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Stalking e femminicidio, incontro al Cinema Italia

COSENZA –  “Giù le mani dalle donne – dallo stalking al femminicidio”. E’ il tema dell’incontro in programma sabato 15 novembre, alle ore 9,30, al Cinema Teatro Italia -Tieri. L’iniziativa, è promossa dalle Associazioni di volontariato “Zeus” e “Dono di Dio”, con il patrocinio dell’Assessorato alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza guidato da Manfredo Piazza. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione anche il Siulp e il Comitato pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cosenza. Il programma prevede il saluto di Loredana Saturno, dell’Associazione “Zeus”, e dell’Assessore alla solidarietà e coesione sociale di Palazzo dei Bruzi Manfredo Piazza. Previsti gli interventi dell’avvocato Maddalena Russo, della terapeuta familiare Erica Gallo (dell’Associazione “Mammachemamme”), di Cristina Ciambrone, mediatore familiare, di Maria Teresa Palmieri, avvocato esperto in diritto di famiglia e della criminologa Monica Capizzano. Tra i relatori anche l’Ispettore superiore della Polizia di Stato Luciano Lupo, segretario provinciale del S.I.U.L.P., la giornalista Rai Livia Blasi e la giornalista Francesca Porco, autrice del libro “Il sangue rosa”.L’incontro sarà seguito da uno stage di tecniche di autodifesa femminile a cura dello “Jakals Team” di Cosenza, del maestro Simone Pescatore.

Miss Rende 2014:una donna libera che deve essere rispettata

Locandina dell'evento

La manifestazione, inserita nel programma del Settembre Rendese, avrà come tema “Il rispetto della donna e il suo valore all’ interno della relazione di coppia”.  Il nostro intento – commentano gli organizzatori – non è quello di esaltare solo la bellezza della donna in passerella. vogliamo offrire un momento di riflessione e approfondimento sull’attualissimo tema della violenza giovanile e più nello specifico quella di genere. Miss Rende 2014 è un evento destinato a dar vita a una coscienza sociale diffusa, improntata al valore del rispetto. C’è una bellezza del corpo e una bellezza dell’anima. Lo spettacolo sarà diretto da Fanco Siciliano e Valentina Zinno, e testimonial d’eccezione Alessia Labate.  Gli abiti che sfileranno sono stati realizzati dall’Accademia New Style Cosenza e le ragazze indosseranno i preziosi gioielli della Gioielleria Scintille. Saranno ospiti il cabarettista Gabriele Marconi direttamente dal Bagaglino e Colorado, e la giornalista e autrice Francesca Porco che presenterà il suo libro “Il Sangue Rosa. La strage delle donne”.

Mafalda Meduri

Femminicidio e violenza sulle donne, a Pentone (Cz) conclusa la tre giorni ‘Mai più…’

Pentone, scalinate chiesa

PENTONE (CZ) – Il passaggio è stato repentino: prima la musica, poi il silenzio. Assoluto nonostante la chiesa fosse piena. Per una fiaccolata conclusa con una sorta di ragnatela umana, quasi a disegnare visivamente uno spazio di apertura e di speranza. È stato questo uno dei momenti della tre giorni ‘MAI PIù…’, dedicata al femminicidio e alla violenza contro le donne. Dallo sport all’arte, dal teatro all’incontro con gli operatori, dalla S.Messa alla scuola, tutte le attività hanno avuto l’obiettivo di sensibilizzare su un problema spesso sottovalutato. Si è riflettuto su quanto la violenza contro le donne sia una questione di atteggiamento mentale: la violenza è un fatto quotidiano, diffuso, nascosto anche nel modo in cui la donna viene molte volte considerata, un essere al servizio dell’uomo, impossibilitata a decidere di sé e della sua vita.

Decine e decine di donne e uomini di tutte le età hanno lavorato fianco a fianco per organizzare la manifestazione ‘MAI PIù…’: il problema sollevato ha coinvolto e mobilitato  tutti. L’evento è stato patrocinato dalle associazioni locali Carpe Diem, Proloco, InvictaPalestina, comitato civico ‘’l’arco’, associazione bandistica Pentone, Avis, protezione civile ‘Angeli della Sila’, dall’ASD Explorers di Catanzaro, dalla parrocchia e dall’amministrazione comunale.

Nel fine settimana, nei bar sono state esposte le opere dei giovani artisti Movie Rush, Nicoletta Macrì, Rossana Scarfone, Kenny e Simona Esposito. Inoltre, grazie alla vendita di ciclamini e di oggetti e dolci fatti dalle donne pentonesi, sono stati raccolti dei fondi a favore del ‘Centro Aiuto Donna’-Città Solidale onlus di Catanzaro. Per sostenere chi ha le competenze per supportare le donne vittime di violenza.

La manifestazione si è aperta sabato con la ‘pedalata contro la violenza’. «Quasi un’Eroica», l’ha definita uno dei partecipanti. Pioggia o grandine e sole, montagna e vista sul mare, papà e figli:le differenze hanno accompagnato il percorso affrontato (Pentone-Termine-Cafarda-Pentone). Ma il contrasto più importante è quello che ha lanciato la volata alla manifestazione: il no alla violenza contro le donne. All’arrivo, esibizione acrobatica e gimkana per i più piccoli a cura dell’ASD Explorers.

Le attività fatte a scuola questa mattina, sotto la guida di alcune operatrici di Città Solidale onlus, hanno chiuso la tre giorni.

 

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Malala Yousafzai (Eleonora Pugliese)

Teatro e vita – Sabato pomeriggio, il momento teatrale a cura dell’associazione Carpe Diem. Quattro sedie, un tavolino e uno schermo e l’altare della chiesa si è trasformato nello studio di un programma televisivo. La finzione ha fatto da cornice a storie vere, storie di speranza e di cambiamento tra Oriente e Occidente fino a Pentone. La finta trasmissione è stata condotta da Aurelio Miriello.

E’ stata proiettata l’intervista fatta a una ragazza nigeriana: una vittima dello sfruttamento della prostituzione. Nell’introduzione, la giornalista Antonia Marino ha spiegato alcuni passaggi: partita dalla Nigeria con l’illusione di trovare un lavoro, la ragazza diciannovenne è stata in Libia prima di arrivare in Italia. Un approdo fortunato il suo, perché è stata l’unica a salvarsi da un naufragio. Non altrettanto fortunato il seguito della sua storia: la ragazza è stata costretta a prostituirsi.

Dall’Africa si è passati all’Asia. Eleonora Pugliese ha impersonato Malala Yousafzai, la ragazza nota a livello mondiale per aver avuto il coraggio di fronteggiare i talebani affermando il diritto all’istruzione delle donne. Aurelio Miriello le ha fatto un’ideale intervista per raccontare la sua storia, il suo coraggio, la possibilità del cambiamento.

Dopo la conoscenza di storie apparentemente lontane, il ritorno a Pentone con la proiezione del minidossier/spot antiviolenza realizzato dai giovani del comitato ‘MAI PIù…’ (montaggio di Sebastiano Basile). Maria Emanuela Marino ha spiegato che i ragazzi hanno voluto intervistare alcune donne della comunità pentonese, donne positive, lontane dalla violenza, fiere di essere donne.

 

Un convegno per conoscere – Domenica la S.Messa è stata animata dai membri del comitato ‘MAI PIù…’. Nel

Da sx Stefania Figliuzzi, Ornella Procopio, Caterina Salerno e Romina Ranieri

pomeriggio si è tenuto il convegno sul tema ‘violenza di genere’, moderato da Caterina Salerno, assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro.

L’assessore alla cultura del comune di Pentone, Francesco Citriniti ha ricordato le donne vittime di mafia. La riflessione del parroco, Don Gaetano Rocca, tra filosofia e letteratura medico-scientifica, ha trattato il binomio odio-amore.

A tratteggiare caratteristiche, conseguenze devastanti della violenza, difficoltà a uscirne, Ornella Procopio del ‘Centro Aiuto Donna’-Città Solidale onlus di Catanzaro e  Romina Ranieri del centro regionale antiviolenza ‘Mondo Rosa’. Stefania Figliuzzi dell’associazione contro la violenza alle donne ‘Attivamente coinvolte – onlus’ ha relazionato sui profili giuridici e le novità legislative per tutelare dagli abusi e dalle violenze.

Le tre relatrici hanno, inoltre, descritto i servizi dei centri di cui fanno parte: il convegno ha fatto conoscere non solo che cosa sia la violenza, ma anche che cosa si possa fare e a chi ci si possa rivolgere nel caso in cui si subisca violenza.

Nell’introduzione, Antonella Accorinti ha ringraziato quanti hanno collaborato e ha ricordato che la giornata internazionale del 25 novembre è stata istituita a seguito dell’omicidio di tre sorelle. In conclusione, Gesuita Pugliese ha dato un premio a «due donne che hanno dato la luce nella vita privata» dedicando la vita alle proprie figlie, Grazia Critelli e Rosa Fava. A ritirare i premi, i figli delle due donne, Maria Critelli e Salvatore Fava.

«Ti do il capo del filo poiché mi fido di te!» – La fiaccolata è stata fatta in chiesa per il maltempo. Mafalda Fava, Maurizio Veraldi, Anna Rita Marino, Fiore Caroleo, Marianna Spadafora,Vincenzo Capicotto hanno drammatizzato tre declinazioni della violenza (stalking, violenza domestica, costrizione della donna a essere quello che non è esemplificata da una ragazza costretta a portare il burqa). Ma l’ultima scena è stata all’insegna della speranza e dell’apertura: è stata fatta una sorta di ragnatela umana. Per lanciare un messaggio: «ti do il capo del filo poiché mi fido di te!».

 

Rita Paonessa

 

 

Pedalata contro la violenza sulle donne_fotogallery

PENTONE (CZ) – «Quasi un’Eroica», l’ha definita uno dei partecipanti. La pioggia (o la grandine) e il sole, la montagna e la vista sul mare, i papà e i figli: le differenze hanno accompagnato il percorso affrontato da decine di ciclisti sabato scorso (Pentone-Termine-Cafarda-Pentone), in apertura della tre giorni ‘MAI PIU’…’ dedicata al femminicidio e in generale alla violenza contro le donne. Ma il contrasto più importante è quello che ha lanciato la volata alla manifestazione: il no alla violenza. All’arrivo, esibizione acrobatica e gimkana per i più piccoli a cura dell’ASD Explorers di Catanzaro.

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Femminicidio, cuore sicuro e socialità: momenti di condivisione e riflessione a Pentone (Cz)

programma completo 'Mai più...'

PENTONE (CZ) – Una bicicletta per dire no alla violenza: con una pedalata si è aperta, questa mattina, la tre giorni ‘MAI PIÙ…’ dedicata al femminicidio e in generale alla violenza contro le donne. Da oggi fino a lunedì 25 novembre (giornata ONU per l’eliminazione della violenza sulle donne) tutto il paese sarà coinvolto in sport, arte, teatro, convegno, fiaccolata, S. Messa, attività scolastiche. Per sollevare e sensibilizzare sul problema e aprire uno spazio di speranza con le storie di donne che, sostenute, sono passate dalla violenza alla vita. Sabato e domenica, per Artcafè  nei bar saranno esposte le opere di giovani artisti locali. Grazie alla vendita di ciclamini e di dolci e oggetti preparati dalle donne pentonesi, saranno raccolti dei fondi a favore del ‘Centro Aiuto Donna’-Città Solidale onlus di Catanzaro.

Gli omicidi di genere, ogni giorno, riempiono le pagine e i servizi di cronaca nera. Ma la violenza sulle donne può assumere forme diverse ed è fatta anche di storie invisibili. Perché è un problema subdolo, quotidiano, diffuso: le donne sono ancora intrappolate in una mentalità maschilista che le vuole oggetti, al servizio e dipendenti dagli uomini, impossibilitate a decidere di sé e della loro vita.  Da qui l’idea del comitato ‘MAI PIÙ…’  di partire dalla sensibilizzazione su un problema spesso sottovalutato. Senza generalizzare (quella maschilista è l’unica mentalità) né ghettizzare le donne dimenticando che la violenza colpisce anche gli uomini e che esiste pure una violenza della donna contro la donna.

La manifestazione è stata organizzata da decine di donne e ragazze e da numerosi uomini: hanno lavorato gomito a gomito per circa tre mesi. Patrocinio delle associazioni locali Carpe Diem, Proloco, InvictaPalestina, comitato civico ‘’l’arco’, associazione bandistica Pentone, Avis, protezione civile ‘Angeli della Sila’, dell’ASD Explorers di Catanzaro, della parrocchia e dell’amministrazione comunale.

Ma nei giorni scorsi Pentone ha conosciuto altri due momenti di condivisione e riflessione collettiva: la consegna del defibrillatore e un incontro sulla socialità

 

Defibrillatore e ‘cuore sicuro’ –Il defibrillatore consegnato alla guardia medica è stato acquistato nell’ambito del progetto

(immagine dalla rete)

‘Cuore sicuro’. L’iniziativa è stata promossa dall’Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) di Pentone in collaborazione con la protezione civile locale ‘Angeli della Sila’. Lo strumento sarà posto nell’androne del comune. Ma l’utilizzo è riservato solo alle persone adeguatamente formate, sul territorio già qualcuno è in grado di usarlo. Saranno fatti dei corsi di formazione per operatori BLS-D (sigla che racchiude le manovre in caso di arresto cardiaco, ndr).  Aperti a tutti, soprattutto alle persone più facilmente reperibili. Perché, è emerso nel corso della cerimonia di consegna, molto importante è  il “laicato sanitario”.

Alla consegna è intervenuto Filippo Antonio Marino, presidente provinciale di Croce Rossa Italiana e formatore nazionale BLS-D, che ha anche fatto una dimostrazione con un manichino. Il defibrillatore è stato consegnato alla guardia medica nella persona del dottore Corapi. Oltre al sindaco di Pentone, Raffaele Mirenzi, sono intervenuti anche Mario Mirielli, presidente Avis Pentone e Mariella Gagliardi, presidente ‘Angeli della Sila’.

Il defibrillatore è stato acquistato grazie ai fondi raccolti a Pentone ad agosto, nella giornata del donatore. L’Avis di Pentone ha aggiunto quanto mancava per acquistare lo strumento, gli ‘Angeli della Sila’ cureranno la formazione.

Il progetto si pone in continuità con il passato. L’anno scorso, infatti, l’Avis ha acquistato un saturimetro e uno sterilizzatore donati alla guardia medica. Il prossimo anno dovrà accreditarsi come sede di prelievo. Per questo saranno fatti dei lavori alla guardia medica, individuata, appunto, quale sede di prelievo. Ci sarà, quindi, una doppia ricaduta: l’Avis di Pentone si accrediterà, la comunità avrà a disposizione dei locali più attrezzati da un punto di vista sanitario.

 

 

Da sx Amerigo Marino, Raffaele Mirenzi, Pippo Capellupo, Vitaliano Marino, Francesco Citriniti

Socialità e collaborazione – L’incontro con Filippo Capellupo, presidente della Pro Loco di Catanzaro, è stato organizzato dalla Pro Loco di Pentone nell’ambito del progetto di costituzione di un coordinamento delle associazioni. Idea già avanzata in passato, ora si avvia alla piena realizzazione su iniziativa della Pro Loco. All’incontro sono state presenti le associazioni, dal dibattito partecipato sono emerse positività e criticità dell’associazionismo e della socialità pentonesi.

La relazione di Filippo Capellupo ha puntualizzato alcuni elementi relativi all’associazionismo e alla socialità. Dalla specificità di ogni associazione all’importanza che tutti (e non solo il presidente) lavorino.  Dalla necessità di sostituire le risorse umane alle risorse finanziarie alla tendenza a non far crescere ciò che di bello fanno gli altri. Dall’indicazione di Bruxelles ai giovani perché, in attesa del lavoro, facciano volontariato nel campo in cui vorrebbero lavorare al significato del volontariato (mettersi a disposizione del bisogno dell’altro).

L’incontro con il presidente della Pro Loco di Catanzaro si coniuga con la costituzione del coordinamento delle associazioni. Vitaliano Marino, presidente della Pro Loco Pentone,  ha spiegato che «l’obiettivo è organizzare questa consulta delle associazioni per creare una solidarietà tra di noi, organizzare delle iniziative insieme, condividere idee, attrezzature, capacità, know how». Altrettanto importante è la formazione, lo ha fatto intendere Amerigo Marino. Il referente della consulta delle associazioni ha illustrato un decalogo della socialità, redatto in base alle sollecitazioni delle associazioni locali e della «socialità maturata in altri ambiti nazionali». L’agire insieme come punto di forza, la centralità di ogni singolo e il legame con il territorio, alcuni dei punti.

Per il sindaco Raffaele Mirenzi, Pentone non parte dall’anno zero «perché le associazioni singolarmente si sono sempre attivate, forse dovremo migliorare questo coordinamento e le potenzialità di ogni singola associazione». Un suo passaggio è dedicato anche all’attuale situazione economica. L’assessore alla cultura, Francesco Citriniti, saluta positivamente l’iniziativa «nella speranza che questo possa creare anche una coesione sociale che in questo momento manca a Pentone». Ma, per l’amministratore, il problema della mancata cooperazione è di più ampio respiro: è un problema calabrese.

Al coordinamento delle associazioni hanno aderito: Carpe Diem, Invicta Palestina, Avis Pentone, Angeli della Sila, AMURIGA, Banda Musicale Città di Pentone, Pro Loco, Movimento Donne Mai Più, Isegoria.

 

Rita Paonessa

 

La performance Buio contro il femminicidio

ALTOMONTE (CS) – Domenica 24 novembre 2013, ad Altomonte, l’artista Erminia Fioti, attraverso la performance BUIO, lancia un appello contro il femminicidio. Un corteo di donne in abito bianco, di tutte le età, attraverserà le vie del paese portando tra le mani un simbolico gatto nero, per approdare all’interno del museo civico, dove in cambio ogni donna riceverà da un uomo una rosa.

“Esiste una coscienza dell’Arte che impone prese di posizione per denunciare le brutture del nostro tempo. Il femminicidio è una di queste, che come un virus continua a colpire e annebbiare le menti maschili. L’Arte, come già avvenuto e sta avvenendo per esempio con le installazioni delle scarpe rosse, ha il dovere di puntare il proprio riflettore su questo triste argomento”. In questa performance l’abito bianco ha valenza esclusiva di femminilità, senza implicazioni morali o religiose, mentre le rose sono la rappresentazione della perfezione, dell’amore in divenire. Riguardo ai gatti neri, l’artista dice: “Premesso che io ho un gatto che adoro, ricordo che i gatti neri arrivavano sulle nostre coste con le navi dei turchi. Questo è quanto dice la tradizione popolare, ecco perché se ne aveva paura. Poi la superstizione ha preso il sopravvento. In questo contesto simboleggiano la parte sconosciuta che è nell’altro, in chi, pur professando amore, uccide. Depositarli all’interno di un museo è auspicio di cambiamento, il quale può avvenire solo attraverso la cultura e l’insegnamento del rispetto per l’altro. Depositare il gatto, cioè la paura, e ricevere la rosa significa voler rappresentare la riappacificazione tra i sessi”.

Nel corso della performance verranno letti due brani: il testo BUIO, che nasce da un incubo che ho fatto molti anni fa, e ROSA MUNDI del poeta inglese J. Ramsay. Inoltre, questo gesto performativo nasce anche per ricordare l’artista Pippa Bacca, violentata e uccisa nel 2008 in Turchia mentre portava avanti la sua performance “Spose in viaggio”. Il reading verrà immortalato dagli scatti dell’artista Maurizio Visconti.

Oltre alla performance, nelle sale del museo destinate all’Arte Contemporanea, Altomonte ospita anche la mostra di pittura e fotografia “Donne per le Donne” delle artiste: Morena Di Pressa, Erminia Fioti, Alice Graziadio, Marta Guida, Rita Mantuano, Carmela Paonessa, Isabella Rizzo, Rosalba Russo, Maria Santoro. La curatrice della mostra è Alessandra Scanga. L’inaugurazione avverrà nel pomeriggio, a performance conclusa, ed è arricchita dall’intervento musicale di Eugenio Capparelli, insieme alla lettura di poesie da parte di Piero Capalbo, Esperia Piluso, Maria Santoro e da un testo di narrativa letto dalla stessa autrice Graziella Fasanelli.

All’evento, interverranno il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, e il presidente dell’associazione Città del Sole, Giuseppe Capparelli. “Sono molto grato alle locali associazioni culturali che dibattono ed attirano l’attenzione generale sull’importante tema del femminicidio – ha dichiarato il Sindaco di Altomonte –. Dopo l’iniziativa di domenica, già venerdì 29 novembre, si terrà un altro momento di riflessione con il convegno sul tema “Oltre il silenzio della violenza in ogni età”, nel corso del quale verrà presentato il libro “Il gusto amaro delle caramelle” di Antonio Bianchi”.

La Provincia di Crotone parteciperà alla fiaccolata contro la violenza sulle donne

La Provincia di Crotone aderisce alla fiaccolata che si terrà  sabato 29 giugno alle ore 21.00 sul lungomare cittadino. Una fiaccolata per onorare tutte le vittime di femminicidio.  Una fiaccolata per dire “no” alla violenza sulle donne. E per dire “no” alla violenza su ogni essere vivente. “Ed è con questo spirito -scrive il presidente della Provincia Stano Zurlo- che ci auguriamo una significativa partecipazione alla fiaccolata.  Noi ci saremo e ci auguriamo che questa fiaccolata, che si annuncia silenziosa, faccia invece molto rumore. Un rumore assordante -conclude Stano Zurlo- che possa far riflettere tutti”.

Corigliano, scuole chiuse in segno di lutto per Fabiana

CORIGLIANO (CS) – Scuole chiuse, questa mattina, a Corigliano Calabro in provincia di Cosenza, in segno di lutto per l’omicidio di Fabiana Luzzi, la sedicenne massacrata e poi bruciata viva dal fidanzato coetaneo. Gli studenti, tra cui i compagni di Fabiana, hanno organizzato un corteo che si snoda per la città e che si concluderà sotto la casa della famiglia della ragazza. Tutti indossano un nastro rosso, il colore dell’amore.

Cgil Cosenza in prima linea contro il “femminicidio”

Un caso ogni tre giorni: così i freddi dati statistici si esprimono a proposito delle donne che nel nostro Paese sono le vittime di un reato per il quale è stato coniato il neologismo di “femminicidio”. Un numero in continuo aumento, ma forse perché solo da qualche anno si è posta maggiore attenzione alla circostanza per cui gli omicidi compiuti ai danni delle donne avvengono quasi sempre per mano di uomini, e non di uomini qualsiasi,  ma da parte di mariti, di  fidanzati, di compagni delle uccise, ed almeno in sette casi su dieci dopo una lunga serie di violenze già denunciate e troppo spesso sottovalutate. Maria Immacolata Rumi, morta a Reggio Calabria per le brutali percosse del marito, quelle percosse le aveva silenziosamente subite per decenni, ma solo dopo la sua morte i suoi figli lo hanno ammesso, e come loro altri parenti, conoscenti, vicini di casa, colleghi di lavoro sicuramente sapevano ed hanno taciuto, quasi che la gelosia di quell’uomo non fosse il sintomo di una patologia ma la manifestazione del “troppo amore”. E già, perché si è tentato anche di ricorrere a qualche definizione di comodo per attenuare l’estrema gravità di questi gesti, derubricandoli a “delitti passionali” o “raptus omicidi”, motivati dalla “folle gelosia” o dalla “sindrome dell’abbandono” ed altre amenità del genere, mentre persino le modalità di esecuzione di questi delitti diventano sempre più violente ed efferate: basti pensare all’utilizzo dell’acido che, se non uccide, provoca sofferenze atroci ed inaudite e danni, anche estetici, devastanti e permanenti.

Già nella passata legislatura era stata presentata una proposta di legge perché per il femminicidio le circostanze ricordate siano considerate aggravanti, così da prevedere pene più pesanti fino all’ergastolo, ma ovviamente questa “emergenza” – come viene genericamente definita dai mass media – è finita tra le altre, purtroppo numerosissime, emergenze non risolte dell’Italia e nonostante il gran parlare che se ne sta facendo rischia ancora una volta di ritrovarsi in fondo all’agenda della politica, mentre il conteggio delle vittime continua inesorabilmente ad aumentare pressoché quotidianamente.

Ed allora non dobbiamo arrenderci, ma anzi dobbiamo moltiplicare tutti i nostri sforzi perché l’intera società si interroghi sul dilagare di tale fenomeno e costringa i nostri rappresentati nelle istituzioni ad assumere le iniziative di natura legislativa più adeguate a fronteggiarlo. In tal senso la Presidente Boldrini sicuramente sta facendo la sua parte: già il 27 maggio prossimo la Camera dei Deputati, ad esempio, dovrebbe ratificare la Convenzione di Istanbul, promossa dal Consiglio d’Europa, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza contro le donne e la violenza domestica.

Anche la CGIL a tutti i suoi livelli è in prima linea nel promuovere discussioni ed iniziative al riguardo. Lo abbiamo fatto naturalmente l’8 marzo e continuiamo a farlo, ad esempio, promuovendo con l’Associazione SEMINARIA e l’AUSER un incontro come quello del prossimo 22 maggio presso l’Archivio di Stato di Cosenza. Con la collaborazione dello stesso Archivio di Stato e del Centro Contro la Violenza alle Donne Roberta Lanzino, Stefano Ciccone presenterà il suo libro “Essere Maschi – Tra potere e libertà”. Ciccone, Presidente dell’Associazione nazionale “Maschile Plurale”, promotrice già nel 2006 di un appello contro la violenza sulle donne, esprime un  punto di vista maschile evidentemente assai diverso da quello tradizionale, mirando a ridefinire, con coraggio e senza ambiguità, l’identità maschile in relazione al movimento delle donne ed al riconoscimento della violenza – e non solo di quella sulle donne – come una sorta di prezzo pagato dagli uomini per gestire il potere e l’ordine sociale. L’obiettivo è quello di individuare e favorire processi in grado di modificare l’attuale modalità di relazione tra i generi e porre fine, innanzitutto, alla spaventosa ferocia che li sta contraddistinguendo, facendo propria anche da parte degli uomini la straordinaria capacità di analisi e di riflessione che le donne italiane hanno mostrato negli ultimi decenni.