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Reggina: Gallo operato ed in prognosi riservata

REGGIO CALABRIA – A seguito della nota diffusa ieri in merito al grave malore accusato dal Presidente Gallo, la Reggina ha fatto sapere che lo stesso oggi è stato sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza.
«Attualmente le condizioni del Presidente sono stabili – si legge nella nuova nota diffusa dal club amaranto -, ma il quadro clinico resta preoccupante. La prognosi è riservata».

La Reggina fra poche ore scenderà in campo a Ferrara per Spal – Reggina (ore 18.30).

La Reggina esonera Cevoli

REGGIO CALABRIA – Non è bastata la reazione d’orgoglio nel secondo tempo. Roberto Cevoli non è più l’allenatore della Reggina. La squadra è in zona playoff ma forse la dirigenza non era soddisfatta dell’impronta tattica data agli amaranto. Continua dunque la rottamazione col nuovo presidente Luca Gallo, che vuole affidare la rosa potenziata dal mercato di gennaio a un altro allenatore. Nel comunicato della società, si legge, vengono sollevati dall’incarico anche il secondo di Cevoli, Cancelli e il preparatore atletico Torelli.

Fra obiettivi e calciomercato. Il neo presidente Luca Gallo a 360°: «Voglio una Reggina superba e arrogante»

REGGIO CALABRIA – La prima conferenza stampa ufficiale del neo presidente della Reggina, Luca Gallo, si è svolta questa mattina presso Altafiumara Resort & Spa di Villa San Giovanni. 

Una conferenza, durata oltre 2 ore, durante la quale il patron amaranto non ha voluto fare discorsi preimpostati, ma si è concesso immediatamente alla stampa, rispondendo a cuore aperto alle moltissime domande dei giornalisti e mettendo sempre in primo piano il bisogno di essere trasparente con la tifoseria.

Gli stessi tifosi e la città di Reggio Calabria, infatti, sono stati i primi a essere ringraziati dal presidente Gallo all’inizio della conferenza.

«La società non mi è stata ceduta, è stata acquistata», ha chiarito subito il patron, che ha ricordato le sue origini calabresi, uno dei motivi che lo ha spinto a rilevare il club: «Non avevo bisogno di venire qui per fare speculazione o business perché sono già presente sul territorio. È stata una scelta di cuore, non una scelta economica».

Infatti, le problematiche del club sono state subito evidenti: «Ho dovuto mettere le mani su tante cose – ha spiegato il presidente – e altre ancora ce ne sono da fare. Io non ho rianimato la Reggina, l’ho letteralmente resuscitata».

Il presidente non si è nascosto con chi gli ha chiesto quali saranno i progetti per il club per questa e la prossima stagione, ma ha sottolineato con forza le sue ambizioni: «Se volete una risposta da 0 a 0 vi dico che sono venuto qui per stare in serie C per 5-10 anni. Poi se volete sapere quello che spero, che vorrei fare e che sogno per me, per il club e i tifosi vi dico che sogno di andare ai playoff e di vincerli».

Perché su un punto il presidente non transige: «La Reggina non può stare in Lega Pro».

E, mentre si pensa in grande, è bene tenere buoni rapporti con altre società di categorie superiori: «Avere contatti con grandi società non può che fare bene alla Reggina – spiega il patron – Come ambiente non abbiamo nulla da invidiare a nessuna squadra. Faremo sinergie, ma non saremo vassalli di nessuno». «Reggio è una città bellissima, splendida – ha aggiunto -. Una tifoseria come quella della Reggina non si deve sentire seconda a nessuno. Ho sentito parlare di umiltà, ma spero che la Reggina sia tutto tranne che umile. Voglio che sia presuntuosa, superba e arrogante, odiata da tutte le tifoserie, ma amata visceralmente dalla sua».

Riportare la squadra ai fasti che merita è chiaramente l’obiettivo a lungo termine della società e uno dei mezzi per raggiungere lo scopo è anche quello di puntare sul settore giovanile: «Io e Taibi ne parliamo spesso. Spero che in futuro da qui vengano fuori calciatori che possano diventare la bandiera della squadra. Sogno di trovare il Totti o il Baresi radicato nel club». Perché simili scenari si realizzino è necessario un ambiente idoneo dove la squadra possa allenarsi in tranquillità. Per questo, una delle prime azioni da neo proprietario del club è stata quella di riportare la Reggina al Sant’Agata: «È la casa della Reggina. Deve stare solo lì».  Oltre allo storico campo di allenamento si è parlato anche dello stadio: «Il Granillo è una bella struttura, non è uno splendore. Voglio parlare col Comune perché voglio agire anche su quello, per quel che mi sarà consentito».

Sul calciomercato:

«Vogliamo un centravanti forte e di spessore. Baclet – nome uscito in questi giorni sulle pagine dei giornali – è uno di questi insieme ad altri nomi». Inoltre, ha aggiunto il presidente, «la società vorrebbe intervenire anche in altri settori come la difesa. Se potremo interverremo anche lì».

Infine, il presidente Gallo ha concluso la conferenza così come l’aveva iniziata, pensando ai tifosi: «Quello della Reggina deve essere un tifoso che deve pretendere. Il tifoso della Reggina deve essere viziato, bisogna dargli tutto quello che non ha avuto finora». «L’appartenenza – ha ricordato il presidente Gallo –  è la cosa più importante per una società, il tifoso è il patrimonio più importante per un club. I presidenti passano, la Reggina resta. Bisogna cercare di valorizzare la cultura, la storia e le vicende della società. Quando ho firmato mi è venuto un brivido, diventare proprietario di un club con una storia di 105 anni, è una responsabilità incredibile. Sogno una tifoseria che sia tutt’uno con il club»

 

Di nuovo operativa la Federazione Regionale degli Ingegneri di Calabria

COSENZA – Gli Ordini provinciali degli Ingegneri della Calabria si sono riuniti ieri 14 gennaio a Catanzaro per la ricomposizione dell’assemblea della Federazione degli Ordini degli ingegneri della Calabria, che aveva sospeso già da tempo ogni attività. 

Una composizione rinnovata, i cui componenti si sono insediati per riprendere un percorso condiviso finalizzato a tracciare e ad individuare nuovi processi di sviluppo e di crescita della categoria.

Per dare seguito a questi propositi, anche in questo momento difficile per l’economia del Paese e particolarmente critico per il mondo delle professioni, gli Ordini degli Ingegneri delle province calabresi hanno nominato all’unanimità l’ing. Carmelo Gallo già Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, quale Presidente della Federazione.

«Sono particolarmente grato ai presidenti di tutti gli Ordini provinciali calabresi per la fiducia accordatami.In una società complessa, frenetica e competitiva, come quella attuale – dichiara l’ing. Gallo– è imprescindibile caratterizzarsi come forza sociale unitaria, per promuovere in maniera decisa i nostri obiettivi; una società dove la figura dell’ingegnere è spesso indebolita a colpi di norme che sviliscono la professione»

Il neo presidente Gallo ha da subito indicato, quale segretario della Federazione, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catanzaro, l’ing Gerlando Cuffaro.

Molti saranno i temi da affrontare a partire dalla normativa sugli appalti, dalla equivoca nascita della centrale unica di progettazione nazionale, le problematiche relative ai procedimenti di autorizzazione sismica, con la nuova legge definita al tavolo tecnico, ancora in un limbo di contrapposizioni istituzionali, la corretta attuazione della legge regionale sul compenso professionale, ancora non del tutto applicata. Il nuovo corso della Federazione parte anche dalla ridefinizione dello Statuto, per il quale è stato istituito il gruppo di lavoro formato dai cinque presidenti degli Ordini calabresi, che provvederà ad aggiornarne i contenuti e renderlo più adeguato all’esercizio di una federazione dinamica ed efficace.

Da parte di tutti i Presidenti e dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri della Calabria è stato espresso il vivo compiacimento e l’auspicio per un proficuo percorso che saprà trovare nel confronto e nella condivisione, la forza propulsiva necessaria a riacquistare l’autorevolezza dell’intera categoria.

Reggina e Taibi insieme fino al 2022

REGGIO CALABRIA – Fiducia totale. Per il presente e per il futuro. La Reggina e il presidente Luca Gallo infatti trovato l’accordo per il rinnovo del contratto del direttore sportivo Massimo Taibi.

L’accordo è pluriennale: sarà valido fino al 30 giugno del 2022.

«Il rinnovo di Massimo Taibi rappresenta un altro tassello fondamentale che rinforza l’organigramma della Reggina – si legge nella nota – . Il presidente Luca Gallo è sicuro che insieme al direttore sportivo Massimo Taibi si potranno alimentare nuovi sogni e centrare gli obiettivi prefissati».   

Francesco Gallo nuovo palleggiatore Area Brutia

COSENZA – È un bisignanese doc e risponde al nome di Francesco Gallo, il giocatore che con Caracciolo, andrà a costituire il pacchetto dei palleggiatori a disposizione di Francesco Perri.

L’identikit

Palleggiatore classe ‘95 è alto 191cm necessari per far sentire la propria presenza a muro, oltre ad essere dotato di grandi mani, che gli consentono di avere un palleggio pulito e preciso.

Gallo è stato visionato dallo staff rossoblù e le sue doti hanno subito convinto la dirigenza a puntare su di lui. Dopo essere cresciuto nel vivaio del Volley Bisignano, lo scorso anno ha maturato un’esperienza di prestigio nel campionato di serie A ungherese con la maglia del Penzugyor con cui ha giocato anche le coppe europee e che gli consentirà di calarsi alla perfezione in un contesto molto competitivo, come quello della nostra serie B.
 

Viabilità, Gianluca Gallo, «La tragica estate Anas. Calabria senza guida»

CATANZARO – «L’Anas, ormai, fa quello che vuole. Tanto, ha ben compreso che mai nessuno le contesterà niente, specie dagli uffici della Regione, occupati da un governatore che pensa solo al proprio destino politico».

Va giù duro il consigliere regionale Gianluca Gallo, portando in cronaca la notizia dell’apertura di nuovi cantieri lungo le strade calabresi nel cuore della stagione estiva, quella in cui le poche arterie stradali che attraversano il territorio regionale sono attraversate dai turisti. «A loro – dice il capogruppo della Cdl – si offre lo scenario, penoso, di una terra presa in ostaggio da chi non le garantisce le infrastrutture che dovrebbe e poi non trova nulla di meglio da fare che mostrarsi all’opera proprio quando invece, nel resto d’Italia, ci si ferma per evitare problemi alla viabilità».

Così cantieri aperti, da qualche giorno a questa parte non solo lungo la Statale 107, porta d’accesso alla Sila: da una decina di giorni mezzi ed operai sono al lavoro sulla statale 106, nel tratto che da Rocca Imperiale conduce a Montegiordano, per interventi di messa in sicurezza e di rifacimento del manto stradale che sono causa di deviazioni e della chiusura di parte della carreggiata, con marcia obbligata su corsia unica.

Da anni procedono invece gli interventi lungo la statale 534, che dovrebbe unire l’autostrada al corridoio Adriatico ed alla Ionica. E perché non sembrasse poco, incalza Gallo, «a far data dal 23 Luglio e fino alla fine dell’anno tra Sibari e Roseto, precisamente tra il km 369 ed il km 399, dal lunedì al venerdì esclusi i festivi in tratti saltuari ci si potrebbe imbattere in sensi unici alternati regolati mediante impianti semaforici, per consentire l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza. Lo stesso avverrà nel tratto a sud di Sibari, in quella fascia di centri costieri d’estate molto affollati e per i quali la statale 106 rappresenta l’unica via di comunicazione, anche in considerazione del contemporaneo blocco, anche in questo caso per lavori, della già precaria e poco utilizzata ferrovia ionica». Un quadro devastante, secondo Gallo: «Sembra quasi che le migliori menti si siano sedute a tavolino per concertare una strategia di isolamento della Sibaritide dal resto d’Italia: chiudono le stazioni, rendono sentieri di guerra le strade, respingono ogni suggerimento. I tanti sindaci e le associazioni che lamentano i disagi che questa situazione arreca hanno ragione da vendere: se la Regione avesse avuto un presidente, probabilmente nulla di ciò si sarebbe verificato. Invece la Calabria paga il prezzo di un governo che non c’è, e intanto resta vittima di scelte sconsiderate: è arrivato il tempo di unire le forze per dar vita ad una class action contro l’Anas, ancor prima che ad una protesta istituzionale ferma e forte, per rivendicare diritti oggi calpestati».

La Calabria dei rischi, tra emergenza e prevenzione. Gallo: «No ai recinti culturali e delle competenze»

COSENZA – «Non rimanere chiusi nelle stanze degli studi o delle università ma avere un approccio multidisciplinare nell’affrontare argomenti come quello dei rischi ambientali». E’ quanto ha sostenuto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, Nello Gallo,  intervenendo ieri a Rossano al convegno “La Calabria dei rischi: tra emergenza e prevenzione” organizzato per volontà del sindacato INARSIND in collaborazione ed il patrocinio del circolo Culturale rossanese, la Conf Professioni, gli Ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geologi di Cosenza e l’Associazione di volontariato e di protezione civile “Magna Grecia Onlus”.

Il presidente Gallo ha ritenuto ringraziare particolarmente gli organizzatori del convegno per aver deciso di affrontare un tipo di tematiche che rimangono troppo spesso confinate in recinti culturali e di competenze, rappresentando un grosso limite per lo sviluppo di un dibattito utile per le collettività.

«I fenomeni idrogeologici sono fenomeni naturali, afferma Nello Gallo, i cui effetti sono a volte devastanti perché impattano con le attività dell’uomo: un fenomeno naturale come quello di una frana, di un’alluvione, o anche più catastrofico di un terremoto di per se potrebbero essere ammirati come espressione della natura; i problemi veri avvengono quando questi fenomeni impattano con le attività antropiche. Si rende evidente, quindi – prosegue il presidente -dell’Ordine degli Ingegneri, come questi temi debbano essere affrontati considerando competenze tecniche e non solo ma con un approccio multidisciplinare e nell’ambito delle pianificazioni territoriali».

«Analogamente questo Ordine vuole avere un orientamento aperto al confronto, dove le conoscenze e le competenze si incontrano, sapendo bene che i migliori risultati si ottengono principalmente quando si riesce a fare una buona pianificazione. Questo concetto è fondamentale anche da un punto di vista economico perché intervenire dopo un evento naturale estremo, ha sempre dei costi enormemente più alti di quelli di una prevenzione ben fatta».

Infine il Presidente Gallo ha inteso complimentarsi con gli organizzatori della manifestazione per aver voluto condividere la problematica mettendo in luce le diverse competenze comprese quelle politiche che hanno responsabilità di tipo legislativo. «A nome mio e di tutto l’ordine darò sempre la mia disponibilità ad iniziative di questo tipo nel rispetto dei singoli ruoli e delle diverse competenze».

Paolo Gallo via da Acri. La società però frena…

ACRI (CS) – La Luzzese ha scelto il condottiero che deve guidarla nell’ardua impresa di risalire dai bassifondi della classifica. Il profilo del colpo grosso per l’attacco, annunciato dal presidente Alessandro Reda, corrisponderebbe al nome di Paolo Gallo, numero 9 dell’Acri. 

L’Acri però smentisce…

Gallo, che ha legato il suo nome a pagine importanti della storia recente dei rossoneri, avrebbe espresso la volontà di lasciare i silani e la forte intenzione di approdare ai vicini luzzesi.

Ma se il giocatore sarebbe pronto ad andarsene, la società invece smentisce. Interpellato sulla questione, il ds Gaccione dichiara: «Siamo rimasti alquanto sorpresi da quanto apparso su alcuni organi di informazione circa la partenza del nostro attaccante con, presunta, destinazione Luzzese. Abbiamo avuto un incontro, conclusosi alle 13, con un nulla di fatto. Al momento attuale la società è allo scuro di tutto dal momento che nessuna società ci ha richiesto il calciatore, anche perchè la sessione del calciomercato si apre il 1 dicembre, per cui ci rammarica leggere che Gallo sia un calciatore della Luzzese. Ad oggi l’attaccante è un calciatore a tutti gli effetti della Fc Calcio Acri».

Infine da parte Luzzese, il presidente Reda conferma il forte interessamento per il giocatore.

Gianluca Gallo si insedia in consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – Si è insediato nella seduta del consiglio regionale della Calabria Gianluca Gallo, subentrato a a Giuseppe Graziano, a seguito della sentenza della Corte di Appello di Catanzaro. Con 6.527 voti, alle ultime consultazioni regionali, era il primo dei non eletti nella lista della Casa delle Libertà per la circoscrizione Nord – Cosenza. E’ alla seconda legislatura. In quella precedente, eletto nella circoscrizione di Cosenza per l’Udc, è stato dapprima presidente del Comitato regionale di controllo contabile, e successivamente, presidente della IV Commissione ambiente. Di estrazione democristiana è stato anche sindaco di Cassano allo Ionio, per due legislature consecutive.