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Sequestrati prodotti fitosanitari nel cosentino

TORTORA (CS) – Oltre duecento confezioni di prodotti fitosanitari sono stati sequestrati dai Carabinieri Forestali a Tortora.

Il sequestro è stato fatto nell’ambito dei controlli che hanno interessato attività commerciali con vendita di tali prodotti ubicati nella zona dell’alto Tirreno Cosentino. I fitosanitari sono stati trovati in un magazzino privo delle autorizzazioni sanitarie previste.
Oltre al sequestro dei prodotti, i carabinieri forestali hanno proceduto ad elevare una sanzione amministrativa al proprietario del negozio che avrebbe dovuto smaltirli come previsto dalla vigente normativa.

Scala Coeli, sequestrate vasche di depurazione

COSENZA Nel corso di controlli mirati a prevenire e reprimere reati a danno dell’ambiente e della salute, avendo proceduto ad effettuare delle verifiche sulla regolare gestione della depurazione fognaria nella frazione San Morello di Scala Coeli (CS), è stato accertata dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano l’assenza totale di impianti.  Gli scarichi fognari infatti venivano semplicemente convogliati, in tre vasche disperdenti e assolutamente non adeguate alla normativa vigente con smaltimento dei reflui solidi e liquidi (le cosiddette acque nere) su suolo in parte boscato ed in impluvi naturali che sfociano nel torrente Arso, corso d’acqua pubblico iscritto nel relativo elenco. Le indagini sono in corso, tuttavia è risultato evidente l’inquinamento del suolo, per via della mancanza di depurazione, ovvero della tenuta delle vasche, che sono state poste sotto sequestro assieme al terreno di proprietà dell’“Istituto Diocesano Sostentamento Clero della Diocesi di Rossano-Cariati”, in località “Ortale” Frazione San Morello di Scala Coeli  ed in località “Donna”; sequestrato anche il collettore di scarico del rifiuto liquido, nell’ivi esistente impluvio naturale che risulta affluente del torrente. Le competenze in merito alla depurazione dei reflui fognari e per l’acquisizione dell’autorizzazione allo scarico, sono stabilite dalla Legge, che obbliga il Sindaco a procedere al trattamento delle acque provenienti da pubblica fognatura. Inoltre, lo stesso, quale Autorità Sanitaria Locale, è titolare in materia di igiene e sanità pubblica e, nel caso in esame, detiene poteri e doveri che sembra non siano stati esercitati dal Comune di Scala Coeli, unitamente alla struttura tecnica.

Eseguiti controlli edilizi a Bocchigliero

La stessa stazione carabinieri forestale di Rossano, nei giorni scorsi durante il controllo del territorio, in località Santa Croce – Piano dell’Eremita di Bocchigliero (Cs) ha accertato i lavori di realizzazione di un capannone senza nessuna autorizzazione. Per violazione alle norme urbanistiche è stato eseguito il sequestro dell’opera, deferendo in stato di liberta’ il proprietario, C.B. di Bocchigliero. Lo stesso cittadino era già stato denunciato qualche mese fa, a seguito di indagini ed appostamenti , per la realizzazione di una pista abusiva di smacchio all’interno del demanio fluviale.

 

Miriam Caruso

 

            

Cambio alla guida del Comando dei Carabinieri Forestale di Cosenza

COSENZA  – Cambio al Comando dei Carabinieri Forestale di Cosenza. Il Tenente Colonnello Vincenzo Perrone subentra al Colonnello Giuseppe Melfi che nei giorni scorsi ha lasciato la guida del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza. Il Ministero della Difesa, infatti, gli ha concesso un’aspettativa di cinque anni per assolvere al nuovo e prestigioso incarico di Direttore del Parco Nazionale del Pollino.

Melfi, al comando Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza, ha effettuato numerose inchieste, finalizzate al  contrasto dei tagli forestali furtivi, incendi boschivi la lotta al traffico dei rifiuti, dimostrando grandi doti anche nell’azione di divulgazione e l’educazione ambientale. Ha diretto praticamente tutti gli Uffici dell’assorbito Corpo Forestale fino al livello provinciale occupandosi delle materie tipiche della specialità. Classici filoni d’inchiesta che potrebbero anche portare, nei prossimi mesi, ad importanti attività di contrasto ai danni all’ambiente in provincia di Cosenza. La guida del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza, articolazione provinciale della specialità neo-acquisita dall’Arma dei Carabinieri, importante avamposto nelle aree rurali e montane del paese, viene quindi presa dal Ten. Colonnello Vincenzo Perrone, già da alcuni mesi a Cosenza, ufficiale superiore di provata esperienza che si è particolarmente distinto, negli ultimi anni, alla guida del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Pollino di Rotonda (PZ).  

Il nuovo Comandante, in servizio dal 1995, ha iniziato la sua carriera presso il Comando Regionale di Genova dove ha assolto gli incarichi di Responsabile del Centro Operativo AIB e di Responsabile del Meteomont per la Regione Liguria.  E’ stato Responsabile del Nucleo di Polizia Forestale  e successivamente responsabile del II e del III Reparto Operazione Adorno RC e poi del Coordinamento Distrettuale di Castrovillari, Capo del Nucleo Controlli CEE settore olio e zucchero, Capo dell’Ufficio Biodiversità di Cosenza. Comandante del Reparto Carabinieri P.N. del Pollino e responsabile del Nucleo Cinofilo Antiveleno e del Gruppo Operativo Speciale nel Parco. Di recente ha coadiuvato gli uomini del Comandante Provinciale Col. Pietro Sutera nelle attività di analisi sul fenomeno incendi boschivi.

Perrone, andrà a guidare le numerose Stazioni Carabinieri Forestale che costiutiscono il fulcro per il mantenimento in provincia dell’unitarietà dell’azione Forestale prevista dal D.lgs 177/2016. Territorio vastissimo, estremamente complesso dal punto di vista orografico mai scevro di problematiche forestali ed ambientali.

Sorpreso a trafugare alberi, denunciato un sessantenne

MARANO MARCHESATO (CS) – Nei giorni scorsi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza, durante un servizio di controllo del territorio svolto in varie località del Comune di Marano Marchesato e mirato alla prevenzione dei tagli furtivi, hanno colto in flagranza di reato un sessantaduenne di Marano Principato intento a trafugare alcune piante da un bosco in località “Piano delle Quarte”. I militari dopo aver udito il rumore della motosega, hanno individuato il luogo oggetto del reato ed hanno colto l’uomo mentre  caricava la legna da poco prima tagliata con l’ausilio di una motosega,  su di un camion per mezzo di una piccola pala meccanica con la quale aveva anche trascinato le piante oggetto di furto dall’interno del bosco. La legna, circa 20 quintali di Cerro, è stata consegnata al Comune di Marano Marchesato quale Ente proprietario, l’uomo è stato deferito alla competente Procura della Repubblica di Cosenza.  L’attività di prevenzione posta in essere dai militari, tende a reprimere un fenomeno, che se pur limitato, mina l’equilibrio paesaggistico ambientale delle aree più pregiate della parte sommitale della Catena Costiera paolana, area che, per le sue caratteristiche floristiche ed ambientali, è fonte di biodiversità di notevole importanza. Il livello di attenzione dei Carabinieri Forestali a prevenzioni dei reati a danno dell’ambiente resta alto.

Rende, estirpano piante in maniera abusiva: inflitte sanzioni per ventiduemila euro

RENDE (CS) – I militari della stazione carabinieri forestale di Cosenza hanno posto sotto sequestro un’area di 7600 mq in località “Piano di Maio” di Rende dove, con l’ausilio di un mezzo meccanico, nei mesi scorsi sono state sradicate piante di Roverella, Corbezzolo, Pioppo ed carabinieri forestaleErica Arborea. Sul terreno sono stati rinvenuti anche diversi cumuli di piante forestali, presenti sul suolo prima dell’intervento illecito di estirpazione. Il personale intervenuto ha verificato che i lavori sono stati eseguiti senza le autorizzazioni paesaggistiche, ambientali e idrogeologiche necessarie. Tale attività ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria dell’amministratore di una società immobiliare di Cosenza per aver proceduto all’illecita estirpazione del bosco, contro la quale è stata anche elevata una sanzione amministrativa per un importo di € 22.400.

Deferito 34enne per furto di legna in zona protetta

COSENZA  – Dovrà rispondere di furto aggravato di legname in proprietà comunale, N.C.,classe 1983 di Rossano, sorpreso dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano in flagranza di reato mentre in località “Zagaria Cerasaro” tagliava e asportava piante di Cerro. L’area oggetto del furto ricade nel territorio comunale ed è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. L’uomo, tratto in arresto è stato  posto in libertà ai sensi dell’art 121 disp. att. Cpp. Si è inoltre proceduto al sequestro di 10 quintali di legna, dati in custodia giudiziaria al Comune di Rossano proprietario dei beni,  22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta e della motosega usata per il taglio. Conseguentemente l’uomo e’ stato deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

Sequestrato bosco di castagno a Bocchigliero

BOCCHIGLIERO – Quaranta ettari di bosco di alto fusto di castagno e specie quercine, ubicate nel territorio di Bocchigliero e di proprietà del comune, sono stati posti sotto sequestro dal personale del Comando Stazione Forestale di Rossano in località “Basilicò”. Dieci le persone indagate a cui sono contestati a vario titolo, reati che vanno dall’abuso d’ufficio, al falso ideologico e materiale in atto pubblico, alla turbativa d’asta, alla truffa aggravata ai danni della Regione Calabria, alla indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. E’ quanto è emerso  dalle indagini che hanno riguardato il bosco oggetto del sequestro per il quale il Comune di Bocchigliero, partecipando al bando regionale per la concessione di un finanziamento nell’ambito del PSR  2007/2013, denominato “Accrescimento del valore economico delle Foreste”, ha ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento regionale di € 137.000 ovvero il 60% dell’importo complessivo dell’investimento. Dagli esiti delle indagini è emerso che il bosco Basilicò sarebbe stato falsamente classificato come un lotto boschivo governato a ceduo in modo tale da poter effettuare il taglio presentando una semplice S.C.I.A. (dichiarazione certificata di inizio attività) anziché richiedere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria. Dopo accurati accertamenti effettuati sulla superficie boschiva è stato appurato che il bosco in questione è caratterizzato da una fustaia e pertanto soggetto a relativa progettazione ed autorizzazione da parte dell’organismo preposto della Regione Calabria. Si è inoltre accertato il conseguimento di un acconto di migliaia di euro proveniente dal finanziamento in questione avvenuto nel 2015 quando ancora i lavori non erano ancora stati appaltati. Il personale del Corpo Forestale ha inoltre constatato che le lavorazioni boschive sono state aggiudicate ad una ditta edile di San Giovanni in Fiore la cui natura non prevede assolutamente tale tipo di lavori, ditta che  in parte ha  subappaltato ad altra ditta dello stesso Comune. Le attività di indagini, rientrano tra quelle disposte a difesa dell’ambiente e per tutela del patrimonio pubblico dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.

Abbandono di rifiuti in Sila, seimila euro di sanzioni

SPEZZANO DELLA SILA (CS) – Gli uomini del Corpo Forestale del Comando Stazione di Spezzano della Sila hanno individuato e sanzionato alcune persone responsabili di abbandono indiscriminato di rifiuti. In particolare, durante uno specifico servizio di controllo, con appostamenti mirati, in un’area posta lungo la strada provinciale 247 Moccone-Rose, in località Guzzolini, oggetto di continui abbandoni di spazzatura di ogni tipo il personale del Corpo forestale dello Stato, anche attraverso alcune riprese video, ha accertato l’identità degli automobilisti che, transitando lungo l’arteria, abbandonavano sul luogo i rifiuti. In sole due settimane del mese di ottobre sono state elevate oltre seimila euro di sanzioni, ma sono ancora al vaglio diverse altre immagini girate sul posto. Le operazioni condotte dal Comando Stazione Forestale di Spezzano della Sila si inseriscono nell’ambito di una campagna di controllo e di intensificazione delle attività a contrasto del fenomeno dell’illecito abbandono e deposito incontrollato di rifiuti che purtroppo non risparmia alcune zone incantevoli dell’altopiano silano.

Raccolta funghi, in provincia di Cosenza sanzioni per 5mila euro

COSENZA – Continuano i controlli del Corpo Forestale dello Stato sulla raccolta funghi. Sono diverse le sanzioni amministrative elevate sul territorio provinciale in violazione alla legge n. 30 del 26 novembre 2001 che regolamenta la raccolta dei funghi spontanei epigei freschi all’interno del territorio regionale. In particolare nella Presila Cosentina, nel territorio dei Comuni di Spezzano Piccolo, Celico e Spezzano della Sila, in località particolarmente frequentate da cercatori di funghi, sono stati controllate in queste settimane centinaia di persone intente a cercare e raccogliere funghi. A seguito di tali controlli diverse le persone risultate non regolari poiché utilizzavano mezzi non idonei, come buste e secchi in plastica e rastrelli, oppure perché sprovviste di tesserino regionale. A seguito di tale attività sono stati elevati e contestati ai trasgressori sanzioni amministrative per circa cinquemila euro. La stessa attività è stata estesa sul territorio degli altri Comuni ricadenti nella giurisdizione di pertinenza del Comando quali Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Trenta dove insistono diversi luoghi frequentati da ricercatori di funghi.

Donna ai domiciliari per aver appiccato un incendio

CERZETO (CS) – L’hanno colta in flagrante mentre appiccava il fuoco nelle campagne di San Giacomo, nel comune di Cerzeto. Per questo una donna di 68 anni è finita ai domiciliari per il reato di incendio doloso. La misura restrittiva è stata disposta dal Gip del tribunale di Cosenza Francesco Branda ed eseguita dal personale dei Comandi Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri e Cerzeto. La donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi il 17 agosto 2016 in una località di alta rilevanza naturalistica ed ambientale, sottoposta durante il periodo estivo al rigido controllo del Corpo Forestale dello Stato poiché in passato è stata più volte arsa dalle fiamme. Con l’ausilio di un sistema di videosorveglianza e per merito dell’accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini, e condotta dal Pubblico Ministero Donatella Donato, la responsabile dell’incendio è stata individuata. La donna è stata ripresa mentre dava fuoco agli arbusti affacciati sul ciglio della strada con un accendino, per poi darsi alla fuga in auto. L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento i Vigili del Fuoco.