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Quinta edizione del Concorso letterario “Diamo vita alle parole ( I racconti di un amico)”

romano_marino_web_notizia_waCOSENZA – L’ associazione culturale Romano Marino con la partecipazione della Fondazione Lilli Funaro ha indetto la quinta edizione del Concorso letterario “Diamo vita alle parole ( I racconti di un amico)”, patrocinato dal Comune di Cosenza e con la collaborazione dell’ Ufficio Scolastico Provinciale che ha diramato il concorso negli Istituti Scolastici di Cosenza e Rende. Il concorso nasce per la preziosa memoria del giovane Romano Marino, studente in terza della Scuola Media B. Zumbini, che a tredici anni è stato vinto dalla “sindrome da attivazione macrofagica”.  Il concorso è rivolto agli studenti di terza media e agli studenti dell’ ultimo anno delle Scuole Superiori di Cosenza e Rende, ai quali viene chiesto di svoglere una traccia sulla felicità con a corredo una ricerca sulla patologia che ha colpito Romano Marino. Il termine per la consegna degli elaborati è il 31 marzo 2017. I primi sei classificati, avranno in premio un e-reader Paper Withe offerti dalla Fondazione Lilli Funaro e dall’associazione culturale Romano Marino. La migliore ricerca sulla sindrome d attivazione macrofagica verrà premiata con un buono per l’acquisto di libri offerto dalla Mondadori di Cosenza.

Attesa per il “Concerto per Lilli” della Fondazione Funaro

peppe servillo, javier girotto e natalio mangalaviteCOSENZA – L’attesa cresce a dismisura per il  “Concerto per Lilli”, giunto alla sua XI edizione e promosso dalla Fondazione “Lilli Funaro”. L’appuntamento è per le ore 21,00 di martedì 7 luglio con il trio composto da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, che si esibirà nella prestigiosissima cornice del Castello Svevo. Il sodalizio tra Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax, clarinetto e flauti andini) e Natalio Mangalavite (pianoforte, tastiere e voce) ha radici antiche risalendo all’epoca del magnifico disco “L’amico di Cordoba”, inciso dai tre nel 2004, pubblicato per “Il Manifesto” e ora disponibile, a riprova della validità del progetto anche a distanza di anni, in una nuova versione pubblicata dalla casa discografica “Sud Music”. Produzione raffinatissima quella che celebra l’incontro tra i due argentini di Cordoba, Girotto e Mangalavite, con la magnifica voce di Peppe Servillo.  Se si volesse scorgere una sorta di fil rouge che lega il trio alla città di Cosenza basterebbe ricordare che la copertina del loro disco-simbolo “L’amico di Cordoba” venne illustrata da Mimmo Paladino, l’artista al quale si deve anche “L’Elmo dei Bruzi” che campeggia davanti al Municipio di Cosenza. Nella musica proposta da Servillo, Girotto e Mangalavite c’è una mescolanza di generi, stili e linguaggi. Non manca – come potrebbe del resto – il tango argentino con il suo carico di malinconica vena nostalgica, mescolato a sonorità tipicamente jazz, condite dalla voce e dall’ironia, molto teatrale, di Peppe Servillo, che proprio in teatro è stato apprezzato nella scorsa stagione accanto a suo fratello Toni (anche alla regia) in una nuova versione di “Le voci di dentro”, di Eduardo De Filippo. “L’elevato spessore artistico del trio composto da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite che la Fondazione “Lilli Funaro” è riuscita ad intercettare e che abbiamo voluto inserire nella programmazione di qualità del riaperto Castello Svevo – ha affermato l’Assessore Succurro – ci regalerà un evento che sarà sicuramente apprezzato dal pubblico cosentino e che rappresenterà il traino di altri eventi e concerti importanti che si susseguiranno nelle prossime settimane”.
L’Assessore Bozzo, invece, insieme alla famiglia Funaro, può essere considerato in qualche modo l’ispiratore dello spostamento a Cosenza del tradizionale “Concerto per Lilli” che negli anni precedenti si era tenuto al Teatro dei Ruderi di Cirella. “Sono grato alla famiglia Funaro – afferma oggi Bozzo quasi alla vigilia del concerto – per aver accolto la mia proposta. La città di Cosenza percepisce come propria la Fondazione “Lilli” ed è giusto che questo importante evento si tenga nel nostro capoluogo e per di più in un luogo simbolo come il Castello Svevo. La speranza è che questo concerto sia l’inizio di una lunga serie, in considerazione dei rapporti sempre più stretti che intendiamo consolidare tra il Comune di Cosenza e la Fondazione, come è testimoniato dall’avvio della seconda edizione del Premio “Docimo” e dall’auspicabile assegnazione di una borsa di studio riservata a giovani medici. Il mio sogno – ha concluso Bozzo – è che protagonista del concerto del prossimo anno possa essere, in Piazza XV Marzo, una star della musica internazionale”.

Terminati i lavori dell’XI Convegno Scientifico della Fondazione “Lilli Funaro”

convegno scientificoCOSENZA – Sono terminati ieri, 7 marzo, presso il Teatro di tradizione “A. Rendano” di Cosenza, i lavori dell’undicesimo Convegno Scientifico organizzato dalla Fondazione “Lilli Funaro” che quest’anno si è incentrato su “Formazione ed informazione: oncologia e territorio in Calabria”.

Anche quest’anno il convegno ha registrato la partecipazione di numerosi operatori del settore che hanno riempito la sala sala “M. Quintieri” del teatro cittadino, nonché  di numerose personalità del mondo scientifico calabrese e nazionale, tra cui il prof. Sebastiano Andò (Università della Calabria) i proff. Giovanni e Antonio Gasbarrini (Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma), il prof. Sebastiano Cavallaro (Policlinico Vittorio Emanuele-Catania), e il prof. Ludovico Docimo (Seconda Università di Napoli). La consueta riflessione teologica che apre la prima giornata quest’anno è stata affidata a Mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto,  che nel suo intervento ha approfondito la tematica de La famiglia davanti al problema della malattia. Numerose anche le autorità intervenute a sostegno delle attività della Fondazione: tra gli altri, il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza dott. Eugenio Corcioni e, in rappresentanza del Comune di Cosenza, gli assessori Rosaria Succurro (Formazione Coscienza Civica e Cittadinanza Attiva) e Massimo Bozzo (Qualità Della Vita, Sanità e Salute Pubblica). Proprio l’assessore Bozzo, al termine della prima giornata dei lavori, ha consegnato il Premio Rocco Docimo, istituito con il Comune di Cosenza, dedicato – in questa sua prima edizione – alla memoria del Dott. Giuseppe Mollica.

 

A conclusione dei lavori della seconda giornata, da sempre dedicata alla ricerca scientifica di base che ha per protagonisti i giovani ricercatori calabresi, sono state consegnate le borse di studio, messe a disposizione grazie i ricavati del concerto di beneficenza annuale organizzato dalla Fondazione, che nell’ultima edizione ha visto esibirsi nella splendida location dell’Anfiteatro dei Ruderi di Cirella il talento – calabrese di nascita, nazionale per il successo di pubblico e critica – della BRUNORI SAS.  Proprio il cantautore Dario Brunori  è intervenuto nella seconda giornata per premiare i ricercatori giudicati dalla commissione internazionale presieduta dal prof. Paolo Montemaggi.

Nello specifico, i vincitori di questa edizione sono: Salvatore Panza, vincitore della Borsa di Studio “Lilli Funaro” del valore di € 5.000; Rosario Amato riceve il premio di 1.500 euro, istituito lo scorso anno, dedicato alla memoria di Carola Nicoletti; Daniela Naimo si aggiudica il Premio alla migliore comunicazione di ricerca oncologica, intitolato alla piccola Irene Mancuso, il cui importo è di euro 1.000. Alla ricercatrice di Rossano, attualmente in America Claudia Capparelli è stato assegnato un ulteriore premio di euro 1.000, finanziato in collaborazione con l’associazione  “Amici di Gabriele” O.N.L.U.S., che ha espresso istituire con la Fondazione Lilli una proficuo e duratura cooperazione.

Infine è stata riconosciuta e premiata con un contributo l’attività dell’ Associazione Mo.C.I. Cosenza, attiva da anni nel territorio con numeri programmi di solidarietà.

Continua così la strategia della Fondazione Lilli di sensibilizzazione attraverso il dialogo tra mondo scientifico e esperienze cliniche territoriali nonché l’impegno a valorizzare le potenzialità dei giovani ricercatori calabresi, dei quali si sollecita l’impegno nello studio e nella partecipazione, recuperandone la fiducia anche attraverso il sostegno economico e le borse di studio assegnate costantemente all’insegna del merito e della capacità professionale.

Il Teatro Rendano ospita l’XI convegno scientifico della Fondazione “Lilli Funaro”

COSENZA – Il Teatro “Rendano” ospiterà venerdì 6 marzo e sabato 7 marzo l’appuntamento annuale con il convegno scientifico organizzato dalla Fondazione “Lilli Funaro”, giunto quest’anno alla sua XI edizione. L’iniziativa, il cui tema è “Formazione e informazione: Oncologia e territorio in Calabria”, è patrocinata dal Comune di Cosenza. Domani, mercoledì 4 marzo, alle ore 11,00, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, il programma del convegno sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale prenderanno parte l’Assessore alla Sanità e qualità della vita Massimo Bozzo, Michele Funaro, in rappresentanza della Fondazione “Lilli Funaro”, e il dott.Domenico Migaldi del Comitato Scientifico della stessa Fondazione. Il convegno di venerdì e sabato prossimi ospiterà numerose personalità del mondo scientifico ed accademico calabrese e nazionale come i professori Giovanni e Antonio Gasbarrini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, il prof.Sebastiano Cavallaro del Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania, il prof.Sebastiano Andò dell’Università della Calabria e il prof.Ludovico Docimo della Seconda Università di Napoli. La lezione magistrale di apertura sul tema “La famiglia davanti al problema della malattia” è affidata a Mons.Luigi Renzo, Vescovo di Mileto.Nel corso della conferenza stampa di domani si parlerà anche dell’assegnazione, da parte della Fondazione “Lilli Funaro” delle borse di studio e dei contributi alla ricerca, e dell’attribuzione del Premio “Rocco Docimo”, voluto dal Comune di Cosenza e intitolato alla memoria del prof.Rocco Docimo, medico cosentino scomparso il 5 luglio 2002, figura di assoluto prestigio nell’ambito della chirurgia nazionale. La consegna del Premio “Docimo” avverrà venerdì 6 marzo, alle ore 17,00, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”. Alla sua prima edizione, il riconoscimento sarà attribuito alla memoria di un altro medico cosentino scomparso, il prof.Peppino Mollica, anch’egli figura di primo piano della nostra città, dalle indiscusse doti professionali e soprattutto umane.

Consegna del premio “Rocco Docimo” venerdì al Rendano

COSENZA – L’Amministrazione comunale di Cosenza e la Fondazione “Lilli Funaro” Onlus, hanno istituito, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa,  il premio annuale “Rocco Docimo”, intitolato alla memoria del prof.Rocco Docimo, medico cosentino, figura di assoluto prestigio nell’ambito della chirurgia nazionale alla quale diede grande lustro anche con la sua attività accademica, esplicata nell’Università di Napoli, dove fu più volte titolare delle cattedre di Chirurgia Geriatrica, Chirurgia d’Urgenza e di Clinica Chirurgica, fino a ricoprire incarichi importanti come, tra gli altri, quelli di Presidente della Società Italiana di Chirurgia, della Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza, della Società Italiana di Fisiopatologia Chirurgica e della Società Italiana Chirurghi Universitari. Finalità del premio “Rocco Docimo” è quella di attribuire annualmente il riconoscimento ad un medico cosentino che, nel corso della sua attività, si sia particolarmente distinto sia per le proprie capacità professionali, sia per aver dato lustro alla città di Cosenza. In occasione della sua prima edizione, il premio “Prof.Rocco Docimo” sarà assegnato alla memoria del prof.Giuseppe Mollica “per aver messo sempre il paziente al centro della sua meritoria ed indimenticabile attività di medico”. La consegna del premio “Docimo” avverrà venerdì 6 marzo, alle ore 17,00, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, nell’ambito del convegno scientifico, organizzato dalla Fondazione “Lilli Funaro”, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione e che avrà per tema “Formazione ed Informazione: Oncologia e Territorio in Calabria”.

L’istituzione del Premio “Docimo” è stata fortemente voluta dall’Assessore alla sanità del Comune di Cosenza Massimo Bozzo, che dichiara: “Insieme alla Fondazione “Lilli Funaro” ci è sembrato doveroso istituire un premio che portasse il nome del prof.Rocco Docimo, una delle espressioni più importanti della medicina calabrese al cui magistero si sono formate intere generazioni di medici cosentini. Accanto a questa scelta c’è poi quella di assegnare questo riconoscimento, alla sua prima edizione, alla memoria di un altro medico cosentino scomparso, il prof.Peppino Mollica, anch’egli figura di primo piano della nostra città, dalle indiscusse doti professionali e soprattutto umane”.

Il prof.Mollica nasce a Cosenza il 24 novembre 1930 nel centro storico. Si laurea nel 1956 in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli. Nel 1958 inizia a frequentare l’Ospedale civile dell’Annunziata come tirocinante e, dopo aver sostenuto un concorso, diventa assistente della Divisione di Medicina diretta dal prof.Mario Valentini. Il suo impegno ed il suo carattere aperto e leale gli consentono rapidamente di farsi apprezzare da colleghi e pazienti. In Ospedale cerca in tutti i modi di dare sostanza al suo impegno, distinguendosi per acume clinico e capacità diagnostiche, coniugate ad uno spiccato senso di compartecipazione alla sofferenza del malato, al quale si accosta sempre con grande affetto. Nel 1970 lascia il reparto di Medicina Interna per trasferirsi nella Divisione di Gastroenterologia, appena fondata e diretta dal Prof.Giovanni Manno, con cui nasce una feconda collaborazione professionale ed una grande amicizia. Nel 1983 diventa primario di gastroenterologia presso il presidio ospedaliero “Ferrari” di Castrovillari dove resta per dieci anni. Nel 1994 vince il concorso di primario della Divisione di Gastroenterologia del Presidio ospedaliero dell’Annunziata di Cosenza, coronando il sogno di una vita, ma, purtroppo, prima ancora di prendere servizio, improvvisamente si spegne, nella notte del 2 settembre.