COSENZA – Era priva di partita IVA, di autorizzazioni amministrative comunali nonché igienico-sanitarie ma operava con assiduità in un quartiere centrale di un comune del cosentino. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha smascherato una persona che “in nero” esercitava l’attività di parrucchiere all’interno di uno stabile dove, all’atto dell’intervento dei finanzieri, erano presenti anche alcuni clienti. Il “coiffeur” era munito di sala con postazioni per la realizzazione di acconciature, poltrone, e altra attrezzatura professionale. Quello rinvenuto era un vero e proprio locale commerciale dove la clientela, a prezzi estremamente bassi e altamente concorrenziali, poteva recarsi per il taglio e la cura dei capelli. La persona è stata segnalata agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di chiusura immediata. Inoltre verranno applicate le sanzioni di natura che potranno arrivare sino ad un massimo di 15.000 euro. Seguiranno anche approfondimenti di natura fiscale tesi a quantificare gli introiti che negli anni sono stati sottratti a tassazione. Questo genere di attività abusive, oltre a configurare un caso concreto di concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, rischiano anche di essere nocive per la salute delle persone perché svolte in locali sconosciuti alle autorità preposte ai controlli igienico-sanitari.
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Maxi confisca di beni ai danni di un trafficante di droga
REGGIO CALABRIA – Circa tre milioni di euro sono stati sequestrati dal comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale ai danni di Alfonso Brandimarte, arrestato nel luglio del 2014 nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado” condotta in contrasto con il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Secondo le indagini della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, guidata da Federico Cafiero de Raho, Brandimarte era promotore di un’organizzazione criminale articolata su più livelli – comprensivi di squadre di operatori portuali infedeli – dotata di elevatissime disponibilità finanziarie e finalizzata a reperire ed acquistare all’estero ingenti quantità di cocaina. Come accertato nel corso delle investigazioni, nello specifico, la droga partiva dai porti panamensi di Cristobal e Balboa e veniva importata presso il porto di Gioia Tauro o in altri porti nazionali ed europei, a bordo delle cargoship della MSC S.A.. Nell’ambito della stessa operazione, nel 2011 militari del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, avevano arrestato Vincenzo Trimarchi, componente della medesima organizzazione criminale, sorpreso in flagranza di reato mentre tentava di esfiltrare più di 500 kg di cocaina dall’area portuale di Gioia Tauro per consegnarli al Brandimarte. L’approfondimento dei profili patrimoniali e finanziari dell’attività illecita faceva emergere in capo ai membri del sodalizio criminale, ricchezze non giustificate alla luce dei redditi dichiarati e dell’attività economica svolta. Ad Alfonso Brandimarte sono stati così confiscati 4 immobili, 3 terreni, 2 autovetture, 1 ditta individuale e 1 società commerciale, comprensive del patrimonio aziendale; il 50% delle quote di una società commerciale; 2 polizze assicurative e 3 rapporti finanziari.
Armi e droga rinvenuti in un terreno boschivo (VIDEO)
REGGIO CALABRIA – Numerose armi sono state rinvenute nel corso di un’operazione congiunta condotta dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza e dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Villa San Giovanni, con l’ausilio dello squadrone eliportato cacciatori. In un terreno situato in Santo Stefano d’Aspromonte sono state trovate due pistole e due fucili con matricola abrasa, una penna-pistola, una doppietta, 205 grammi di gelatina esplosiva e un involucro contenente circa 56 grammi di cocaina. Il tutto era ben mimetizzato nella boscaglia, lungo un sentiero impervio. Armi e droga erano perfettamente custodite in involucri impermeabili. Poco distante +è stato rinvenuto inoltre un barile di plastica con all’interno una calibro 38 special, una pistola semi-automatica modificata per poterne consentire l’utilizzo con diverso munizionamento, un fucile a canne sovrapposte, una doppietta, un fucile automatico da caccia, due passamontagna, 270 munizioni di vario tipo e calibro. Il terreno oggetto della perquisizione è risultato essere nella effettiva disponibilità di due soggetti, padre e figlio, di 66 e 29 anni. Il più anziano dei due è già agli arresti domiciliari. I successivi controlli espletati presso i domicili dei due hanno permesso di rinvenire un pugnale, un tirapugni ed un manganello telescopico. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. I due soggetti, a disposizione del sostituto procuratore di Reggio Calabria Giovanni Calamita, sono stati tratti in arresto e condotti nella casa circondariale di Arghillà.
Rinvenuta una pistola nascosta all’Università della Calabria
RENDE (CS) – Duplice operazione della Guardia di Finanza di Cosenza per la prevenzione delle attività di spaccio davanti alle scuole del cosentino. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 30 grammi di marijuana, 50 grammi di hashish ed una pistola con matricola abrasa con relativo munizionamento e pronta all’uso. Un responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza. In particolare i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno individuato un diciottenne aggirarsi nervosamente nei pressi di via Sandro Pertini di Rende (CS), in evidente stato di attesa. All’atto del controllo, il giovane è risultato detenere alcune confezioni di marijuana per complessivi gr.5. Nella successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti, in un unico involucro, e sottoposti a sequestro ulteriori 26 grammi della stessa sostanza Nella stessa giornata proseguendo l’attività di controllo del territorio, gli stessi militari hanno notato due giovani sospetti sostare nei pressi del “cubo 32” dell’Unical, che, alla vista dei militari, si sono dati a precipitosa fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Per agevolare la fuga, i due hanno abbandonato sul posto una busta di plastica bianca, che è risultata contenere 50 grammi di hashish, suddivisa in 10 confezioni di cellophane. Le ricerche condotte in zona e finalizzate a rinvenire ulteriori elementi hanno permesso di scoprire, celata nell’incavo di un albero presente nelle vicinanze, una pistola Beretta calibro 22 munita di caricatore e 6 proiettili. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza.
Sequestrato mezzo chilo di marijuana
CATANZARO – I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme della Guardia di Finanza, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno bloccato un corriere della droga nella stazione ferroviaria. Si tratta di una donna di 51 anni, originaria di Reggio Calabria. Nel suo bagaglio, segnalato dal cane antidroga “E-inexi” è stato rinvenuto mezzo chilo di marijuana, sequestrato dalle fiamme gialle. La donna è stata denunciata per detenzione, ai fini di spaccio, della sostanza stupefacente. (Foto di repertorio)
Cosenza, ci risiamo: la Finanza in Comune
COSENZA – Potrebbe essere legata ai nuovi sviluppi sugli appalti concessi per le luminarie la presenza questa mattina della Guardia di Finanza negli uffici di Palazzo dei Bruzi. Proprio nelle ultime ore, infatti, si è appreso che tra le aziende affidatarie del servizio vi è anche la Med Labor, già finita al centro delle polemiche per un’altra serie di lavori effettuati per conto del comune attraverso l’utilizzo del cottimo fiduciario. Ieri erano volati gli stracci tra il leader de “La grande Cosenza”, che ha chiesto l’accesso agli atti, ed il sindaco Occhiuto, il quale aveva ribadito la regolarità della procedura adottata. Oggi la visita delle Fiamme Gialle, probabilmente legata a questa vicenda, anche se dagli uffici comunali non filtrano indiscrezioni in merito.
Arrestato pluripregiudicato per possesso di armi e droga
CROTONE – Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone, coadiuvati da cani antidroga, hanno arrestato un uomo di Crotone, pluripregiudicato, in quanto deteneva presso la propria abitazione alcune munizioni e 70 grammi circa di eroina. I militari hanno acquisiti elementi indiziari relativi al possesso di sostanze stupefacenti. Ravvisati gli elementi di necessità ed urgenza richiamati dalla normativa sugli stupefacenti, hanno quindi deciso di procedere a perquisizione domiciliare. In questo frangente, si è rivelato decisivo l’ausilio dei cani anti droga, i quali hanno guidato i finanzieri a controllare alcuni garage e terreni adiacenti l’abitazione. Da lì la scoperta di 17 grammi circa di eroina in un garage, unitamente a bilancini, coltelli, e ritagli di busta atti al confezionamento dello stupefacente e 53 grammi di eroina occultati sotto un albero. A quel punto i “Baschi Verdi” della GdF hanno approfondito le ricerche, scovando anche 10 proiettili cal. 7,65 e parte di una pistola modello 85 della Valtro . L’Autorità Giudiziaria ha quindi disposto l’accompagnamento presso l’abitazione in attesa del giudizio direttissimo, a conclusione del quale, al cinquantaseienne crotonese, è stata irrogata le misura cautelare in carcere in attesa del giudizio previsto per fine anno
‘ndrangheta, beni per 25 milioni sequestrati tra Calabria e Roma (VIDEO)
CATANZARO – Beni per oltre 25 milioni di euro sono stati sequestrati dal nucleo di polizia tributaria-Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale del capoluogo calabrese, su richiesta della locale procura distrettuale antimafia. Destinatario della misura è Antonio Saraco di Badolato (Cz), imputato per estorsione aggravata dal metodo mafioso ed arrestato nell’estate del 2013 nell’ambito dell’operazione “Free Boat – Itaca” che aveva coinvolto 25 persone, ritenute affiliate o fiancheggiatrici della cosca Gallace-Gallelli-Saraco operante a Guardavalle e Badolato, nel basso Ionio catanzarese. I beni sequestrati comprendono un villaggio turistico, l’Aquilia Resort di Badolato, una lussuosa villa e una società con sede a Roma; 33 immobili, un campo sportivo e 18 terreni a Badolato; quattro immobili a Satriano; sei locali nella provincia di Catanzaro ubicati a Montepaone, Taverna e Davoli; due autovetture, due motocicli, quote di società con sede a Roma, Cosenza e Satriano e diversi rapporti bancari e finanziari.
Porto di Gioia Tauro, sequestrati migliaia di prodotti contraffatti
GIOIA TAURO (RC) – Le Fiamme Gialle del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, hanno individuato tre container, provenienti dalla Cina, contenenti giocattoli e capi d’abbigliamento contraffatti recanti i marchi “Angry Birds”, “Thomas & Friends” e “The North Face”. L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione dei predetti carichi illeciti imbarcati nei porti cinesi di Xiamen e Ningbo. La merce, secondo la documentazione doganale esibita, risultava costituita da “giocattoli di plastica” e “capi d’abbigliamento”. Tuttavia i Finanzieri ed i Funzionari Doganali, nel corso dell’ispezione, si sono ritrovati di fronte un numero considerevole di prodotti che apparivano riportare un marchio non veritiero. Pertanto, si è proceduto ad accertamenti peritali, da parte dei tecnici delle società titolari dei marchi, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali, ossia che i prodotti erano contraffatti. Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro 2.460 giocattoli contraffatti. Si sottolinea, ancora una volta, l’importanza dell’azione svolta dalle Fiamme Gialle e dall’Agenzia delle Dogane a contrasto del fenomeno dell’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti e contro la sleale concorrenza a tutto danno delle imprese corrette. Detti prodotti, peraltro, in assenza delle condizioni di genuinità previste dalla vigente normativa, sono potenzialmente dannosi per la salute delle persone.
Cosenza, 39 gli arresti nell’operazione “Factotum” (VIDEO)
COSENZA – Un’operazione congiunta condotta da personale della Polizia stradale di Cosenza e dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza è in corso per l’esecuzione di 39 misure cautelari nei confronti di altrettante persone. Le misure sono per traffico internazionale di autoveicoli di provenienza illecita, riciclaggio, ricettazione, furto, incendio, truffa, falso, usura, spaccio di sostanze stupefacenti e commercio di armi. Nella vasta operazione sono state impegnate oltre 300 unità tra personale della polizia stradale e guardia di finanza. In corso anche sequestri beni per un importo ingente. I particolari dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa in programma alle 11 alla Procura della Repubblica di Cosenza.
«L’operazione di oggi evidenzia l’affermarsi di un nuovo modello criminale che si sovrappone a quello tradizionale della criminalità organizzata». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo in relazione agli esiti dell’operazione di oggi che ha portato a decine di arresti per traffico internazionale di automobili, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, incendio per frode assicurativa. «Questa nuova forma – ha aggiunto Spagnuolo – non ha strutture gerarchiche o piramidali, non rispetta alcuna regola di divisione del territorio, non ha regole interne da osservare. Commette un insieme importante importante di reati che finiscono per condizionare negativamente la vita del gruppo sociale. Una sorta di criminalità liquida che si compone e si scompone in tempi brevissimi. La Procura della Repubblica di Cosenza – ha detto ancora il procuratore Spagnuolo – è impegnata nell’attività istituzionale di individuazione degli autori di questi come di tutti gli altri reati su cui è competente».