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Assegnato il Premio “Francesco Cossiga per l’intelligence” a Franco Gabrielli: «La sicurezza è la premessa di ogni altro diritto»

Dopo Carlo Mosca e Paolo Savona, il Premio “Francesco Cossiga per l’intelligence” quest’anno è stato assegnato a Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.

Il Premio ha inteso riconoscere l’attività di chi si è particolarmente impegnato per diffondere in Italia la diffusione della cultura dell’intelligence. L’iniziativa è stata promossa dalla Società Italiana di Intelligence con la collaborazione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, della Fondazione “Italia Domani”, di “Formiche” e della Rubbettino Editore.
L’evento è stato seguito anche dal canale Film&Clips di Gianluca Curti di Minerva Pictures (https://youtu.be/_OPisCZZr-w) e da Radio Radicale(https://www.radioradicale.it/scheda/676094/cerimonia-per-il-conferimento-delle-terza-edizione-del-premio-francesco-cossiga-per).

Ha aperto la cerimonia il Presidente della Società Italiana di Intelligence Mario Caligiuri che ha argomentato la straordinaria attualità di Francesco Cossiga, la cui figura testimonia la necessità di uomini di Stato che tutelino l’interesse nazionale. Ha quindi brevemente ripercorso l’esperienza politica del presidente emerito della Repubblica, concludendo che ricordare oggi Francesco Cossiga significa “voler bene all’Italia”.

È quindi intervenuto il Vice Presidente del Premio, Giuseppe Cossiga che ha ringraziato per il ricordo del proprio genitore e per la qualità dell’iniziativa e del premiato.

Ha preso la parola il Direttore dell’Agenzia Nazionale per la Cibersicurezza Nazionale Roberto Baldoni, che ha messo in evidenza il ruolo rilevante di Franco Gabrielli nella nascita dell’Agenzia, che è chiamata a svolgere un ruolo sempre più importante per cittadini e istituzioni per la messa in sicurezza dei loro dati. Baldoni ha ricordato che in undici mesi di attività sono stati trattati 1526 eventi cibernetici, tra i quali incidenti importanti come quelli delle Ferrovie dello Stato, degli ospedali milanesi e del Ministero della Transizione Ecologica, assicurando un apporto decisivo per la sicurezza del Paese. I piani dell’agenzia, anche grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR e attraverso la strategia nazionale di cybersicurezza, hanno l’obiettivo di gestire milioni di eventi cibernetici in modo da monitorare puntualmente la salute delle nostre reti dati e avere anche capacità predittive rispetto ad incidenti gravi.

A illustrare il Premio e il premiato è stato il Presidente della giuria Gianni Letta che ha esordito delineando in modo approfondito la figura di Francesco Cossiga che aveva la visione della sicurezza nazionale e che per lui doveva riguardare anche il contrasto della criminalità, del terrorismo e del consumo della droga, assicurando nel contempo la competitività economica nazionale.
Per Letta, non poteva esserci premiato più appropriato di Franco Gabrielli “che ha un percorso professionale particolarmente prestigioso, con una esperienza completa e ampia proprio nel settore della security, della safety e dell’intelligence, cioè tutti quei mondi diversi ma complementari che attengono ai ruoli centrali dello Stato”.Ha quindi specificato che “in tutti i settori che ha attraversato, ha portato la sua competenza, la sua preparazione, la sua integrità morale, lo studio, la fatica l’applicazione, il senso del dovere, il senso del sacrificio e soprattutto un altissimo senso dello Stato, e il rispetto, quasi un culto, per le istituzioni”. Ha poi proseguito affermando che “una delle sorprese del metodo Draghi è stata l’individuazione di Franco Gabrielli quale autorità delegata”. Ha concluso dicendo di essere “particolarmente felice di avere il privilegio di proclamare vincitore del Premio “Francesco Cossiga per l’intelligence 2022” Franco Gabrielli al quale consegno virtualmente l’onorificenza e il Premio riservandomi però di poterglielo dare di persona con una grande, fortissima stretta di mano come quella che gli detti quel giorno sfortunato del 6 aprile 2009 quando venne nominato prefetto dell’Aquila”.

Ha concluso la manifestazione Franco Gabrielli che ha ringraziato per il conferimento del Premio che porta il nome di Francesco Cossiga, “che aveva una visione della sicurezza dello Stato che derivava dalla conoscenza e dal sapere, dimostrando che la vera politica è studio e approfondimento”. “Cossiga – ha detto – era uno studioso del mondo dell’intelligence di gradissimo livello e guardava soprattutto al modello anglosassone, che è il punto di riferimento storico dell’intelligence, inserendolo nell’architettura dell’ordinamento del nostro Paese, che lui conosceva profondamente e facendolo nel pieno rispetto della carta costituzionale”.

In un articolato intervento ha poi ricordato che il tema della sicurezza nazionale è strategico ma anche delicato, in un tempo complicato dalla globalizzazione. Sono prevedibili quindi costanti conflitti e inevitabili lacerazioni sociali. Pertanto, la sicurezza è un bene importantissimo che non può diventare terreno di scontro politico così come occorre essere consapevoli delle conseguenze dei provvedimenti sulla sicurezza poiché non sempre possono consentire il conseguimento dei risultati sperati.

Gabrielli ha concluso ricordando ancora la figura di Cossiga che ha definito “uno straordinario italiano, che è ancora da esempio per un rinnovato modo di interpretare la politica e la politica della sicurezza. Non abbiamo molto bisogno di slogan e di proclami ma di ricostruire un tessuto civile per costruire una tranquillità sociale a cui tende il sistema della sicurezza. Con questa cerimonia ho coronato un sogno da ragazzino abbinando il mio nome a un rappresentante delle istituzioni e a una storia politica di cui ho sempre avuto alta considerazione”.

Il Presidente della Regione Oliverio a Rende con il Capo della Protezione civile Gabrielli

RENDE – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato ieri mattina (21/02/2015) a Rende, insieme al Capo  della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli, all’iniziativa “La Calabria che si muove, dedicata al rischio sismico”. Dobbiamo  assumere – ha detto il Presidente Oliverio – la questione dei rischi come prioritaria, puntando innanzitutto al recupero della cultura della cura del territorio, della sua tutela, partendo dal rispetto della legalità. Travalicare le regole ha significato e significa determinare situazione di insicurezza non solo per se stessi ma per tutta la collettività. Occorre rigore; il mancato rispetto della regole una prodotto le tragedie che conosciamo. Nelle mie linee programmatiche presentate di recente al Consiglio – ha proseguito Oliverio – ci sono tre obiettivi strategici. Il primo è  proprio il territorio, la prevenzione dei rischi, la sistemazione idrogeologica e la difesa del suolo.  Nell’ambito della riorganizzazione funzionale della Regione, cui ho dato corso, che ha comportato la riduzione dei dipartimenti da quattordici a dieci, c’è una sola nuova unità operativa autonoma, quella per la difesa del suolo e della sistemazione idrogeologica. Uno strumento che consentirà  la realizzazione di  un grande progetto  che vede compresi il recupero e  la cultura della manutenzione. Per concretizzarlo utilizzeremo risorse nazionali e comunitarie, nel contempo richiamando necessarie sinergie, tanto con i singoli quanto con le comunità. Lavoreremo alla  modifica della legge urbanistica  regionale che assumerà quali fondamentali direttrici la netta tendenza al  consumo zero di territorio, il  recupero, la riqualificazione, la messa in sicurezza del territorio stesso e del patrimonio edilizio esistente. Ciò significherà anche creazione di lavoro ed  un valido sostegno alle imprese” ha infine annunciato il presidente Mario Oliverio”.

La Vicepresidente Stasi ha incontrato il Capo della Protezione Civile Gabrielli sullo stato di emergenza per le alluvioni che hanno colpito la Calabria

Roma – La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha incontrato il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli durante la Conferenza delle Regioni, convocata in via straordinaria oggi a Roma. Durante l’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – è stato fatto il punto su quanto accaduto in Sardegna. Ma è stata anche l’occasione per informare il prefetto Gabrielli della situazione delle aree della Calabria colpite dalle alluvioni dei giorni 18 e 19 novembre. E’ stata formalizzata dunque la richiesta, della Regione Calabria, di Stato di emergenza. Oltre alla delibera della Giunta, in cui si è stata approvata la richiesta al Governo nazionale di dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi alluvionali di dissesto idrogeologico, nei prossimi giorni sarà trasmesso al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale una relazione dettagliata con i dati relativi agli effetti subiti dal territorio dalle imponenti avversità atmosferiche dei giorni scorsi e dei conseguenti danni al sistema delle infrastrutture, dei versanti, del reticolo idraulico e agli insediamenti abitativi e produttivi. “L’elenco dei danni e degli interventi da effettuare in emergenza – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – saranno necessari per avviare l’istruttoria e attivare i provvedimenti di competenza. Sull’entità dei danni non ci sono ancora cifre, ma abbiamo chiesto agli enti locali interessati di fare una stima dei danni riportati. Le Province dovranno fare da coordinamento e raccolta dei dati. La dichiarazione di emergenza porta con sé una serie di problemi di tenuta dei conti nei bilanci di Comuni e Province pertanto – ha concluso la Vicepresidente della Regione – sarebbe indispensabile una deroga al patto di stabilità se veramente si vuole permettere agli enti locali di operare per ristabilire le condizioni di sicurezza”.

Riapertura ospedale Mormanno, chiuso dopo terremoto

E’ Stata una cerimonia ad innaugurare la riapertura dell’ospedale di Mormanno (Cs), danneggiato a causa del terremoto che il 26 ottobre sconvolse le zone interne della Calabria confinanti con il Pollino. Presenti anche il capo del Dipartimento nazionale, Franco Gabrielli che ha pubblicamente ringraziato e plaudito, anche a nome del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e del sottosegretario regionale Franco Torchia, assenti per impegni istituzionali, a tutte le persone della Protezione civile nazionale, regionale e locale, del volontariato e a tutte le componenti attive sul campo. Alla manifestazione sono intervenuti anche Carlo Felice Ponzo, che ha seguito i lavori di ripristino per conto del Dipartimento nazionale di protezione civile, il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, il presidente della Provincia, Mario Oliverio, il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Luigi Scarpelli, e il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra. L’ospedale di Mormanno sara’ riaperto al pubblico dalla prossima settimana.

Gabrielli mettere in sicurezza il territorio

COSENZA  – Parlando del sisma del Pollino, il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli in una intervista a Tgcom24 ha sostenuto ”Ci sono due questioni importanti che non hanno a che fare con lo stato di emergenza. Parlo del ristoro dei danni e io sono un grande fautore dell’assicurazione obbligatoria, un tema da affrontare”.  ”Inoltre – ha continuato – c’e’ il problema della prevenzione strutturale. Servono investimenti per mettere in sicurezza il territorio. Questo e’ importante”.