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Dopo Viaggiart, Gel Oil: al RotaRy Club Cosenza Nord un altro caso di eccellenza calabrese

COSENZA (CS) Come già era successo all’inizio dell’anno sociale 2014-15,  di un caso di eccellenza si è occupato ieri sera il Rotary Club Cosenza Nord. Nel luglio dello scorso anno era toccato agli ingegneri inventori dell’app turistica Viaggiart, Giuseppe Naccarato e Stefano Vena, spiegare come si fa a riuscire ad emergere in una regione come la Calabria. Ieri, invece, alla riunione all’Italiana Hotels c’erano alcune delle giovani donne, anch’esse laureate in Ingegneria all’Unical, che, sotto la guida del prof. Bruno De Cindio, hanno inventato Gel Oil, olio di oliva in forma di gel. Il team è oggi composto da  Olga Mileti, Valeria Greco, Maria Luisa Cuda, Valentina Mancina, Gessica Cortese, Federica La Gattuta, Stefania Luzzi, Stefania de Cindio e Ilaria Carnevale.

A rappresentarle era l’ing. Olga Mileti, presentata dal Rettore emerito dell’Unical, nonchè Past President del Club, Rosario Aiello e poi dallo stesso prof. De Cindio, responsabile del  Laboratorio di  Reologia ed Ingegneria Alimentare del Dipartimento di Ingegneria.

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La tecnica utilizzata -ha spiegato l’ing. Mileti- si chiama organogelazione e consente  di dare all’olio di oliva una maggiore consistenza, senza necessità di trasformarlo e, quindi, preservandone tutte le caratteristiche migliori.  Un bell’esempio, dunque, di attenzione alla qualità, in tempi in cui i rischi per la salute sono dietro quasi ogni alimento, per quanto appetibile e genuino la pubblicità lo faccia sembrare.

La tecnica, inoltre, consente di offrire al mercato formati meglio gestibili per diversi usi, per esempio per impasti dolciari e di altro tipo, o anche semplicemente per gestire pause-pranzo in tutta praticità e senza pericolo di macchie.

Il pubblico presente si è dimostrato estremamente interessato alla illustrazione dell’idea, che peraltro ha già attirato l’attenzione di molte aziende del settore agro-alimentare, ora in contatto con quella che, nel frattempo, si è trasformata in una start up,  denominata EntropiCa S.r.l.s. , di cui la Mileti è amministratore unico.

E colpisce particolarmente, ancora una volta,  la circostanza che il risultato conseguito dall’encomiabile lavoro di squadra sia stato ottenuto in un contesto, quello della ricerca universitaria, che oggi più che mai è in gravissima sofferenza per il taglio dei fondi.  Ne hanno parlato sia il prof. Aiello che il prof. De Cindio, auspicando che ci possa essere una svolta al più presto perché senza ricerca e ricercatori la nazione non va avanti né tanto meno può competere con i Paesi emergenti.

All’incontro erano presenti anche gli ingegneri Naccarato e Vena, che, intervenendo nel dibattito, hanno fatto il bilancio di un anno per loro di grandi soddisfazioni. Grazie anche all’esperienza di marketing del nuovo socio Fabio Tarantino, Viaggiart è oggi partner di grandi aziende, da Telecom Italia agli aeroporti principali, da EuropCar a FederCulture o AssoTurismo e altre ancora.  Alle loro colleghe hanno consigliato di non temere di osare,  né di farsi scoraggiare dalla burocrazia che impone tempi lunghi e defatiganti procedure, perché quando si crede in un’idea bisogna perseguirla con decisione.

Della qual cosa le giovani di Entropica sono già convinte e altrettanto decise a procedere con  determinazione, forti -hanno sottolineato- delle loro buone idee, della preparazione ricevuta  e del sostegno di una struttura universitaria che, se pure non ha fondi sufficienti per la ricerca, offre però la presenza insostituibile di docenti qualificati, indispensabili anche per muovere nella giusta direzione i primi passi autonomi.

Nei laboratori di Ingegneria dell’Unical nasce l’olio spalmabile

COSENZA – In questo particolare periodo storico in cui la fuga di cervelli è l’unico record che l’Italia può vantare c’è chi decide, ogni giorno, di rimanere nella propria terra e lavorare per innalzare i livelli di sviluppo e conoscenza.

La terra in questione è la Calabria e la storia che oggi vi racconto è quella di 10 ragazze, tutte ingegneri chimici, under 30 e rigorosamente precarie. Queste giovani donne, che si vanno a sommare ad un’intera generazione che spera nel riscatto, hanno lavorato per mesi nei laboratori di Reologia ed Ingengeria alimentare del Dipartimento di Elettronica e Sistemistica dell’Università della Calabria per creare il “Gel Oil”.

Il progetto è stato premiato come migliore idea innovativa della “punta dello stivale” nell’ambito della Start Cup 2014 e, il 4 e il 5 dicembre, l’intero team parteciperà al Premio Nazionale per l’Innovazione in programma a Sassari.

Grazie all’intenso e costante lavoro di queste ricercatrici, guidate da Bruno de Cincio ordinario di Ingegneria Chimica, l’olio cambia consistenza e diventa una salsa vellutata che non schizza e non cola, ideale per condire tutti gli alimenti senza disperdersi sul fondo. Il tradizionale olio si trasforma così in un lingotto soffice senza però perdere la salubrità e la caratteristiche organolettiche proprie di un prodotto tutto made in Calabria.

La materia prima proviene infatti dall’incontaminata Piana di Sibari, luogo in cui le terre, gli uliveti e gli agrumeti si affacciano su una costa ridente che vanta un mare limpido e cristallino. Il Gel-Oil, in versione aromatizzata al limone o al peperoncino e basilico, sarà commercializzato in bustine per essere distribuito nei fast-food e raffigurare un’alternativa salutista tanto apprezzata dai fautori della dieta mediterranea.

Persino l’azienda calabrese Dodaro, leader nel settore della produzione di salumi tipici, auspica in una collaborazione con le giovani ingegnere al fine di produrre nuove salse di carne a base di piccantissima nduja emulsionata con Gel Oil.

Ancora una volta dunque il dipartimento di Ingegneria dell’Università della Calabria è un’incubatrice di idee vincenti che puntano a conciliare innovazione e promozione dei prodotti locali.

Annabella Muraca