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Ecco “Fake Calabria – Il grande equivoco”, il libro-provocazione di Geppino De Rose

COSENZA – Sarà presentato domani, alle 18 nel Museo Multimediale Città di Cosenza in piazza Bilotti, il libro “Fake Calabria – il grande equivoco” di Geppino De Rose a cura della Brenner EditoreGeppino De Rose

Si tratta di un libro-provocazione che l’autore sviluppa ponendo, a se stesso e ai cittadini della Regione, la domanda sulla consistenza e sulla credibilità  storica, economica e politica dell’idea stessa di Calabria, almeno nelle forme e nelle specificità sinora conosciute.

Contemporaneamente, Geppino De Rose pone l’accento su una possibile rivisitazione delle categorie geo-politiche che potrebbero modificare completamente l’approccio alle questioni dello sviluppo della Regione, fra cui la creazione di una rete di Fondazioni di Partecipazione e l’adozione di modelli di sviluppo digitali già sperimentati in Estonia, quale l’E-Residency.

Ne discuteranno con l’autore l’editore Walter Brenner, i giornalisti Filippo Veltri e  Attilio Sabato insieme a Giuseppe Naccarato, cofondatore della start-up Viaggiart.

 

Fonti e deontologia giornalistica nell’era delle fake news, dibattito all’Unical con Carlo Verna

RENDE (CS) – Una vera e propria lezione di etica morale e professionale quella messa in atto nell’Aula Magna dell’Università della Calabria lo scorso 31 maggio. Il convegno Giornalismo e deontologia nel rapporto con le fonti ha dato spazio e modo per una riesamina molto critica nei confronti del giornalismo odierno. I relatori, Rocco Valenti direttore del Quotidiano del Sud, Ezio De Domenico responsabile dell’ANSA calabrese, Arcangelo Badolati per la Gazzetta del Sud e Attilio Sabato, direttore di Ten, guidati da Carlo Verna, non hanno risparmiato parole di forte critica nei confronti di molti dei loro colleghi.

Il fascino perverso delle fake news

Nell’era delle fake news infatti, non è più un mistero che sono in molti ormai a subire il fascino della notorietà data dallo scoop, a discapito della verità. Al banco d’accusa, anche il mondo del web e dei social, amplificatori del fenomeno che sta delegittimando il ruolo del giornalista. Appassionato e sentito l’intervento del presidente dell’Ordine che oltre a rimarcare la gravità della situazione, punta il dito anche contro la politica. Secondo Verna la normativa, ormai risalente al lontano 1963, dovrebbe essere riformata con punizioni adeguate per i trasgressori, al fine di tutelare chi ha fatto di questa professione una ragione di vita e la svolge ancora con serietà.

Prediligere la correttezza della notizia alla rapidità di pubblicazione

Un intervento significativo è stato quello di Carlo Verna che ha parlato delle presunte facilitazioni portate dalla tecnologia al giornalista. Afferma che «scrivere e pubblicare consistono nello stesso gesto». Si è discusso soprattutto sul tema delle fonti e su quello dei giornalisti improvvisati. Questi, infatti, portano spesso delle fake news, per evitare ciò, c’è bisogno che, il rapporto con la fonte venga coltivato. Le notizie false possono essere di vari tipi: inconsapevoli, causate da un leggero approccio con la fonte, notizie verosimili fatte passare come vere. Insomma da quelle più lievi a quelle più gravi. Soprattutto di fonti ha parlato Ezio De Domenico «la notizia» dice «deve essere esatta, prediligendo l’esattezza alla velocità». Bisogna distinguere tra le fonti attendibili e quelle meno. Per lui la politica sfrutta i giornalisti. Mentre a questo proposito, Verna definisce: «l’informazione l’ossigeno della democrazia».

Giornalista mediatore tra la fonte e il pubblico

La cura a questo male sembrerebbe essere la preparazione, secondo Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine regionale e organizzatore dell’evento. Una formazione accurata infatti sembrerebbe la miglior difesa contro la fascinazione che le fonti possono esercitare. Da parte di tutti poi, un pensiero solidale, ai giovani che quotidianamente vengono sfruttati nelle redazioni senza retribuzione e senza possibilità di emergere. «Il giornalista convalida la notizia. È un mediatore tra la fonte e il pubblico» ha affermato poi Verna in un’intervista. Dichiarazione che risuona come un monito per coloro che vorrebbero affacciarsi alla carriera da professionista, ma soprattutto da promemoria a chi professionista lo è già.

Domenico Paonessa – Maria Assunta Scalzi

Convegno sulle fake news a scuola, Caligiuri: «Comprendere la disinformazione è una priorità educativa»

TREBISACCE (CS) – Seminare la coscienza critica, proponendo riflessioni e analisi del reale, suggerendo un corretto approccio agli strumenti idonei per discernere il vero dal verosimile, il falso dal falsato, la volontà di occultare dall’esigenza dello svelare: sono questi alcuni degli obiettivi posti dai relatori del convegno, organizzato dal Liceo Scientifico “Galilei” di Trebisacce e dedicato al fenomeno delle Fake News, inserito nell’ambito dell’”Incontro didattico “ Educazione e società dell’informazione: un progetto pedagogico”.
In un’epoca in cui la comunicazione è virale, in cui la conoscenza e l’informazione possono essere veicolate dall’iniziativa del singolo, senza che l’azione e l’operato di quest’ultimo subisca alcuna forma di verifica o di analisi, le coordinate concettuali del vero si smarriscono e il verosimile si impone come moneta di scambio sul mercato del bisogno di apparire consapevoli.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso il Cinema Teatro Gatto di Trebisacce, i relatori hanno affrontato le tematiche legate all’educazione all’informazione nella società attuale, tracciando la mappa d’intenti necessaria ad orientarsi nel labirinto della comunicazione moderna.
Al termine dei lavori, coordinati dal giornalista Andrea Mazzotta, a cui hanno partecipato oltre 300 studenti, provenienti anche dall’Istituto superiore ”Aletti” di Trebisacce, sono emersi interessanti elenchi pedagogici ed educativi. Gli interventi posti in essere di Luciano Greco, Dirigente dell’Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza, e dal Mario Caligiuri, professore di Pedagogia della Comunicazione e Direttore del Master in Intelligence presso l’Università della Calabria hanno suscitato particolare interesse e fornito stimoli agli studenti, che hanno rivolto numerose domande.
Il convegno si è svolto nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola Lavoro “Editoria, giornalismo e comunicazione”, diretto da Concetta Cardamone. Nel corso del convegno è intervenuto anche il Direttore della sede della Rai Calabria Demetrio Crucitti. Luciano Greco ha annunciato che il tema affrontato durante il convegni verrà ulteriormente sviluppato nelle scuole della provincia di Cosenza, mentre per Mario Caligiuri, che ha teorizzato la società della disinformazione, la comprensione dei meccanismi e delle conseguenze della disinformazione rappresenta una ineludibile priorità pedagogica ed educativa di questo tempo.

Fake news, lezione di Giuseppe Soluri all’Unical

RENDE (CS) –  Il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ha tenuto una lezione durante il corso di Pedagogia della Comunicazione dell’Università della Calabria.

Il seminario si è tenuto nell’ambito dello svolgimento del progetto “Il quotidiano in Ateneo” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Soluri è stato introdotto da Caligiuri che ha evidenziato la necessità di rinnovare l’educazione tenendo conto dei cambiamenti segnati sopratutto dall’informazione e dalle tecnologie. Soluri ha illustrato l’importanza dell’informazione, si è soffermato sul futuro del giornalismo, evidenziando che oggi è fondamentale approfondire e verificare gli argomenti, impegnandosi a mantenere obiettività e curiosità, pur risentendo inevitabilmente della propria visione del mondo. Di fronte all’eccesso di informazione, il giornalismo può recuperare una funzione decisiva garantendo l’affidabilità e l’importanza reale delle notizie, dati fondamentali in un’era di fake news. Il presidente dell’Ordine ha poi affrontato il tema della diversità dei linguaggi dei vari media, della proprietà dei mezzi di informazione, evidenziando che le caratteristiche del giornalista sono rappresentate dall’intuizione, dall’analisi e dalla sintesi. Soluri si è poi soffermato sul sistema regionale dell’informazione, ha affrontato il tema dei giornalisti minacciati nella nostra regione, e ha anche ricordato che il sistema dell’informazione è gracile e che non è facile fare il giornalista in Calabria. Infine, ha auspicato che anche in Calabria possa essere approvata una legge sull’editoria per sostenere il sistema mediatico di qualità e favorire le trasformazioni epocali che sono necessarie per rimanere al passo con le rapidissime evoluzioni sociali.