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Radicamenti e Kaulonia Tarantella Festival. Mendicino e Caulonia insieme per promuovere la cultura calabrese

COSENZA – È stata avviata l’intesa tra le due amministrazioni di Mendicino e Caulonia, suggellate dall’incontro tra i due primi cittadini, per un futuro gemellaggio tra le due comunità, all’insegna della valorizzazione della cultura popolare. Radicamenti e Kaulonia Tarantella Festival, sono uniti dalla promozione della musica e della tradizione popolare: due importanti rassegne artistiche diventate nel tempo simbolo della cultura calabrese.

«Su invito del sindaco di Caulonia e della direzione artistica, ho avuto l’onore – ha dichiarato Antonio Palermo sindaco di Mendicino – di essere ospite al Kaulonia Tarantella Festival e raccontare l’esperienza bellissima del nostro Radicamenti Mendicino Festival, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Insieme al sindaco Caterina Belcastro abbiamo finanche immaginato un futuro gemellaggio tra le nostre due Città nel solco profondo dell’impegno comune per la valorizzazione della musica e della tradizionale popolare calabrese».

Mendicino e Caserta unite da un filo di seta. Gemellate le due città

MENDICINO (CS) – Sono ufficialmente gemellate Mendicino e Caserta: due centri uniti da un ideale filo di seta. La cerimonia, questa mattina, in piazza Municipio, alla presenza dei due primi cittadini, una delegazione del Comune di Caserta, i rappresentanti delle istituzioni locali e tanti cittadini. «Il Sud può migliorare e costruire prospettive di crescita, e quello di oggi ne è esempio», ha dichiarato il sindaco di Caserta Carlo Marino. «L’elemento che ci unisce – ha aggiunto Marino – non è solo il tessuto, ma l’elemento culturale che può diventare occasione per i nostri giovani». Il presupposto principale di questa iniziativa di scambio tra le due città è la concretezza: iniziative in campo economico e culturale sono sempre state alla base della costruzione di rapporti tra città lontane e nella maggior parte dei casi, grazie alle ricadute sui partecipanti e sui territori, esse hanno costituito l’inizio di un discorso più ampio. «Un giorno storico che non dimenticheremo» ha detto Antonio Palermo sindaco di Mendicino. «Il passato ci unisce – ha continuato il primo cittadino di Mendicino – ed è il punto di partenza per progetti futuri che riguarderanno aspetti economici, commerciali e turistici». I sindaci dei comuni gemellati, dopo i saluti istituzionali da parte del Prefetto di Cosenza Paola Galeone, dell’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano e del presidente della Provincia Franco Iacucci, hanno firmato il documento contenente il patto di gemellaggio che i due enti avevano già fatto approvare dai rispettivi consigli comunali. Infine, è stata scoperta la targa e una statua simbolo del momento. Mendicino nell’Ottocento fu uno dei più importanti centri di produzione della seta in Calabria. Nel centro storico sono state recuperate due tra le più importanti e antiche filande, e all’interno della Filanda Gaudio, oggi, ha sede il Museo storico-multimediale della seta dove sono custoditi documenti e attrezzature per la lavorazione della seta, fino al secolo scorso diffusa in tutta la Calabria. Certamente più famosa la Real Colonia di San Leucio, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta, fondata nel 1776 da Ferdinando IV di Borbone che chiamò a Caserta i migliori maestri tessitori italiani e francesi con il dichiarato obiettivo di produrre seta che superasse in bellezza quella prodotta allora a Lione. La seta di San Leucio ancora oggi viene utilizzata per realizzare le bandiere americana e inglese, ma, soprattutto tende, arazzi e broccati di ottima fattura pronti a vestire di eleganza ogni prestigiosa dimora e decora i salotti di tutto il mondo.

 

 

 

 

Legate da un filo di seta, sabato gemellaggio tra Mendicino e Caserta

MENDICINO (CS) – È di seta quel sottilissimo filo che congiunge la Calabria alla Campania, Mendicino a Caserta. Due comuni uniti dall’antica lavorazione del baco da seta. Mendicino nell’Ottocento, fu uno dei più importanti centri di produzione della seta in Calabria. Nel centro storico sono state recuperate due tra le più importanti e antiche filande e all’interno della Filanda Gaudio, oggi, ha sede il Museo storico multimediale della seta, dove sono custoditi documenti e attrezzature per la lavorazione della seta, fino al secolo scorso diffusa in tutta la Calabria.

Certamente più famosa la Real Colonia di San Leucio, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta, fondata nel 1776 da Ferdinando IV di Borbone, che chiamò a Caserta i migliori maestri tessitori italiani e francesi con il dichiarato obiettivo di produrre seta che superasse in bellezza quella prodotta allora a Lione. La seta di San Leucio ancora oggi viene utilizzata per realizzare le bandiere americana e inglese, ma soprattutto, tende, arazzi e broccati di ottima fattura pronti a vestire di eleganza ogni prestigiosa dimora e decora i salotti di tutto il mondo (Vaticano, Quirinale e Casa Bianca).

Mendicino e Caserta, sabato prossimo 23 marzo, ore 12, in piazza Municipio, sigleranno un gemellggio «al fine di avviare rapporti di scambi culturali, di promozione e valorizzazione reciproca, nonché visite ed ospitalità per i cittadini dei due comuni, favorendo anche lo sviluppo sociale ed economico, individuando le più efficaci modalità d’intervento», come recita la delibera del Comune di Caserta.

«Un sogno che si realizza» lo definisce il sindaco Antonio Palermo, che ha lavorato alacremente alla realizzazione del progetto. L’intento è quello «di sviluppare al massimo la storia e le tradizioni del territorio mendicinese, – dichiara il primo cittadino di Mendicino – con la speranza che questo sia da sprono per i nostri giovani, che possano trovare nell’allevamento del baco e nella coltivazione del gelso, nuovi stimoli. Il sogno, in definitiva, è quello di vedere domani riaprire le filande per tessere la seta, la nascita di nuove aziende e l’apertura di botteghe per i tanti visitatori che in futuro, grazie alle innumerevoli attività culturali messe in campo da questa amministrazione, verranno a conoscere il nostro centro storico».

Mendicino, il borgo della seta, è gemellato con la città di Caserta

MENDICINO (CS) – Un giorno importante per Mendicino che da oggi è gemellato con la città di Caserta. A darne l’annuncio è il primo cittadino che comunica: «Annuncio il gemellaggio tra la città di Mendicino e la città di Caserta. In questi anni, attraverso gli eventi culturali, le iniziative di promozione territoriale, un festival, “Radicamenti”, creato ad hoc, e un impegno quotidiano per il centro storico e tutta la comunità, suggellato finanche con il riconoscimento del titolo onorifico di città da parte del Presidente della Repubblica, abbiamo riscoperto come comunità l’antica tradizione serica mendicinese e presentato alla Calabria e all’Italia il brand “Mendicino, il borgo della seta”. In questo percorso di fattività ed elaborazione, lo scorso anno, su invito del presidente del Consorzio Tessile casertano, ho visitato la Città di Caserta e, in particolare, San Leucio che per decenni ha ospitato la più grande fabbrica serica in tutta Europa fino a prima dell’Unità d’Italia. In quell’occasione ho avuto il piacere di conoscere il sindaco di Caserta a cui ho proposto il gemellaggio tra le nostre città . Di fronte alla disponibilità e alla curiosità del sindaco Carlo Marino per la mia proposta e ho avanzato ufficialmente tale richiesta. Ebbene, in questi giorni ho ricevuto la sua comunicazione: la Città di Caserta ha accettato di gemellarsi con Mendicino! Ringrazio il sindaco, l’ amministrazione comunale e i cittadini e in questi anni hanno coltivato con me questa idea che  continuiamo a portare avanti, sapendo che un giorno nel nostro borgo si riprenderà l’allevamento del baco, nelle nostre campagne la coltivazione del gelso, riapriranno le filande per tessere la seta, nasceranno aziende per vendere i tessuti e sorgeranno le botteghe per i souvenir e tanti visitatori in più verranno a conoscere il nostro centro storico. Dunque, Caserta e Mendicino, il Museo della Seta del Real Belvedere di San Leucio e il Museo Dinamico della Seta e l’ Antica Filanda del nostro borgo, da oggi uniti e gemellati “al fine di avviare rapporti di scambi culturali, di promozione e valorizzazione reciproca, nonché visite ed ospitalità per i cittadini dei due comuni, favorendo anche lo sviluppo sociale ed economico, individuando le più efficaci modalità d’intervento”, come recita la delibera del Comune di Caserta”. La mia firma, in qualità di Sindaco di Mendicino, e di Carlo Marino, in qualità di Sindaco di Caserta, suggellerà il Gemellaggio in una solenne manifestazione istituzionale che terremo a Mendicino nei prossimi mesi, ospitando il Primo Cittadino e una delegazione della comunità casertana, oltre che tutti i massimi vertici istituzionali calabresi, alla presenza dell’intera nostra comunità per celebrare insieme quest’evento che resterà per sempre nella storia della nostra Città».

«Esportiamo bontà», Mormanno alla Festa del Pane di Savigliano.

Valorizzazione delle identità alimentari, marketing territoriale, promozione dell’identità e della cultura gastronomica del Pollino, consolidamento dei rapporti di amicizia e gemellaggio che ci lega alla comunità di Savigliano. E’ il Sindaco Giuseppe Regina a spiegare le ragioni profonde che animano la spedizione amministrativa del Comune di Mormanno alla Festa del Pane che si celebra il 22 e 23 settembre nel cuneese.

Da quasi trent’anni la comunità del Pollino è gemellata con la cittadina di Savigliano dove abita da tempo un «nutrito numero di nativi di Mormanno» segno e testimonianza di «una realtà storica di emigrazione sud-nord» che negli anni ha saputo integrarsi e sancire «anche il vincolo di amicizia e di fratellanza tra le popolazioni dei due centri».

In occasione dell’evento fieristico che si svolge nel cuneese arricchito da un’area espositiva con oltre cinquanta aziende e produttori di farina, pane, biscotti e prodotti da forno, confetture e succhi di frutta, olio extravergine, miele e derivati, formaggi e salumi di produzione artigianale, cioccolato, vini, provenienti da tutto il Piemonte, dalla Toscana, dalla Sicilia, dal Trentino, Mormanno e le sue eccellenze gastronomiche ed identitarie rappresenteranno la Calabria migliore

La Pollino Food Experience Società Cooperativa Agricola per il comparto dei prodotti agricoli, la Marper Snc in rappresentanza dei produttori del Bocconotto di Mormanno, il Salumifici Coinas Srl e Del Colle per la parte dei salumi, la Società Agricola Campotenese per i formaggi e il panificio Cabri Sas saranno protagonisti dell’area espositiva per raccontare ai visitatori della Festa del Pane il meglio delle produzioni agricole e artigianali che raccontano di Mormanno e del suo radicamento al territorio ed alla tutela della biodiversità del Pollino. La lenticchia, il poverello bianco ed il bocconotto, insieme ai salumi ed ai formaggi saranno gli ambasciatori del marketing territoriale che l’esecutivo Regina ha in mente di consolidare attraverso questo momento ed altri appuntamenti nel panorama nazionale delle fiere di settore.

«Sin dal nostro insediamento – aggiunge Giuseppe Regina – ci siamo impegnati per promuovere Mormanno fuori dai confini regionali puntando sulla valenza culturale della nostra identità storica, la valorizzazione e promozione delle eccellenze gastronomiche, il consolidamento di rapporti di amicizia con le comunità ed i borghi. A Savigliano saremo presenti con una folta delegazione di amministratori e produttori anche per rinnovare il gemellaggio con la comunità della provincia cuneese dove molti nostri concittadini sono emigrati ed hanno saputo costruire fortuna e successi con il saper fare e la voglia di spendersi che caratterizza gli uomini del Sud».

Sabato mattina il Sindaco di Savigliano, Giulio Ambroggio, riceverà ufficialmente in Comune la delegazione mormannese guidata dal primo cittadino Giuseppe Regina e costituita dal vice sindaco, Paolo Pappaterra, gli assessori Giuseppe Fasano e Flavio de Barti ed il consigliere delegato alle attività produttive Giuseppe D’Alessandro, ed una cinquantina di cittadini di Mormanno. Insieme le due comunità saranno protagoniste, poi, della inaugurazione della Festa del Pane in Piazza del Popolo.

“L’alta via del gusto trentino” il 2,3 e 4 febbraio al castello di Corigliano Calabro

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Valorizzare i territori, favorire il dialogo istituzionale, promuovere eccellenze e produzioni tipiche. Si muove in questa direzione il protocollo di intesa firmato da Klaus Algieri e Gianni Bort, rispettivamente presidenti delle Camere di Commercio di Cosenza e di Trento.
Un gemellaggio che continua con “L’Alta via del Gusto trentino” 2-3-4 febbraio al Castello ducale di Corigliano Calabro, un percorso alternativo di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud per raccontare gusti, tradizioni e storia di terre apparentemente distanti ma unite da un intento comune: uno sviluppo cooperativo e una strategia di co-marketing.

L’evento ha l’obiettivo di presentare agli appassionati del cibo e vino Made in Italy e alla popolazione della provincia di Cosenza i prodotti delle montagne trentine, in particolare formaggi di alpeggio, miele di montagna, Speck del Trentino, Trentingrana, Mele DOP del consorzio Melinda. Le produzioni della provincia di Cosenza, saranno esposte in aree espositive riservate, collocate all’interno del Castello Ducale, nel corso della manifestazione.
Si parte venerdì 2 febbraio alle ore 11:30 con un workshop dedicato alle imprese del settore turistico dal titolo “Governance e organizzazione turisrica, dall’esperienza del Trentino, un’opportunità per la Calabria”. L’Alta via del Gusto Trentino è un viaggio che vuole abbattere le distanze geografiche e produttive. I sapori autentici della tradizione e della cultura trentina saranno proposti sia attraverso percorsi espositivo-degustativi, che nell’ambito di laboratori enogastronomici e di cucina: in particolare l’evento prevede cinque Laboratori di Degustazione e tre Scuole di Cucina a prenotazione obbligatoria per un massimo di 30 partecipanti ognuno.

GLI INCONTRI:

“Contaminazioni: focaccia con cipolle di Tropea, pomodori secchi, speck e Fontal delle Dolomiti” Scuola di cucina con lo chef cosentino Gennaro Di Pace (vincitore del premio Innovazione Gastronomica della Federazione Italiana Cuochi).
“La grappa del trentino: spirito diVino” Novità 2018 alla scoperta del distillato che ha segnato la cultura popolare e l’economia del territorio trentino, con il sommelier Mario Dorigatti.
“Due modi di pensare il TrentoDoc” con il sommelier Paolo Benati (docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia);
“Contaminazioni: la mostarda di cipolle di Tropea, fichi dottati e mele, abbinati ai formaggi di alpeggio trentini”. Scuola di cucina con lo chef stellato Walter Miori e Maria Grazia Brugnara (docenti dell’Accademia di Impresa di Trento).
“I migliori oli a confronto dei migliori oli: Trento e Cosenza” (dal 3 febbraio 2018 dalle 17:00 alle 18:30);
“2 super presidi slow food a confronto: il trentino D.O.C. vino santo e il moscato passito di Saracena” con i sommelier Paolo Benati, docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia, e Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca regionale calabrese (4 febbraio 2018 dalle 11:00-12:00);
“46° e 39° latitudine nord… Teroldego e Magliocco, da latitudini diverse due grandi rossi a confronto” (4 febbraio 2018 dalle 14:00-15:00) saranno protagonisti indiscussi i vitigni trentini e cosentini con i sommelier: Paolo Benati, docente di Accademia d’Impresa di Trento per l’area enogastronomia e Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca Regionale Calabrese;
• “Dolci passioni: la torta dei fregoloti e il trentino DOC vino santo” Scuola di cucina (4 febbraio 2018 dalle 16:00 alle 17:00) con lo chef stellato Walter Miori e Maria Grazia Brugnara, docenti dell’Accademia di Impresa di Trento).

Le prenotazioni agli incontri possono essere effettuate: – Modulo on line, disponibili di seguito, per ognuno degli 8 incontri; – a mezzo mail all’indirizzo: gustotrentino@cs.camcom.it – telefonicamente ai recapiti: 0983 81 6 35 – 0984 93 87 84.

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018, dalle ore 12:30, sarà servito l’aperitivo “Non solo Trentino” con bollicine trentine di montagna e vini DOP Terre di Cosenza. Alla luce del successo dello scorso anno, nella serata di sabato 3 febbraio 2018, si ripeterà la cena contaminata, aperta al pubblico, nella splendida cornice del Salone degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano. E’ possibile prenotare telefonicamente al recapito 0983 81 6 35 con un contributo di 30 euro. E’ previsto un servizio navetta ogni 30 minuti: Andata da Via Barnaba Abenante; Ritorno da Piazza Guido Compagna. Per info e prenotazioni: gustotrentino@cs.camcom.it – Castello Ducale di Corigliano – 0983 81 6 35 – Promocosenza – 0984 93 87 84 (negli orari d’ufficio e nei giorni di apertura)

 

Rossano e Matera, c’è intesa tra i sindaci per un futuro gemellaggio

ROSSANO (CS) – Offrire ai territori della Magna Grecia l’opportunità di inserirsi e ampliare l’offerta turistica attorno a Matera Capitale europea della Cultura 2019. Una grande rete che, partendo dal Salento, passando per la Pianura Metapontina e giungendo, attraverso proprio la Città del Codex, fino al basso crotonese, possa offrire ai visitatori del capoluogo lucano anche l’opportunità di conoscere e visitare il patrimonio artistico, paesaggistico e monumentale del bacino ionico. È questa l’idea ambiziosa del Sindaco della Città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri, esposta al Primo cittadino di Rossano, Stefano Mascaro, e all’Assessorealla Cultura, alla Promozione del Centro storico e alla progettazione europea, Serena Flotta, nel corso di un incontro incoraggiato e promosso da Lorenzo Antonelli, già Consigliere comunale di Rossano e promoter della valorizzazione del brand Città del Codex, tenutosi ieri (Sabato, 29 Aprile) nel capoluogo lucano. «Finalmente – dichiara soddisfatto Lorenzo Antonelli – abbiamo posto le basi per un dialogo proficuo e produttivo tra la Città del Codex e la Città dei Sassi. Due realtà positive del Meridione e non molto distanti tra loro che possono, attraverso l’unicità del loro patrimonio artistico-culturale, creare un contenitore di offerta turistica unico e appetibile dal mercato globale. L’auspicio – aggiunge – è che presto, già a partire dalla prossima visita istituzionale che il Sindaco De Ruggieri farà a Rossano, nel Centro storico e al museo del Codex, si possa iniziare a lavorare per formalizzare un protocollo d’intesa mirato alla pianificazione di una comune strategia di marketing per il turismo». C’è stata subito armonia e complicità d’intenti, considerato tra l’altro che la Città dei Sassi ha instaurato ufficialmente rapporti istituzionali con diverse comunità calabresi. Non ultimo con il Comune di Isola Capo Rizzuto con il quale, proprio nei giorni scorsi, è stato sottoscritto un patto di amicizia. Da qui l’idea lungimirante– ricorda ancora Antonelli – di creare una rete culturale tra le aree della Magna Grecia prossime a Matera.

 

 

Cittanova e Vimodrone gemellate nel segno delle vittime innocenti di ‘ndrangheta

CITTANOVA (RC) – «Porterò a Vimodrone le grandi emozioni ed i grandi spunti che mi ha regalato Cittanova nell’incontro di oggi. Scambi: questo vogliamo e dobbiamo fare. In un’Europa che si sta spaccando erigendo muri abbiamo la possibilità di costruire un ponte che si basi sulla responsabilità e l’impegno. Educare alla legalità è un dovere istituzionale, morale e personale: dobbiamo combattere le cose che non vanno. Lo abbiamo fatto, continueremo a farlo. È un orgoglio ricordare quello che abbiamo costruito sulla strada della legalità. Se si vuole le cose si possono fare. Se si vuole insieme, se ne faranno ancora di più. Questi sono i ponti che vogliamo». Il sindaco di Vimodrone (Mi) Antonino Brescianini, che domenica 23 aprile ha chiuso l’incontro “costruiamo strade di memoria”, organizzato con il comune di Cittanova (Rc) come prosieguo del gemellaggio sottoscritto tra le due amministrazioni, ha chiuso così una mattinata intensa e proficua.

L’incontro al Polo Solidale per la Legalità F. Vinci di Cittanova, moderato dal coordinatore di “Libera Informazione” Lorenzo Frigerio, si è aperto con l’intervento del sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, che ha spiegato: «La scuola deve essere non tanto e soltanto il fine, quanto il mezzo per memoria e impegno. Leggere la realtà e scrivere i valori fondamentali: questo è e deve essere il percorso di legalità. Educazione e legalità richiedono una relazione continua e costante con tutto il territorio. Mafia e mafiosità sono più forti quando non fanno rumore. La mafia non è solo una questione di ordine pubblico, ma soprattutto un modo di soggiogare la nostra società».

Tanto lavoro da fare, ma con la gioia dei passi in avanti fatti negli ultimi anni, come ha spiegato il referente di Libera Piana Gioia Tauro, don Pino Demasi: «Ricordo tanti familiari delle vittime innocenti. Li ricordo con il fazzolettone nero che copriva tutto il volto, spesso anche gli occhi. Il fatto che oggi non siate qui vestiti di nero è molto significativo: la memoria può restituire un senso per il cambiamento del nostro territorio. Nel passato tante morti si sarebbero potute evitare se fossimo stati più vivi, più attenti. Richiamare alla memoria, costruire strade di memoria diventa motivo di impegno e di cambiamento. Loro – le nostre vittime innocenti – sono ancora vivi. Loro camminano sulle nostre gambe. Costruire strade di memoria significa prestare ai nostri morti la nostra vita. L’uomo può essere ucciso, ma non sconfitto». Una sala gremita, quella di domenica mattina. Molti i familiari delle vittime innocenti di mafia, come le sorelle di Francesco Vinci. E poi cittadini, sindaci, rappresentanti delle scuole. Un obiettivo: iniziare percorsi reali di memoria e impegno, come sottolineato dal referente di Libera Memoria Calabria, Matteo Luzza: «La costruzione di una memoria collettiva parte dal bisogno di fare squadra. Ecco perché è così importante questo gemellaggio. Rendere umano il disumano che ci ha strappato i nostri cari non è facile, ma indispensabile. La nostra rete di Libera contro le Mafie intende celebrare da vive le nostre vittime innocenti. Questa progettualità deve essere costruzione di percorsi: la vita vince sempre su tutto. L’impegno dei familiari è stato proprio questo: andare dove c’è disagio per dire che insieme si può costruire altro. Quale migliore forma di resistenza di vincere l’angoscia del vivere quotidiano? La tentazione alla rassegnazione (nulla cambia, nulla si può fare) deve essere vinta per essere liberi, per celebrare ogni giorno come se fosse il 25 aprile. Non abbiamo nulla da temere. I nostri cari questo ci chiedono: resistenza con un nuovo sforzo, un nuovo impegno».

«Per tantissimi decenni abbiamo rimosso queste storie» ha specificato Lorenzo Frigerio, che ha aggiunto: «Abbiamo lasciato dire agli altri che le vittime innocenti si sono trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non è vero. Non siamo noi, non sono stati loro a trovarsi nel luogo e nel tempo sbagliato, ma i mafiosi. E se esistiamo, se stiamo costruendo insieme qualcosa, lo dobbiamo solo ed esclusivamente ai familiari delle vittime innocenti, che continuano ad esserci e a fare».

Un cammino congiunto, a partire dalle istituzioni. Come ha detto l’assessore alla PI e Politiche giovanili della regione Calabria, Federica Roccisano: «Dobbiamo trasferire ai ragazzi l’amore per il loro territorio. Se stiamo insieme ognuno per la propria parte, in rete, in modo completo e sano, allora potremo iniziare davvero a costruire strade di amore fatto di rispetto. Ciò significa anche avere il coraggio di iniziare a chiamare le cose con il proprio nome. La comunità c’è, esiste, ed è più forte della ‘ndrangheta». E come ribadito dal Presidente della Commissione regionale contro la ’ndrangheta Arturo Bova: «Quando i boss mafiosi chiedono di prendere i loro figli e salvarli abbiamo il senso reale dell’impegno contro la ‘ndrangheta. Questa è la strada da prendere, ma dobbiamo imboccarla tutti insieme, e senza titubanze».

Tutti insieme, partendo dalle scuole in rappresentanza delle quali sono intervenute due dirigenti scolastiche. Angela Maria Colella: «Sulla comunità educante si formano nuovi percorsi, in un’ottica di collaborazione. La legalità a scuola viene promossa con esperienze di convivenza civile, offrendo ai nostri giovani contatti continui con il mondo culturale e sociale capace di trasmettere valori. Quelli che troppo spesso dimentichiamo».

 

Papasso scrive a Italo Voza, Sindaco di Capaccio Paestum

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, ha scritto al Sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, per proporgli un gemellaggio accomunando due città che hanno alle loro basi origini Magnogreche. Come da sempre saputo, prendendo in prestito la definizione di Jean Bareth”Un gemellaggio è l’unione di due comunità che, in tal modo, tentano di agire partendo da una prospettiva comune e con l’obiettivo di affrontare i loro problemi e di instaurare tra loro legami sempre più stretti di amicizia.”. Scrive Papasso: <<ho la fortuna di amministrare una realtà territoriale ricca di risorse storiche e culturali, ove la natura generosa e, nei millenni, l’opera instancabile dell’uomo hanno tratteggiato un paesaggio straordinario. La mia Città è il luogo ove, grazie al Mare Jonio, che ha unito terre lontane, si sono incontrati, fusi e contaminati civiltà e popoli diversi, che hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio in ogni angolo di questa realtà di rara bellezza. La storia dell’antica Sybaris, che esprime il suo senso nell’Area Archeologica e nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, avvicina culturalmente la mia Città alla Sua: Sybaris, fondata nel 720 a. C. dagli Achei fu, infatti, madrepatria dell’antica Poseidonia, fondata a cavallo fra il VII ed il VI sec. A.C., per rispondere all’esigenza dei sibariti di aprirsi un varco commerciale tra lo Jonio ed il Tirreno>>. <<Per tali motivi – prosegue la nota- ho pensato di scriverLe per avanzare la proposta di gemellare le nostre due realtà, accomunate da una grande storia e da un patrimonio storico – archeologico, tesoro dell’umanità intera, che merita di essere sempre più valorizzato e promosso, come ogni altro sito che raccoglie le testimonianze di popoli e civiltà che hanno reso grande l’immagine dell’Italia nel mondo>>.

 

 

 

Royal e Vigor insieme per Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Nascerà domani, durante l’intervallo dell’incontro Royal Team Lamezia – Futsal Molfetta valevole per il campionato nazionale serie A 2016/2017, il “gemellaggio” tra la Vigor Lamezia e la Royal Team Lamezia. L’iniziativa fortemente voluta dai Presidenti Butera e Mazzocca ha l’obiettivo di promuovere una manifestazione che possa coinvolgere l’intera cittadinanza per una giornata all’insegna del divertimento, dello sport e dell’impegno sociale. Questa iniziativa vuole essere l’anteprima di un collante tra le due società sportive lametine, prevedendo a breve un evento allargato a diverse realtà, non solo calcistiche, in grado di veicolare la mediazione sociale e sportiva della città. Appuntamento domani al Palasparti dalle ore 16.00. Saranno presenti oltre allo staff tecnico, sportivo e societario delle due squadre, il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, l’assessore cittadini allo sport Graziella Astorino ed il sindaco di Pianopoli Gianluca Cuda.