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Cosenza, Paolo Palma candidato Possibile?

casa delle cultureCOSENZA – Checché se ne dica, la Casa delle Culture non è proprio del tutto sbarrata, se è vero che proprio nelle ultime ore ha ospitato uno dei pochi appuntamenti Politici con la P maiuscola, di quelli in cui poco si discute di potere e molto di proposte progettuali. Lo sguardo è rivolto alle prossime amministrative della città dei bruzi. In questa fase c’è chi temporeggia e allena i muscoli in vista di una prova di forza tra correnti apparentemente inevitabile, e c’è anche un vivace fermento alimentato da cosentini giovani e meno giovani, impegnati a cimentarsi, partendo dal basso, nella discussione sui programmi. E ad indicare una direttrice, un percorso chiaro e netto da seguire per l’individuazione del candidato a sindaco. Si sono incontrati a fine ottobre al Teatro dell’Acquario e si sono rivisti in queste ore, nella storica sede municipale, resuscitata da Mancini all’alba del terzo millennio. Guardano con interesse ai nuovi soggetti pronti a vedere la luce in quel di Roma, a sinistra del Partito Democratico. E, anche se nella capitale, Fassina e Civati per il momento hanno scelto strade differenti, non è detto che a Cosenza, questi due corpi staccatisi dal Pd, non finiscano con l’incontrarsi e col fondersi sotto le insegne di un’unica coalizione. Una sorta di confluenza, come il Busento con il Crati. Di questo gruppo fanno parte politici di lungo corso, come Ciccio Gaudio, ma anche movimenti, associazioni ed esponenti della Palazzo dei bruzisocietà civile, come Massimo Ciglio. “O Finalmente Sceglierai ?” è il loro slogan, preso in prestito da una canzone di Fabrizio De André citata, guarda caso, anche nel blog di Pippo Civati. Alla Casa delle Culture hanno cominciato a mettere idee e proposte nero su bianco. Poi hanno stilato un calendario di incontri, almeno tre entro il mese di novembre, prima di presentarsi ufficialmente alla città. Non cercano alleanze partitiche, ma c’è da scommettere che guardano con interesse a tutti i cespugli gravitanti nell’orbita del Pd nostrano e che cominciano a manifestare qualche segnale di impazienza nei confronti della frenata imposta dai democrat. Non hanno ancora designato il candidato a sindaco, lo faranno a breve e sarà una scelta condivisa. E hanno un asso nella manica da tirar fuori. Perché tra le associazioni partecipanti all’Assemblea pubblica del 23 ottobre c’era anche la Dossetti, il cui attivismo a Cosenza, nelle ultime settimane, non è passato

Paolo Palma
Paolo Palma

inosservato. E alla guida dell’Associazione Dossetti c’è Paolo Palma, già deputato dell’Ulivo eletto alla fine degli anni novanta. Giornalista, storico, autore di diverse pubblicazioni, Paolo Palma è rimasto un po’ defilato, salvo riapparire recentemente in un incontro pubblico a Rende, proprio al fianco di Fassina e Civati. Potrebbe incarnare le ideali caratteristiche di candidato alla carica di primo cittadino, in grado di attrarre tutto quell’elettorato di centrosinistra stanco dei giochi di potere consumati nel Pd e che medita seriamente o di astenersi o di premiare l’attivismo di Occhiuto. E’ lui il candidato “Possibile?” Solo un’ipotesi per il momento, o forse, addirittura un suggerimento per i promotori di questo nuovo interessante movimento di sinistra, prossimo a prendere forma anche alle nostre latitudini.

Liceo Fermi, rimuovete quella preside. Interrogazione parlamentare di Fassina

Liceo Fermi 1ROMA – Torna di attualità la presunta cattiva gestione del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza, sotto la lente di ingrandimento del Ministero dell’Istruzione e delle organizzazioni sindacali per una serie di presunti abusi dei diritti dei lavoratori esercitati dal dirigente scolastico. A riportare la questione all’attenzione del Governo è una interrogazione firmata dai deputati civatiani Stefano Fassina e Monica Gregori, imbeccati chissà da chi, visto che entrambi con Cosenza hanno davvero poco a che fare.

Nel documento indirizzato alla titolare del Miur, gli onorevoli Fassina e Gregori si chiedono come mai il dirigente scolastico Michela Bilotta sia stata riconfermata al proprio posto nonostante in quell’istituto “si è riscontrata unaStefano-Fassina ininterrotta serie di fatti lesivi dei diritti dei lavoratori e della loro dignità, fatti che disattendono le disposizioni contrattuali e che sono stati denunciati e documentati puntualmente dalle locali organizzazioni sindacali del settore scuola”. Stefano Fassina e Monica Gregori sottolineano che, nel luglio 2014, Michela Bilotta è stata riconfermata nella sua attuale sede “nonostante la naturale scadenza del contratto triennale. Dopo alcune ispezioni inviate dall’ufficio scolastico regionale, si è svolta, nel settembre 2014, un’ispezione collegiale inviata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che ha ascoltato personale docente, personale tecnico e studenti; l’ispezione – precisano i parlamentari – ha prodotto una pesantissima relazione, che ha determinato il provvedimento di sospensione del dirigente scolastico, una sospensione che, intervenendo per Monica-Gregorisoli 15 giorni, non ha certamente individuato una soluzione definitiva alle irregolarità riscontrate; ciononostante, il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Calabria, a quanto consta agli interroganti, non ha preso ulteriori provvedimenti in merito”. Per tutti questi motivi i due deputati si rivolgono al Ministro Giannini per chiederle se “non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere iniziative ispettive presso le strutture dirigenziali dell’ufficio scolastico regionale della Calabria e del liceo Fermi di Cosenza, per verificare con certezza e trasparenza le motivazioni che hanno condotto alla riconferma del dirigente scolastico, e se, al contrario, non sussistano effettive condotte irregolari tali da giustificare l’individuazioni di soluzioni alternative per la gestione del liceo Fermi Cosenza”.