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Qualche estate fa, applausi al Rendano per la Gerini che omaggia Califano

COSENZA – Lunghi applausi, sul palco del Teatro Rendano, sabato scorso, per il concerto- racconto “Qualche estate fa”, protagonista l’affascinante Claudia Gerini. Un altro grande successo targato “Rassegna L’AltroTeatro”. Accompagnata dal Solis String Quartet, l’attrice romana ha ripercorso la storia artistica e umana di Franco Califano. “Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita del Califfo. “Tutto il resto è noia”, “Minuetto”, “La musica è finita” e “Un’estate fa” sono tra i brani più celebri, riarrangiati dal Solis String Quartet e intepretati dalla Gerini.

“La Rassegna L’AltroTeatro” è finanziata dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

“Qualche estate fa” nove quadri, nove donne diverse che hanno conosciuto l’uomo e l’artista Califano. Ogni quadro culmina con una canzone che riassume una tappa della sua vita e della sua carriera. La giovinezza; gli inizi della carriera; Sanremo; il successo e gli eccessi; fino agli ultimi giorni del Califfo. Il testo, scritto da Stefano Valanzuolo, è un piacevole escamotage per raccontare Califano attraverso gli occhi di chi l’ha amato con passione fino ad odiarlo. Volto e anima di questi personaggi è Claudia Gerini, unica voce recitante e cantante. Appassionata inteprete, accompagnata dal Solis String Quartet ripercorre le tappe della vita di uno degli artisti più discussi della musica italiana. Se va riconosciuto un merito allo spettacolo è quello di aver reso omaggio al talento e all’artista di brani indimenticabili.“Qualche estate fa” resituisce al pubblico un autore troppo spesso offuscato dalla sua “chiacchierata” vita privata. La regia dello spettacolo, prodotto da Imarts, è affidata a Massimiliano Vado, il soggetto e la sceneggiatura portano la firma di Stefano Valanzuolo. “Un labirinto di canzoni, vita vissuta, monologhi, scrittura, amicizie e aneddoti infiniti” racconta il regista. Claudia Gerini si destreggia bene tra canto e racconto. Una prova d’attore coraggiosa e di artista a tutto tondo. La Gerini si misura con “mostri sacri” come le interpreti dei suoi brani più amati. Da Mia Martini alla Vanoni passando per la Gabriella Ferri. Claudia è soprattutto efficace soprattutto nell’interpretare gli stornelli romani e le donne di “borgata” che il Califfo ha amato. Artista da “marciapiede”, Franco Califano, del suo essere la voce del popolo ne ha fatto sempre un manifesto. Tripoli, Milano e Amalfi, e soprattutto Roma, i fotoromanzi e il carcere, reality show e la poesia.
 Senza buonismi di maniera “Qualche state fa”, prova a restituire, in musica e parole, l’immagine di un artista che ha vissuto sempre rifiutando le convenzioni borghesi e la noia.

“L’ESIGENZA DI UNIRMI CON TE”: delude il film di Zangardi

l'esigenza di unirmi ogni volta con teCOSENZA – Gli spettatori si accalcano all’ uscita del cinema Citrigno e la loro espressione la dice lunga sull’ indice di gradimento del film “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”, presentato sabato sera dal regista Tonino Zangardi che è anche l’autore del romanzo cui la pellicola è ispirata.

Sul volto di coloro che hanno assistito alla proiezione traspare la delusione e la noia per un prodotto rivelatosi non all’altezza delle aspettative.

L’interpretazione di Claudia Gerini, praticamente perfetta nel ruolo di Giuliana, è l’unica nota positiva di questo lungometraggio, destinato a non lasciare traccia nel firmamento della cinematografia italiana.L’attrice veste i panni della cassiera di un supermercato di Tricase e della moglie insoddisfatta di Martino, esperto di pannelli fotovoltaici, spesso assente da casa per motivi di lavoro.La stanca routine quotidiana che ne scandisce l’esistenza viene spezzata dall’incontro con Marco Bocci, alias Leonardo, un poliziotto dal passato burrascoso che le salva la vita nel corso di un tentativo di rapina.

Nel complesso però, la trama non convince, della suspense annunciata in sede di presentazione non vi è neppure l’ombra mentre affiorano copiosi i punti deboli e privi di logica di questa storia, raccontata con un ritmo dalla lentezza esasperante. Né sono sufficienti le forme sensuali della Gerini o gli addominali scolpiti di Bocci, generosamente mostrati al pubblico, a caricare il film della tensione erotica suggerita dal titolo.

Lo spettatore inoltre, si interroga sulle mille incongruenze che si susseguono sullo schermo mentre in sala sbadigli e led luminosi degli smartphone tradiscono l’impazienza del pubblico, ansioso di andare via. Il finale suscita persino qualche sorriso e che per certi versi  ricorda la scena di un celebre film con Paolo Villaggio del 1981.

Prima della proiezione il regista Tonino Zangardi, intervistato Iole Perito e Raffaella Salamina, ha preannunciato che sarà presto dato alle stampe il sequel del romanzo. Se dall’opera letteraria non sarà tratto il secondo capitolo cinematografico, nessuno ne sentirà la mancanza.

Salvatore Bruno