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Fusione comuni Presila, soddisfatto il PD Cosenza

COSENZA – «Il risultato del referendum sulla fusione dei comuni in Presila ci riempie di orgoglio e di fiducia nel futuro», commenta così il PD di Cosenza il risultato del referendum sulla fusione. «E’ stata scritta una piccola grande storia del riformismo calabrese ed italiano – si legge nella ota – in cui è prevalsa la voglia di unità, di speranza e lungimiranza. I cittadini di Trenta, Casole Bruzio, Serra Pedace e Pedace hanno inteso valorizzare le proprie tradizioni e la propria identità declinandole in modo moderno e mettendole insieme in una comunità ancora più grande che potrà meglio interpretare le nuove sfide che ci attendono in futuro. E’ stato un voto popolare che ha sancito formalmente ciò che nella sostanza è avvenuto da tempo: l’unità sociale, economica e culturale dei casali presilani. Voglio ringraziare i Sindaci e i Consiglieri comunali che con generosità hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno bellissimo, i nostri Segretari di circolo, i movimenti, i sindacati, i Consiglieri regionali, in particolare i presentatori della legge Romeo e Giudiceandrea, e il Presidente Mario Oliverio che hanno favorito questo processo di riforma. Come Partito Democratico abbiamo detto un forte SI ma abbiamo voluto fare un passo di lato, senza rinunciare a fare campagna referendaria, per far emergere lo spirito civico e a-partitico del voto referendario. Allo stesso tempo non posso non sottolineare che nei Comuni guidati da amministrazioni PD il SI ha raggiunto percentuali altissime come Pedace, Trenta e Serra Pedace a dimostrazione che il ruolo del partito è stato importante insieme a quello dei comitati e dei tantissimi volontari. Sulla partecipazione al voto è da sottolineare che in queste consultazioni gli italiani all’estero vengono iscritti nelle liste elettorali a differenza di quanto accade per il referendum costituzionale e per le elezioni politiche. Ad una prima analisi quindi l’affluenza è poco inferiore a quella registrata il 4 Dicembre e sicuramente superiore al 50% in tutti i comuni. Dispiace per la sconfitta di misura del SI a Spezzano Piccolo ma non rinunceremo per il futuro ad aggregare altri comuni per completare l’unità della presila. A Spezzano Piccolo il nostro impegno alle prossime elezioni sarà quello unire forze, donne e uomini che vogliono la fusione per riprovarci prima possibile. Sono sicuro, infine, che il Consiglio regionale e il Presidente di Regione sapranno individuare i percorsi più veloci e congrui per realizzare al più presto il Comune di Casali del Manco nel pieno rispetto della volontà popolare». (Foto di repertorio)

Il comune unico di Villa Bruzia incassa l’ok del Meetup Presila

COSENZA – Fusione dei comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo e nascita del comune unico di Villa Brutia? Il Meetup PreSila del Movimento 5 Stelle si dice favorevole.

«Servizi scadenti o inesistenti, soprusi di amministratori assenti o poco competenti. Per combattere tutto ciò, noi attivisti del meet up presilano, espressione dei 5 comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo, che ora si accingono a fondersi in un’unica realtà, abbiamo già da tempo sentito l’esigenza di unirci e di far sentire la nostra voce», inizia così la nota dei pentastellati per dire sì.

«Per questo non possiamo che essere favorevoli a questo ulteriore passo e voteremo un netto e deciso sì al referendum del 26 marzo. Gli aspetti positivi sono oggettivi ed è su questi che occorre focalizzarsi. Arriverà per 10 anni un contributo straordinario da parte dello stato, sarà garantita la priorità negli investimenti, ci saranno un efficientamento e una semplificazione della macchina amministrativa notevoli.

Comprendiamo alcune delle perplessità emerse sul processo in atto, cavalcato da un ceto politico che non si è degnato neanche di redigere uno studio di fattibilità, rendendo il tutto, come sua consuetudine, poco trasparente.

Comprendiamo meno le logiche campanilistiche, l’attaccamento al proprio orticello, la critica delle altrui pagliuzze e il misconoscimento delle proprie travi.

Non vogliamo essere riduttivi e affermare che il comune unico sarà la panacea di tutti i mali, ma crediamo che aprirà una finestra di opportunità che le future amministrazioni dovranno avere la capacità di sfruttare. E’ scontato che molto dipenderà da chi prenderà il comando del timone a partire dalle prossime elezioni, ma una delle più grandi opportunità è proprio quella di potersi liberare dell’oppressione politica di questa classe dirigente.

Se credono di poter esportare in un comune più grande la loro idea di paese fondata su clientelismo, grandi opere inutili, inceneritori e discariche si sbagliano di grosso. Il popolo presilano è pronto ad essere amministrato da forze politiche più credibili e oneste e come è già avvenuto con il referendum costituzionale del 4 Dicembre, quando sarà chiamato ai seggi per le prossime amministrative, saprà dare il giusto e inequivocabile segnale».