola e dell’adiacente Chiesa di San Sebastiano importante tra le altre cose per le statue di cartapesta. Dai monumenti sacri si tornerà ai luoghi del paganesimo con il Museo dinamico della seta- uno dei luoghi simbolo dell’economia mendicinese- dove ci si incontrerà con l’architetto Piera Palermo che ha curato il restauro, a seguire la filanda “Fiore Gaudio” ed infine il parco fluviale dove incontreremo Francesco La Carbonara cittadino mendicinese simbolo del sentimento d’orgoglio e di appartenenza al luogo, seme che il FAI vuole cercare di diffondere». «Abbiamo scelto il borgo di Mendicino- dice  il capo delegazione FAIGiovani di Cosenza Daniela Versace- per la giovane amministrazione comunale e per l’ottimismo e la grande lungimiranza del sindaco Antonio Palermo. Il AI Giovani è sorto di recente per sfatare il mito che la cultura sia solo appannaggio degli adulti. Vi aspettiamo domenica dalle 16,30 alle 19, una fascia oraria- diversa rispetto alle consuete- scelta per dare l’idea dei luoghi di sera». « Un lembo di terra di 1 Km su cui si concentrano arte,storia e bellezza- dice il sindaco- un modo per staccare dallo smog cittadino e venire in un centro storico che coniuga natura e cultura». Buona FAIMarathon a tutti.

Rita Pellicori

Mendicino, quinta edizione del Faimarathon

centro storico mendicinoMENDICINO  (CS)- In occasione della V edizione della FAIMARATHON -evento nazionale a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”- 600 luoghi speciali e poco conosciuti saranno aperti dai volontari del FAI nell’Italia più bella. La Delegazione FAI di Cosenza ed il Gruppo FAIGiovani di Cosenza hanno dedicato la manifestazione a MENDICINO, un centro storico dalle costruzioni in arenaria circondato dal verde, dove esperti conoscitori del luogo, dalle h.16,30 alle h.19, guideranno i visitatori alla scoperta dei siti più significativi della storia, della cultura e delle tradizioni locali, a lungo legate alla produzione della seta: Palazzo Del Gaudio Campagna, che tanti intellettuali ospitò nei secoli, la panoramica Torre dell’Orologio, la Chiesa Matrice di San Nicola, dal bel portale in pietra, il Museo Dinamico della Seta, dove si illustra tutta la meravigliosa storia dell’artigianato della seta, da poco restaurato dall’Amministrazione comunale, l’Antica Filanda Gaudio, pregevole opera di archeologia industriale,e infine l’intatto scenario naturale e l’orto botanico del Parco Fluviale Tre Valloni.

 

 

Faimarathon: anche Cosenza partecipa alla maratona “che si corre con gli occhi”

Zaini in spalla e scarpe da tennis ai piedi! È così che è iniziata la mattinata per 70 città italiane che, con grande entusiasmo, hanno deciso di partecipare alla prima edizione di “Faimaraton, l’unica maratona che si corre con gli occhi”; ossia l’evento nazionale di raccolta fondi a sostegno della campagna “Ricordati di salvare l’Italia”. La manifestazione, organizzata dai volontari del Fai (Fondo Ambiente Italiano), è stata definita come una maratona non competitiva che si può svolgere anche camminando, in questo modo tutte le persone impossibilitate nella corsa non hanno dovuto rinunciare all’evento ma sono riuscite ugualmente a parteciparvi.
Lo scopo della Faimaraton, infatti, è stato quello di allargare l’orizzonte e il punto di vista dei partecipanti cercando di esaltare tutte le bellezze da cui si è circondati quotidianamente; bellezze che passano inosservate, rimangono lì, ferme, immobili ma l’uomo affaccendato non ha il tempo di osservarle e gustarne i sapori, gli odori, i colori. Si va troppo spesso alla ricerca del raffinato e non ci si accorge che, in realtà, tutto ciò di cui si ha bisogno è da sempre davanti agli occhi che, ormai pigri, non riescono più ad andare oltre la semplice apparenza.
Una maratona culturale, dunque, che ha cercato di combattere la “miopia” e affinare la vista; un momento di incontro prolifero per far conoscere meglio, attraverso il gioco, il divertimento e la cooperazione, la storia della propria città allo scopo di coinvolgere un maggior numero di persone nella tutela del patrimonio.

Tra le 70 città partecipanti anche Cosenza ha abbracciato l’iniziativa e, questa mattina, si è svegliata “di corsa” per raggiungere in tempo utile il Municipio in Piazza dei Bruzi ossia in luogo dello start. Il tempo vola, le lancette dell’orologio spaccano il minuto e segnano le 10,30 in punto, gli organizzatori esortano i partecipanti che si affrettano a prendere i propri posti, si “riscaldano” le suole e poi via… tutti alla scoperta delle bellezze della città bruzia. In quel di Cosenza la maratona si è svolta tra le “chiavi di volta” più antiche e suggestive dell’intera città: si è partiti dal Complesso conventuale di S. Domenico per poi toccare Chiesa e Convento di S.Francesco d’Assisi, Chiesa e Convento delle Vergini, Teatro Rendano, Cattedrale, Piazza Piccola e Ponte San Francesco, Chiesa di S. Gaetano, Museo dei Brettii e degli Enotri, Palazzo Arnone, Chiesa e Convento di S. Francesco di Paola e, infine, il Municipio.
Tutti i punti nevralgici della città sono stati dunque toccati e, passando tra vicoli, teatri, cattedrali, conventi, tutti i luoghi affascinanti e impregnati di storia sono stati visitati e ammirati.
La maratona deve essere presa come spunto di riflessione; noi tutti abbiamo il dovere di comprendere che, per ammirare bellezze architettoniche e naturali, non bisogna andare molto lontano; spesso e volentieri, infatti, la meraviglia gioca in casa e noi guardiamo altrove.

Annabella Muraca