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Genitori di studenti calabresi fuori sede si appellano al premier Conte: «Fate rientrare i nostri figli»

COSENZA – Il Venerdì Santo ai tempi del Coronavirus fa da preludio quest’anno a delle festività pasquali particolari, sicuramente diverse da quelle di sempre. Sono infatti tante le famiglie calabresi che si preparano a trascorrere Pasqua e Pasquetta separate dagli affetti più cari: genitori, fratelli o sorelle che lavorano lontano o figli che studiano fuori e che finora non sono tornati per senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Per questo motivo un genitore di Cosenza, Antonio Iaconianni, a nome di un gruppo di famiglie calabresi di studenti universitari fuori sede, dopo aver nei giorni scorsi rivolto un appello alla governatrice della Calabria Jole Santelli, ha indirizzato una missiva anche al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, affinchè si trovi un modo, onesto e soprattutto rispettoso dei decreti e delle restrizioni per l’emergenza Covid-19, di far rientrare i loro figli a casa dopo lunghe settimane di incertezza e in certi casi anche di angoscia e solitudine. Una soluzione che non comporti rischi per nessuno, non solo per le famiglie che li riaccoglieranno, rispettando il giusto periodo di quarantena, ma soprattutto per i ragazzi che, dopo aver osservato la “chiusura” imposta a ragione dei vari decreti nazionali e ordinanze regionali, non devono vanificare i loro sforzi, rischiando di mettersi in viaggio con i mezzi pubblici.

Di seguito la lettera firmata da Iaconianni, ingegnere e dirigente scolastico, in rappresentanza di decine e decine di famiglie di tutta la Calabria:

Al Presidente on. Giuseppe Conte,
Alla Governatrice della Regione Calabria on. Jole Santelli.

Dopo l’appello fatto alla Governatrice della Calabria credo sia opportuno scrivere congiuntamente a Voi al fine di sollecitare con forza progetti e azioni coordinate fra le varie regioni e portare la problematica al tavolo della Conferenza Stato-Regioni per soluzioni URGENTI ed INDIFFERIBILI.

La necessità di scrivere ancora, con urgenza, nasce dalla preoccupazione che la realizzazione dei Piani Pandemici imposti dalla OMS nel 2005 (dopo la Sars del 2003) NON sono stati realizzati o non sono stati realizzati come si dovevano (ci siamo ritrovati con una Fase 0 inesistente) e a far data dal 31 gennaio u.s., data della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, credo che la confusione sia stata MASSIMA, forse figlia di chi non sa, di chi ignora (l’on. Zingaretti che va ai Navigli ed invita i giovani per incontrarsi all’aperitivo, le autorità locali che consentono a 25.000 persone di assistere alla funzione del Santo Padre a Bari i primi di marzo e un illustre virologo professore che riferisce in febbraio che il rischio di contagio in Italia è ZERO !!!!… ed ancora tanto altro … con una comunicazione fatta solo di numeri ma che nei commenti e’ NULLA !!!).
NON POSSIAMO, NON POTETE PIU’ SBAGLIARE.

Riguardo a tanto disorientamento ho capito che occorre ricordare di ciò che non si ha memoria di coloro che chiamo i nuovi invisibili.

Vedete, la mia famiglia, insieme a tantissime altre famiglie, insieme a tantissimi altri giovani lavoratori oggi senza stipendio, contrariamente a tanti che hanno dato vita ad un rientro selvaggio in Calabria, senza regole e senza precauzioni, portando inevitabilmente in aumento i casi di covid-19 nella nostra terra, hanno osservato in maniera pedissequa regole e norme, consigli ed indicazioni degli esperti sanitari e, senza indugio, hanno deciso di restare ognuno al proprio posto. Noi qui in Calabria e loro al centro-nord.

Per carità, va bene restare divisi a Pasqua perché così deve essere (anche se i rientri dei FURBI per visite mediche specialistiche richieste proprio nella settimana Santa non mancano), ma credo che sia giunto il momento di pensare a tutti quei bravi ragazzi (e sono ancora tanti !) che sono rimasti fermi, immobili nelle proprie abitazioni o a pensione presso le famiglie, in pochi metri quadrati, rispettosi delle leggi.

Sono stati fatti rientrare da ogni parte del mondo, con voli speciali e altro, ma i nostri figli (su territorio nazionale) NO !!! Se arriviamo disgraziamente alla Fase 3 NON RIENTRANO PIU’ !! Ora quindi occorre pensare a loro! proprio perché i tempi sono lunghi, incerti e la tenuta psicologica dei nostri ragazzi ed anche delle loro famiglie inizia a dare segnali di difficoltà ed in alcuni casi di preoccupazione.

E’ per questo, ed anche e soprattutto per scongiurare altri ritorni incontrollati che sarebbero davvero devastanti, che chiedo, insieme ai tantissimi papà, tantissime mamme, di pensare a loro, ad una “finestra”, un “corridoio di sicurezza” che possa far rientrare questi giovani, questi lavoratori, tutti a casa, a casa propria (con tutte le precauzione che il caso impone); giovani che con grande maturità, responsabilità hanno dimostrato di essere già veri cittadini consapevoli, ma anche e soprattutto per dare loro un ulteriore insegnamento, ossia che l’onestà, il merito, il rispetto di tutti e tutto, PAGA SEMPRE …. diversamente è come insegnare scorciatoie disoneste e dire che I FURBI HANNO SEMPRE RAGIONE !!!”

Cosenza, denunciati coniugi per aggressione ad una maestra

COSENZA – Due coniugi sono stati denunciati per aggressione, danneggiamento e installazione abusiva di strumentazione atta a registrare. Il fatto e’ avvenuto in un asilo di Cosenza. I due, trentenni cosentini, avrebbero ripreso un’insegnante del nido, frequentato dal figlio di 22 mesi, per verificarne il comportamento.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia avrebbe istallato una microcamera addosso al piccolo, per documentare dei presunti maltrattamenti. Una volta acquisita la registrazione, i due si sarebbero poi presentati all’asilo, dove hanno aggredito l’educatrice, ritenuta responsabile dei maltrattamenti, provocandole lesioni giudicate guaribili in quindici giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata.

La donna ha sporto denuncia e il filmato e’ stato acquisito dagli agenti della Questura di Cosenza e poi trasmesso alla Procura. Ma dalle immagini, secondo quanto si apprende, non si evincerebbe alcuna violenza fisica sul bambino.

Immagini di repertorio 

Bimba morta al “Pugliese Ciaccio”, genitori accusati di omicidio preterintenzionale

CATANZARO – L’accusa è omicidio preterintenzionale. Domenico Ciancio e Giuseppina Zaffino padre e madre della piccola di due anni deceduta all’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro sono stati raggiunti sa un avviso di garanzia. «Un atto dovuto –  spiegano gli inquirenti – in attesa di conoscere i risultati dell’autopsia eseguita sul corpicino della piccola».

La giovane coppia, originaria di San Pietro in Caridà, centro del reggino,  ha un’altra bambina di un anno e quattro quattro mesi.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

Secondo le prime ricostruzioni la bimba di due anni si sarebbe sentita male ed è stata immediatamente portata prima dalla Guardia Medica locale e poi all’Ospedale di Vibo Valentia dove i sanitari ne avrebbero giudicato molto gravi le condizioni e da qui la decisione di trasportare la piccola in elisoccorso al nosocomio di Catanzaro dove poi è deceduta sebbene i disperati tentativi dei medici di tenerla in vita. I genitori si professano innocenti e un primo esame esterno della salma avrebbe escluso segni di percosse.

A Cantinella la scuola cade a pezzi. L’allarme dei genitori

CORIGLIANO (CS) – Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione dei genitori degli alunni delle Scuole Elementari di Cantinella, frazione di Corigliano, preoccupati per lo stato in cui versa l’edificio scolastico.

«Quanto si sta registrando in questi giorni a Cantinella è una situazione inaccettabile, che evidenzia la precaria condizione nella quale versano gli istituti scolastici di Corigliano. È impossibile pensare che ancora oggi, nel 2018, presso le scuole elementari di una così popolosa frazione possa verificarsi la caduta di calcinacci e pezzi del solaio, arrecando disagi ai giovanissimi allievi nello svolgimento delle consuete attività didattiche e, soprattutto, ingenerando legittime preoccupazioni nelle rispettive famiglie»

È un accorato appello, di dolore e di delusione insieme, quello mosso nella giornata odierna da numerosi genitori di bambini che frequentano le lezioni presso le scuole elementari di Cantinella. «Disagi che hanno investito della problematica il giornalista Fabio Pistoia per portare la stessa all’evidenza della pubblica opinione e delle preposte autorità, ad iniziare dal Comune di Corigliano, e nel comunicare che per oggi e domani i loro figli dovranno seguire le attività didattiche presso il vicino plesso, poiché alcune aule sono impraticabili a causa di quanto verificatosi nei giorni scorsi»

«Il nostro paventato grido d’allarme – dichiara Claudio Garofalo, uno dei genitori dei bambini che frequenta il suddetto istituto di Cantinella – era più che motivato, e le foto scattate all’interno delle aule dove si è verificata la caduta di suddetti materiali parlano da sole, così come è lampante anche il degrado che riguarda il sistema elettrico. Il nostro timore è legittimato dall’evidente stato di precarietà nel quale i nostri figli sono costretti a frequentare le lezioni, e il momentaneo spostamento di questi giorni presso altri locali non ci tranquillizza affatto. La scarsa sicurezza impone una doverosa riflessione da parte di tutti, poiché riguarda l’intera comunità scolastica e dunque anche tutti coloro che, a vario titolo, operano all’interno dell’edificio. La sicurezza delle scuole di Corigliano rappresenta una priorità che deve essere adeguatamente affrontata e risolta per scongiurare tragedie annunciate e piangere poi sul latte versato. Le famiglie invocano sicurezza per i propri figli a Cantinella e, più in generale, in tutto il territorio comunale. Siamo pronti a fare la nostra parte e promuovere tutte le iniziative possibili per tenere altra l’attenzione su questo tema».

 

 

 

“Manuale di sopravvivenza per genitori”, il libro di Rossella Catalano

manuale

COSENZA – «Un vero e proprio manuale di sopravvivenza per genitori, per imparare l’arte di crescere i figli difendendoli da alcune minacce del nostro tempo, sempre dietro l’angolo: il bullismo e la pedofilia». Lo ha scritto la sociologa, criminologa e ricercatrice cosentina Rossella Catalano, forte della sua decennale esperienza maturata in molti progetti realizzati negli istituti penitenziari per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti e nelle scuole, per la prevenzione del disagio minorile. Un bagaglio notevole che l’ha portata a sviluppare studi e riflessioni oggi trasferiti in questo volume self publishing, che la Catalano ha dato alle stampe da sola, autofinanziandosi. “Manuale di sopravvivenza per genitori” sarà presentato mercoledì 28 giugno, alle ore 18,00, nel Chiostro di San Domenico. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cosenza e dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Alessandra De Rosa. La presentazione del libro sarà introdotta dalla stessa Presidente dell’organismo consiliare Alessandra De Rosa. Seguiranno gli interventi dell’autrice e dell’avvocato e criminologa Emiliana Guzzo. Il volume (112 pagine che si leggono tutte d’un fiato), disponibile anche in versione e-book, «ha l’ambizione – come scrive nella prefazione Rossella Catalano – di contribuire a crescere figli poco disposti ad essere inquadrati come vittime da parte di bulli, pedofili o altri predatori. Per ottenere questo risultato- avverte ancora l’autrice – è necessario un percorso educativo consapevole. Il nostro compito di genitori sarà meno complicato se siamo persone consapevoli, di ciò che siamo, di ciò che stiamo facendo, di ciò che vogliamo. Essere genitori, ma anche educatori, è un compito gravoso che necessita di tutta la nostra intelligenza, di tutto il nostro pensiero attivo». »Quindi – questo il monito di Rossella Catalano – non stanchiamoci, non deleghiamo, non aspettiamo!».Il manuale di sopravvivenza pubblicato dalla sociologa cosentina è destinato non solo ai genitori, ma anche agli adulti educatori, nella piena consapevolezza che si avverte l’importanza di libri come questo perché il sistema parentale allargato non esiste più. Il volume ribadisce l’importanza di valori di riferimento solidi ed omogenei ed enuncia alcuni principi guida, come il dialogo. Apre, inoltre, un’importante finestra sulle problematiche che affiorano nella scuola di oggi e mette in relazione non solo i ragazzi, ma anche il mondo adulto, con Internet e le sue degenerazioni, sempre in agguato. Altri capitoli sono, poi, dedicati al rapporto uomo-donna, alla droga e alle dipendenze e ai disturbi alimentari.

Come affrontare la malattia. “Il viaggio della Regina” per genitori e figli

COSENZA – Il prossimo 14 Aprile alle ore 16:00 presso  la Biblioteca “Annunziata” Azienda Ospedaliera di Cosenza, sarà presentato il  volume “Il Viaggio Della Regina”, la cui pubblicazione è sostenuta dall’Associazione Salute Donna Onlus e dall’azienda ospedaliera Regione Calabria. L’ideazione del progetto editoriale è di Carthusia Edizioni, mentre la direzione editoriale è affidata a Patrizia Zerbi. Art Director è Elisa Galli; il coordinamento editoriale di Silvia Marelli; in redazione Annamaria Colosso; testi di Beatrice  Masini; illustrazioni di Gianni  De Conno.L’evento di presentazione sarà moderato da Anna Mancuso, presidente dell’Associazione Salute Donna Onlus. Previsti i saluti del dottor Gentile, direttore dell’azienda ospedaliera di Cosenza, del dottor Mario Veltri, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Cosenza, dottor Palazzo, direttore U.O.C di oncologia, il dottor Biamonte, responsabile scientifico  Salute Donna Onlus  sez. Cosenza, Adriana Imbrogno, responsabile Salute Donna Onlus sez. Cosenza. A discutere sul perchè di questo volume Vito Barbiere, coordinatore  AIOM Calabria, la dottoressa Angela Piattelli, psic-oncologo U.O.C. Oncologia  A.O. Cosenza, la dottoressa Gallucci, psicologo e psicoterapeuta Salute Donna  sezione Cosenza, la dottoressa Maria Domenica Luvaro, Psico-Oncologo U.O.C. Oncologia A.O. Cosenza.

“Il viaggio della regine” è prima di tutto una grande fiaba, che racconta attraverso la metafora, il difficile percorso che la Regina protagonista deve fare lasciando a palazzo tutto ciò che ha di più prezioso: i suoi gemelli, Amaranto e Ginestra, e il Re. Il viaggio di una mamma Regina che affronta “il Mostro”, con la determinazione e la volontà di vincerlo, anche se con paura, fatica e sofferenza, affrontando prove difficili e portando nel cuore le persone che ama e che la amano, guidata dal suo più grande desiderio: tornare da loro. Il volume è un “aiuto” fondamentale anche per i genitori affetti da tumore che devono dare questo tipo di comunicazione ai propri figli. Nasce proprio per dare agli adulti e ai ragazzi un’occasione di dialogo e di confronto, per provare così a dare voce a sentimenti, emozioni, paure che non sempre si riesce a riconoscere e condividere. E anche per passare al figlio un messaggio di coraggio e speranza: anche se un genitore è malato, con tutto se stesso combatte e vuole tornare da a casa, dai propri affetti.

È una storia da leggere insieme, piccoli e grandi; uno strumento di relazione per pronunciare insieme quelle parole che, a volte, quando servono, proprio non riescono a venire fuori da sole. L’obiettivo è di dare ai ragazzi, attraverso uno strumento potente come una storia, la possibilità di comprendere, nel modo più rassicurante possibile, quello che accade quando uno dei genitori scopre di essere malato di tumore, perché raccontare rompe la tensione, aiuta a condividere e ad affrontare il disintegrarsi di quelle certezze che prima della diagnosi sembrano scontate.

Anna Maria Schifino

Lo Sporting Club Corigliano vola a Coverciano

CORIGLIANO (CS) – Ennesimo titolo regionale e federale conquistato per i Pulcini dello Sporting club Corigliano. I pulcini biancoverdi hanno avuto la meglio nella finalissima battendo con il risultato di 9 a corigliano calcio2 i pari età del Cspr Caulonia 94, formazione che ha eliminato sia Reggina che Catanzaro. Competizione dove sono state circa 150 le squadre partecipanti in tutta la Calabria. Oltre al titolo regionale 2015 vinto, è da ricordare il successo al torneo internazionale “Sportland Cup” dove i Pulcini coriglianesi hanno superato società professioniste come Catania e Trapani.

Un plauso il club lo ha indirizzato per la partecipazione e l’edificazione del solido gruppo ai genitori: la compattezza e la mancanza di rivalità hanno fatto la differenza, mettendosi a disposizione per percorrere anche tanti chilometri. A margine della finale Pulcini, i ragazzi sono stati premiati con coppa e medaglie,  dai membri della Figc – Lnd di Rossano composta dal presidente Bruno e dal delegato Cimino.

Con il titolo vinto della categoria Pulcini, lo Sporting Club Corigliano rappresenterà la Calabria alla Festa Nazionale che si svolgerà presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano il 20 e 21 giugno.

Pensionato cosentino abusa di tre bambine rom vendute dai genitori

Tre bambine rom, una delle quali disabile, sarebbero state ripetutamente abusate da un 74enne cosentino. A peggiorare il quadre della situazione, però, è il fatto che i genitori delle piccole di 12,13 e 14 anni fossero ben consci di ciò che succedeva. I due, residenti nel campo nomadi di Vaglio Lise, avrebbero venduto le proprie figlie al pensionato, che pare gli abbia corrisposto in cambio migliaia di euro, forse più di 40mila. A portare alla luce l’orrore è stata la denuncia da parte di altri due genitori, la cui figlia era stata oggetto delle morbose attenzioni dell’anziano. Proseguendo con le indagini, le forze dell’ordine hanno riportato alla luce altri dati inquietanti: sembra che gli abusi del vecchio italiano non fossero gli unici che le bambine dovevano subire: anche il padre, probabilmente, abusava di loro. Le forze dell’ordine hanno inoltre sequestrato dei video girati dal 74enne, nei quali si vedono le violenze alle bambine.
Le indagine proseguono per verificare se non ci siano ulteriori nomi coinvolti. Per il momento sul pensionato e i genitori pendono le accuse di adescamento e abusi su minori, pedo-pornografia e violenza sessuale.

Distrugge casa dei genitori,arrestato catanzarese

Cropani(CZ).Salvatore Pitari, di 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina con l’accusa di avere distrutto la casa dei genitori dopo che questi ultimi si erano rifiutati di dargli denaro. L’episodio è accaduto dopo l’ennesima lite che l’uomo ha avuto con i genitori sempre per lo stesso motivo.Il gip ha disposto la custodia cautelare di Pitari in carcere.

I bambini prime vittime: convegno a Cosenza il 24 novembre

COSENZA – «Abbiamo appena celebrato la Giornata Mondiale dei Diritti del Fanciullo, un termine che ci rimanda ad un’immagine gaia. Eppure, le cronache di questi giorni ci dicono altro: bambina di 2 anni esclusa da una scuola privata perché sorda; mamma copre il compagno che violenta la figlia di 7 anni; guerra fra ex coniugi per l’affidamento della figlia di 8 anni; medico di base abusa di un bimbo di 10 anni; bambino di 10 anni conteso dai genitori; bambino di 11 anni rasato a zero per punizione. E sono solo alcuni esempi». Ad affermarlo è Rita Guma, Presidente nazionale dell’Osservatorio sulla Legalità e sui Diritti onlus, che il prossimo 24 novembre organizza a Cosenza il convegno dal titolo “I bambini prime vittime. La tutela dei minori in tipiche situazioni a rischio”, patrocinato dall’Unione Camere Esperti Europei e dalla Città di Cosenza. «Spesso, i bambini – prosegue Rita Guma – sono considerati oggetti da possedere ed esibire, oggetti su cui sfogare rabbia e frustrazioni, strumenti per legare a sé il nuovo compagno che ne abusa o per ottenere di più dal coniuge in caso di separazione». «Persino lo Stato – aggiunge Margherita Corriere, responsabile dell’Osservatorio per la provincia di Cosenza – penalizza in molti casi i minori tagliando servizi sanitari, scolastici, psicologici e di sostegno alla disabilità». Questi temi saranno affrontati nel corso del convegno, che avrà inizio alle ore 15.30 presso il Teatro Morelli di Cosenza, con la partecipazione di illustri avvocati, docenti universitarie e psicologhe provenienti da Varese, Ravenna e Roma. Dopo il saluto delle autorità locali, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, interverrà l’Assessore alla Coesione Sociale, Alessandra De Rosa. Seguiranno gli interventi di Anna Lasso, docente di Tutela dei Diritti dell’Università della Calabria, che tratterà “Il minore quale soggetto di diritti tra normativa nazionale ed internazionale”; Elena Falletti, docente di Diritto Privato Comparato dell’Università Cattaneo-LIUC di Castellanza (VA), con una relazione sul tema “Risarcimento del danno al minore per l’assenza del genitore”; Marina Angela Visco, psicologa e Dottore di Ricerca in Processi della Genitorialità, che interverrà su “Il minore conteso nei procedimenti di separazione: effetti psicologici”; Monica Miserocchi, avvocato cassazionista e presidente dell’Associazione “Dalla parte dei minori” di Ravenna, che relazionerà su “I diritti dei minori nel conflitto genitoriale”; Margherita Corriere, avvocato cassazionista e Coordinatrice della Commissione Disabilità dell’Osservatorio, porrà l’accento su “La tutela del minore con disabilità nel contesto istituzionale”; Franca Imbroinise, psicologa e psicoterapeuta – U.M. di Neuropsichiatria Infantile ASP Cosenza, con la relazione “Quale futuro per il bambino diversamente abile: la rete che dovrebbe esserci, il danno che c’è”. L’evento è rivolto a tutti e in particolare a genitori, educatori, insegnanti, avvocati, psicologi, assistenti sociali, operatori delle forze dell’ordine e studenti universitari. In chiusura, è previsto un dibattito con il pubblico. L’ingresso è gratuito e verrà rilasciato su richiesta un attestato di partecipazione. Per ricevere maggiori informazioni sull’evento, è possibile consultare l’indirizzo: www.osservatoriosullalegalita.org/dirittiminori.htm