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Bonisoli a Cosenza, Bruno: «Inconcepibile che un ministro non incontri le istituzioni»

COSENZA – «Trovo veramente inaccettabile che un Ministro della Repubblica si rechi in visita in una città e non incontri le istituzioni locali, a cominciare da Sindaco e Presidente della Provincia», ha dichiarato in una nota Franco Bruno, ex senatore e presidente dell’associazione culturale NeoMedi, a proposito della presenza prevista a Cosenza per domani del Ministro dei beni e delle attività culturali Bonisoli.

«Sono convinto che esistano delle regole tra istituzioni che andrebbero rispettate sempre, a prescindere dai colori politici. Alcuni, invece, sembra ignorare proprio le più elementari regole di comportamento. E’ una ipocrisia istituzionale parlare di visita informale di un Ministro. Condivido lo sdegno delle istituzioni locali che solo dai giornali hanno appreso della presenza del Ministro domani a Cosenza. Un Ministro non fa visite private e non si può limitare ad incontrare i cittadini come annunciato.

Purtroppo, bisogna prendere atto che questa è l’ennesima dimostrazione di una decadenza del ruolo della politica a cui tutti i giorni questo Governo ci sta abituando», ha concluso Bruno.

 

 

Decadenza Bruzia? Ieri l’incontro dell’associazione NeoMedi

COSENZA – I gruppi dirigenti dell’area urbana cosentina stanno veramente scivolando verso l’irrilevanza? Può l’Atene di Calabria ritrovarsi solo tra Bodega e movida? Rapide dinamiche sociali globali modificano il ruolo della local èlite. Nuovi strumenti interrelazionali ne stravolgono la funzione dirigenziale. Ma esistono anche responsabilità locali?  Si può pensare di ricostruire un’identità culturale e progettuale per riappropriarsi di una “prospettiva baricentrica”?

 

Di questo e altro ancora si è discusso ieri in un incontro tenutosi nella Sala Nova della Provincia di Cosenza promosso dall’associazione NeoMedi di cui è presidente il senatore Franco Bruno, in occasione della chiusura dell’anno sociale. Una riflessione a più voce alla quale hanno preso parte diversi esponenti e personalità cosentine, la dottoressa Fiorenza Gonzales, la dottoressa Simona Loizzo, il prof. Giuseppe Maiorca, gli avvocati Salvatore Perugini e Franco Sammarco e il prof. Battista Sangineto.

Dopo l’introduzione del senatore Bruno, i relatori hanno fatto un plauso all’iniziativa confermando lo stato di decadenza culturale che vive la città di Cosenza di cui tutti si devono sentire responsabili. Concordi nel ritornare a parlare nelle piazze e con i cittadini per stimolare alla partecipazione della vita politica, investimento sulle giovani generazioni per infondere un senso di identità perlopiù mancante fra i più giovani, sono i temi emersi dalla piacevole discussione, senza eccessive pretese. Anzi, per dirla come Bobbio, che “Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze.”

Disagi sull’Autostrada del Mediterraneo, Franco Bruno interroga il ministro Delrio

ROMA – Il deputato Franco Bruno ha rivolto una interrogazione parlamentare al ministro Delrio in relazione ai rallentamenti della circolazione provocati dai restringimenti di carreggiata in essere nell’area del Savuto. «Premesso che – scrive il deputato – è stato appena presentato il volume “Autostrada del Mediterraneo-Guida per viaggiare con gusto 2017” realizzato da Repubblica, in collaborazione con Anas, in edicola da mercoledì 28 giugno per pubblicizzare il turismo enogastronomico lungo la tratta; il 22 dicembre l’inaugurazione dell’autostrada aveva visto la presenza del premier Gentiloni e dello stesso Ministro dei Trasporti e in un post dell’ex premier Matteo Renzi si leggeva “dieci mesi fa i giornalisti della stampa estera si misero a ridere. Avevo appena annunciato che la Salerno-Reggio Calabria sarebbe stata inaugurata il 22 dicembre 2016. Grazie al lavoro del Ministero, dell’Anas, dei tecnici e degli straordinari lavoratori questo impegno domani diventerà realtà…”; che ad oggi questi annunci sembrano alquanto improvvidi sfiorando l’offensività per chi, come avviene in queste ore, resta incolonnato per molto tempo a oltre 40 gradi in lamiere arroventate lungo l’Autostrada del Mediterraneo; che il 25 Giugno si è verificato un incidente mortale in cui ha perso la vita anche un bambino di 8 anni proprio lungo l’autostrada in un tratto a corsia unica parrebbe per lavori in corso tra Laino Borgo e Mormanno; che perfino il Codacons ha presentato una denuncia alla magistratura chiedendo di verificare tutte le responsabilità e capire come sia stata collaudata quell’opera, per larghi tratti già sotto sequestro; che ogni giorno da quattro mesi tra gli svincoli di Altilia e Cosenza, per i lavori di rifacimento del manto stradale e di alcuni giunti, gli automobilisti sono costretti a viaggiare per lunghi tratti su una sola corsia con enormi disagi e a tal proposito i sindaci dell’area del Savuto hanno inviato una missiva ai vertici dell’Anas; che in vista della stagione estiva e quindi dell’aumento del flusso dei viaggiatori la situazione rischia solo di peggiorare; che la tanto pubblicizzata “Autostrada del Mediterraneo” in poche parole non è sicura, non è terminata perché ci sono cantieri ovunque e, in molti punti, dove non ci sono cantieri il manto stradale è sconnesso e pericoloso, non è l’autostrada del futuro come ci raccontano gli spot di questi giorni e nonostante lo Stato italiano abbia investito ben oltre 8 miliardi di euro nel corso degli anni rimane una grande incompiuta si chiede di sapere come il Ministro interrogato intenda rispondere alle istanze del territorio e se possa intervenire sollecitando l’Anas perché vengano garantiti almeno gli standard minimi di sicurezza».

Franco Bruno sulle deleghe alla Provincia: «Nomine positive. Buon lavoro a Magarò»

COSENZA – «Esprimo soddisfazione nell’apprendere dell’incarico conferito dal presidente della Provincia Franco Iacucci a Salvatore Magarò che andrà a svolgere l’importante funzione politica di consulente del presidente». Lo dichiara in una nota il deputato Franco Bruno. «Magarò, amministratore di lungo corso, persona dal profilo istituzionale e di grande spessore morale sarà un valore aggiunto alla squadra del presidente Iacucci al quale rinnovo gli auguri di buon lavoro nel delicato compito che ha assunto qualche mese fa. Sono certo che insieme ai consiglieri delegati e a Salvatore Magarò il presidente Iacucci potrà concretizzare il rilancio dell’ente sotto tutti i punti di vista e la Provincia di Cosenza potrà tornare a rivestire il ruolo di primo piano che le compete. Pieno sostegno, dunque – conclude il parlamentare – desidero esprimere da amico, prima che da parlamentare, a due persone capaci, perbene e determinate ad operare per il bene del nostro territorio».

Franco Bruno duro con l’amministrazione provinciale di Cosenza

COSENZA – Non usa mezzi termini il candidato consigliere Franco Bruno per analizzare l’attuale amministrazione provinciale di Cosenza. Questo l’intervento di Bruno:

«Senza particolare sorpresa, ho ricevuto, per conoscenza, una nota sottoscritta da 37 dipendenti della Provincia di Cosenza  indirizzata al Consigliere Anziano, abusivo autoproclamato facente funzioni, che allego per renderla nota ai cittadini di questa provincia. Evitando ogni strumentalizzazione di sorta, per rispetto e riguardo nei confronti del gruppo di lavoratori che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente, esprimo la mia piena solidarietà nei confronti di ciascuno di loro, raggirati ed ingannati, spregiudicatamente, da un soggetto esclusivamente impegnato a rastrellare consenso per l’occupazione di uno scranno, quello provinciale, divenuto essenziale per quel briciolo di notorietà altrimenti dissolto nella nebbia dell’incapacità e dell’assoluta inconcludenza.

Illudere senza pudore le ragioni altrui, mortificare sfacciatamente le aspettative di una vita lavorativa, umiliare senza ritegno le intime speranze di uomini e donne per un futuro diverso, migliore, delineano la natura di un avventore politico, più volte smascherato nelle sue marachelle che, dopo il 29 gennaio 2017, nessuno più ricorderà se non per gli inganni e le conferenze stampe. Lo ricorderemo per gli incarichi ai Sindaci di Longobardi (compenso oltre 15.000 euro), di Morano Calabro (compenso oltre 15.000 euro), di Pedace (compenso oltre 7.000 euro), di Scalea ( in un organismo della Regione Calabria “Comitato della Mobilità”), per gli incarichi a numerosi colleghi avvocati quasi tutti di marcata provenienza tirrenica, per quelli (6 incarichi da 2.000 euro l’uno) costruiti artatamente con un bando invisibile, senza criteri e senza parametri di valutazione, rimasto esposto soli sette giorni (di cui uno oscurato) in violazione delle più elementari norme di pubblicità e trasparenza. Lo ricorderemo per la sua ferrea presa, “lui non molla”, con la quale ha afferrato la poltrona ed il potere per stringerli a se in una sorta di simbiosi irreversibile. Lo ricorderemo per le sue scomposte ed inutili esternazioni, per aver valorizzato burocrati dimenticati dal mondo e dagli uomini, divenuti d’un tratto protagonisti incontrastati di un periodo tormentato, interpreti illuminati di norme inesistenti che hanno reso possibile la sua assurda ed inspiegabile auto proclamazione. Lo ricorderemo per i cambi di profili adottati dai suoi più fidati burocrati, in questi ultimi giorni di permanenza nel ruolo di autoproclamato f.f., che tanto scompiglio hanno arrecato nell’ambito dell’organico del corpo della Polizia Provinciale, ove, in violazione di ogni criterio di salvaguardia delle pari opportunità, tre unità  vengono “promosse” ad altre funzioni mentre le altre cinquanta dovranno proseguire nelle attuali funzioni senza neppur poter partecipare ad una regolare procedura pubblica per la valutazione dei meriti e dei curricula. Lo ricorderemo unitamente agli studenti dell’ITCG Pizzini di Paola che, con grande maturità e senso di responsabilità, protestano civilmente per respingere il tentativo di sottrarre ai luoghi della formazione e della crescita culturale spazi e strutture per questo finanziate, concepite e realizzate. Lo ricorderemo per le sue sterili quanto inutili manovre per evitare il voto del 29 gennaio 2017, per il colpevole ritardo con cui la Provincia di Cosenza avrà i suoi legittimi amministratori, quando ormai nel resto del Paese sono già tutti a lavoro per corrispondere alle istanze della gente.

Proveremo a rimediare, a dimenticare in fretta questa brutta esperienza mettendoci, con umiltà e senso di responsabilità, al servizio delle comunità, dei territori in una corretta dialettica istituzionale con il futuro Presidente ed il nuovo Consiglio Provinciale. Lavoreremo per sostenere le giuste ragioni di quanti sentono di rendere una proficua presenza in questa nostra realtà, di quanti desiderano operare negli spazi straordinariamente belli della nostra terra resi, troppo spesso, angusti dalla protervia e dalla insensibilità di una classe dirigente incosciente, stolta e distratta da interessi malsani ed inconfessabili. Lavoreremo per rendere la nostra gente libera da quanti pensano di dominarla e non governarla, da quanti, soprattutto, non intendono “mollare” il potere».

Provincia di Cosenza, duro attacco del Consigliere Bruno: «ripristinare le normali condizioni di legalità e trasparenza».

COSENZA – IL Consigliere provinciale Franco Bruno ha denunciato una mancanza di legalità e trasparenza che affliggerebbe la Provincia di Cosenza. L’attacco, diffuso in un comunicato emanato dal Consigliere, è incentrato su presunte anomalie rilevate in alcuni recenti provvedimenti adottati dal Presidente della Provincia Di Natale. Una lunga lista rileverebbe conflitti di interessi, nomine ad hoc, superficialità nella valutazione delle competenze e pantani burocratici di cui sarebbe diretto responsabile proprio il Presidente Di Natale. Il tutto in una fase politico-istituzionale incerta in cui, ammonisce il Consigliere, «il senso delle istituzioni pare essersi smarrito nella nebbia di un autunno interminabile».

“Grandi sfide per piccoli comuni” , legalità e buona pratica amministrativa. Esperienza e formazione a confronto

Foto di gruppo con discenti e organizzatori Intervento di Franco Rossi Franco Rossi e il prof. Rolli da sx Bruno, Gonzales, Cozza Franco Bruno e Salvatore Magarò Aspiranti amministratori diplomatiL’associazione Ottoetrenta.it presieduta dalla giornalista Fiorenza Gonzales e l’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità presieduta da Salvatore Magarò, insieme per garantire una maggiore azione amministrativa, hanno chiuso il primo corso di formazione gratuita per amministratori locali, aspiranti amministratori locali e dipendenti pubblici con una tavola rotonda sul tema “Grandi Sfide per piccoli comuni”.

Si è trattato di un’iniziativa che rappresenta una novità assoluta, svolta con il contributo di autorevoli docenti e che ha inteso offrire un’pportunità di crescita per gli enti decentrati, sotto il profilo della qualità della classe dirigente politica e burocratica. Il corso dal titolo PractiCAL PoliCS è stato articolato in 12 moduli fornendo nozioni e strumenti utili agli amministratori per garantire maggiore qualità e trasparenza della cosa pubblica.

Ottoetrenta è un’associazione giornalistica che si occupa di contenuti d’informazione e di formazione, nata dall’esperienza di tre giornalisti, Fiorenza Gonzales, Salvatore Bruno, Francesco Pirillo che, come giornalisti e dopo essersi formati in redazioni giornalistiche come Tv, radio e giornali, ha spostato la propria attività negli enti pubblici, in particolare negli uffici stampa di alcune pubbliche amministrazioni che hanno avuto la fortuna di essere rappresentate da lungimiranti organi di vertici che hanno molto investito sulla comunicazione.

Per questo motivo è stata analizzata la situazione degli enti pubblici di questa regione e, a parte pochi esempi e quindi poche amministrazioni, esiste un grave gap, un vuoto che riguarda la comunicazione e l’informazione negli enti pubblici nonostante da 16 anni sia stata varata una legge, la 150/00 che disciplina le attività di comunicazione e d’informazione proprio nelle pubbliche amministrazioni.

Dopo aver studiato, analizzato le esigenze di questi comuni di queste amministrazioni, si è pensato di fornire una serie di strumenti utili non solo a chi amministra ma anche ai cittadini perché se è vero che l’amministratore di turno deve pensare e saper ben governare la città che rappresenta anche i cittadini hanno bisogno di avere maggiori conoscenze della macchina burocratica.

Alla chiusura del primo ciclo di seminari svoltasi presso la sala gremita del Frantoio dei saperi di Castiglione cosentino, hanno preso parte il deputato l’on Franco Bruno, l’assessore regionale Franco Rossi, il professore renato Rolli dell’Università della Calabria, Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro e coordinatore dello staff del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Al termine della tavola rotonda sono stati consegnati gli attestati agli allievi del corso.

Franco Bruno incontra Principe: «Rende non è Gomorra»

«Rispetto il lavoro dei magistrati, ma Rende come Gomorra appare inverosimile». Sono parole del parlamentare calabrese del gruppo misto Franco Bruno. Il deputato ha usufruito di un permesso per incontrare Sandro Principe, agli arresti domiciliari dallo scorso mese di marzo con l’accusa di corruzione elettorale aggravata e concorso esterno in associazione per delinquere di stampo ‘ndranghetista. La misura cautelare scaturisce dalle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale di  Catanzaro. Secondo l’accusa vi sarebbe stato un “intreccio” politico/mafioso che consentì a Principe il rinnovo delle cariche istituzionali coperte nel consiglio comunale di Rende dal 1999 al 2011, nel consiglio provinciale di Cosenza del 2009 e nel consiglio regionale della Calabria del 2010. Tali cariche, secondo gli inquirenti, sono state favorite dal voto di scambio concesso dalle cosche locali Lanzino-Ruà di Cosenza. «Grazie alla disponibilità del magistrato incaricato ho avuto modo di incontrare Sandro Principe. È stato un incontro toccante. L’uomo è amareggiato. Addolorato per quanto gli accade. Fisicamente provato. Ma non piegato. Io non ho mai avuto una stretta frequentazione politica con Sandro Principe. Non provengo dalla sua stessa storia ma per un pezzo di strada abbiamo fatto parte della stessa coalizione e dello stesso partito. Poi io da quel partito sono andato via. Salvo alcune eccezioni non avvertivo di far parte di una comunità che esprimesse molta solidarietà al suo interno. Invece, conosco meglio Principe da cittadino dell’area urbana, da residente di Rende. Per questo sono incredulo – ha detto Franco Bruno – Come tutti aspetto il corso della giustizia. Aspetto il processo. Ma che Rende da modello positivo del Mezzogiorno sia diventata una delle Gomorre del sud non mi convince. Che Principe, così come gli altri amministratori coinvolti, siano degli “associati” della potentissima mafia calabrese mi risulta difficile solamente pensarlo. Vorrebbe dire – ha affermato il parlamentare calabrese – che in questi anni in cui sono stato alleato con lui, suo segretario di partito, uno di quelli che insieme a Loiero, Minniti e ai vertici nazionali lo hanno inserito nell’allora listino regionale, anche come simbolo degli amministratori locali costretti a subire quotidianamente violenze e intimidazioni in terra di Calabria, non ho capito niente. Non mi sono mai accorto di niente. Come tanti altri che adesso restano silenti. Così come di niente si sono accorti persino nella direzione nazionale del Pd. A me pare assai più probabile che ci fosse ben poco di cui accorgersi su questo versante. La giustizia – ha concluso Bruno – farà il suo corso. Ma credo e temo che questa volta le autorità preposte siano incappate in un errore. Ne sono dispiaciuto. Si tratta di inquirenti importanti, capaci, che svolgono un lavoro delicato e che hanno mostrato nel tempo le loro qualità. Per questo posso provare a dissentire sapendo di non intaccare affatto la loro autorevolezza e indipendenza. Ma se le notizie che apprendo della stampa sono veritiere, e ammesso che si tratti di fatti accaduti per come riportati, l’ipotesi che in una comunità come quella rendese che ha costruito nel tempo un gioiellino amministrativo e territoriale, che ha registrato negli anni investimenti costanti per svariate centinaia di milioni di euro, il rapporto con la ‘ndrangheta si sia concretizzato nella concessione della gestione di un bar mi sembra alquanto inverosimile. Così come poco verosimile mi sembra che la ‘ndrangheta, la più potente organizzazione criminale mondiale, quella che ha sostituito nei traffici illeciti cosa nostra, che tratta alla pari con i cartelli messicani e i narcos colombiani, con la mafia russa e l’alta finanza, quella che gestisce il riciclaggio e si infiltra nei grandi appalti, la ‘ndrangheta che ci raccontano De Raho e Gratteri si adoperi con tanto zelo solo per stabilire a Rende un rapporto pressoché costante di scambio di voti con la politica ottenendone in cambio solo qualche precario e mal pagato posto di spazzino. Purtroppo temo che non sia questa la mafia calabrese».

Cosenza, Franco Bruno reintegrato alla Guida della Provincia

COSENZA – Il Consiglio di Stato, in data odierna, con Provvedimento monocratico presidenziale d’urgenza ha sospeso l’esecutività della sentenza del TAR di Catanzaro che aveva annullato la nomina di Franco Bruno a Vice Presidente della Provincia di Cosenza.

Franco Bruno, pertanto, continuerà nel suo ruolo di Vice Presidente senza soluzione di continuità.

Lo si apprende da una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’amministrazione provinciale di Cosenza.

Provincia, Franco Bruno: «Clima surreale e intimidatorio all’interno dell’ente»

COSENZA – «A seguito della sentenza del Tar n.1060/2016, oggetto di impugnativa presso il Consiglio di Stato, si è determinato all’interno dell’amministrazione provinciale un clima surreale e intimidatorio nei riguardi di chi svolge diligentemente il proprio lavoro all’interno dell’ente. Un clima che potrebbe avere serie ripercussioni sulla regolare gestione dell’attività amministrativa e che potrebbe rallentare, se non addirittura bloccare, la regolarità della gestione dell’ente e l’erogazione dei servizi ai cittadini contribuenti – dice Franco Bruno decaduto dalla carica di presidente facente funzioni della Provincia – Una situazione di grande difficoltà, che una parte politica sta fagocitando in maniera spregiudicata, che si sta già ripercuotendo sul rallentamento dei servizi ma che, siamo fiduciosi, presto sarà fermato dal prossimo passaggio giudiziario che farà chiarezza nel ripristinare la volontà democratica di chi, nelle ultime elezioni, ha voluto alla guida della Provincia, dopo decenni di politica di centrosinistra, una persona simbolo del cambiamento. Il clima di caos che, in questi giorni, sta vivendo la Provincia – prosegue Bruno –  è dovuto anche alla confusione generata dalla legge Delrio, tanto che il segretario generale dell’ente ha chiesto, in tale incertezza legislativa, il tempo necessario per sciogliere alcuni dubbi, ritenendo dubbia la legittimità dell’irrituale consiglio, convocato questa mattina, in tutta fretta dal consigliere provinciale Graziano Di Natale, autoproclamatosi vicepresidente facente funzioni, in virtù della sua presunta qualifica di consigliere anziano. Qualifica che, tra l’altro, se anche fosse appurata, non gli consentirebbe di convocare alcun consiglio provinciale, ma al massimo di presiederlo alla prima seduta. Se non ci fossero di mezzo le sorti di 155 Comuni e di migliaia di cittadini, verrebbe da pensare che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto. E duole constatare che, proprio come nella seduta del mio insediamento da vicepresidente della Provincia avevo chiesto di evitare, gli interessi politici che riguardano altri enti prossimi alle elezioni, oggi hanno preso il sopravvento, influenzando, in negativo, il buon funzionamento di un’amministrazione così importante per i cittadini di tutta la provincia. Attendiamo, dunque, che il Consiglio di Stato metta la parola definitiva su questa vicenda – conclude Franco Bruno –  sperando che la sentenza ci sia favorevole e possa essere riaffermata la legittimità delle scelte compiute dal Presidente Occhiuto, in modo da far proseguire le buone pratiche di questa amministrazione provinciale».