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Operazione “Money Gate”, ai domiciliari il patron del Catanzaro e la figlia

PALMI (RC) – Ci sono il presidente del Catanzaro calcio, Giuseppe Cosentino, e la figlia Ambra tra le persone arrestate stamane dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Money Gate” della Procura della Repubblica di Palmi (Rc). Associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di reati fiscali, appropriazione indebita e riciclaggio i reati contestati a vario titolo ai destinatari delle misure. Ai due imprenditori sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sequestrati beni per 4 milioni di euro. L’indagine ha riguardato il riciclaggio con trasferimento fraudolento di valori e l’appropriazione indebita di ingenti somme di denaro ai danni di una società di import/export. La società del Catanzaro Calcio, secondo quanto si è appreso, è comunque estranea ai fatti di riciclaggio contestati agli indagati. Le somme, infatti, sarebbero state distratte dalla società di Cosentino che ha rapporti anche con la Cina.

Operazione “Money gate”, arrestate otto persone. Sequestrati 4 milioni di euro

PALMI (RC) – Otto persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria per associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di reati fiscali, appropriazione indebita e riciclaggio. Nel corso della stessa operazione, denominata “Money gate”, sono stati sottoposti a sequestro preventivo circa 4 milioni di euro. L’indagine, coordinata della Procura della Repubblica di Palmi, ha riguardato il riciclaggio con trasferimento fraudolento di valori e l’appropriazione indebita di ingenti somme di denaro ai danni di una società di import/export. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il capo della Procura di Palmi, Ottavio Sferlazza.

‘ndrangheta, sequestrati beni per 5,5 milioni a due imprenditori


REGGIO CALABRIA – Un patrimonio del valore complessivo d 5,5 milioni di euro è stato sequestrato dalla Guardia di finanza a Francesco Gattuso e Demetrio Meniti, arrestati nel 2010 con l’accusa di appartenere alla “locale” di ‘ndrangheta operante nelle frazioni reggine di Croce Valanidi, Oliveto, Trunca e Allai. Il sequestro colpisce imprese commerciali, due edifici per complessive 14 unità immobiliari (10 adibite ad abitazione e 4 a deposito commerciale), due fabbricati in costruzione, 9 terreni, 4 polizze e 66 rapporti bancari. Gattuso e Meniti erano stati coinvolti, assieme ad altre 119 persone, nell’operazione “Crimine” e sono stati poi condannati per associazione mafiosa. Il primo è indicato come personaggio di altissimo livello della “Società Maggiore” della ‘ndrangheta, con il ruolo di direttore e organizzatore della “locale” reggina e con il potere di attribuire le cosiddette “doti di ‘ndrangheta”.

Scoperta discarica abusiva con oltre 58 tonnellate di rifiuti speciali

COSENZA – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha individuato e sottoposto a sequestro una discarica abusiva di rifiuti con materiale edile di scarto in particolare vetro, alluminio e guaine bituminose in avanzato stato di decomposizione. Circa 58 tonnellate di rifiuti speciali abbandonati in un terreno situato in un comune dell’alto tirreno cosentino, noto per le sue bellezze ed attrazioni turistiche.

Per individuare i responsabili sono stati effettuati appostamenti, anche nel corso della notte, che hanno consentito di individuare un soggetto, che, ripetutamente, raccoglieva rifiuti e resti di attività industriali ed edili abbandonandoli illecitamente sul terreno.

L’area è stata posta immediatamente sotto sequestro e il responsabile delle violazioni è stato denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Il terreno di deposito dei rifiuti è risultato di proprietà di una società immobiliare, tenuta ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di rispristino dello stato dei luoghi in solido l’amministratore condominiale, reo dell’illecito abbandono dei detriti.

Le operazioni necessarie a ciò saranno disposte con un’ordinanza del Sindaco del Comune interessato che fisserà il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procederà all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati.

In seguito al deferimento, l’autore del reato rischia l’arresto da 1 anno a 3 anni e un’ammenda fino a 52mila euro.

Vendevano “taser” camuffati da torce, sequestro di armi in Calabria

VIBO VALENTIA – Vendevano “taser” camuffati da torce elettriche: con questa accusa a Vibo Valentia, sono state denunciate due persone che vendevano abusivamente gli storditori elettrici in grado di erogare scariche molto pericolose per l’incolumita’ delle persone. sequestrati otto apparecchi. Le fiamme gialle di Vibo, nel corso dell’operazione hanno scoperto, in possesso di alcuni venditori ambulanti, diversi storditori elettrici e altri apparecchi analoghi in grado di erogare una elettrocuzione. Gli stessi sono classificati come armi proprie, per questo motivo, per il possesso e la vendita, è prevista una licenza specifica rilasciata dal questore. In qualità di armi proprie, questi apparecchi, comunemente denominati “taser”, possono essere venduti solo da armieri e solo a persone munite di porto d’armi o di specifico nulla osta rilasciato dalle autorità di Pubblica Sicurezza. La scarica elettrica che ne deriva agisce direttamente sui muscoli provocando forti contrazioni; una scarica di questo tipo riesce ad inabilitare del tutto una persona anche se per pochi secondi e, in presenza di particolari patologie della persona offesa, puo’ essere anche molto pericolosa. Gli storditori in questione, esposti liberamente alla vendita, appaiono come comuni torce elettriche, ma, tramite un selettore, situato nella parte inferiore dello strumento, viene attivata la funzione “taser” che, con un tasto posto sull’impugnatura dello stesso, aziona la vera e propria potente elettrocuzione. I prodotti sono di fabbricazione cinese. Le fiamme gialle hanno sequestrato otto “taser” e denunciato due soggetti intenti alla loro vendita in forma ambulante, unitamente ad altra varia merce ed utensileria, per violazione della normativa in materia di armi.

Operazione “Pasqua Protetta”, sequestrate quattro milioni e mezzo di uova decorative (VIDEO)

COSENZA – Oltre quattro milioni e mezzo di uova pasquali decorative sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Cosenza. Le uova, destinate alla libera vendita, erano carenti di informazioni e pericolose per i consumatori. L’operazione “Pasqua Protetta” ha consentito di individuare diverse imprese che, prima del periodo pasquale, si erano rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema “sospetti”. I primi controlli hanno riguardato una società che metteva in vendita prodotti pasquali realizzati nei paesi orientali e privi delle necessarie certificazioni sulla sicurezza. Risalendo la filiera distributiva, ulteriori controlli sono stati effettuati nei confronti delle aziende all’ingrosso, venditrici degli stessi prodotti pericolosi. Nel corso delle ispezioni i finanzieri calabresi hanno scoperto milioni di articoli, principalmente uova pasquali decorate o neutre ed altre decorazioni con i simboli pasquali, ma anche giocattoli e gadget, in vendita in violazione delle norme a tutela del consumatore. I legali rappresentanti di sei società sono stati segnalati alle autorità competenti.

Maxi sequestro delle Fiamme Gialle, 118mila articoli senza etichette e pericolosi

COSENZA – Quasi 118 mila prodotti privi di etichetta informativa sulla potenziale pericolosità di alcuni materiali, con mancata indicazione della provenienza e delle indicazioni in lingua italiana e senza apposizione della marcatura o con marcatura non conforme. Questo è quello che le Fiamme Gialle di Paola hanno trovato durante un controllo effettuato in un grosso esercizio commerciale della città, gestito da persone di origine cinese, finalizzato a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute. Tra i prodotti sequestrati anche numerosi articoli elettrici ed elettronici non a norma, giocattoli privi di marcatura ovvero non conforme, senza istruzioni ed informazioni sulla sicurezza e correlate avvertenze in lingua italiana, sull’uso e sull’età minima degli utilizzatori, sulla eventuale nocività del prodotto e sui materiali utilizzati per il loro confezionamento, nonché dispositivi di protezione individuale non conformi alla specifica normativa e cosmetici privi delle normali informazioni sulla sicurezza. Il mancato rispetto degli obblighi imposti dalle leggi avrebbe potuto essere causa di effetti nocivi per i potenziali acquirenti, ignari delle informazioni minime che l’etichettatura di qualsiasi bene di consumo dovrebbe contenere. Il titolare del negozio in cui i prodotti erano posti vendita rischia ora una pesante sanzione amministrativa oltre alla confisca dei beni non conformi alle regole di sicurezza a tutela del consumatore. Continua l’azione delle Fiamme Gialle a tutela della salute dei consumatori e contro coloro che commercializzano prodotti violando la legge ed in sleale concorrenza, spuntando così un prezzo ridotto, a scapito di chi invece rispetta le regole.

Droga, operazione aeronavale della Guardia di finanza. Sette gli arresti

VIBO VALENTIA – La Guardia di finanza ha condotto un’operazione aeronavale nel mar Ionio, in cooperazione con la Guardia costiera greca e con aerei di Spagna e Portogallo impegnati nel Mediterraneo nel dispositivo antimmigrazione Frontex. L’operazione ha consentito di individuare nelle immediate adiacenze della costa ionica calabrese un potente gommone che aveva appena trasportato un grosso quantitativo di marijuana dall’Albania alla Locride. L’operazione è scattata quando il Nucleo di Frontiera Marittima delle fiamme gialle in Albania, in contatto con la divisione Antidroga e Antiterrorismo ellenica, ha dato l’allarme. Mentre il Gruppo della Guardia di Finanza di Locri riusciva ad individuare a terra il luogo dello sbarco ed a sequestrare 1.500 chilogrammi di marijuana, iniziava in mare l’inseguimento aeronavale del gommone che terminava il giorno successivo, quando la Guardia costiera ellenica lo ha fermato, arrestando tre scafisti. In manette anche i quattro responsabili a terra del traffico di droga. Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 7 euro al grammo per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

Vendevano abbonamenti a falsa rivista della Gdf. Quattro arresti a Palmi

PALMI (RC) – Contattavano le loro vittime al telefono e proponevano abbonamenti annuali a una finta rivista pubblicata dalla Guardia di Finanza. In alcuni casi, per convincere gli ignari cittadini, arrivano a minacciare controlli tributari. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Palmi hanno però scoperto la truffa organizzata da un uomo residente nella piana di Gioia Tauro, il quale con la partecipazione di un collaboratore proponeva telefonicamente l’abbonamento alla rivista. Altri due complici avevano poi il compito di provvedere al ritiro e alla consegna della corrispondenza e di stampare le false riviste. Alla luce delle indagini, il Gip di Palmi ha emesso un’ordinanza di custodia cautela personale nei confronti di 4 persone: una agli arresti domiciliari, una misura di obbligo di dimora e due misure di obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria. Disposto anche il sequestro preventivo di una società e di un immobile utilizzato come sede del call center.

Fiera di San Giuseppe, sequestro banconote false e capi contraffatti

sequestro gdf1COSENZA – La fiera di San Giuseppe si è conclusa con il sequestro di beni contraffatti o pericolosi per la salute del consumatore, banconote false e sostanze di stupefacenti. A renderlo noto la Guardia di Finanza di Cosenza. L’azione delle fiamme gialle è stata mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore. Complessivamente sono stati controllati 600 soggetti e 484 automezzi e denunciate 20 persone per contraffazione e detenzione di banconote false. Circa 5mila i beni sequestrati, prevalentemente contraffatti, costituiti da borse, scarpe ed altri capi d’abbigliamento. Sono stati sequestrati anche giocattoli per bambini sprovvisti delle etichette contenenti le indicazione sulla composizione merceologica e sul produttore, CD musicali e film in formato DVD privi, del marchio SIAE commercializzati in violazione della disciplina sul diritto d’autore. sequestro gdfRiscontrato anche il possesso di numerose banconote false, pronte per essere messe in circolazione, da parte di venditori che sono stati sottoposti a controllo, denunciati ed allontanati dalla Fiera. Le false banconote sono state rinvenute all’interno di involucri di piccole dimensioni, accuratamente occultati sui capi d’abbigliamento indossati dai venditori, probabilmente destinate quale “resto” ad ignari acquirenti. Alcuni visitatori controllati sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale e segnalati all’Autorità competente.