Archivi tag: forze armate

Cosenza, celebrazioni per la Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

COSENZA – In piazza della Vittoria a Cosenza, questa mattina, è stata celebrata la Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. La cerimonia militare si è svolta al cospetto delle più alte autorità militari e civili cittadine e dei rappresentanti di tutte le associazioni militari e combattentistiche d’arma e di una bella rappresentanza di istituti scolastici della città.

Presente il Prefetto Vittoria Ciaramella, massima Autorità e rappresentante del Governo, il Vice Questore Aggiunto facente funzione, Dott. Giuseppe Lanaia, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Col. Agatino Saverio Spoto, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Giuseppe Dell’Anna, il Cte del 1° Reggimento Bersaglieri, Col. Francesco Ferrara nonché tutti rappresentanti provinciali delle altre Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria e delle polizie locali.

 

La cerimonia ha preso il via alle 11.00 con lo schieramento di una formazione interforze, in armi, composta da militari di tutte le Forze Armate: Carabinieri, Esercito con i bersaglieri e la Fanfara del 1^ Reggimento, Marina Militare della Capitaneria di Porto di Corigliano-Rossano, Aeronautica Militare del distaccamento di Montescuro, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, insieme ad unità dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e del Corpo Volontarie. Grande partecipazione anche delle varie Associazioni combattentistiche che non hanno fatto mancare la loro presenza ed i loro vessilli.

 

A seguire sono stati resi gli onori al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, che accompagnata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, rappresentante delle Forze Armate, ha presenziato alla tradizionale cerimonia dell’alzabandiera, scandita dalle note dell’”Inno di Mameli”, cui ha fatto seguito la lettura solenne dei messaggi del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa Guido Crosetto. 

 

Infine, prima degli onori finali, il toccante momento della deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti di Piazza della Vittoria, ove le note della “Marcia del Piave” e del “Silenzio d’Ordinanza”, hanno lasciato correre il pensiero alle centinaia di migliaia di vittime civili  e militari della Grande Guerra, terminata con l’armistizio del 4 novembre 1918.

 

Tra le iniziative legate alla cerimonia spiccano l’apertura degli Uffici dell’archivio di Stato di Cosenza – ove è stata allestita la mostra documentaria “Il filo del ricordo dalla Prima alla Seconda Guerra mondiale. Voce e Volti dal Fronte” – nonché l’apertura al pubblico delle caserme di Cosenza, di Castrovillari, di Paola e di Rende, sedi di Comando Compagnia e Stazione Carabinieri, ove si sono radunate alcune classi delle scuole elementari che hanno assistito, con la loro spontanea festosità, ad alcune dimostrazioni del quotidiano impegno operativo dell’Arma a favore ed in sostegno della collettività civile. Inoltre resterà aperta al pubblico la caserma sede del 1^ Reggimento Bersaglieri di Cosenza.

 

La giornata dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate si concluderà alle ore 16.30 con la cerimonia dell’ammainabandiera.  

Unità Nazionale, ieri 4 novembre solenne cerimonia a Cosenza

 COSENZA – La “Grande Guerra” è un evento che ha segnato profondamente l’inizio del XXº secolo, determinando radicali mutamenti politici e sociali.
La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, nel tempo, è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. La giornata vuole ricordare in special modo tutti coloro, soprattutto giovanissimi, che sono morti nell’adempimento del dovere.

Domenica  4 novembre è stata celebrata, nella città di Cosenza come in tutti i Comuni della provincia, la Festa dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate.

Il Prefetto, Paola Galeone, nel suo discorso si è rivolto agli Enti ed alle Istituzioni locali perché possa essere dato massimo risalto a tale celebrazione, considerando gli antichi valori dell’indipendenza nazionale su cui essa si fonda, valori cui la collettività democratica e pacifica quotidianamente si ispira.

Nel Capoluogo si è tenuta una cerimonia dinanzi al monumento ai caduti in Piazza Vittoria alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e delle Associazioni combattentistiche  e d’Arma.

Nell’occasione, effettuato l’alza bandiera, un picchetto d’onore in armi ha reso gli Onori al Prefetto, a seguire  si è proceduto con la deposizione della corona ai piedi del Monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla lettura del bollettino della vittoria, della preghiera per la Patria. Nel pomeriggio si è tenuta la cerimonia dell’ammaina bandiera.

 

Cosenza, celebrata la festa delle forze armate

COSENZA – Il  4 novembre 1918 aveva termine il 1° conflitto mondiale – la Grande Guerra – un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del secolo scorso con un prezzo altissimo in termini di perdita di vite umane. La data celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti​ con l’Impero austro-ungarico ed è divenuta la festa dedicata alle Forze Armate, la giornata simbolo dell’unità nazionale. A Cosenza, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, la cerimonia si è svolta in Piazza Della Vittoria davanti al monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona d’alloro. A Cosenza deposta una corona d’alloro sul monumento ai caduti di Piazza della Vittoria in occasione della Festa delle Forze Armate. La cerimonia è stata caratterizzata dalle note musicali dell’orchestra degli studenti dell’istituto comprensivo Zumbini. Il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ha rivolto un pensiero a tutti i militari che operano nelle zone di conflitto per portare la pace tra i popoli. Inoltre, nell’ambito del progetto “Caserme Aperte”, i carabinieri del territorio hanno accolto i cittadini nella storica sede della Paolo Grippo ma anche a Rende, S. Marco Argentano, Paola e Castrovillari, dove sono stati allestiti degli stand con punti di informazione per i visitatori.

La proposta di Graziano: Si crei forza di controllo ambientale statale

th (31)COSENZA : Nell’ambito della salvaguardia dell’ecosistema dai reati ambientali, che mettono a rischio uno dei patrimoni più importanti del Paese, e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini non è possibile pensare disperdere, ridimensionare o addirittura smembrare i corpi di polizia specializzati. È un punto fermo sul quale mi sto quotidianamente battendo da mesi, da quando si è palesata l’idea di sciogliere il Corpo forestale dello Stato e che vale anche per la situazione di totale dubbio ed incertezza a cui sta andando incontro la forza di polizia provinciale. Che, a seguito degli effetti dell’abolizione delle Province, rischia di disperdere le sue qualificate professionalità. Il Presidente della Regione, dunque, si faccia carico in seno alla conferenza Stato-Regioni, di investire il Governo centrale della questione affinché istituzionalizzi un unico corpo di tutela ambientale statale in cui far confluire polizia provinciale e corpo forestale.

È la proposta, l’ennesima, lanciata dal Consigliere regionale Giuseppe Graziano al Governo nata dalla legittima preoccupazione di poter assistere allo smembramento di una forza di polizia specializzata e con competenze di altissimo profilo in ambito di tutela e salvaguardia dell’ambiente.

Le funzioni in capo alla polizia provinciale – afferma Graziano, che a proposito ha presentato una mozione in seno al Consiglio regionale – non possono essere cancellate. Soprattutto in un momento in cui vengono approvate nuove leggi con nuove e più severe sanzioni penali in materia di reati ambientali. E non si può pensare di trasferire queste competenze ai Comuni, che già di per sé non hanno le risorse economiche né sono messi nelle condizioni di poter gestire un servizio così strategico. Infatti, l’attività di questo corpo, per sua naturanon può essere svolta a livello municipale, ma richiede una competenza territoriale più ampia, coinvolgendo un ambito provinciale o almeno subprovinciale;

Ecco perché – aggiunge il Segretario questore dell’Assemblea regionale – mi sono preoccupato di investire della problematica la Regione. Affinché chieda al Governo e al Parlamento di attivarsi al fine di evitare di disperdere il patrimonio di competenze del personale altamente specializzato in capo alla polizia provinciale e quindi di scongiurare il passaggio degli agenti appartenente ai Corpi ed ai servizi di polizia provinciale alle funzioni di polizia municipale. Al contrario, se si volesse davvero dare una risposta concreta e risolutiva alla vicenda, bisognerebbe sollecitare Renzi affinché venga valutata la costituzione di un’unica Forza di Polizia Ambientale statale, così da far confluire gli operatori di Polizia Provinciale ed equiparabili nel Corpo Forestale dello Stato, che verrebbe così ad essere salvaguardato e potenziato. Qualora il Governo centrale dovesse fare orecchie da mercante ad una proposta che, ribadisco essere facile,fattibile e conveniente, potrebbe essere la stessa Regione Calabria ad assorbire il personale polizia provinciale, anche in considerazione del fatto che, avendo già assunto le funzioni svolte dagli uffici di caccia e pesca, verrebbe ad essere concretamente assicurato, a mezzo del personale addetto al servizio di vigilanza, già formato, qualificato ed esperto, il rispetto delle normative vigenti in tali ambiti. Oltre che, ovviamente, nel campo della tutela dell’ambiente e del territorio.

È anche questa – conclude Graziano – la politica che ha il coraggio di cambiare, attraverso la continua proposta di idee logiche e forti. Del resto razionalizzare significa anche risparmiare ma attraverso scelte economiche strategiche che non vadano a creare ulteriori disservizi al cittadino e all’intero sistema. E perdere le professionalità del Corpo di Polizia provinciale, solo per la mera ragione del risparmio, significherebbe creare un buco nero nella lotta ai reati contro la natura e l’ambiente, che continuano ad essere uno dei più importanti patrimoni dell’Italia e della Calabria.