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Si spacciava finto poliziotto su Instagram per estorcere denaro

TAURIANOVA (RC) Spacciandosi per un agente della polizia di Taurianova avvicinava le vittime con un falso profilo del social network Instagram, riuscendo a farsi consegnare denaro e preziosi con false promesse o costringendole con le minacce.

Estorsione, millantato credito e violenza privata, queste le accuse per cui un 35enne di Molochio (RC), martedì scorso è finito in carcere in seguito alle denunce di due donne.

Uno dei casi riguarda un’insegnante precaria.

Con la promessa di aiutarla ad ottenere un posto come insegnante di ruolo le avrebbe chiesto in cambio 600 euro per pagare il pubblico ufficiale che ne avrebbe facilitato l’assunzione. La donna, in seguito alle numerose insistenze da parte del falso agente, si è invece rivolta ai carabinieri sporgendo denuncia.

L’altro caso riguarda una bracciante agricola

A quanto pare l’uomo l’avrebbe minacciata di far vedere al marito alcune foto intime che si erano scambiati sul social network, riuscendo a farsi consegnare molti gioielli in oro per un valore di circa 10mila euro. Ad intervenire sono stati i carabinieri della compagnia di Taurianova in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Palmi. Durante l’attività investigativa sono state anche deferite in stato di libertà due donne, una 33enne ed una 68enne, a cui viene contestato il riciclaggio: la tesi è che consapevolmente avrebbero venduto dei gioielli estorti ottenendo del denaro contante e ostacolando l’identificazione della loro provenienza. Il 35enne, al termine delle formalità, è stato portato nel carcere di Reggio Calabria.

Estorsioni, scattano le manette per un finto poliziotto

DAVOLI (CZ) – Finge di essere poliziotto e attua diverse pratiche estorsive. Le indagini a carico di una donna si sarebbero potute dissolvere dietro il pagamento di un compenso che poteva arrivare a 12mila euro. La vicenda è avvenuta ieri a Davoli, dove le forze dell’ordine, dopo aver ascoltato la donna, hanno fatto scattare la trappola nei confronti di un 31enne senza fissa dimora. Dopo un periodo di osservazione del luogo dell’incontro, i carabinieri, dopo aver bloccato l’uomo, hanno avviato una perquisizione rinvenendo cinque telefoni e varia documentazione. Al termine dell’operazione, oltre  ai domiciliari, è scattato il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con l’uomo.