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Salerno, De Rose e De Caprio coordinatori di Forza Italia per la provincia di Cosenza

COSENZA – La coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, d’intesa con il vice Roberto Occhiuto, ha provveduto a ripristinare l’organismo di coordinamento del partito per la provincia di Cosenza. E’ composto da tre esponenti azzurri: Carmelo Salerno, consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi e coordinatore della città capoluogo, Luigi De Rose, coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia, Antonio De Caprio, sindaco di Orsomarso. «Esprimiamo viva soddisfazione e grande senso di responsabilità – affermano i tre componenti del coordinamento in una nota congiunta – e lavoreremo nella prospettiva, già delineata dal coordinamento regionale, del pieno coinvolgimento del territorio al fine di recepire ed interpretare le reali aspettative ed esigenze». (Nella foto di Osvaldo Spizzirri il consigliere comunale di Cosenza Carmelo Salerno)

Anci, Alessandro Sciullo in commissione Politiche Abitative, Urbanistica e Lavori Pubblici

COSENZA – Il consigliere comunale di Torano Castello Alessandro Sciullo, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Cosenza, entra a far parte della Commissione Politiche Abitative, Urbanistica e Lavori Pubblici
«Sono lusingato e orgoglioso – dichiara Sciullo – di apportare il mio modesto contributo all’Associazione Nazionale dei Comuni italiani, in collaborazione con il delegato politico di Commissione Mario Occhiuto. Credo molto nel confronto istituzionale e mi impegnerò, nei settori di riferimento che mi sono stati assegnati,a promuovere ulteriormente sul piano nazionale il mio territorio».
Con Sciullo si è congratula Vincenzo Trotta, coordinatore provinciale dei giovani nella provincia cosentina: «Siamo particolarmente soddisfatti di vedere esponenti del nostro movimento entrare a far parte di una importante commissione che abbraccia temi di quotidiana importanza. Sono certo che si impegnerà a rappresentare il suo territorio e le istanze che da esso provengono, e che possa questo essere slancio per la crescita del movimento giovanile nella sua area di riferimento»

Consiglio regionale, Irto confermato alla presidenza. Forza Italia senza rappresentanti

REGGIO CALABRIA – Nicola Irto, del Pd, è stato confermato alla presidenza del Consiglio regionale della Calabria. Ad Irto è stata sufficiente la prima votazione per ottenere la conferma nell’elezione di metà mandato. Ha ottenuto 24 voti, tre in più di quelli necessari in occasione delle prime due consultazioni. 

L’elezione di Pino Gentile rafforza l’asse Pd-Ap. Santelli parla di inciucio

Pino Gentile di Alternativa Popolare e Enzo Ciconte del Partito Democratico stati eletti vice presidenti al termine della prima votazione. Gentile ha ottenuto 13 voti e Ciconte 12. Sei sono andati a Wanda Ferro, sostenuta da Forza Italia. Giuseppe Neri, del gruppo Democratici e progressisti, e Giuseppe Graziano, del gruppo Cdl, sono stati confermati segretari questori. Neri ha ottenuto 13 voti e Graziano 11. Domenico Tallini, del gruppo Misto, ha ottenuto 7 voti. Si rafforza così l’asse Pd-Ap già consolidato al governo nazionale. Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia, partito escluso dall’ufficio di presidenza, parla di connubio tra Renzi e Alfano: ««Quello che è accaduto a Reggio Calabria, in occasione del rinnovo dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale – scrive in una nota l’esponente forzista – fa chiarezza definitivamente sull’asse Pd-Ap, che costituisce l’ossatura del governo nazionale e che contraddistingue tutte le alleanze regionali. In Calabria questa alleanza è rappresentata dall’asse Oliverio-Gentile, che non si sono fatti scrupolo di inciuciare tra loro pur di negare ogni doverosa rappresentanza istituzionale a Forza Italia. Il Pd calabrese e Oliverio hanno scelto di penalizzare l’unica opposizione seria e leale perché condividono con Ap metodi e modi di fare politica che richiamano al Medioevo e che gli elettori, sin dalle politiche, spazzeranno via».

Leone replica: «Le sconfitte politiche alimentano il nervosismo di Forza Italia»

Rapida la replica del segretario amministrativo di Alternativa Popolare Gianfranco Leone: «L’on. Santelli, che colleziona sconfitte una dietro l’altra, non poteva che offendere la personalità dell’on. Gentile, che senza alcun accordo politico è stato il primo eletto nell’Ufficio di Presidenza regionale, per giustificare tutti gli intrighi che lei ha compiuto in questi giorni con settori del Pd. Ci dispiace – prosegue – che il centrodestra in Calabria sia ridotto in questo stato e ci dispiace anche che Wanda Ferro, candidata alla vicepresidenza del Consiglio regionale, non abbia preso nemmeno tutti i voti dei consiglieri di Forza Italia. Scaricare su altri le responsabilità delle sconfitte e non ammettere la Caporetto politica è segno solo di profondo nervosismo. Continui l’on. Santelli a proseguire con arroganza, protervia e prepotenza, perché sicuramente i risultati dell’estinzione di Forza Italia prima poi arriveranno».

Giuseppe Graziano rischia l’espulsione dal partito

Intanto, alla luce dei risultati del voto in aula, emerge la posizione di Giuseppe Graziano, rieletto Segretario Questore del Consiglio regionale senza i voti del suo partito. Forza Italia, in una nota, prende atto «che è organico alla maggioranza Pd-Ap, e pertanto venerdì 15 settembre si riunirà il coordinamento per il suo deferimento ai probiviri del partito per la procedura di espulsione». 

I difficili rapporti tra Forza Italia e Alternativa Popolare in consiglio regionale

COSENZA – «Abbiamo osservato, fino ad oggi in rispettoso silenzio, che il partito di Forza Italia in Calabria decidesse, senza coinvolgere la minoranza rappresenta da Alternativa Popolare, le posizioni da indicare nell’Ufficio di Presidenza della Regione Calabria. I dirigenti di Forza Italia hanno volutamente ignorato la forza, la consistenza e la compattezza di Alternativa Popolare, che pure ha consentito a quel partito la riconquista determinante della città di Catanzaro». Lo afferma in una nota il segretario amministrativo regionale e segretario provinciale di Cosenza di Alternativa Popolare Gianfranco Leone. «Dunque – prosegue – Forza Italia, con un atto a dir poco arrogante, ha deciso di occupare tutte e due le caselle di vicepresidente e di segretario del Consiglio di presidenza, annullando la partecipazione politica della minoranza rappresentata da Alternativa Popolare. Vorremmo ricordare ai vertici di Forza Italia che Alternativa Popolare non solo concorre all’elezione dell’Ufficio di presidenza con eguali diritti ma si candida ad occupare legittimamente alcuni posti di rilievo che spettano al partito nella qualità di minoranza. E’ naturale che presenteremo nostri candidati, sui quali chiederemo legittimamente il voto all’interno del Consiglio regionale, nel rispetto delle prerogative assegnate ad ogni Consigliere regionale. Nessuno pensi che ci siano consociativismi o, peggio, trasversalismi. Le regole delle politica sono queste e ogni partito ed ogni consigliere ha il diritto di concorrere, in libertà e in piena autonomia, alle scelte dei propri rappresentanti. Per intanto, registriamo, non solo la compattezza di Alternativa Popolare in Calabria, ma le defezioni già presenti in Forza Italia, con la grave umiliazione che il partito ha voluto infliggere al Consigliere regionale Graziano, che pure di quel partito è stato fra i primi eletti. Questa precisazione è dovuta soprattutto perché, ripetutamente, i vertici di Forza Italia hanno ignorato le regole del consenso e, per meri giochi interni, hanno voluto designare due rispettabilissimi candidati della stessa provincia, escludendo tutto il resto della Calabria. Affermiamo queste cose non per campanilismo becero ma perché sono state violate tutte le regole del rispetto reciproco che deve esistere tra i partiti di opposizione. Dunque – conclude Leone – per noi la partita resta tutta aperta, non indietreggeremo, non faremo accordi sottobanco ma chiederemo ad ogni consigliere di scegliere, liberamente e senza alcun condizionamento, i propri rappresentanti nell’Ufficio di Presidenza regionale». 

Emergenza incendi, Forza Italia: «Il Governo intervenga»

ROSE (CS) – «Gli incendi stanno mettendo in ginocchio la nostra terra. Oggi, tra gli altri, un incendio devastante ha colpito Castiglione, Rende e Rose. Una lingua di fuoco lunga chilometri. A Rose l’intervento tempestivo degli abitanti, in contrada Pianette, ha impedito gravissime conseguenze alle abitazioni e a tuttora la situazione è critica. Mentre a Rende chiusa per ore la Ss 107 con uscita obbligatoria allo svincolo che porta al centro storico. Non sono solo piromani. Potrebbe esserci una strategia organizzata e criminale».

Lo dichiarano in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Vincenzo Trotta, intervenuto sul posto dell’incendio, ed il consigliere provinciale di Forza Italia Eugenio Aceto.
«I nostri territori bruciano nella disorganizzazione più totale della Regione e nel disinteresse del Governo, che ha svuotato  la Provincia di risorse, che versa nella difficoltà di effettuare la manutenzione delle strade, che risultano in condizioni pessime, tra le erbacce e con gli alberi che si ‘incontrano’ da un lato all’altro della strada, come nel caso di Rose.
Servono tecnologie avanzate per tutelare il nostro patrimonio e la sicurezza dei calabresi. È incomprensibile come in un’epoca in cui le tecnologie satellitari danno la possibilità di controllare ogni metro di territorio, non si riesca a mettere freno a quest’emergenza che ha assunto dimensioni apocalittiche. Non si può permettere a squallidi, malati, farabutti ed avidi di avere meglio»

Acri, Forza Italia ufficializza sostegno a Vigliaturo

ACRI (CS) – Forza Italia sosterrà la candidatura a sindaco di Anna Vigliaturo alle imminenti elezioni amministrative che si svolgeranno ad Acri il prossimo 11 giugno. «L’intesa elettorale – si legge nella nota – giunge a seguito di consultazioni avvenute tra il coordinatore provinciale di Forza Italia Luigi De Rose e la candidata centrista, in accordo con i vertici del partito e sulla base dell’impegno profuso dal referente per la campagna elettorale Cosimo Fabbricatore».

Si rafforza l’asse di Forza Italia per la stagione politica del dopo Oliverio

COSENZA – L’intervento estemporaneo, quasi a gamba tesa, del senatore Giovanni Bilardi nel dibattito della metropolitana leggera di Cosenza conferma il sospetto, non sfuggito nei giorni scorsi agli osservatori, di un prossimo riposizionamento del parlamentare reggino, destinato probabilmente ad un ritorno alla casa madre, in Forza Italia. Perché mai Bilardi, esponente a Palazzo Madama di Alternativa Popolare, senta l’esigenza di sferrare un attacco frontale ad Oliverio su una vicenda probabilmente poco conosciuta dal parlamentare reggino, sembra piuttosto chiaro. L’ex esponente della Lista Scopelliti ha la necessità di prendere in maniera netta le distanze dalla presidenza della regione targata Pd e di lanciare un segnale di insofferenza ad Alfano, talmente proiettato sul centrosinistra da avvertire il bisogno di eliminare la parola “destra” dal nome del soggetto di cui il ministro degli esteri è tra gli esponenti più autorevoli. Bilardi al contrario, sente che in Calabria la prossima stagione potrebbe tingersi di azzurro ed è pronto a siglare un patto di ferro con Mario e Roberto Occhiuto per favorire la scalata dell’uno o dell’altro, alle stanze della cittadella. Un carro sul quale è già salito anche Pietro Aiello, altro esponente della formazione partitica in cui è confluito il Nuovo Centro Destra, ma schierato a Catanzaro a sostegno di Sergio Abramo. Le difficoltà in cui annaspa Oliverio, amplificate anche dalla fase di scissione del Pd e dalle dinamiche determinate in seno allo stesso Partito Democratico dalle correnti che si muovono in maniera spesso contrapposta, stanno spianando la strada ad un ritorno del centrodestra alla guida della Regione, secondo quella legge non scritta dell’alternanza cui la Calabria non è mai venuta meno da quando si procede all’elezione diretta del presidente. Per la prestigiosa carica in pole c’è Roberto Occhiuto. L’ex Udc ha però la necessità di trovare solidi appoggi anche nella altre province dove il suo nome e la sua attività istituzionale è meno radicata sul territorio. In questa direzione vanno i tentativi di comporre un’alleanza con due big del calibro di Bilardi a Reggio Calabria e di Pietro Aiello a Catanzaro.

Marcello Fiori a Cosenza: «La politica illuminata di Occhiuto esempio del nuovo rinascimento italiano»

COSENZA – «Contrariamente a quello che qualcuno ancora afferma, non siamo un partito di plastica. Forza Italia ha seimila amministratori, 500 sindaci e 100 consiglieri regionali. E’ un pezzo molto importante della classe dirigente che ogni giorno deve affrontare realmente i problemi di milioni di cittadini». Marcello Fiori, responsabile nazionale Enti locali del partito berlusconiano, ricorda i numeri su cui Forza Italia può contare sul territorio nazionale, intervenendo a Cosenza al seminario sulla rigenerazione urbana in corso di svolgimento presso il Castello Svevo. «Il nostro viaggio parte dal Sud perché proprio dalla buona amministrazione di città come Cosenza si può lanciare un segnale importante per il buon governo dell’Italia». Non lo dice a chiare lettere. Marcello Fiori però designa gli interpreti di questo positivo esempio di gestione pubblica quali candidati a rivestire prossimamente la carica di presidente della Regione. Che sia Mario o Roberto non importa. Il modello “Occhiuto” va esportato. «Quello che è stato fatto a Cosenza ha una valenza politica nazionale – continua Fiori – Faccio i complimenti a Jole Santelli per il lavoro portato avanti in una regione bella e difficile qual è quella calabrese: Cosenza splende in un territorio dove il presidente Oliverio ha pensato bene di non assegnare le deleghe dei due settori in crescita nel sud, agricoltura e turismo. Interverremo sulle emergenze sociali in chiave produttiva – ha aggiunto l’esponente forzista – e non inseguendo il mito del reddito di cittadinanza. Dalle amministrazioni locali illuminate come quella di Cosenza parte il nuovo rinascimento italiano».
«In questi decenni la politica ha abbandonato i comuni ed ha dimenticato l’idea pedagogica della bellezza. Il territorio è stato deturpato e ha prodotto marginalità e devianza». Così Mario Occhiuto nel corso del suo intervento. «La depressione del concetto di bellezza – ha aggiunto il sindaco di Cosenza – ha prodotto negli anni sessanta degrado in tutto il Paese e non vi è dubbio che ciò abbia dequalificato le città. Dobbiamo riabilitarle dopo gli scempi compiuti nei decenni e questo vale per ogni centro urbano. Incideremo nei quartieri periferici di Cosenza attraverso una rigenerazione sociale che passerà dallo sport alle opere pubbliche e questo consentirà di generare un welfare produttivo. Il piano periferia e l’agenda urbana ci daranno gli strumenti finanziari per la cittadella dello sport – ha proseguito Occhiuto – con il nuovo Stadio, il bocciodromo, il centro benessere. Sulla stazione di Vaglio Lise – ha continuato il Sindaco – e sul terzo lotto di via Popilia interverremo con una funzionalità Santelli e Occhiutoche sarà effettiva e che sarà contornata da verde attrezzato e piazze che agiranno da bonifica.
Solo nella stazione ferroviaria esiste un perimetro di 60 mila metri quadrati che non è mai stato utilizzato e nel quale porteremo il Comando di polizia municipale il mercato ortofrutticolo e che sarà immerso nel più grande parco urbano , con oltre due chilometri aggiuntivi di verde».
Infine il sindaco ha annunciato la conclusione entro fine anno dei lavori di costruzione del Ponte di Calatrava: «Sarà più bello di quello di Siviglia, mentre il Planetario offrirà un fulcro di discussione scientifica».

Del Giudice passa a Forza Italia: «Maturi i tempi per aderire al partito»

COSENZA – «Oggi si compie – sottolinea Del Giudice nel motivare il suo ingresso in Forza Italia – un percorso naturale iniziato con la mia elezione, nelle amministrative del giugno 2016, nella lista “Cosenza sempre più”, direttamente collegata al Sindaco Mario Occhiuto. Alla luce, inoltre della mia elezione, a fine gennaio, anche al Consiglio provinciale, nella lista “Cosenza Azzurra”, ho ritenuto maturi i tempi per aderire al partito che ha forti riferimenti nella città di Cosenza, con il Coordinatore regionale Jole Santelli, il deputato Roberto Occhiuto ed il Sindaco della città capoluogo Mario Occhiuto. Una decisione la mia – spiega ancora Del Giudice – volta a non disperdere il patrimonio dell’intera lista e degli elettori che hanno contribuito alla mia affermazione all’interno del Consiglio comunale di Cosenza. Questa mia adesione a Forza Italia si colloca nella prospettiva delle future sfide elettorali che vedranno il partito impegnato in un percorso di ristrutturazione e rigenerazione cui si accompagnerà un’attenzione particolare per le nuove generazioni che rappresenteranno il tessuto della nostra comunità negli anni a venire». Il consigliere Del Giudice conserva la sua appartenenza al gruppo consiliare di “Cosenza sempre più”.

Non tardano ad arrivare gli attestati di stima.  «A nome del Coordinamento città di Cosenza di Forza Italia desideriamo esprimere la nostra massima soddisfazione per l’adesione tra le fila azzurre del consigliere comunale e provinciale Sergio Del Giudice». Con il consigliere Del Giudice Forza Italia continua con la sua attività di radicamento sull’intero territorio bruzio. Salutano così, l’ingresso in Forza Italia del consigliere Sergio Del Giudice,il Coordinatore cittadino e consigliere comunale Carmelo Salerno ed il vicecoordinatore Alessandro Biafora. «Siamo convinti che l’esperienza politica del consigliere Del Giudice saprà apportare nuova energia all’interno del nostro partito, utile per ritornare ad essere protagonisti nelle future sfide elettorali che ci attendono». I dirigenti concludono  «Siamo sicuri che il consigliere Del Giudice rafforzerà, in seno all’assise del capoluogo bruzio, l’azione amministrativa del Sindaco Mario Occhiuto, quest’ultimo impegnato insieme alla sua Amministrazione nell’opera di rinvigorimento della Città di Cosenza»

 

Ennio Morrone: «La Santelli desertifica Forza Italia»

COSENZA – All’indomani del voto per le regionali del 23 novembre 2014, Ennio Morrone era il maggiore indiziato tra coloro che avrebbe dovuto cedere il posto a Wanda Ferro nel caso in cui l’antagonista di Mario Oliverio avesse vinto la sua battaglia giudiziaria per entrare a Palazzo Campanella. Ad essere estromesso dal consiglio è stato invece Giuseppe Mangialavori. «Perché molti non conoscono la legge elettorale. Non mi sorprende poiché la noprma è piuttosto complicata» dice Ennio Morrone all’indomani della sentenza del Tar. «Io sono il primo degli eletti nel sistema maggioritario, a titolo pieno e senza resti – chiarisce – Dunque la mia permanenza non era in discussione. Rischiavano l’ultimo degli eletti del maggioritario e del proporzionale, ovvero Giuseppe Mangialavori e Nazzareno Salerno. Non so perché tutti mi hanno tirato in ballo in questa vicenda a me estranea». Sicuramente è un esito non gradito ai vertici regionali di Forza Italia. Jole Santelli è stata piuttosto chiara. O no? «Se Jole Santelli ritiene che io non sono una persona perbene lo dica pure, e però lo dimostri. Perché non è consentito a nessuno lanciare subdoli messaggi per fare intendere cose non vere. Ma soprattutto la Santelli, nelle sue dichiarazioni, parla di allineamento dei giudici del Tribunale Amministrativo sulle posizioni della maggioranza politica della Regione. E per un ex sottosegretario alla giustizia mi sembrano parole davvero molto gravi. Penso che di questo dovrà dare delle spiegazioni, non solo verbali e non a me». Non è un mistero che Jole Santelli non gradisca la presenza di Ennio Morrone in Consiglio regionale. «Che la mia presenza non sia gradita alla Santelli mi fa piacere. Lei pensi quale può essere la mia valutazione su un segretario di partito che non riesce a proporre una candidatura alla presidenza della Provincia di Cosenza. Sta desertificando Forza Italia in Calabria. Per quanto mi riguarda io continuo ad essere un membro del gruppo consiliare di questo partito, ma finché alla guida ci sarà lei, sul fronte politico resterò in stand-by. Ho amicizie nel Pd, in Ala, ma si tratta di rapporti personali. Sul piano politico appartengo ancora a Forza Italia». A proposito di provinciali, anche Graziano, altro esponenti di Forza Italia, ha presentato una lista dichiarando il proprio sostegno a Franco Iacucci. «E’ stato obbligato. Il candidato è uno solo. Ma quando ha sottoscritto l’accordo con il Pd al comune di Rossano ai dirigenti del partito era andata bene». La sentenza della Consulta sull’Italicum ha rimescolato le carte sul piano nazionale. Se Forza Italia dovesse essere rifondata lei farà parte di un eventuale nuovo corso? «Francamente ho qualche dubbio che il partito possa essere riformato. Ma non chiudo la porta».