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Doppio furto in pochi minuti in due negozi: arrestati ad Altomonte

ALTOMONTE (CS) – I carabinieri della Stazione di Altomonte e della Stazione di San Donato di Ninea, sulla base degli elementi raccolti nella prima fase delle indagini preliminari, hanno arrestato due maggiorenni originari della Romania, cl. ’01 e cl. ‘93, indagati per il reato di furto aggravato in concorso.

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Cosenza, arrestata coppia di ladri incubo di cittadini e commercianti in città

COSENZA – Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 29 settembre 2023, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta da Mario Spagnuolo, nei confronti di un uomo e di una donna, conviventi, entrambi pregiudicati, responsabili, in concorso, di furto e danneggiamento aggravato, incendio e ricettazione, in danno di privati ed operatori commerciali del capoluogo.

I numerosi colpi messi a segno dalla coppia non solo hanno destato particolare allarme nella collettività, ma hanno causato ingenti danni, soprattutto ai soggetti colpiti dagli episodi incendiari, costringendo talvolta gli operatori commerciali a sospendere l’attività lavorativa per avviare costose riparazioni

In particolare, a seguito delle numerose denunce presentate in Questura, personale della
Squadra Mobile di Cosenza, coordinato e diretto dalla locale Procura della Repubblica, avviava una serie di attività che permetteva di ricostruire la dinamica dei vari eventi ma soprattutto di identificare gli autori dei reati.

Il lavoro certosino e scrupoloso degli investigatori, che non hanno trascurato alcun dettaglio, ha consentito di ricondurre gran parte degli eventi presi in esame, ad un’unica matrice criminale, valutato anche il modus operandi dei malfattori. Centinaia sono stati i fotogrammi, estrapolati dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza privati e di città, visionati ed analizzati dai poliziotti che in tutte le occasioni hanno riconosciuto la coppia all’atto di compiere il reato, in una circostanza, determinante è stato anche il contributo degli operatori della Polizia Scientifica.

Raccolti tutti gli elementi, è stato possibile attribuire ai due arrestati la responsabilità di ben 5 danneggiamenti, anche a mezzo incendio, e di 5 furti perpetrati dalla coppia in danno di privati e di esercizi commerciali con sede in città, avvenuti tra il mese di novembre del 2022 e lo scorso mese di luglio, il tutto compendiato in una corposa e dettagliata informativa finale consegnata alla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha avanzato ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari il provvedimento della custodia cautelare in carcere.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere mentre alla donna il provvedimento è stato notificato presso la struttura carceraria dove si trova già ristretta, in quanto detenuta per altra causa.

Cosenza, ricettazione, furto, estorsione, quattro arresti all’alba

COSENZA – Nelle prime ore della mattinata a Cosenza, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno tratto in arresto 4 persone (di cui 2 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), in  esecuzione di un’Ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza per i reati in concorso di “ricettazione, furto ed estorsione”.

L’attività investigativa, condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende e  coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, costituisce la naturale prosecuzione dell’indagine “Scacco al Cavallo”, conclusasi nel mese di novembre 2018, con l’emissione di misure cautelari nei confronti di 18 soggetti appartenenti al gruppo dei c.d. “Zingari”.

Più in dettaglio, sul finire dello scorso anno, in Cosenza, dopo l’ennesimo furto di autovettura, la vittima riceveva, nella medesima giornata, una telefonata da uno sconosciuto, il quale, con tono minaccioso, avvertiva il malcapitato che l’autovettura “era in loro possesso” e che se la voleva indietro avrebbe dovuto recarsi in via degli Stadi nel villaggio degli zingari, altrimenti l’avrebbero “smontata”.

I Carabinieri, raccolta la denuncia, procedevano a meticolosi approfondimenti investigativi che facevano emergere un’articolata rete di condotte criminose, principalmente furti di autovetture e conseguenti richieste estorsive con il metodo del “cavalli di ritorno”, poste in essere da numerosi soggetti di etnia rom con base logistica in via degli Stadi, i quali, cooperando tra loro con ruoli fluidi e interscambiabili, gestivano le diverse fasi dell’attività criminale di commissione dei furti, custodia dei veicoli rubati e rapporti con le persone offese. Il modus operandi utilizzato era ormai collaudato e consisteva nel:

– trafugare le autovetture (per lo più utilitarie), nell’area urbana di Cosenza e Rende, in prossimità di centri commerciali o luoghi affollati;

– contattare il proprietario del veicolo – individuato tramite i documenti trovati all’interno dell’abitacolo – mediante l’utilizzo di cabine telefoniche, e dietro minaccia di “smontare” l’autovettura, invitarlo a recarsi in via degli Stadi per la successiva richiesta estorsiva;

– concordare la somma da pagare (da 200€ a 1.500€) per la restituzione del veicolo;

– segnalare al malcapitato, solo all’atto della riscossione in contanti della somma pattuita, il luogo ove recuperare il veicolo;

– “cannibalizzare” le autovetture, traendo illeciti guadagni dalla cessione quali pezzi di ricambio delle diverse parti smontate, allorquando le vittime non aderivano alle richieste estorsive.

Nel corso delle attività d’indagine venivano:

– accertati 4 episodi di furto, seguiti da altrettanti episodi di estorsione;

– arrestate 2 persone in flagranza di reato con l’accusa di “furto di autovettura in concorso”.

Inoltre, una delle vittime veniva  denunciata in stato di libertà per il reato di “favoreggiamento personale” poiché, escussa in ordine all’estorsione subita a seguito del furto dell’autovettura di proprietà, pur a fronte di elementi comprovanti le richieste ricevute, negava l’accaduto, non fornendo alcuna collaborazione allo sviluppo delle indagini, favorendo l’illecita condotta dei malviventi.

L’attività odierna mette, ancora una volta, in risalto la perseverante determinazione nel contrastare il fenomeno dei “Cavalli di ritorno”, vera e propria piaga sociale dell’intera area urbana, e deve costituire per i cittadini un ulteriore stimolo a riporre la massima fiducia nelle Istituzioni collaborando senza alcuna riserva o timore.

Furti a Donnici, i consiglieri Ambrogio e Spadafora chiedono più controlli

DONNICI – Da qualche giorno nel territorio di Donnici inferiore e superiore stanno avvenendo episodi di micro criminalità che destano preoccupazione per il fatto che avvengono in maniera ripetuta e ravvicinata ma soprattutto che prendono di mira anziani e bambini.

Nell’arco di dieci giorni infatti furti mirati hanno colpito asilo nido comunale di Donnici superiore, scuola media di Bivio Donnici e centro anziani.

«Tali furti privano i nostri figli di materiale didattico necessario per la formazione scolastica degli stessi ma soprattutto ledono la serenità di ognuno e mirano a screditare il lavoro che come istituzioni politiche e scolastiche stiamo portando avanti insieme alle forze dell’ordine per il miglioramento della vivibilità del territorio». A causa di questi atti di micro criminalità avvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, i consiglieri comunali Marco Ambrogio e Francesco Spadafora hanno deciso di rivolgersi direttamende alla prefettura, alla quale chiederanno maggiori controlli sul territorio.

«Nei prossimi giorni – concludono – chiederemo un incontro in Prefettura per far sì che episodi del genere vengano bloccati sul nascere per garantire tranquillità tra i residenti preoccupati per tali atti indecorosi soprattutto per i luoghi presi di mira».

 

Furti d’Epifania in Sila, trovate le auto rubate ai turisti

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Lieto fine per l’Epifania amara trascorsa da alcuni turisti nella nota località sciistica dell’Altopiano Silano. La loro disavventura risale allo scorso 6 gennaio quando al termine di una piacevole giornata passata sulle piste da sci, nel rientrare ai parcheggi non hanno più trovato le autovetture lasciate sin dal mattino in sosta nella strada che collega l’impianto sciistico al centro abitato.

Nella medesima serata furono denunciati presso la locale Caserma dei Carabinieri il furto di tre autovetture, tutte di piccola cilindrata.  La Centrale Operativa dei Carabinieri, a seguito delle diverse e distinte segnalazioni pervenute tramite il numero di emergenza 112, aveva immediatamente attivato  il piano di ricerca, allertando tutte le pattuglie della Compagnia CC di Cosenza presenti in circuito.

La repentinità dell’intervento che aveva visto l’impiego di diversi equipaggi per il controllo delle principali arterie stradali, avrà probabilmente colto di sorpresa i ladri costretti ad abbandonare i veicoli nelle vicinanze dei luoghi ove erano stati asportati. Contestualmente i militari della locale Stazione CC avevano avviato una scrupolosa indagine, visionando le videocamere presenti in zona, seguita poi da una mirata attività di ricerca che in data odierna ha portato i suoi frutti. Infatti, questa mattina, nel corso dell’attività info investigativa sviluppatasi anche con l’ausilio di alcune persone del posto, i Carabinieri hanno rinvenuto i mezzi rubati in un’area di un condominio disabitato nei pressi del centro abitato.

I veicoli, perfettamente integri e con all’interno ancora gli effetti personali dei malcapitati, sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Molto probabilmente gli autori del furto, sorpresi dalla reazione delle Forze dell’Ordine nel controllo del territorio, hanno ritenuto opportuno di occultare in zona le autovetture in attesa di spostarle senza rischi nei giorni successivi.  Nella medesima circostanza è stato altresì rinvenuto un quarto veicolo rubato a Camigliatello Silano lo scorso ottobre ad un cittadino di San Giovanni in Fiore.

Le 4 autovetture, dopo gli accertamenti del caso, sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Sono in corso le operazioni per l’identificazione dei responsabili del furto.

Furti e ricettazione, sgominata associazione per delinquere nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Nelle prime ore della mattinata, il Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro ed il Reparto Prevenzione Crimine Calabria della Polizia di Stato hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare ed il sequestro preventivo di una impresa, provvedimenti emessi dal Gip di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti e ricettazione. I provvedimenti sono stati eseguiti a Lamezia Terme a Catanzaro e a Gioiosa Ionica. 

Furti nella zona industriale, Manna convoca il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza

RENDE (CS) – Ancora problemi nella zona industriale con l’escalation di furti che non si ferma. Il primo cittadino di Rende Marcello Manna, ancora una volta, richiama l’attenzione del prefetto. Ed è di questa mattina la notizia di una convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La richiesta vuole portare in evidenza, problematiche relative ai rappresentanti delle aziende presenti nell’Area Industriale di questo Comune riguardanti la ripresa dei furti e dei danneggiamenti agli insediati, soprattutto in orario notturno, comportando problemi alla sicurezza delle persone impegnate nelle attività produttive nelle stesse ore.

 

Corigliano, sgominata banda di giovani rapinatori (VIDEO)

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Sono accusati di concorso in rapina aggravata e furto aggravato. Si tratta di tre giovani: Loris Schiavelli e Pasqualino Veronese di 27 anni e di Cristian Filadoro di 26, tutti arrestati e condotti nel carcere di Castrovillari dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta del procuratore Eugenio Facciolla.

Messe a segno due rapine particolarmente cruente

Secondo le indagini la banda dei tre malviventi, tutti di Corigliano Calabro, avrebbe messo a segno due rapine in abitazione nel popoloso centro jonico, tra il dicembre del 2014 e l’ottobre del 2015. Nella prima in danno di due anziani coniugi, i malfattori immobilizzavano le vittime legandole alle sedie con fasce e li depredavano di tutte le collane e i gioielli preziosi presenti in casa.  Nella seconda, dopo averla pedinata ed essersi accertati che fosse sola in casa, aggredivano un’anziana vedova portandole via orecchini, collane e fedi nuziali. 

Sarebbero anche autori del furto in una tabaccheria

La banda avrebbe messo a segno un furto, in piena notte, all’interno della tabaccheria di un distributore di benzina di San Giorgio Albanese, dove furono rubate sigarette per un valore complessivo di circa cinquemila euro.

Confapi, «Troppi furti nella zona industriale di Rende, urge tavolo in Prefettura»

RENDE (CS) – «Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo nella zona industriale di Rende dove continuiamo a registrare furti e rapine con gravissime alle attività di imprenditori che lavorano onestamente ed in un contesto già difficile». Ad affermarlo è il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli. «Non si può più ignorare il grido di allarme delle nostre aziende che hanno fatto investimenti importanti nell’area industriale di Rende e che quasi quotidianamente sono vittime di episodi di criminalità. Per questo – continua Francesco Napoli – chiediamo al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, di convocare prima possibile un tavolo con tutti i soggetti interessati per ascoltare la voce di chi subisce e capire lo stato di attuazione del Pon Sicurezza».
E aggiunge: «Con il Pon sicurezza lo Stato ha destinato circa 100 milioni di euro proprio per far fronte a questi episodi di criminalità nelle aree industriali. Altre province della regione, come quella di Crotone, si sono già attivate in questo senso per stabilire modalità e linee di intervento».
E conclude: «Auspichiamo che anche nella provincia di Cosenza – la più grande della Calabria, solo apparentemente meno soggetta alla micro ed alla criminalità organizzata rispetto ad altri territori – si avviino al più presto tutte le procedure necessarie per mettere in piedi tutte le azioni concrete previste dal PON Sicurezza».

Donne in trasferta per furti nei negozi, arrestate

SCALEA (CS) – Hanno rubato diversi capi d’abbigliamento in un negozio della cittadina di Scalea. Con l’accusa di furto 4 donne di Cosenza, tra cui una minorenne, sono state tratte in arresto dai carabinieri del borgo tirrenico.

Controllo dell’auto delle donne, rinvenuti generi alimentari rubati

A seguito di una perquisizione le stesse venivano trovate in possesso, a bordo di una Fiat 500, della refurtiva. Si tratta di maglieria griffata del valore di oltre mille euro. A ciò si aggiungono generi alimentari, del valore di 150 euro, rubati in un supermercato a Santa Maria del Cedro e altri capi d’abbigliamento asportati da un negozio a Paola (300 euro). Tre donne sono state poste ai domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero della Repubblica di Paola. Il processo, che le vedrà imputate, sarà con rito direttissimo. La minore, invece, è stata riaffidata ai genitori. La refurtiva è stata restituita agli esercenti.