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Presentato a Cosenza dal regista Tonino Zangardi: “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”

th (19)Tonino Zangardi, regista al suo romanzo d’esordio intitolato “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” (già alla terza ristampa per i tipi di Imprimatur edizioni) ha presentato nella città dei Bruzi il suo libro conquistando le simpatie di una sala affollata e curiosa. La storia estrema di sentimenti che racconta delle vite dei protagonisti, Giuliana e Leonardo, è stata così snocciolata dall’autore stimolato dalle domande della giornalista Iole Perito, attraverso aneddoti, pathos, immagini che dalle pagine del libro oggi si ritrovano anche trasferite sulla pellicola cinematografica per averne appunto Zangardi realizzato un film. Dall’incubazione di una trama buttata giù tutta d’un fiato e fatta visionare la prima volta all’amica attrice Claudia Gerini, ha così confidato Zangardi al pubblico, fino a passare alla pubblicazione del romanzo, scalando la classifica dei libri più venduti con lo stupore di chi non si aspetta niente e poi di nuovo lì, a Claudia Gerini, che nel frattempo è diventata la protagonista profetica del suo omonimo film che uscirà il 3 settembre, e per il quale si aspetta proprio in questi giorni di sapere se parteciperà alla prossima Mostra di Venezia. Personalità affabile e disponibile, Tonino Zangardi ha catalizzato l’attenzione della platea della Feltrinelli di Cosenza partendo dal raccontare com’è nata l’idea di una storia così forte e di cui nemmeno poteva vagamente sospettare un simile riscontro di vendite. “Ho attinto da esperienze personali come da episodi che mi sono stati raccontati da conoscenti – ha detto – Finché una notte tutto è stato chiaro e il libro si è fatto da sé”. Particolarissima la strada che lo ha portato alla pubblicazione: attraverso un amico, la bozza della stesura è finita nelle mani della editor che scoprì Susanna Tamaro e, da qui, “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” ci ha messo poco a finire sugli scaffali delle librerie. Il fenomeno è quello del passaparola, per una trama che si sviluppa in forma diaristica e “prende” il lettore in un crescendo di emozioni, sussulti, colpi di scena dove al centro c’è l’amore che osa oltre ogni schema. “Incredibile quante donne mi scrivono – ha aggiunto il regista – Credo che si rivedano soprattutto nel desiderio di potersi vivere una passione che non conosce regole né convenzioni. E’ come se avessi descritto i loro sogni”. E inoltre più particolare, nonché mirata, è stata la scelta di usare per il titolo la parola “esigenza” e non “bisogno”. “Viviamo in un’epoca di esigenze – ha spiegato Zangardi – Mi sembrava più giusto questo termine. L’esigenza del lavoro, l’esigenza dell’altro, l’esigenza di farcela… Ma dovremmo rincorrere pure l’esigenza dell’ozio, l’esigenza di fermarci a riflettere”. Alla fine, applausi scroscianti e richieste di autografi. Con la promessa di tornare presto nella città che qualche anno fa lo aveva accolto ospite in un cinema Citrigno gremitissimo: “Cosenza è un posto splendido – si è congedato Zangardi – Mi auguro fortemente di poter venire di nuovo a settembre con Claudia Gerini e Marco Bocci a presentare il film. Claudia quando ha finito di vederlo si è commossa, mi auguro faccia lo stesso effetto agli spettatori”. Dal libro al grande schermo seguendo la scia delle emozioni che hanno toccato Cosenza e il suo pubblico entusiasta.

Invasione per combattere l’omofobia

COSENZA – Il movimento Omocrazia ha presentato, nel pomeriggio di ieri, presso La Feltrinelli di Cosenza, la sua nuova campagna contro l’omofobia. Il movimento cosentino, fondato nel 2009 da giovani con grande passione e devozione nella battaglia contro le problematiche discriminatorie che vedono coinvolti gli omosessuali, ha dato vita a “Pausa caffè”. Come in tutte le loro campagne, l’obiettivo è quello di divulgare e promuovere messaggi contro l’omofobia, servendosi di mezzi sempre differenti. Questa volta, Omocrazia, dopo un’accurata pre-campagna online di immagini che riconducevano a indizi sulla natura del tema dell’evento, ha invaso le città di Rende e Cosenza con la diffusione, nei bar più frequentati e rinomati, di 12.000 bustine di zucchero, riportanti messaggi e aforismi sulla naturalezza dell’omosessualità, nel tentativo di dissolvere luoghi comuni, stereotipi e pregiudizi. È possibile trovare le bustine di zucchero, fino a esaurimento scorte, nei seguenti bar: Conca d’oro, Book cafè, Agiuropicala ed Exploit, nella zona universitaria di Arcavacata; Hollywood cafè e Bar Colosseo, a Quattromiglia di Rende; Dolci & Capricci e Caffè 1950, siti in Commenda di Rende; Bar Kennedy e Gran Caffè Renzelli, a Cosenza. L’obiettivo è quello di arrivare a un consistente numero di persone che, nel concedersi la classica pausa caffè, possa essere stimolato a riflettere su quanto risulta sciocco discriminare l’omosessualità. Alla presentazione della campagna sono intervenuti: Domenico Biondi e Assunta Feraca, membri di Omocrazia; Aurora Staino, del Comitato Genitori di Omocrazia; Marco Marchese, Responsabile del centro di iniziativa locale dell’ “Associazione Radicale Certi Diritti” e Presidente dell’ “Associazione Diritti Umani parte integrante”. Gli interventi sono stati ricchi di riflessioni che, tra ironia e amarezza, hanno suscitato, nella grande quantità di partecipanti, attenzione ed entusiasmo. I consensi ottenuti hanno stimolato gli ospiti a sostenere il movimento, da sempre autofinanziato. Presenti in sala anche lo staff dell’Associazione telematica di promozione sociale “Liberi.tv” e il direttivo “Eos ArciGay Cosenza”. Al termine della presentazione, accompagnati da un sottofondo di musica jazz, i numerosi ospiti hanno avuto modo di gradire un rinfresco e di conoscere meglio le iniziative del movimento.

 

La poesia dai vari idiomi di Daniel Cundari

COSENZA  – Il giovane scrittore e poeta Daniel Cundari ha presentato ieri, alla Feltrinelli, il libro dal titolo ‘Poesie contro me stesso’. Pubblicate da Rubettino Editore, le poesie di Cundari sono senza limiti, sia per quanto riguarda la lingua, sia per le espressioni. Il poeta originario di Cuti (Rogliano) , infatti, nelle sue poesie, utilizza vari idiomi tra cui il suo dialetto. “Ciò che conta e meraviglia è la lingua della poesia e non lo strumento” – spiega Cundari al suo pubblico. Con lui, a presentare l’opera, l’antropologo e scrittore, nonché docente all’Università della Calabria, Mauro Francesco Minervino, che ha illustrato agli spettatori il libro come un mezzo per predicare il presente e che, come fa il  teatro, mette in connessione tutte le potenze del poeta. Le poesie di Daniel Cundari, spiega Minervino, sono in grado di evocare l’interlocutore come se fosse un fantasma e di coinvolgerlo nel monologo. I testi si presentano con molto corpo, tanto da non aver bisogno di ulteriori critiche e spiegazioni; lasciano trasparire, come si intuisce dal titolo del libro, una sorta di sacrificio in cui lo scrittore si spende attraverso le parole, senza cadere mai nella stucchevolezza. In seguito, accompagnato in sottofondo musicale dal sax del maestro Flavio Nicotera, il giovane poeta ha dato inizio al poetry reading, dimostrando la sua grande capacità non solo nella scrittura ma anche nella recitazione. Grazie alla concentrazione di passione ed enfasi con cui ha interpretato le letture, Cundari è riuscito a coinvolgere il pubblico, passando rapidamente dalla lingua italiana e ispanica al dialetto roglianese, lasciando cogliere agli spettatori l’alternarsi delle espressioni di ironia e rabbia, suscitando in loro sorrisi e amarezza. A fine presentazione, il pubblico ha espresso riflessioni e posto domande al giovane poeta roglianese che ha accolto con grande umiltà i consensi ottenuti.

Fata Morgana presenta numero speciale sul Cinema

COSENZA – Sarà presentato martedì 8 ottobre, presso la libreria Feltrinelli di Cosenza, il nuovo numero del quadrimestrale di cinema e visioni “Fata Morgana”, la rivista a carattere monografico pubblicata da Pellegrini Editore. A presentare il volume saranno il Direttore Roberto De Gaetano (Ordinario di Filmologia), Paolo Jedlowski (Ordinario di Sociologia) e Raffaele Perrelli(Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria). Un numero 20 che è uno speciale dedicato al tema “Cinema”, con al suo interno contributi di prestigiosi studiosi e cineasti di fama internazionale quali: Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Julio Bressane, Pedro Costa, Atom Egoyan, Victor Erice, Abel Ferrara, Alexey German Jr., Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Amos Gitai, Werner Herzog, Otar Ioseliani, Franco Maresco, Mario Martone, Amir Naderi, Ermanno Olmi, Edgar Reitz, Volker Schloendorff, Jean-Marie Straub, Tsukamoto Shin’ya, Paul Vecchiali. Oltre alla presenza dei cineasti il numero vede la partecipazione di studiosi di prestigio, alcuni dei quali accompagnano la rivista fin dalla sua nascita, come Francesco Casetti, Massimo Donà, Ruggero Eugeni, Paolo Jedlowski, Annette Kuhn, Antonio SomainiSalvatore Tedesco.

Presentazione gli “Altri scritti” di Jacques Lacan presso la Feltrinelli di Roma

ROMA- Lunedì 30 settembre ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli di Viale Libia 186 sarà presentato il libro gli “Altri scritti” di Jacques Lacan- edizione Einaudi con il titolo “Perchè abbiamo ancora bisogno della psicoanalisi: gli Altri scritti di Jacques Lacan. Il Lacan che non ti aspetti”. Felice Cimatti intervista Antonio Di Ciaccia.
Gli Altri scritti raccolgono una serie di testi scritti di pugno da Lacan. Essi fanno seguito agli Scritti che furono pubblicati in Francia nel 1966 e decretarono la vera e propria entrata in scena di questo straordinario pensatore della Cosa psicoanalitica.
I testi qui raccolti da Jacques-Alain Miller continuano l’irradiazione di questo insegnamento. Negli Scritti l’accento era posto sul «come» funziona l’inconscio tramite il suo operatore, ossia il significante. Ed era sintetizzato nell’aforisma «l’inconscio è strutturato come un linguaggio». Negli Altri scritti l’accento si sposta sul nucleo che è il cuore pulsante dell’inconscio: il godimento. Si potrebbe sintetizzare questo nuovo punto di prospettiva in un aforisma mai pronunciato da Lacan: «l’inconscio è un apparato di godimento».
Godimento che, se è tale per l’inconscio, spesso non lo è per la persona che lo patisce nel sintomo. La quale tuttavia può ritrovarlo nelle diverse sfaccettature che fanno la gioia e la risorsa di quello che Lacan chiama il «parlessere».

L’edizione italiana è a cura di Antonio Di Ciaccia,Psicoanalista e Psicoterapeuta. Presidente dell’Istituto freudiano, curatore e traduttore delle edizioni italiane de I Seminari di Lacan per le case editrici Einaudi e Astrolabio. Curatore di Collane di psicoanalisi lacaniana per le Case Editrici Astrolabio, Borla e Quodlibet.
Per maggiori informazioni:

http://www.istitutofreudiano.it/perché-abbiamo-ancora-bisogno-della-psicoanalisi-gli-altri-scritti-di-jacques-lacan.html

Cosenza: inaugurazione Feltrinelli

Cosenza – La Feltrinelli torna in città, nel centralissimo Corso Mazzini, grazie a un accordo con BNL che riduce gli spazi della sua filiale consentendo l’apertura di una libreria di quattrocento metri quadri su due piani.

In occasione dell’inaugurazione della Feltrinelli, che si terrà domani 21 maggio,  dalle ore 18.00, e per tutta la serata, Inge Feltrinelli e Carlo Feltrinelli daranno il benvenuto ai visitatori.