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Domanico: lavoratori servizio mensa licenziati, interviene la Filcams Cgil

sdgfsdfwDOMANICO (CS) – Nel paese della provincia cosentina, cinque lavoratori su sei sono stati privati della loro occupazione, dopo anni di lavoro. Costoro, lavoratori della ditta cui era affidato l’incarico del servizio mensa e trasporto, all’avvio dell’anno scolastico, lo scorso 14 settembre, si sono visti soppiantati da altrettanti lavoratori. Già da giugno era noto che la società che fino a quel momento era stata titolare dell’appalto del servizio non avrebbe proseguito il suo incarico e che, pertanto, un’altra azienda avrebbe  garantito quello che è un servizio pubblico fondamentale. La Filcams Cgil, da parte sua, si era impegnata a chiedere all’amministrazione comunale, come ente committente, di garantire che le nuove aziende che si fossero aggiudicate l’appalto, assorbissero, come previsto dalle regole, i lavoratori della società Ada Spadafora. Invece, il primo cittadino, l’architetto Bruno Secreti, e le società che hanno acquisito i servizi oggetto del contendere hanno disatteso l’applicazione delle norme contrattuali.

Per questo motivo, Annalisa Assunto, segretario della Filcams Cgil di Cosenza, ha posto la questione sul tavolo dell’Ispettorato del lavoro. La donna ha dichiarato infatti: “Abbiamo richiesto all’Ispettorato del lavoro, da sempre organo di tutela e garanzia dei diritti inviolabili dei lavoratori, di verificare ed accertare le nostre legittime rivendicazioni perché confidiamo che ci sia qualcosa che ancora non si lascia alla pratica dell’autodeterminazione: il diritto”.

 

Despar, la Filcams Cgil Calabria dichiara stato di agitazione per 1.050 dipendenti

CATANZARO – La Filcams Cgil Calabria dichiara lo stato di agitazione dei circa 1.050 dipendenti impiegati nei 27 punti vendita presenti sul territorio regionale con marchio della Despar.  La decisione è stata presa insieme alle strutture Territoriali e alle Rsa aziendali al termine dell’incontro, dagli esiti negativi, che si è tenuto ieri sera (20 settembre) con i rappresentanti aziendali. Se non sarà invertita la rotta, il sindacato è pronto inoltre a proclamare uno sciopero.

Dalla riunione di ieri sera, infatti, è emersa con chiarezza la volontà del gruppo Despar (che fa capo a due società: la Alidis e la Gam) di non voler rispettare gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali il 31 maggio e il 10 giugno scorsi. In particolare, negli accordi, vista la situazione di crisi aziendale e per salvaguardare quindi la continuità aziendale e i livelli occupazionali, è prevista la cassa integrazione on the job per i lavoratori con contestuale attività di formazione teorica e pratica.

Durante l’incontro di ieri, i rappresentanti societari hanno annunciato l’impossibilità di rispettare le date di erogazione degli arretrati indicate negli accordi, né di poter fornire una scadenza certa per il pagamento degli stipendi correnti che i lavoratori della Despar  (devono ricevere anche il saldo di marzo e la mensilità di aprile e la quattordicesima mensilità) rivendicano con puntualità. L’azienda ha inoltre deciso di ridurre le attività di formazione che costituisce l’elemento cardine degli accordi di cassa integrazione on the job. Una decisione che rischia di vanificare gli sforzi fatti dalle parti per garantire la solidità societaria e l’occupazione.

Alla luce della riunione di ieri sera, la Filcams Cgil Calabria ha inviato una lettera al presidente del gruppo Despar, Antonio Gatto, affinché intervenga per ripristinare il rispetto degli accordi sottoscritti, in caso contrario il sindacato ribadisce la volontà di proclamare  uno sciopero non escludendo anche la disdetta degli accordi stessi.

“Siamo molto amareggiati dall’atteggiamento aziendale – commenta Luigi Scarnati, segretario generale della Filcams Cgil Calabria -. Un comportamento di rigidità e chiusura incomprensibile, vista la disponibilità che abbiamo manifestato finora a venire incontro alle esigenze societarie, come dimostrano gli accordi sottoscritti nei mesi scorsi. Questo modo di fare rischia di minare le relazioni sindacali”. Scarnati si rivolge infine ai dipendenti della Despar: “Il nostro auspicio è che si torni al rispetto degli accordi, altrimenti li invitiamo alla lotta per difendere i diritti e il posto di lavoro”.