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Reggio Calabria, Falcomatà a giudizio per abuso

REGGIO CALABRIA – Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falso. Lo ha deciso il gup Giovanna Sergi accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e del pm Walter Ignazitto.

In tribunale, il prossimo 18 aprile, compariranno, per gli stessi reati, gli assessori Giovanni Muraca, Giuseppe Marino e Saverio Anghelone, gli ex assessori Patrizia Nardi e Agata Quattrone, l’ex dirigente del Comune Maria Luisa Spanò e la segretaria generale dell’Ente Giovanna Acquaviva.

L’ex assessore ai Lavori pubblici Angela Marcianò ha scelto il rito abbreviato. L’inchiesta è nata dopo una delibera del Comune che assegnava temporaneamente la gestione dell’ex albergo Miramare all’imprenditore Paolo Zagarella. Intento poi non realizzato.

«In dibattimento – ha detto Falcomatà – avremo modo di verificare quanto di buono e di legittimo abbiamo prodotto. Siamo tranquilli e continuiamo a lavorare concentrandoci sulle cose più importanti per la città».

“Miramare”, chiesto rinvio a giudizio per Falcomatà. L’accusa è abuso di ufficio

REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore della Repubblica Walter Ingnazitto ha chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e per gli altri indagati, tra cui assessori e dirigenti comunali, nell’ambito dell’operazione “Miramare”.

Per tutti, sindaco compreso, l’accusa è abuso di ufficio e falsità materiale e ideologica relativamente ad una delibera datata 2015 con cui fu ammessa la proposta della onlus per poter utilizzare il piano terra del palazzo “Miramare”, struttura alberghiera di proprietà del comune, già affidato ad altro soggetto.

«Falcomatà avrebbe omesso di astenersi in presenza di un interesse proprio ed anzi, attraverso la delibera, avrebbe agevolato un soggetto ritenuto a lui legato da un rapporto di pluriennale amicizia, ricambiando l’analogo favore ricevuto dallo stesso Zagarella che in occasione delle precedenti elezioni amministrative gli avrebbe concesso in uso gratuito un proprio immobile da destinare a sede della segreteria politica». 

L’udienza è fissata per il prossimo 11 di febbraio.

 

 

 

 

 

 

Sindaci “ribelli” contro Salvini, aderisce anche Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA –  Anche Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, compare nella lista dei sindaci “ribelli” e “dissidenti” contro il decreto sicurezza del ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini.

Un’ondata di “rivolta” capeggiata dal primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando il quale ha annunciato di voler sospendere nella sua città gli effetti del decreto, sia per quel che concerne l’impossibilità di potersi di iscrizione all’Ufficio Anagrafe, sia per la scadenza del permesso di soggiorno.

Accanto al sindaco Orlando figurano poi, oltre al primo cittadino della Città dello Stretto anche i sindaci di Napoli, Firenze, Parma, Pescara, Cerveteri.

Falcomatà si è detto amareggiato affermando che le problematiche oggetto del decreto non hanno trovato ad oggi alcuna condivisione e concertazione. Il sindaco è certo che a Reggio Calabria non verranno mai applicate le «norme che vanno contro i principi costituzionali e di accoglienza. A questo punto auspichiamo che il Viminale voglia incontrare l’Anci».

 

Reggio, Oliverio elogia Falcomatà, «Un percorso costruito sui fatti»

REGGIO CALABRIA – «Reggio Calabria è la più grande città della Calabria e merita di riconquistare il ruolo che le spetta».  Lo ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio nel corso del suo intervento all’incontro conclusivo della tre giorni denominata “S’intesi, il villaggio delle idee per una città che cambia”.

Una manifestazione che ha registrato un notevole afflusso di cittadini e che è servita a fare il punto sul “lavoro” svolto dall’amministrazione comunale in questi anni.

«Quando nel 2014 Giuseppe Falcomatà fu eletto sindaco -ha detto Oliverio- questa città era letteralmente in ginocchio, sia dal punto di vista amministrativo che morale. Chi tenta di rimuovere questo dato vorrebbe far dimenticare la verità ai cittadini. Falcomatà e la sua giunta in questi quattro anni hanno fatto il lavoro delle formiche, intervenendo a 360 gradi su problematiche che, per troppo tempo, erano state messe nella marginalità e nel dimenticatoio. A prevalere era l’effimero e non le condizioni di vita reale della città e dei cittadini. E’ davvero paradossale che oggi i responsabili di quella situazione, i carnefici si rappresentino come vittime. Questioni strutturali di grande importanza sono state affrontate e risolte. Prima fra tutte l’approvvigionamento  idrico».

«Erano 40 anni che non si metteva mano alla diga del Menta»

«Nel 2015 andammo sul Menta insieme al sindaco per fare un sopralluogo e trovammo una situazione desolante, con un cantiere chiuso dal 2010. Le strutture erano abbandonate, i vetri rotti, gli ingressi divelti, importanti macchinari lasciati incustoditi. Abbiamo convocato immediatamente una riunione, abbiamo chiesto una relazione dettagliata da cui emerse che per completare l’opera erano necessari 25 milioni di euro. Abbiamo individuato e messo a disposizione le risorse necessarie per avviare i lavori che abbiamo costantemente monitorato, con sopralluoghi costanti. Ogni sei mesi, insieme al sindaco Falcomatà, siamo tornati sul Menta per controllare il prosieguo dei lavori e abbiamo portato a compimento l’opera. Oggi l’acqua è alle porte della città e posso dire, dopo aver sentito il direttore dell’Asp, che entro il mese di settembre, l’acqua arriverà nelle case dei reggini.  Chiudere i pozzi significa non solo dare acqua di qualità alla città ma anche evitare un abbassamento delle falde e contribuire ad un migliore assetto idrogeologico della città. Questo è un fatto importante. Potremmo parlare di altri tantissimi fatti: del sistema della mobilità, dei parcheggi, della metropolitana su cui abbiamo investito risorse pari a 100 milioni di euro, della depurazione, del sistema delle fiumare, degli interventi di difesa idrogeologica del territorio, del grande progetto di messa in sicurezza degli edifici scolastici, dell’ammodernamento infrastrutturale della mobilità che accomuna Calabria e Sicilia, a partire dallo studio di Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria a cui abbiamo destinato sei milioni di euro. Ci sarebbero ancora altri interventi e altre opere da ricordare, ma non voglio tediarvi oltre. Su tutte voglio solo ricordare la triste vicenda di Cardiochirurgia. C’era stato un investimento importante, strumenti all’avanguardia erano stati acquistati e per quattro anni erano rimasti sotto la polvere, inutilizzati.  Ci fu un’ispezione della Guardia di Finanza. Si gridò allo scandalo. La vicenda venne sbattuta in prima pagina su tutti i giornali nazionali e regionali. Il giorno dopo mi recai agli ospedali “Riuniti” per fare un sopralluogo e quì incontrai e conobbi il dott. Frank Benedetto. Ritornai a Catanzaro e il giorno dopo nominai quest’ultimo, che ringrazio per il lavoro svolto in questi anni, direttore generale affidandogli la “mission” di attivare cardiochirurgia e di portare a buon fine quell’investimento. Quell’obiettivo, agitato, proclamato per anni, noi lo abbiamo realizzato con il supporto e l’apporto dell’Amministrazione comunale con la quale siamo andati oltre, perché abbiamo creato le condizioni per realizzare il nuovo Grande Ospedale Metropolitano per il quale sono state già acquisite le risorse necessarie attraverso una interlocuzione con Inail».

«Questo -ha concluso Oliverio- è il percorso che abbiamo realizzato in questi anni. Un percorso costruito sui fatti e che ha prodotto risultati importanti. Dobbiamo continuare in questa direzione senza farci intimidire o scoraggiare dalle forze che non amano la città e che vorrebbero utilizzarla per affermare altri interessi e che tendono a sollevare polveroni e a spostare l’attenzione rispetto al merito dei problemi. I fatti sono più duri delle pietre e alla fine prevalgono sempre sul fumo e sulle chiacchiere. I cittadini, ne sono certo, sapranno valutare e apprezzare il lavoro che è stato compiuto a Reggio Calabria in questi anni per rialzarla dalle macerie in cui era stata posta e per riscattare la sua storia, che è nobile e alta. Noi, come Regione, abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte. Sfido chiunque a verificare il volume di investimenti realizzato dalla Regione in questi anni rispetto a quelli che sono stati realizzati nel quinquennio o negli anni precedenti. Ci si renderà conto che la Città di Reggio Calabria ha ottenuto dalla Giunta Oliverio l’attenzione e lo spazio che meritava grazie ad una visione che ha sempre ispirato la nostra azione di governo secondo la quale o la Calabria cresce insieme o è destinata all’involuzione e all’immobilismo».

 

 

Bergamotto, un master sul prodotto simbolo del territorio

REGGIO CALABRIA – E’ stata firmata, a Reggio Calabria una convenzione tra la Città Metropolitana e l’Università Mediterranea che sancisce la collaborazione tra le parti per la realizzazione di un master sul prodotto simbolo del territorio, il bergamotto. A siglare l’intesa sono stati il sindaco Giuseppe Falcomatà e il direttore del Dipartimento di Agraria dell’ateneo, Giuseppe Zimbalatti. Obiettivo dell’intesa – che secondo quanto annunciato dai promotori inciderà sul processo di alta formazione dei laureati attraverso un master di II livello – sarà la creazione della figura di tecnico esperto in produzione e valorizzazione del bergamotto.
«Attraverso questa intesa – ha sottolineato Falcomatà – si recuperano somme importanti e si investe sul futuro”. “Siamo la città del bergamotto – ha sostenuto Zimbalatti – ed è necessario creare le competenze che possano far decollare l’economia legata al prodotto».

Incendiata struttura per disabili, Falcomatà, «Loro bruciano, noi ricostruiamo»

REGGIO CALABRIA – L’ex emeroteca del quartiere Gebbione, nella periferia sud di Reggio Calabria, è stata incendiata la notte scorsa da ignoti. La struttura, nel giugno scorso, con il bando comunale “Beni Comuni”, era stata destinata come centro multidisciplinare per la salute e la disabilità ed assegnata gratuitamente dalla Giunta comunale alle famiglie del territorio metropolitano come sito di riferimento per effettuare consulti periodici e controlli sullo sviluppo di neonati, bambini e giovani affetti da sindrome di Down. «Colpire una struttura destinata a persone con disabilità – ha commentato il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà – significa prendersela con i più deboli tra i deboli. Ma non ci fermiamo e non arretriamo di un millimetro. Loro bruciano, noi ricostruiamo».

Renzi a sorpresa fa visita a Falcomatà. Si è parlato anche di primarie

REGGIO CALABRIA – Matteo Renzi si è recato a sorpresa a Reggio Calabria. L’ex segretario del Pd è stato immortalato a passeggio sul lungomare cittadino con il sindaco Giuseppe Falcomatà. Renzi non ha incontri pubblici in programma, ma la tappa nella città calabrese è una delle tante che segneranno la sua campagna di ascolto che lo porterà in giro per l’Italia nei mesi del congresso. La situazione nel Pd, in vista della primarie e del congresso del partito, ed i progetti per la Città metropolitana sono stati gli argomenti di cui Matteo Renzi ha parlato con il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. L’incontro tra Renzi a Falcomatà di cui era stato informato soltanto il sindaco, si é svolto in un bar del centro e si é protratto per circa due ore.  Successivamente i due hanno raggiunto il lungomare cittadino, intitolato, peraltro, a Italo Falcomatà, padre del primo cittadino, che fu sindaco di Reggio Calabria negli anni ’90 e morì nel 2001. L’incontro tra Falcomatà e Renzi – si apprende – é servito a rinsaldare ulteriormente il già stretto rapporto che c’é tra l’ex premier ed il sindaco di Reggio Calabria. Preludio del possibile coinvolgimento di Falcomatà nelle future vicende del Partito democratico.

“Cercasi assessore all’Ambiente”, la denuncia del movimento “Idea Calabria”

REGGIO CALABRIA – «Il nostro meraviglioso lungomare, quello che un tempo il D’Annunzio definì il più bel chilometro d’Italia, versa in uno stato di totale abbandono, abbandono che potrebbe comportare, se non si dovesse intervenire, un drastico cambiamento nell’aspetto e nella composizione dello stesso. L’assenza evidente di programmazione e pianificazione, relativamente alla manutenzione e gestione del nostro patrimonio arboreo sta dando i suoi cattivi “frutti”, non solo sotto il profilo puramente estetico ma, soprattutto, sotto il profilo della salvaguardia di diverse essenze vegetali a grave rischio di attacco da parte del temibile punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), micidiale coleottero curculionide, parassita di molte specie di palme». Questo quanto riportato in una nota dal movimento “Idea Calabria”.  «Nel lungomare Falcomatà, – si legge ancora nel documento- infatti, sono già evidenti, su alcuni esemplari di Phoenix canariensis (Palma delle Canarie) gli effetti dell’attacco indisturbato, del Punteruolo rosso, evidenziando come l’amministrazione comunale non abbia preso le adeguate misure di prevenzione. Il Punteruolo rosso è una piaga che riguarda l’intero comprensorio del Comune di Reggio Calabria, infatti basta osservare, all’interno di giardini privati come anche in aree pubbliche, la presenza di veri e propri scheletri di palme attaccate da questo parassita. Premesso che è oggettivamente e tecnicamente difficile controllare l’avanzare delle infestazioni di questo coleottero, diventa grave però, non ottemperare a quanto sancito dal Decreto 7 febbraio 2011 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come anche dal DGR 45/2015 emanato dalla Regione Calabria che impongono tra le altre cose la lotta obbligatoria nonché l’obbligo di segnalare e distruggere gli esemplari ormai compromessi da questo parassita. È vergognoso dover constatare come la cattiva gestione, nonché la mancata ottemperanza a quanto sancito dalla Legge da parte di questa Amministrazione, rischi di trasformare la città di Reggio in un enorme incubatore per il Punteruolo delle Palme, il quale inesorabilmente, potrà banchettare indisturbato sul nostro lungomare. È inaccettabile anche solo il pensiero che un patrimonio inestimabile rappresentato dalle palme presenti sul lungomare Falcomatà possa andare perduto solo ed esclusivamente per la superficialità con cui è stato gestito il problema, pertanto auspichiamo una imminente presa di posizione e di responsabilità, attraverso azioni concrete, da parte di chi di competenza». 

La nuova giunta comunale di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – A due anni dalle elezioni, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha nominato la nuova giunta comunale, nata dal rimpasto annunciato un mese fa. La composizione è stata resa nota nel corso di una cerimonia tenuta nel foyer del teatro Francesco Cilea. Dalla giunta sono usciti tre assessori, tutte donne, esterne nominate dallo stesso sindaco, ossia Agata Quattrone, Patrizia Nardi e Mattia Neto. Le tre vengono rimpiazzate da altre donne: Irene Calabrò, Anna Nucera e Lucia Anita Nucera. La quarta donna della precedente giunta, anch’ella esterna, è Angela Marcianò, unica riconfermata anche nella stessa delega, ai lavori pubblici, cui ne vengono aggiunte di nuove. Gli altri assessori sono gli stessi della giunta precedente, tutti loro erano stati eletti consiglieri comunali due anni fa, ma adesso si avvicendano in un giro di deleghe che riguarda anche la carica di vicesindaco, assegnata oggi ad Armando Neri. Ecco nel dettaglio le deleghe ai nove assessori. Armando Neri: affari generali e risorse umane, servizi demografici e decentramento, organizzazione e qualità dei servizi comunali, patti per il sud, attuazione del programma politico e rapporti con i sindacati. Angela Marcianò: legalità e trasparenza, lavori pubblici, attuazione protocollo Anac, politiche della casa e dismissione del ghetto di Arghillà, contrasto all’abusivismo commerciale. Irene Calabrò: programmazione economica e finanziaria, tributi, contrasto all’evasione e aumento della riscossione, valorizzazione patrimonio storico, artistico archeologico e paesaggistico, partecipazione e cittadinanza attiva. Giuseppe Marino: pianificazione sostenibile del territorio, mobilita’ e trasporti, smart city, demanio marittimo, politiche dell’Unione Europea e Pon Metro, politiche energetiche. Antonino Zimbalatti: polizia municipale e sicurezza urbana. Anna Nucera: educazione e istruzione, rapporti con scuole e università. Giovanni Muraca: ambiente, monitoraggio ambientale, igiene, patrimonio boschivo e agricolo, verde pubblico e istituzionale, aumento raccolta differenziata, coordinamento sbarchi. Saverio Anghelone: sviluppo economico, attività produttive ed economiche, commercio, Suap, rapporti con le associazioni di categoria, politiche giovanili e del lavoro. Lucia Anita Nucera: politiche sociali, welfare e politiche della famiglia, pari opportunità, minoranze linguistiche. Il sindaco si è riservato la competenza nelle seguenti materie: avvocatura, cultura, edilizia privata, sport, turismo, città metropolitana, manutenzioni, società, sanità, protezione civile, beni confiscati, cimiteri, decoro e arredo urbano parchi e giardini, teatro, grandi eventi e tradizioni. Alcune di queste materie saranno sicuramente delegate dal primo cittadino ad alcuni consiglieri comunali.

Lunedì Oliverio a Reggio per illustrare i contenuti dei Patti per la Calabria

CATANZARO – Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha annunciato la propria presenza a Reggio Calabria, assieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marco Minniti, e al Sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, per «illustrare i contenuti ed il significato politico e programmatico dei Patti per la Calabria e per Reggio – Città metropolitana». Si tratta della prima di molteplici iniziative previste per i prossimi giorni «per informare, confrontarsi, indicare le prospettive di crescita che, con il lavoro programmatico di un anno, abbiamo creato per le istituzioni locali, le forze produttive e sociali della Calabria. Ora ci sono le risorse per lo sviluppo; la fase che si apre è del concreto passaggio dai programmi alle realizzazioni, dalle parole ai fatti. Il Governo nazionale e la  Giunta regionale, con la sottoscrizione del Patto Calabria, hanno dato un quadro di certezza alle risorse, hanno destinato e programmato  nuove risorse del FSC e dei PON  per oltre 3 miliardi di euro, hanno siglato la priorità  nazionale dei problemi infrastrutturali calabresi (autostrada, statale ionica, linea ferroviaria) e la necessità di realizzare la ZES a Gioia Tauro. Le aree di programma sulle quali intervengono i progetti del Patto Calabria riguardano i settori più importanti per l’economia e la società calabrese: le infrastrutture nodali, l’ambiente e la messa in sicurezza del territorio, lo sviluppo economico e produttivo (dall’agenda digitale all’agroalimentare e agroindustriale, al credito d’imposta per le imprese, all’imprenditoria giovanile e femminile), il turismo e la cultura, la scuola e l’università, l’edilizia sanitaria,  la sicurezza e la legalità. La realizzazione delle opere previste dal Patto Calabria, così come quelle previste dai POR, PSR, programmi CIPE e di edilizia sanitaria, sarà l’impegno operativo dei prossimi mesi. Ed in tale lavoro sarà decisivo l’apporto degli operatori economici, degli intellettuali, delle università e delle organizzazioni rappresentative del mondo produttivo e del lavoro. Si rilancia la fase del fare, della progettualità e  della concretezza, di un dibattito politico e programmatico che deve mantenere al centro i contenuti dello sviluppo e  le speranze delle nuove generazioni».