Archivi tag: figlio

Vibo, omicidio Ripepi, fermato anche il figlio della vittima

VIBO VALENTIA – E’ stato fermato anche il figlio diciottenne di Massimo Ripepi, l’uomo ucciso domenica scorsa a Piscopio di Vibo Valentia per l’assassinio del quale ieri sera era stato fermato anche il cognato Giuseppe Carnovale, di 48 anni.

Il diciottenne avrebbe fornito ausilio allo zio nelle fasi concitate della fuga dal luogo del delitto. Ad incastrare l’ex cognato ed il figlio maggiore della vittima, oltre ad alcune dichiarazioni rese da testimoni, si sono rivelate utili le immagini di videosorveglianza reperite sul territorio da Carabinieri e Polizia. Il movente del delitto è da ricondurre ai ripetuti maltrattamenti che la vittima rivolgeva ai danni dei propri due figli e della ex moglie e per i contrasti per la ludopatia di cui era affetta la vittima dell’omicidio.
L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia è stata condotta dal personale dei carabinieri e della Squadra Mobile.

Picchia moglie e figlio di sette mesi, arrestato un 29enne cinese

VIBO VALENTIA – Durante un litigio con la moglie, picchia la donna ed il figlio di sette mesi, che era in braccio alla donna. E’  accaduto ieri sera a Vibo Valentia.

Protagonista della vicenda un giovane di nazionalità cinese, Z.Z., di 29 anni, che è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La lite tra il cinese e la moglie è avvenuta nel negozio di abbigliamento gestito dalla coppia. Il giovane, sopraffatto dalla rabbia, si è avventato contro la moglie ed il figlio, picchiandoli entrambi e procurando loro lesioni comunque non gravi.

Sono stati alcuni clienti che avevano assistito alla scena a chiedere l’intervento dei carabinieri. I militari della Compagnia cittadina, giunti sul posto, hanno proceduto all’arresto di Z.Z. provvedendo poi alla sua traduzione nel carcere di Vibo Valentia.

Esalazioni killer, muoiono padre e figlio

SAN MANGO D’AQUINO (CZ) – Due persone, padre e figlio, Francesco e Nicola De Sando, di 50 e 25 anni, sono morte in un allevamento di suini di loro proprietà a San Mango d’Aquino. Secondo le indagini compiute dai carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli, i due sono deceduti a causa delle esalazioni dei liquami derivanti dalle feci e dalle urine dei suini raccolte in una vasca che le vittime, nel momento del decesso, stavano svuotando. Il primo a morire, dopo essersi calato nella vasca, è stato Francesco De Sando. Il figlio Nicola, accortosi che il padre aveva perso i sensi e non dava segni di vita, si è a sua volta calato anche lui nella vasca nel tentativo di soccorrere il genitore, ma anche per lui è sopraggiunta la morte.  I corpi delle due vittime sono stati recuperati dai vigili del fuoco del Nucleo speleo alpino fluviale di Cosenza. I carabinieri, con l’ausilio del medico legale che ha effettuato l’esame esterno dei cadaveri, hanno accertato l’accidentalità dei fatti, escludendo dunque responsabilità di terzi ed inviando un’informativa in tal senso alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Cordoglio a San Pietro a Maida dove risiede la famiglia delle vittime di cui in passato Francesco De Sando, era stato anche vicesindaco.

Coppia cosentina arrestata a Foggia

FOGGIA – Circa due chili di eroina, per un valore di oltre 100.000 euro, sono stati sequestrati da agenti delle Volanti della questura di Foggia. Nel corso di controlli, gli agenti hanno fermato ed arrestato una coppia di Cosenza, Annamaria Gualano, di 43 anni, ed il compagno Luigi Bevilacqua, di 49, entrambi con precedenti penali. I due avevano nascosto oltre due chili di eroina sotto un sedile della loro Peugeot 307. Quando sono stati intercettati i due percorrevano viale degli Aviatori, alla periferia di Foggia. Sull’auto viaggiava anche il loro figlioletto di 13 anni.

Rapina due donne con il figlio minorenne

REGGIO CALABRIA – Ha picchiato una donna e la figlia per rapinarle della borsetta alla presenza del figlio minorenne poi, individuato da un ispettore della squadra mobile libero dal servizio, lo ha aggredito per evitare l’arresto provocandogli ferite giudicate guaribili in 25 giorni. Alla fine, però l’uomo, 43 anni, ex carpentiere, è stato bloccato, grazie anche all’intervento di un altro agente, anch’egli libero dal servizio, e portato in carcere mentre il figlio, minore di 14 anni, è stato affidato alla madre. L’uomo è accusato di rapina, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate sia in danno delle due donne che del poliziotto. L’episodio è avvenuto vicino al parcheggio dell’istituto comprensivo De Amicis- Bolani di Reggio Calabria. L’ispettore stava transitando con la propria auto quando ha sentito una donna chiamare aiuto. Subito dopo ha visto un uomo ed un ragazzo rovistare in una borsa e si è fermato per controllare qualificandosi come poliziotto. Per tutta risposta l’uomo lo ha aggredito con pugni e calci. Durante la colluttazione ha anche incitato il figlio a sparare all’agente che, non senza difficoltà, ha lasciato la presa per controllare nel borsello che il ragazzo portava con sé accertando che non vi era alcuna arma. Sul posto è arrivato un secondo agente con l’aiuto del quale l’ispettore è riuscito a bloccare A.F.S. che poi è stato preso in consegna da una volante.