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A Cosenza il Festival del Giallo

festival del gialloCOSENZA – Chi scrive è una grandissima fan di Sherlock Holmes.

Vi dico questo perché non so come mi comporterei se mi fosse data la possibilità di conoscere, stringere la mano, dare un volto, una voce alla penna che ha creato il più famoso detective di tutti i tempi. Cosenza, infatti, nei giorni scorsi, si è tinta di “giallo” e ha ospitato numerosi scrittori di questo genere amato davvero da tutti: venerdì 27 Gianni Simoni, Giovanni Negri, Concetta Greco, Gianluca Arrighi hanno raccontato il proprio mondo letterario che spesso si interfaccia, si incrocia, si fonde con quello reale, lavorativo. Gi incipit dei romanzi di Gianluca Morozzi, Mimmo Cangemi, Vito Bruschini, Stefano Piedimonte, Antonio Menna e Alda Teodorami hanno inaugurato, sabato 28, i singoli incontri con l’autore che, nel presentare i propri libri, hanno svelato aneddoti, scoperte, curiosità, metodi di scrittura che tanto affascinano lettori e appassionati.
Nei libri, infatti, si ritrovano vite, emozioni, tradizioni, odori, sapori. Ad esempio, che sapore hanno gli arancini di Montalbano? Leggendo Camilleri lo si può immaginare, scoprire o, com’è accaduto in questi due giorni, assaporare con un bicchiere di vino nel chiostro di San Domenico tra un incontro con l’autore e l’altro.

Nunzia Procida

Cala il sipario sul “Festival del giallo”

gialloCOSENZA(CS)-Si chiude con un bilancio positivo la terza edizione del Festival del Giallo e del noir di Cosenza. Sono stati veramente tanti gli appassionati che nel fine settimana hanno riempito il Chiostro di San Domenico per partecipare agli incontri con gli scrittori del genere che gli organizzatori della manifestazione sono riusciti ad assicurarsi. Una due giorni molto intensa nel corso della quale, nel salotto allestito all’interno del Chiostro di San Domenico, si sono avvicendati alcuni autori appartenenti non solo al genere giallo o noir, nel senso più classico del termine, ma anche ai sottogeneri che ne sono scaturiti: il thriller o legal thriller, il pulp, ecc.Soddisfatto l’Assessore alla Comunicazione e agli eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha creduto nella manifestazione e che nella giornata conclusiva del Festival ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale. Un ruolo di primo piano, infatti, quello avuto dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, insieme all’Associazione di promozione sociale “Prospettiva Avvenire”.“Avessimo avuto più tempo a disposizione, il Festival avrebbe raggiunto risultati ancora più ragguardevoli – ha sottolineato l’Assessore Succurro. Siamo molto soddisfatti per come sono andate le cose”.Ad esprimere compiacimento per la riuscita della manifestazione anche il Direttore artistico del Festival del giallo e del noir Giovanni Guagliardi.“La partecipazione, oltre ogni più ottimistica previsione, degli appassionati che hanno affollato il Chiostro di San Domenico nelle due giornate di incontri con gli autori- sottolinea Guagliardi – così come le numerose scolaresche, provenienti anche dalla provincia, che hanno visitato la mostra “Scatti in giallo” al Museo delle Arti e dei Mestieri, i tanti uomini e donne di cultura, attori, musicisti e disegnatori locali che hanno fatto la corsa ad offrire spontaneamente il proprio contributo alla riuscita dell’evento, confermano la bontà dell’intuizione degli organizzatori di riproporre un’esperienza che negli anni passati aveva fatto tanto ben parlare di sé. La mia più grande soddisfazione – prosegue Guagliardi – è stata quella di toccare con mano il gradimento del pubblico e di vedere gli occhi degli scrittori di fama nazionale intervenuti, letteralmente rapiti dal fascino delle sale del Chiostro, dal calore dei lettori, dall’accoglienza ricevuta. Un grande merito va al Comune ed alla Provincia di Cosenza per aver creduto nel progetto e per esserci stati costantemente vicini nella sua realizzazione. Questo Festival, dopo un anno di pausa, è tornato per ambire a diventare un appuntamento fisso nel panorama della già ampia ricca offerta culturale della città. In tal senso non mancano le idee per proporre nel 2016 un Festival ancora più vivace ed entusiasmante. Sono fiducioso che la città, nelle sue componenti pubbliche e private, continuerà a sostenere e a valorizzare questa esperienza”.Tornando alla giornata di chiusura del Festival – gli appassionati che non lo hanno ancora fatto avranno ancora tempo fino a mercoledì 2 dicembre per visitare la mostra “Scatti in giallo” allestita al MAM – vivo l’interesse suscitato dagli ultimi ospiti: gli scrittori Gianluca Morozzi, Mimmo Gangemi,  Vito Bruschini, Stefano Piedimonte e Alda Teodorani.Il bolognese Morozzi ha dialogato con Antonio Bastanza, soprattutto del suo ultimo libro, “Lo specchio nero”, edito da Guanda. Tra i portici e i bar di una Bologna bohémien, si sviluppa un’indagine psicologica che colora di tensione il presente apparentemente normale di un uomo, testimone inconsapevole di un duplice omicidio. A leggere alcune delle pagine più significative del libro, Amelia Nigro, accompagnata alla chitarra Massimiliano Curti.“Lo specchio nero” è strutturato come un giallo classico e “alla fine – come ha spiegato al pubblico del Festival lo stesso Morozzi – c’è la spiegazione di tutto”.Forte del successo dei suoi precedenti libri, “Il giudice meschino” e “Il Patto del giudice”, Mimmo Gangemi, calabrese di Santa Cristina d’Aspromonte, ha dialogato al Festival del giallo con Amelia Nigro, presentando un nuovo capitolo della sua produzione letteraria, edito da Garzanti, “La verità del giudice meschino”, che torna a parlare di ‘ndrangheta e che riprende il personaggio del magistrato Alberto Lenzi. Gangemi sta raccogliendo ora i frutti del suo impegno e non le manda certo a dire quando, per spiegare la sua precedente emarginazione, afferma “ho pagato per aver detto delle verità scomode”.Non fa molti giri di parole quando afferma che “la ‘ndrangheta è un bubbone terribile”, respingendo però le ricostruzioni secondo le quali il 27% della popolazione calabrese sarebbe organica alla ‘ndrangheta ed il fatturato annuale della stessa ammonterebbe a 48 miliardi di euro all’anno. Aspetti questi – aggiunge Gangemi – che alimentano un fiato fetido che la nostra regione non si toglierà mai di dosso e che compromette irrimediabilmente anche il turismo”. Ma Gangemi ha indicato anche la strada per uscirne: “solo la cultura e aprirsi con la mente può debellare questo fenomeno”. Particolarmente interessante anche la successiva discussione con il giornalista, scrittore e sceneggiatore Vito Bruschini, autore de “I Cospiratori del Priorato”, pubblicato da Newton Compton. ”.E’ un serial killer sgrammaticato, invece, il protagonista de “L’assassino non sa scrivere” di Stefano Piedimonte, della scuola napoletana del giallo, che ne ha discusso al Festival con Silverio Curti e Brunella Solbaro. Influenzato da Stephen King, da Stefano Benni e dalla serie “Twins Peaks” di David Linch, Stefano Piedimonte ha scritto quella che lui stesso ha definito “una favola nera” che sfugge ai canoni del giallo tradizionale che, tra l’altro neanche sembra interessargli tanto. La Teodorani ha dialogato con Vincenzo Montisano ripercorrendo le tappe fondamentali del suo percorso nel quale la sua produzione ha tratto alimento dal suo rapporto con il male. “La pistola – ha detto la Teodorani, è usata dai giallisti. Il coltello, silenzioso, discreto, è una prerogativa fondamentale dello scrittore noir”.

Terza edizione del “Festival del giallo”

foto3COSENZA(CS)- Una nube di mistero cala su Cosenza investendo gli appassionati del giallo e del noir. È iniziata oggi la terza edizione “Festival del giallo” incentrata su letture e scatti fotografici che narrano le tematiche classiche del giallo e del noir. Questo pomeriggio è stata inaugurata presso il Museo delle arti e dei mestieri, la mostra fotografica “Scatti in giallo” che verrà ospitata fino al 2 dicembre. Giovanni Guagliardi, direttore artistico del Festival, ha concesso alla nostra redazione un’intervista.

D-«Quando nasce l’idea del “Festival del giallo” e perché?»

R-«Il “Festival del giallo” esisteva già a Cosenza, ci sono state due edizioni intervallate dalla pausa dello scorso anno. Quest’anno abbiamo avuto l’idea di riprenderla perché è stata un’esperienza di successo, lo dico con onestà intellettuale perché nelle prime due edizioni sono stato un semplice spettatore e quindi abbiamo cercato di riproporla anche quest’anno cercando in più di ampliare l’offerta culturale volendo regalare alla città, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, un momento di evasione che intriga e seduce e, cosa c’è di meglio per chi voglia fuggire dalla realtà dei nostri giorni se non un bel mistero? Abbiamo pensato di organizzare questa terza edizione del Festival connotandola con il “giallo Italia”, gli scrittori sono tutti italiani, questa prima giornata è improntata alla Calabria, anche l’ultimo giorno sarà dedicato alla Calabria con la presenza di Mimmo Gangemi»

D-«Trentacinque tavole fotografiche di autori italiani ,perché la scelta della mostra è ricaduta su foto4Cosenza?»

R-«La mostra non è solo su Cosenza, i soggetti sono vari. Ci sono artisti di fama nazionale come Daniele Luxardo, fotografo ufficiale di Miss Italia,Fabio Vittorelli uno dei fotografi di Vogue. Così come abbiamo fatto per le altre sezioni, abbiamo voluto abbinare artisti di fama nazionale con giovani artisti locali come Alessandro Greco, Giuseppe Greco, Roberto Salvidio e di altri cosentini proprio a testimonianza che anche a Cosenza ci sono dei bravi fotografi, dei bravi artisti, perché come dico nell’introduzione alla mostra,foto ne vediamo tante, ma tante foto non ci “dicono” assolutamente nulla. Cosa è che fa la differenza?L’abilità del fotografo, il suo modo di guardare le cose. Se ci pensiamo bene è il  fotografo che sceglie il soggetto ideale, individua il momento da immortalare e, come per magia sa creare una visione, crea emozioni e suscita domande, sarà poi lo spettatore con il suo immaginario a dare una risposta a queste domande e a costruirsi una sua storia perché la fotografia, se riesce a raccontare, racconta una storia particolare, una storia che non ha né inizio né fine.»

D-«Se lei dovesse scrivere un giallo, quale zona di Cosenza sceglierebbe come set?»

R-« Sicuramente il centro storico perché è un luogo ricco di fascino e di mistero. Ho avuto la fortuna di poterlo promuovere anche con una fiction della Rai.Nel 2006 è stata girata la fiction “Moscati, il medico dei poveri” con Beppe Fiorello, Kasia Smutniak e  Ettore Bassi. Ho avuto la fortuna di conoscere il regista, di portarlo a Cosenza e farlo innamorare del centro storico, per cui se non ambientare una storia mia a Cosenza, non so se ne sarei capace,non sarebbe male far girare un film a Cosenza.Sono un amante del cinema, in passato ho visto “In Bruges” una mossa azzeccata e furba per far conoscere Bruges perché è un film girato tutto all’esterno e dal punto di vista turistico sarebbe interessante fare un giallo ambientato nel centro storico.»

foto2D-«Giallo fa rima con

R-« Giallo fa rima con colore, con vivacità. Come ho avuto modo di dire anche durante la conferenza stampa, quest’anno non c’è solo un direttore artistico ma una vera e propria direzione artistica.C’è l’anima gialla e l’anima noir e io mi definisco l’anima gialla, l’anima solare. Fa rima con colore perché i misteri, almeno nei libri hanno una soluzione, vengono risolti logicamente. Mettere in ordine i vari pezzi del mosaico e trovare una spiegazione a ciò che all’inizio sembra frammentato e confuso, per me è una grande consolazione.»

   Rita Pellicori

Prima giornata di successo del Festival del giallo

Festival del giallo IICOSENZA – Aspettative confermate: il Festival del Giallo, l’evento organizzato dalla Provincia di Cosenza ha fatto registrare una importante e intensa partecipazione di pubblico.

Dopo l’inaugurazione ufficiale da parte dell’assessore Maria Francesca Corigliano, nella Sala degli Specchi del Palazzo di Piazza XV marzo, oltre duecento studenti hanno seguito l’incontro con lo scrittore Luca Crovi che ha anche condotto con Cristina Marra, direttore artistico del Festival, un viaggio nell’universo del detective insieme agli autori Massimo Carlotto, Patrizia Debicke van der Noot, Margherita Oggero, Luca Poldelmengo, Marcello Simoni.

Tutto esaurito anche nel corso degli eventi, con la consolidata formula dei talk show, ad approfondire con gli scrittori presenti la figura centrale della letteratura gialla, il detective, appunto.

La chiusura è stata affidata a Flavio Insinna, volto televisivo tra i più amati dal pubblico italiano.

 

“Io detective”: torna a Cosenza il “Festival del Giallo”

Festival del giallo IICOSENZA – Dopo il successo della prima edizione ritorna anche quest’anno a Cosenza il Festival del Giallo, kermesse promossa dalla Provincia di Cosenza, organizzata da Dekla Comunicazione e sotto la direzione artistica di Cristina Marra. Quest’anno il Festival punta sulla figura del protagonista del genere. “Io, detective!” ci introdurrà alla scoperta di detective infallibili ma anche semplici investigatori privati, poliziotti, commissari, ispettori, agenti.

Il taglio del nastro inaugurale è previsto per venerdì 18 ottobre cornice dell’apertura sarà l’Auditorium “A. Guarasci” per un viaggio nell’universo del genere noir e dei detective guidati da Luca Crovi e Luca Poldemengo. Nel pomeriggio sarà la suggestiva Sala degli Specchi della Provincia a fare da sfondo ai saluti istituzionali del presidente della Provincia Mario Oliverio, l’assessore alla cultura Maria Francesca Corigliano, il direttore artistico Cristina Marra.

Ritorna dopo il successo della scorsa edizione Flavio Insinna che aprirà la serie dei talk show con “I nostri detective” insieme a Margherita Oggero e ancora Luca Poldemengo. Con lui approderanno nella città dei Bruzi volti noti delle fiction poliziesche della tv nazionale come Simone Montedoro (sabato) e Cesare Bocci (domenica). Sarà possibile  inoltre vedere Insinna nell’insolita veste di scrittore di “Nemmeno un morso all’orecchio” opera prima che verrà presentata alle 19.30 di venerdì.

Prevista una massiccia presenza di editori del genere: Massimo Carlotto, Vito Bruschini, Roberto Riccardi, Sebastiano Vilella, Luca Poldelmengo, Luca Crovi, Fabio Sanvitale, Pierluigi Porazzi, Donato Carrisi,  Maurizio de Giovanni, Margherita Oggero, il danese Jacob Melander, Marcello Simon ed il gradito ritorno della madrina Patrizia Debicke van der Noot.

Le mattine saranno dedicate al pubblico di lettori più giovani: in particolare, da segnalare l’incontro di sabato mattina”Giallo Kids: come nasce un giallo per bambini”con l’autrice e l’illustratrice di “Io e Velazquez il giallo dell’insolito quadro”.

Nel pomeriggio di sabato sarà Maurizio De Giovanni, autore di “Vipera” e “I bastardi di Pizzofalcone”, a tracciare il profilo letterario della figura del detective. Non mancherà uno sguardo attento all’universo donna con le autrici Margherita Oggero e Patrizia Debicke che ci racconteranno “Le signore in giallo”, riprendendo il celebre titolo di una serie televisiva che ha fatto scuola nel campo delle indagini in rosa. Presente anche il giornalista Arcangelo Badolati, che nel pomeriggio di domenica modererà il dibattito su “Crimini italiani”con gli autori Fabio Sanvitale e Vito Bruschini.

Novità di quest’anno è l’introduzione di un nuovo genere letterario, il graphic novel. Si esplorerà il personaggio e la narrativa del mensile della Sergio Bonelli editore attraverso una speciale esposizione di venti disegni di copertina della serie “Julia” realizzate da Marco Soldi, storico autore della casa editrice milanese. La mostra “Il mio nome è Julia” sarà ospitata nel foyer della Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia e vi rimarrà tutti e tre i giorni del festival.

A tutti i visitatori quest’anno sarà fatto dono dell’antologia “Animali Noir” edita Falco a cura di Cristina Marra e con contributi di alcuni autori ospiti del Festival.

g.m.russo

 

“Vento Noir”: la Provincia omaggia i visitatori del Festival del Giallo

COSENZA – Ottimo risultato quello raggiunto dal primo Festival del Giallo organizzato nella città di Cosenza con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale, conclusosi ieri sera con l’incontro all’Auditorium “Guarasci” dell’attore Giampaolo Morelli protagonista delle fiction “L’ispettore Coliandro” e “La donna della domenica”.

Più di 2000 visitatori infatti hanno varcato la soglia del Palazzo Prefettura a piazza XV Marzo per partecipare ai diversi lezioni, dibattiti, presentazioni e incontri letterari organizzati con scrittori italiani e stranieri, attori e addetti del settore e, perché no, visitare la mostra dedicata al 50esimo compleanno del celebre e amato Diabolik.

Il tributo che la Provincia ha voluto offrire alla cultura del genere noir, molto apprezzato e diffuso a livello nazionale si è tradotta anche nella pubblicazione di antologia di racconti patrocinata dall’ente , dal titolo Vento Noir, curata dalla giornalista Cristina Marra e edito dalla casa editrice Falco di Cosenza.

L’antologia è stata presentata – e distribuita in omaggio ai presenti  – lo scorso sabato nel corso di un incontro cui hanno preso parte, oltre alla curatrice, l’editore Michele Falco, l’Assessore alla cultura della Provincia di Cosenza, Maria Corigliano e alcuni degli autori, che hanno raccontato come i loro racconti si raccordano alla tematica del “vento” richiamata appunto dal titolo del libro. Un viaggio lungo luoghi e atmosfere tinte dalle fosche trame del mistero, da Firenze a Reggio Calabria, lungo racconti intricati in cui il vento – scirocco, tramontana, e così via – si insinua nelle vicende, le aggroviglia o le risolve assumendo sempre e comunque un ruolo principe nella soluzione dei racconti. A raccontare l’apporto dato a questa pubblicazione, e spesso quello che è stato il primo approccio con il genere noir, gli scrittori Patrizia Debicke van der Noot, Diego Zandel, A. Cinzia Marra, Filippo Ambroggio, Enzo Restivo, Assunta Morrone; presente anche Andrea Carlo Cappi, padrino della manifestazione.

Nello stesso pomeriggio in cui è stato protagonista Vento noir, la Sala degli specchi ha ospitato una kermesse del giallo tutta al femminile, con Alessia Gazzola, autrice di “Un segreto non è per sempre” (Longanesi) e Margherita Oggero, autrice di”Provaci ancora Prof”(Mondadori) portato in tv con il volto di Veronica Pivetti, con largo seguito.

Il programma di sabato si è concluso con un incontro dal titolo indagando su “La città di provincia nella fiction televisiva”, talk show con l’attore Guido Caprino interprete della fiction tv “Il Commissario Manara”.

Nella giornata di domenica, prima del gran finale con Morelli, la manifestazione ha ospitato altri importanti eventi come la rivelazione della misteriosa identità del celebre Johnny Rosso, autore dei “Super brividi Mondadori” e il riconoscimento alla carriera a Luigi Pellegrini, storico editore di Cosenza.

 

 

Giovanna M. Russo

 

Giallo al femminile

COSENZA – Diverso l’accento delle loro voci, diversa la professione che svolgono, diverse le esperienze vissute. In comune hanno invece sicuramente la passione per la scrittura e qualche libro già in vendita. Sono Margherita Oggero e Alessia Gazzola che, nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, hanno risposto alle domande di Paolo Roversi e alle curiosità del pubblico presente.

Quasi un’ora di chiacchierata per presentare le due autrici e i loro romanzi. L’attenzione si è focalizzata in particolare sulle protagoniste delle loro storie. Camilla Baudino e Alice Allevi. Insegnante la prima e specializzanda in medicina legale la seconda. Dalle loro creatrici riprendono la professione ma pochi sono i legami con le biografie personali. Oggero racconta di essere stata influenzata da una collega di scuola, mentre Gazzola ha tratto la sua ispirazione dalle vicende quotidiane legate al suo periodo di specializzazione.

Vicende che non si esauriscono nell’arco di un libro, ma personaggi che sembrano acquisire vita propria e camminare con le proprie gambe. Profili che, al pari del commissario Montalbano di Camilleri o dell’avvocato Guerrieri di Carofiglio per citare esempi di casa nostra, sembrano disegnati appositamente per la sceneggiatura di un film. È quanto accaduto a Camilla Baudino interpretata da Veronica Pivetti nella serie tv “Provaci ancora prof”. Ed è quanto si auspica Alessia Gazzola – come ci confida a termine dell’incontro – per la sua Alice Allevi.

Donne che scrivono, donne che vivono attraverso le pagine dei libri, in questo appuntamento del “Festival del giallo”. Inevitabile il riferimento nel corso della serata alla terribile escalation di violenza che in questo ultimo periodo sembra colpire il genere femminile. Pur nei toni pacati e riservati che hanno contraddistinto l’incontro, non si è potuto omettere lo sdegno per l’inaudita efferatezza dei crimini e delle storie che hanno le donne come vittime. Uno stillicidio continuo e numeroso che colpisce dritto al cuore la civiltà di un paese che forse dovrebbe rivedere il concetto di modernità e progresso.

Ci sono corpi straziati nelle immagini e nelle parole dei fatti di cronaca, così come ci sono corpi oggetto di eccessiva attenzione e malizia che passano attraverso i media. Il rischio è di scadere nella morbosità dimenticando le persone e le identità che dietro quei corpi si celano.

Autrici che piacciono e convincono, per la loro scrittura ironica, ma anche per la loro comunicativa e la disponibilità verso i lettori. Per il pubblico più vorace e curioso è stata annunciata a breve l’uscita nelle librerie dei nuovi romanzi e l’assessore provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano – intervenuta per consegnare alle autrici una targa ricordo della partecipazione alla manifestazione – ha invitato entrambe a ritornare a Cosenza per la presentazione al pubblico. Non ci resta che aspettare dunque un’altra serata di letteratura.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

Festival del Giallo a Cosenza

festival del gialloCOSENZA – Dal 19 al 21 Ottobre si terrà a Cosenza il Festival del Giallo, promosso dalla Provincia di Cosenza e dal suo assessorato alla Cultura.

L’idea parte dal comune intento dell’assessore Maria Francesca Corigliano e del presidente Mario Oliverio di intensificare le politiche culturali a favore della diffusione del libro e della lettura. “Un giallo non ha solo una trama tessuta su classici elementi, ma è anche spesso occasione per ricostruire un clima sociale, un ambiente storico.”

Durante i tre giorni del festival, presso il Palazzo della Provincia di Cosenza, numerosi scrittori di fama nazionale presenteranno i loro libri.

Attesi, i talk show con gli interpreti di fiction di successo: Nino Frassica che è l’impareggiabile maresciallo Cecchini nel fortunatissimo “Don Matteo”; Flavio Insinna che è stato Anceschi, il capitano della stazione dei Carabinieri di Gubbio in cui tutto gravita nella stessa serie televisiva; Giampaolo Morelli, l’ispettore Coliandro, tanto maldestro quanto bravissimo nelle indagini delle storie scritte da Carlo Lucarelli, condotte con tratto umano spiccato; Guido Caprino, il commissario Manara, diviso tra colpi di scena e sentimenti.

Incontri condotti sotto forma di ‘interrogatorio’, il primo fra i quali sarà affidato al popolarissimo giornalista Michele Cucuzza.

Inoltre verrà allestita una mostra dedicata a Diabolik “Una vita in Nero” che celebra i 50 anni del famosissimo fumetto d’arte delle sorelle Giussani.

Ulteriori informazioni sul sito di Festival del Giallo .