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Incontro AMI, internet e social media. Come influenzano i rapporti familiari?

COSENZA – Oggi, internet e i social sono diventati gli strumenti attraverso i quali avviene la violazione del dovere di fedeltà, che rappresenta uno dei principali doveri derivanti dal vincolo matrimoniale.

L’impatto del web e dei nuovi media, come i social network nelle relazioni di famiglia, sarà il tema principale del nuovo evento info-formativo dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti ItalianiSezione Distrettuale Catanzaro-Cosenza, che si svolgerà presso il Palazzo di Giustizia di Cosenza il prossimo venerdì 5 aprile 2019, a partire dalleore 15.30.

“I linguaggi dei social network e l’influenza del mondo virtuale nei rapporti familiari e sociali: aspetti legali, sociali e psicologici” è il titolo del convegno a cui interverranno: il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Vittorio Gallucci; la presidente dell’AMI Sezione Distrettuale di Catanzaro-Cosenza, Margherita Corriere; lo psicologo e psicoterapeuta Marco Pingitore; la sociologa Debora Cilio; la segretaria del distretto AMI di Catanzaro,Brunella Tassone.

A concludere i lavori, moderati dalla giornalista Giulia Fresca, sarà lo scrittore e giornalista Attilio Sabato che, in occasione del convegno, presenterà la sua ultima opera “Facce da Facebook”.

L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Cosenza e la partecipazione dà diritto a n. 3 crediti formativi per gli avvocati. L’ingresso è libero e gratuito.

In una nota di presentazione del convegno, l’avvocato Margherita Corriere, nell’anticipare alcuni degli elementi di approfondimento del tema, mette in evidenza come la giurisprudenza di legittimità indica «come una relazione instaurata da uno dei coniugi sul web non è elemento sufficiente per addebitare a questi la fine del matrimonio, qualora manchi la prova che la storia virtuale sia stata la causa del fallimento del matrimonio». 

Ovviamente, nell’ipotesi di relazione virtuale non può comunque “escludersi la possibilità che siffatto legame sentimentale abbia leso i diritti fondamentali dell’altro coniuge quali la salute e l’onore“. Una problematica ancora più grave risulta essere, invece, quella connessa all’uso inappropriato della rete da parte dei minori, in particolare se si parla di cyberbullismo, che è una grave forma di aggressione realizzata attraverso l’uso delle rete telematica e principalmente per mezzo di internet. Purtroppo, quello che emerge rispetto a questa devianza è che le condotte aggressive e le molestie poste in essere da un minore attraverso i mezzi offerti della moderna tecnologia denotano una scarsa vigilanza da parte dei genitori.

L’incontro dell’AMI vuole proprio mettere in risalto come sia fondamentale un’idonea educazione alle nuove tecnologie da parte delle nuove generazioni, che devono tenere nel dovuto conto certi principi che prima di essere giuridici sono etici, tra cui il dovere di rispettare i propri simili, di attenzionare il diverso, di tutelare i diritti all’immagine e alla privacy delle persone che ci vivono attorno.

La crisi del nucleo familiare costituisce sicuramente un evento negativo per i figli, specie in tenera età, non avendo questi ultimi raggiunto quella maturità idonea a fornire loro gli strumenti per affrontare tale situazione. Oggi si valuta la possibilità per le moderne tecnologie di contribuire a valorizzare le relazioni familiari tra il minore e il genitore non più convivente con lui. Diverse sentenze, per cercare di avvicinare il genitore non convivente alla prole, hanno stabilito che il padre possa coltivare il rapporto relazionale con i propri figli anche mediante l’utilizzo di webcam. Certamente, il diritto di visita online e il collegamento per via telematica non potranno mai sostituire la presenza fisica del genitore, ma costituisce una modalità attraverso la quale è possibile dare attuazione al diritto del minore di mantenere in maniera più ampia, a seguito della crisi familiare, rapporti continuativi e significativi con il genitore non collocatario. Infatti, la comunicazione attraverso la rete telematica costituisce senz’altro uno strumento di supporto per il mantenimento del legame affettivo-relazionale tra il genitore e il figlio, ma sicuramente non è ammissibile la sostituzione del rapporto virtuale agli incontri periodici tra genitore e figlio, che sono invece essenziali per potersi relazionare in maniera autentica. Si auspica che dalle tante connessioni virtuali in cui oggi si relaziona la famiglia e la società si realizzino delle relazioni interpersonali nella concretezza della quotidianità che sfocino in una nuova società più ricca di autentici rapporti umani, nei quali vengano privilegiati la solidarietà, la collaborazione e il rispetto per gli altri.

Foto in evidenza inviata da Ami unitamente al comunicato

 

Armi e droga in casa, in manette famiglia vibonese

JOPPOLO (VV) – I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno arrestato a Joppolo un intero nucleo famigliare, padre madre e due figli, per detenzione di armi illegali, munizionamento e sostanze stupefacenti. Nella loro casa sono infatti stati ritrovati due pistole semiautomatiche clandestine, con 36 colpi, e un revolver con altri 50 colpi, insieme ad alcune centinaia di grammi di marijuana.

Armi e marijuana, famiglia in manette

A finire in manette Antonio Taccone, di 59 anni, la moglie Domenica Calabrese (54) e i figli Salvatore (31) e Francesco (21).

Le armi e la droga, contenute in diversi involucri, scoperte nell’ambito delle attività di controllo del territorio disposte dal comando provinciale dell’Arma di Vibo Valentia, erano state nascoste in un capanno nella loro disponibilità e in un bidone interrato proprio sotto l’abitazione della famiglia nella frazione Caroniti.
   

Famiglia intossicata da monossido di carbonio, task-force all’ospedale di Soveria Mannelli

SOVERIA MANNELLI (CZ) –  Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Soveria Mannelli ha attuato una perfetta task-force organizzativa per far fronte all’intossicazione da monossido di carbonio a danno di otto persone, appartenenti allo stesso nucleo  familiare, e giunta il 22 febbraio al pronto soccorso dell’ospedale montano.

Il racconto della giornata

Pochi minuti dopo mezzogiorno del 22/02/2018 giungeva al Pronto Soccorso dell’ospedale di Soveria Mannelli un giovane paziente di circa 40 anni, accompagnato da alcuni parenti i quali rappresentavano che lo stesso accusasse, da un paio di giorni e con una lenta e graduale progressione, uno stato di obnubilamento del sensorio e periodi sempre più profondi e più prolungati di sonnolenza. L’esame clinico confermava uno stato di malessere di probabile interesse neurologico con un quadro soporifero tale da incanalare una specifica ricerca in quel campo, per cui si intraprendevano gli approfondimento laboratoristici. Gli esami successivi allarmavano subito i sanitari, indirizzandoli immediatamente verso la diagnosi di intossicazione acuta da inalazione da monossido di carbonio. Dalla certezza diagnostica, scattava l’emergenza medica per assicurare al paziente le misure più adeguate per contrastare l’intossicazione, con il supporto rianimatorio e utilizzando sia i presidii disponibili localmente, sia attivando l’immediato trasferimento in Centro dotato di camera iperbarica, con l’ausilio dell’elisoccorso.

Intanto anche gli altri abitanti la palazzina interessata, sette in tutto, più o meno sofferenti della medesima sintomatologia del primo, sono stati immediatamente accompagnati al Pronto Soccorso e dagli esami effettuati per tutti si sono rilevati i valori in incremento sempre della “Carbossiemoglobina”. Il “reclutamento” degli altri 7 ha configurato un quadro di probabile “intossicazione ambientale” coinvolgente  più persone abitanti in appartamenti ricadenti nello stesso stabile, per cui il medico di guardia del Pronto soccorso ha allertato gli organismi istituzionali: il sindaco, l’Arpacal, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli Uffici tecnici dell’ASP, sia per attivare urgenti iniziative protettive, come lo sgombero totale del fabbricato, ma anche l’individuazione della causa che ha determinato la contaminazione con l’eventuale successiva bonifica.

Anche la presenza dei vertici dell’Azienda si è dimostrata efficace, per il continuo contatto con il Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro dottor Giuseppe Perri e con il Direttore Sanitario dei Presidi Associati dell’Asp dottor Antonio Gallucci, che è giunto al pronto soccorso montano.

Il neo direttore della Centrale Operativa del Suem 118 di Catanzaro dr. Antonio Talesa ha disposto per Soveria Mannelli tre trasporti con il servizio elicotteri, per altrettanti pazienti, destinati al Centro specialistico di Palmi, sede della Camera iperbarica, presidio fondamentale per la disintossicazione da monossido di carbonio. Inoltre sono state messe a disposizione altre due ambulanze per il trasporto per gli altri due intossicati, questi ultimi, rispetto ai primi, però con minore impegno clinico. Una vicenda grave che, grazie alla sinergia di tutti, si è risolta favorevolmente per i cittadini coinvolti.

Arrestato 29enne per maltrattamenti in famiglia

COSENZA – Nella giornata di ieri gli uomini della Squadra Volante di Cosenza hanno arrestato in flagranza di reato M.A. di 29 anni, per maltrattamenti in famiglia.

A seguito di una richiesta di aiuto da parte dei genitori conviventi di M.A., prontamente intervenuti sul posto, gli uomini della Polizia di Stato hanno potuto riscontrare l’ennesimo episodio di violenza domestica che si era consumato all’interno delle mura domestiche.

Intervenuti anche gli operatori del 118 e raccolte le testimonianze dei genitori, hanno arrestato l’uomo. Alla vittima, trasportata presso il locale pronto soccorso, è stato riscontrato dai sanitari anche un trauma cranico provocato da un colpo ricevuto alla testa.

 

Maltrattamenti in famiglia, arrestato nigeriano

STIGNANO (RC) – Un cittadino nigeriano di 46 anni è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri, a Stignano, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
L’uomo è stato sorpreso dai militari, intervenuti in seguito di una chiamata giunta al numero di emergenza 112 mentre colpiva ripetutamente la moglie, connazionale, di 32 anni, con un bastone, a causa di dissidi familiari legati alla gelosia nei confronti della consorte.
La donna è stata soccorsa e portata in ospedale a Locri dagli operatori sanitari del 118 accorsi sul posto. L marito avrebbe aggredito la moglie per gelosia provocandole delle contusioni alla spalla, al braccio e un trauma facciale.

Rossano, importante convegno dell’osservatorio nazionale sul diritto alla famiglia

 Rossano (CS) – Continua il lavoro della sezione Rossano/Castrovillari dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, associazione forense, che da anni si distingue per la formazione e aggiornamento professionale.

L’associazione, presieduta dall’Avv. Dora Mauro, l’8 giugno c.a. ha organizzato un convegno sul tema della  “conflittualità familiare tra mediazione e negoziazione assistita- il ruolo dell’avvocato”.

L’evento formativo, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ha trattato, con la partecipazione di esperti in materia, il tema della mediazione familiare, quale occasione di confronto tra quanti quotidianamente aiutano le famiglie che decidono di affrontare i propri conflitti, percorrendo la via dell’ascolto.

La mediazione familiare permette ai coniugi di riconoscere i propri bisogni per giungere ad un accordo stabile, anche nell’interesse dei figli. Non semplicemente una negoziazione al fine di raggiungere un compromesso, ma un vero e proprio cammino che conduce al recupero del sentire e della dignità di ciascuno. In questo percorso, il ruolo dell’avvocato e del mediatore hanno una funzione fondamentale.

I lavori sono iniziati con i saluti di rito, in particolare l’intervento dell’Avv. Michele Marincolo, fondatore della sezione Rossano / Castrovillari dell’osservatorio e attuale coordinatore regionale di tutte le sezioni calabresi, ha posto l’attenzione sul prossimo importante appuntamento  del 24 giugno 2017 in occasione del primo Forum Regionale ove si tratterà il tema della “tutela del minore: profili sostanziali e processuali ” che si svolgerà in due sessioni con una tavola rotonda sul tema ” il tribunale della famiglia nel progetto della riforma ” .

Nutriti e molto interessanti sono stati gli interventi dell’avv. Icilio Martire ,  della dottoressa Ilaria De Vanna, del Presidente  della sezione civile del Tribunale di Castrovillari dott. Di Vincenzo Pede e dell’Avv. Anna Bonifiglio. L’occasione è servita da spunto e da stimolo  per lavorare su un progetto al fine di concretizzare un servizio di mediazione familiare all’interno del Tribunale  e fornire un aiuto alle famiglie “disgregate “.

Tribuale Vibo, uomo si incatena per protesta: «Le mie figlie rapite dalla madre»

VIBO VALENTIA – Un uomo, Emiliano Russo, questa mattina si è incatenato nei pressi del Tribunale di Vibo Valentia in segno di protesta e per richiedere attenzione sulla propria vicenda familiare. L’uomo, infatti, da quanto si apprende, è stato separato dalle sue figlie in tenera età, che, secondo quanto Russo sostiene, sono state «rapite dalla madre e portate in Slovacchia». Da tre anni l’uomo, che lavorava come musicista sulle navi da crociera, afferma di non riuscire più a vedere le figlie, da quando cioè lo Stato slovacco gli ha imposto di stare con loro 60 ore totali in un anno, cioè una volta ogni tre mesi, o cinque giorni in totale. «Chiedo – ha detto Russo – che mi sia consentito di fare il padre, come tutti, e di poter vivere ed educare le figlie secondo le leggi italiane e che la madre venga giudicata per il reato che ha commesso. Ringrazio la Procura di Vibo per l’operato e l’impegno che sta profondendo nella mia vicenda, ma mi auguro che la sua azione possa essere più incisiva e faccia accelerare l’iter per far rimpatriare le mie figlie, che sono orfane di un padre vivo».

Allontanato da casa per maltrattamenti e minacce a moglie e figli

TORANO CASTELLO (CS) – I carabinieri hanno eseguito la misura cautelare di “allontanamento dalla casa familiare” nei confronti di un 51enne di nazionalità rumena. I militari hanno avuto modo di accertare che l’uomo, dallo scorso mese di novembre, maltrattava la moglie e i due figli minorenni con continue vessazioni, minacce e percosse.

A Lauropoli una casa famiglia per bambini

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Grazie ai fondi raccolti dai fedeli della Parrocchia “Presentazione del Signore” di Lauropoli, al contributo della Diocesi di Cassano e alla generosità della famiglia Brunetti, un immobile sito nella popolosa frazione è stato destinato a casa famiglia per i bambini abbandonati. La struttura è stata in parte donata dalla famiglia Brunetti e in parte acquistata attingendo ai fondi caritativi dell’otto per mille della Chiesa italiana e attraverso una sottoscrizione avviata tra i fedeli. Il passaggio di proprietà in favore della Parrocchia si è perfezionato con atto redatto dal notaio Scalercio presso il Centro giovanile San Giovanni Bosco di Lauropoli, alla presenza del parroco Don Pietro Martucci, di Maria Vittoria Brunetti e del figlio Francesco, dei testimoni Rosamaria Rizzo e Martino Zuccaro. Subito dopo si è proceduto all’atto di donazione da parte della signora Miceli, della casetta che sorge accanto alle strutture del Centro San Martino, che i bambini stanno già utilizzando come “laboratorio di manualità”. La struttura, sarà messa in collegamento con le altri già esistenti sul territorio per i fini concordati con la Diocesi di Cassano allo Ionio e la Caritas Diocesana. Nella nuova casa famiglia è già stato allestito uno splendido presepe aperto ai visitatori.

Anna Maria Schifino

Cosenza, assessore Matilde Lanzino: «Due bandi per conciliare il lavoro con la famiglia»

COSENZA – Parlare di conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze familiari significa parlare di donne, spesso costrette a fuoriuscire dal mercato del lavoro con la nascita dei figli. Ne è consapevole l’assessore alle Pari Opportunità Matilde Lanzino, la quale così commenta i due provvedimenti appena varati dall’Amministrazione comunale in materia. «Avere posto l’attenzione, sia pure con risorse limitate rispetto alla vastità del bisogno, sul tema della conciliazione di due importanti componenti della vita della donna, quali sono la cura e il lavoro, è certamente segnale positivo di una politica che desidera muoversi sul terreno di una parità non più soltanto proclamata». Tra gli strumenti a tutela del diritto al lavoro delle donne-mamme c’è il voucher, erogato dalla Regione ai Comuni, a seguito dell’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità.

Il primo avviso pubblico è dunque indirizzato alle donne interessate all’ottenimento del voucher, cioè buoni servizio da utilizzare per conciliare gli impegni lavorativi con quelli di vita familiare. L’avviso che parte da Palazzo dei Bruzi interessa le donne residenti in uno dei Comuni che ricadono nel Distretto socio assistenziale n. 1 del quale Cosenza è comune capofila. Altri requisiti: un reddito ISEE non superiore a € 10.000, età dei figli non superiore ai 10 anni (o 18 anni in caso di invalidità accertata di almeno il 74%). Il termine ultimo per la presentazione della domanda – che insieme all’Avviso si può scaricare dalla home page del sito istituzionale (www.comune.cosenza.it) nella sezione “Bandi di gara in scadenza e Avvisi” – è fissata alle ore 18 del 31 ottobre 2016. Ecco diversi esempi dei servizi ai quali si potrà accedere con il voucher: servizi educativi integrativi, baby sitting,  ludoteca, centri per la famiglia; servizi socio educativi assistenziali ai minori fino a 10 anni, come l’accompagnamento a scuola, a visite mediche, ad attività sportive, e tanto altro. Contestualmente l’Amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso finalizzato alla formazione di un elenco di operatori al quale, i beneficiari dei voucher, potranno accedere in base alle specifiche esigenze. In questo caso, i requisiti si individuano nell’esperienza almeno triennale, nell’autorizzazione al funzionamento e/o all’accreditamento per lo specifico servizio che si intende offrire, la presenza di personale qualificato ed il possesso di spazi e attrezzature adeguate. Anche qui la scadenza è fissata alle ore 18 del prossimo 31 ottobre. Avviso e relativa domanda sono scaricabili dalla home page del portale istituzionale.