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“Cabina di regia della Sibaritide” in Prefettura a Cosenza

COSENZA – Il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ha presieduto la riunione della “Cabina di regia della Sibaritide”, Organismo di monitoraggio dei lavori previsto dai Protocolli di Legalità sottoscritti per ciascuna delle grandi opere da realizzare in detta area ad alta potenzialità di sviluppo economico.

Tre grandi opere di fondamentale importanza per l’area della Sibaritide e per l’intera Calabria, che riguardano il raccordo dell’Autostrada A2 con la strada statale 106 da Firmo a Sibari,  l’ammodernamento della s.s. 106 da Sibari a Roseto Capo Spulico e l’Ospedale della Sibaritide.

Al tavolo hanno partecipato, oltre al Procuratore della Repubblica di Castrovillari e ad un funzionario della DIA di Catanzaro in veste di osservatori, le Stazioni Appaltanti Anas e Regione Calabria con i rappresentanti delle ditte appaltatrici, i segretari delle Organizzazioni Confederali e l’Ispettorato del Lavoro.

Finalità dell’organismo è quella di creare uno stretto raccordo tra le istituzioni e gli altri i soggetti seduti al tavolo allo scopo di contrastare possibili tentativi di infiltrazione mafiosa e di affrontare nell’immediato eventuali problematiche affinché non siano di ostacolo alla realizzazione delle opere stesse.

Incontro tra Mario Occhiuto e Gianfranco Tomao

www.comune.cosenza.gov.it
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COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto si è recato questa mattina in visita di cortesia dal prefetto Gianfranco Tomao. Nel corso dell’incontro, il primo cittadino ha ribadito al Prefetto Tomao la volontà di proseguire e rafforzare la collaborazione già avviata durante la sua prima sindacatura e che ha visto tanto il Comune quanto la Prefettura impegnati verso il perseguimento di obiettivi importanti per il bene della collettività. Al termine della visita, è stato espresso l’auspicio di dare sempre maggiore impulso alla fruttuosa sinergia istituzionale in atto e di alimentare un confronto costante che sia utile a focalizzare questioni sulle quali Comune e Prefettura manterranno alto il livello di attenzione.

 

 

 

 

Un sogno divenuto realtà , Mendicino è Città

mendicinoMENDICINO (CS) – Un giorno storico per Mendicino che può fregiarsi del titolo onorifico di Città. Un titolo non conquistato per caso ma frutto di lavoro sodo e di impegno. «Perché Città?» chiedeva questa mattina, nel corso della manifestazione in onore della festa della Repubblica tenutasi a Cosenza, l’arcivescovo metropolita Francescantonio Nolè. La risposta viene da un video realizzato dal mendicinese Timeo Barca che illustra le bellezze naturali e architettoniche del territorio. Un raggiante Antonio Palermo, sindaco della Città, apre la cerimonia ricordando che oggi ricorre il settantesimo anno della costituzione della Repubblica italiana. Poi, con voce rotta dalla commozione si rivolge ai presenti dicendo: « Questo è un giorno che non comprendiamo a pieno, un giorno che i posteri proveranno ad immaginare. Voglio ringraziare ciascuno di voi per aver voluto condividere questo evento. Mendicino è ora insignita del titolo di Città, un titolo che porta la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ringrazio per la concessione, un grazie va al prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per aver accolto la richiesta e averla inoltrata». Tutto inizia con l’approvazione della delibera 136 del 3 luglio 2014 tramite la quale si chiese all’allora prefetto di Cosenza  Raffaele Cannizzaro, di verificare la presenza dei presupposti per l’avanzamento della richiesta. Riconosciuti i presupposti, il 6 ottobre del 2015 la domanda è stata  inoltrata al Ministero degli Interni che il 3 febbraio di quest’anno ha proposto di concedere il titolo fino ad arrivare al 15 febbraio quando, il presidente Sergio Mattarella ha apposto la propria firma. «Mendicino, a cui già faceva riferimento Ecateo di Mileto nel 500 a.C, è custode di reperti archeologici di epoca greca e romana, ha un passato glorioso diventato leggenda grazie al mito del tesoro di Alarico che secondo alcuni sarebbe custodito presso le grotte dell’Alimena, ha un’antica tradizione serica testimoniata dalla filanda e dal museo dinamico della seta, è nota per gli scalpellini, per la pietra rosa utilizzata tra l’altro per l’edificazione del Duomo di Cosenza, è un gioco di monti che si inerpicano, è cultura col teatro comunale, è tempo libero grazie allo “Sporting club” è accoglienza con i centri Sprar. Per questi e per tanti altri motivi è divenuta Città. Un titolo- prosegue il sindaco – che ci da lustro e che ci deve rendere orgogliosi. Rivolgomi miei auguri a Mendicino e ai mendicinesi per quella che da oggi sarà la nostra Città». Dopo il discorso del sindaco, l’intervento del prefetto Tomao si focalizza inizialmente sulla festa della Repubblica, «una festa che ci induce a ricordare i valori della democrazia e della libertà , un giorno di riflessione, un anniversario che ricorda il riconoscimento del diritto di voto alle donne dopo un percorso irto di difficoltà». Poi il pensiero vola ai migranti che non ce l’hanno fatta e a quelli che vengono accolti nei centri Sprar di Mendicino. Spetta all’attore e direttore artistico del teatro comunale Mario Massaro il compito di leggere il decreto del Presidente della Repubblica a cui segue il momento musicale ad opera delle bande musicali “Città di Mendicino” e “Raimondo Reda” che eseguono “Inno di Mameli ” e “Inno d’Europa”. Si dice orgoglioso il vice presidente della Provincia Francesco Bruno di esser presente, «C’è da essere emozionati, vedo il senso di appartenenza, di collettività che dovrebbe fungere da esempio per le altre comunità». Assenti per impegni istituzionali il presidente della Regione Mario Oliverio, il Rettore dell’Università di Roma “La Sapienza” Eugenio Gaudio e l’arcivescovo Francescantonio Nolè che hanno voluto esprimere la loro gratitudine e la loro vicinanza tramite messaggi letti da Massaro e da Don Enzo Gabrieli. copia costituzioneTerminata la lettura dei messaggi, ha preso la parola il presidente del consiglio Nathalie Crea che ha pronunciato un discorso rivolto ai ragazzi mendicinesi che hanno varcato la soglia del diciottesimo anno che sono stati poi omaggiati dalle autorità politiche con una copia della Costituzione italiana. Un evento storico per Mendicino, una giornata indimenticabile per i presenti che potranno dire: «Quel giorno c’ero anche io ».

Rita Pellicori

Mendicino da oggi è Città

palermo-tomaoCOSENZA (CS) – Questa mattina il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ha consegnato nelle mani di Antonio Palermo , Sindaco di Mendicino, il Decreto firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il quale è stato conferito il titolo di Città a Mendicino. Si tratta di un importante e gradito riconoscimento per l’intera comunità mendicinese che corona l’impegno e gli sforzi che l’Amministrazione comunale e i cittadini, insieme, stanno profondendo e che, in meno di due anni, hanno prodotto risultati straordinari. “Sono molto contento che oggi Mendicino abbia ricevuto il titolo di Città, – ha dichiarato Antonio Palermo, Sindaco di Mendicino. È un risultato storico per la nostra comunità, che voglio condividere con tutti i mendicinesi”. “Fin dal mio insediamento, nel maggio 2014 – continua il Sindaco –ho sempre lavorato per recuperare il prestigio e la giusta visibilità che Mendicino merita per la sua storia, per le bellezze artistiche e paesaggistiche, per le sue tradizioni che giorno dopo giorno ci sforziamo di valorizzare e promuovere”. “In meno di due anni – prosegue Palermo – abbiamo centrato obiettivi storici per la nostra Città, dall’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”, che in soli sei mesi ha superato il livello del 65%, alla realizzazione di importanti opere per il rilancio del nostro territorio, come il Museo dinamico della Seta, l’Isola ecologica e il Teatro Comunale, inaugurato pochi giorni fa. Siamo in dirittura d’arrivo anche con il completamento del Parco fluviale e la ristrutturazione del Casello di Monte Cocuzzo, che sarà il baricentro dello sviluppo di questo straordinario sito monumentale naturale”. “Il riconoscimento del titolo di Città ricevuto oggi – conclude il Sindaco Palermo – ci gratifica del lavoro fin qui svolto e ci incoraggia a continuare sulla strada dell’impegno, della buona amministrazione e della partecipazione attiva dei cittadini”.

 

 

L’evento de “Il Coraggio oltre la narrazione” e la visione del film “Lea” per dire no alla mafia

COSENZA  – Si concluderà sabato 13 febbraio, al Cinema Citrigno di Cosenza, il tour del film “Lea” e del regista Marco Tullio Giordana.
L’ultima tappa dell’evento “Il coraggio oltre la narrazione” avrà inizio alle ore 10 con i saluti istituzionali di: Gianfranco Tomao, Prefetto di Cosenza, Giuseppe Citrigno, Presidente Anec Calabria ed Enzo Russo, Reggio Cinema.
In programma, la proiezione della pellicola “Lea” per gli studenti degli Istituti superiori della provincia di Cosenza. A seguire, sul palco del Citrigno, il dibattito con il regista Marco Tullio Giordana, l’attore Alessio Praticò, Donatella Loprieno, referente Libera Cs e don Pino Demasi, referente Libera Piana. A moderare l’incontro la giornalista Paola Bottero.

Tre matinée (a Cittanova, Reggio Calabria e Cosenza) e l’incontro pomeridiano al Castello Rufo di Scilla.  “Se vuoi costruire una barca, non radunare lea garofalouomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”. Così scriveva Antoine de Saint-Exupéry. La nostalgia che compare nell’opera postuma Cittadella è l’orizzonte cui tendono i tre giorni calabresi del grande regista Marco Tullio Giordana. Nel 2000 ha raccontato e fatto conoscere Peppino Impastato con “I cento passi”, oggi ricostruisce la storia di Lea Garofalo, protagonista di una delle vicende più terribili consumate da questa Calabria e incarnazione reale della scelta incondizionata verso la buona vita. Narrazioni cinematografiche che disegnano perfettamente, in un linguaggio accessibile e duro, il bisogno di riappropriarci delle storie dei protagonisti reali della lotta alle mafie. La loro memoria è necessaria per imparare la nostalgia di un orizzonte che si sembra di aver perso. Per andare oltre le parole, oltre le parate. Per ritrovare il mare vasto e infinito troppo spesso invisibile, come l’essenziale che, ha insegnato proprio Saint-Exupéry, si vede solo con il cuore. Per declinare, attraverso la storia e le scelte di Lea, la nostalgia per un orizzonte pulito, quello di chi ha scelto da che parte stare. Per ricostruire insieme, ciascuno per la propria parte, la barca capace di traghettare questa Calabria e i suoi giovani verso un nuovo modo di intendere e vivere legalità e giustizia.

Il 18 novembre a Paola la sesta edizione del Pacchero d’Argento

Liguori e Colella premiano Facciolla nel 2014

Interverrà anche il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, alla sesta edizione del Pacchero d’argento che si svolgerà a Paola, venerdì prossimo 18 settembre.

Il premio, ideato da Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità, sarà conferito per il loro impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e alla illegalità, all’Arcivescovo di Reggio-Bova Giuseppe Fiorini Morosini, a Vincenzo Linarello, presidente del Consorzio sociale Goel, a Domenica Cacciatore, già dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Corrado Alvaro di San Luca, a Salvatore De Siena, leader del Parto delle Nuvole Pesanti.

Saranno inoltre presenti il Questore di Cosenza Luigi Liguori, il Comandante Provinciale dei carabinieri Giuseppe Brancati, il comandante provinciale della guardia di finanza Marco Grazioli, La manifestazione sarà introdotta dai saluti del sindaco di Paola Basilio Ferrari e di Giovanni Marzullo, segretario Cisl territoriale Tirreno cosentino.

Il pacchero d’argento è realizzato ed offerto dalla gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino. La manifestazione si svolgerà in Piazza IV novembre con inizio alle ore 20.30.

Una seconda cerimonia è in programma il 26 settembre a San Pietro in Guarano, con Simona Dalla Chiesa che riceverà il premio dal colonnello Francesco Ferace, comandante dell’antifalsificazione monetaria dei carabinieri.

A Rossano molti sfollati rientrano nelle proprie case

ROSSANO (CS) – Il numero degli evacuati è notevolmente diminuito dopo il nubifragio che ha colpito la

Ph. Ansa.it
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città di Rossano. Un centinaio di persone ha trascorso la notte nei centri di accoglienza: il primo giorno erano 500. Alcuni sono riusciti a rientrare nelle proprie dimore, altri sono stati ospitati da amici o parenti.  Il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, nella mattinata odierna ha effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite per verificare lo sviluppo dei lavori e per dare il via ad altri interventi.

Precari:domani il sindaco Antoniotti incontrerà Gianfranco Tomao

rossanoRossano(Cs)Stamani il Primo cittadino ha scritto al Prefetto Gianfranco Tomao per chiedere, a nome e per conto anche di tanti comuni della provincia di Cosenza che inglobano un gran numero di ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità, un incontro urgente così da poter avviare un confronto con il Governo e giungere ad una rapida soluzione della questione. Incontro che lo stesso Prefetto ha convocato per domani, Martedì 21 Luglio 2015, alle ore 12.00 a Cosenza.Ci troviamo di fronte all’ennesima situazione paradossale. La Regione Calabria – afferma il Sindaco – sta trasferendo ai comuni i fondi necessari al pagamento delle spettanze salariali dei lavori contrattualizzati a seguito delle procedure di legge, ma questi soldi rischiano di non poter essere utilizzati per il loro scopo. Il motivo di questa scelleratezza è da ricercarsi nell’ormai cronica scelta cervellotica del Governo Renzi che ha praticamente fatto dietrofront rispetto agli impegni assunti lo scorso dicembre con questi lavoratori. Il risultato? Che circa 5mila precari, tra i quali i 150 in forza al Comune di Rossano, sono in procinto di non poter più ricevere i propri stipendi. Così si mettono sul lastrico le famiglie, oltre che si rischia di paralizzare l’intero apparato dei servizi degli enti locali.Una vergogna inaudita e senza precedenti! È palese – aggiunge il Primo cittadino – che sia il Primo Ministro che il Governo, sono lontani anni luce da quelle che sono le esigenze dei cittadini italiani. Non ne conoscono le esigenze e le difficoltà. Non c’è altra spiegazione se si stanziano i soldi senza approvare il provvedimento legislativo che, di fatto, darebbe l’ok al pagamento di queste spettanze. Incapacità o malafede? La speranza è ci possa essere a breve un ravvedimento, dando mandato ai comuni di poter pagare le dovute spettanze ai lavoratori. Nel frattempo, così come nei giorni scorsi hanno fatto i colleghi sindaci del territorio reggino, sosteniamo la battaglia dei nostri precari impegnandoci a fare il possibile – conclude Antoniotti – affinché tale incresciosa situazione possa risolversi positivamente e nelle prossime ore.Governo, nei giorni scorsi, ha stralciato l’Art.8 della Legge 101/2013, attraverso il quale venivano parificati, a quelli nazionali, i finanziamenti regionali destinati alla stabilizzazione dei lavoratori appartenenti all’ex bacino LSU/LPU. Ciò determina l’impossibilità per i Comuni, che hanno contrattualizzato tali lavoratori, di poter utilizzare i fondi regionali per il pagamento delle spettanze stipendiali, già a partire dal prossimo mese. E tale situazione, come ovvio, potrebbe determinare, nell’immediato, gravissimi disservizi ed una situazione di condivisibile agitazione da parte degli stessi lavoratori.

 

La Camera di Commercio si apre alle istituzioni

COSENZA – Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, insieme ai componenti della Giunta camerale, ha avuto il piacere di ospitare nella sede dell’Ente il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Questore di Cosenza, Luigi Liguori, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Brancati, e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Giosuè Colella. La rappresentanza camerale, guidata dal presidente Algieri, prima di entrare nel vivo dell’incontro, ha presentato agli illustri ospiti l’Ente camerale cosentino: una delle più antiche Camere di Commercio d’Italia (la quinta, ndr), protagonista di un passato prestigioso fatto di oltre 150 anni di storia, che con le sue 76.000 aziende iscritte risulta essere la più grande rappresentanza di imprese della Calabria. Il presidente Algieri ha “aperto” la Camera ai rappresentanti delle istituzioni, presentando loro i progetti e i risultati raggiunti nei primi sei mesi di attività, oltre tutte le azioni intraprese con la sua Giunta in favore della promozione e della diffusione della cultura della legalità. Nel corso dell’incontro è stata annunciata l’adesione con delibera della Camera all’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, presieduto dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli. L’ennesima iniziativa della Camera di Commercio di Cosenza volta a rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

“La legalità non deve essere soltanto uno slogan – ha affermato il presidente Algieri – ma deve dar vita a iniziative concrete. Noi siamo impegnati in progetti tesi ad avvicinare l’Ente a cittadini e imprese, lavorando in modo trasparente e combattendo ovunque l’illegalità in tutte le sue devianze e degenerazioni”.

Un plauso alle azioni della nuova presidenza della Camera è giunto dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che non ha lesinato complimenti su quanto visto e ascoltato:

“Sono molto soddisfatto e compiaciuto dell’incontro avuto oggi nella casa delle imprese cosentine, perché attraverso l’impegno concreto questa Camera di Commercio sta dimostrando di lavorare molto bene, ma soprattutto di operare in modo trasparente e nell’interesse della comunità”.

Presentata l’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori”

 COSENZA – Prefettura e Comune insieme per la Cosenza che i ragazzi immaginano.
Oltre mille disegni arrivati, sui temi del verde e della sostenibilità, con cromatismi accesi, visioni e spunti. La fantasia degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori” si è rivelata (forse inconsapevolmente, forse no) incentrata su quei principi basilari dei tempi che furono e delle buone pratiche urbane.
Partita già da qualche settimana per consentire ai ragazzi dei cinque istituti comprensivi di Cosenza di sviluppare le loro proposte su carta, l’idea, partorita negli uffici della Prefettura in piazza XI Settembre, è stata presentata ufficialmente questa mattina a palazzo dei Bruzi.
Il cantiere di piazza Bilotti da oggi non sarà un luogo morto in attesa di rinascere. Anzi, le opere dei ragazzi che sono state posizionate su banner a fare da cornice a ruspe e attrezzi, ricordano che c’è vita oltre le recinzioni, e che la trasformazione urbanistica è una fase di transizione che può anche non essere grigia ma, appunto, colorata.
Alla conferenza stampa è stato subito evidenziato come l’intuizione di affidare ai cittadini del futuro l’opportunità di far nascere una mostra in una zona momentaneamente non attrattiva, sia venuta allo sguardo di una donna, ovvero il capo gabinetto della Prefettura, Emanuela Greco.
In assoluta semplicità: “Io ho due bambini – ha spiegato la funzionaria – E come mamma ho voglia di esaudire le esigenze dei piccoli. Passando in macchina da piazza Bilotti mi chiedevo se potesse essere possibile rendere più gradevole questo luogo nel periodo in cui rimarrà un cantiere. Così, parlandone col Prefetto, abbiamo appunto pensato a disegni che attuassero una sorta di alterazione, da lavori in corso a lavori a colori, su come i nostri figli immaginano la città”.
Si tratta di un’idea innovativa che, al momento, non ha equivalenti altrove. Singolare quanto encomiabile che sia nata nella sede della Prefettura, a testimonianza di un radicamento sul territorio che insieme alla sicurezza tiene conto delle necessità delle persone e della qualità della vita.
Il Comune, è stato sottolineato, ha fatto da preziosa sponda affinché dalla teoria si arrivasse alla pratica.
“Sento di ringraziare tutti voi per avermi offerto l’opportunità di sviluppare concretamente questa validissima idea – ha affermato il capo ufficio stampa della Prefettura, Antonella Vecchio, un’altra donna che ci ha messo ‘del suo’ – Abbiamo condiviso un progetto bellissimo, trovando nell’Amministrazione municipale una squadra fortissima che ci ha molto aiutati a realizzarlo in poco tempo”.
Alle difficoltà incontrate sul campo e poi superate, ha fatto cenno il prefetto Gianfranco Tomao: “Per noi è stata un’esperienza interessante che ci ha permesso di uscire dalla routine delle solite carte – ha scherzato l’alta carica governativa – Mi piace ammettere che la creatività è donna e che ho delle preziose collaboratrici che mi hanno coinvolto in qualcosa di diverso. Ma le idee – ha aggiunto – si realizzano quando vengono raccolte, e noi abbiamo incontrato un Sindaco con la sensibilità giusta. Certo, non sono mancate le difficoltà, però ritengo di poter esprimere soddisfazione per il risultato finale”.
Ringraziamenti sentiti anche da parte di Mario Occhiuto, alla presenza, nel salone di rappresentanza, pure di alcuni allievi della Zumbini e di quasi tutti i dirigenti scolastici locali. Il primo cittadino, da architetto amante dell’arte e da convinto sostenitore di questi giovanissimi cittadini che rappresentano il domani di Cosenza, non poteva che supportare la manifestazione.
“Noi abbiamo fatto della cifra identitaria della creatività, della bellezza e dell’armonia – ha dichiarato Occhiuto – il nucleo del nostro percorso amministrativo. Lungo la strada dell’educazione civica sulle buone pratiche urbane, dalla guida sicura al riciclo, i bambini si rivelano sempre i nostri migliori alleati. Loro sono i principali attori perché sono sempre stati disponibili e attenti, sono i soggetti che hanno maggiormente recepito le nostre attività. Partecipano con passione, aderiscono alle iniziative e per questo gli dico grazie, come dico grazie alla Prefettura che ci fornisce gli stimoli di cui abbiamo bisogno”.
Il sindaco Occhiuto ne ha approfittato per ribadire che piazza Bilotti sarà presto arricchita di nuovi accessori accanto alle luminarie, in modo da ridurre gli inevitabili disagi che esistono per i commercianti durante il corso della cantierizzazione
L’assessore alla Scuola Geppino De Rose, presente insieme alla collega Rosaria Succurro delegata per la comunicazione, dal canto suo ha voluto ringraziare uno per uno i dirigenti scolastici dei cinque istituti comprensivi “perché non era un’impresa facile, ma grazie alla risposta straordinaria dei bambini e all’appoggio del personale docente e dirigenziale ce l’abbiamo fatta in tempi ristretti”.
A margine dell’incontro con i giornalisti, il sindaco Mario Occhiuto ha consegnato due targhe alle artefici dell’iniziativa, Emanuela Greco e Antonella Vecchio, riportanti questa incisione: “La creatività è la naturale estensione del nostro entusiasmo”. Ed ha inoltre fatto dono al prefetto Tomao di una preziosa icona raffigurante la Madonna del Pilerio, patrona della città.
Alla fine, tutti in piazza Bilotti a raggiungere gli alunni degli istituti comprensivi per ammirare i loro occhi sulla città attraverso i loro disegni.
In alto, verso il cielo, palloncini lasciati volare, simboli di libertà e di un luogo che si muove mentre sta cambiando volto.