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Il Catanzaro avanza in Coppa Italia: Monopoli sconfitto 2-0

CATANZARO – MONOPOLI 2-0

CATANZARO (3-5-2): Di Gennaro; Martinelli, Figliomeni (31’st Signorini), Quaranta; Statella (36’st Urso), Risolo (16’st Tascone), Maita, Di Livio (16’st Casoli), Nicoletti; Giannone (31’st Kanoute), Fischnaller. All.: Grassadonia. In panchina: Mittica, Favalli, Elizalde, Novello, Nicastro, Pinna, Bayeye.

MONOPOLI (3-5-2): Menegatti; Ferrara, De Franco, Pecorini; Rota (41’st Mariano), Carriero, Giorno (41’st Nina), Tuttisanti (31’st Piccinni), Antonacci; Cuppone (18’st Nanni), Jefferson. All.: Scienza. In panchina: Antonino, Milli, Cavallari, Di Pinto.

ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia

NOTE: Ammoniti: Figliomeni (C), Martinelli (C), Urso (C). Recupero: 3′ st

MARCATORI: 3’st Fischnaller (C), 30’st Giannone (C)

 

CATANZARO – Seconda vittoria consecutiva per il Catanzaro di Grassadonia. I giallorossi si impongono sul Monopoli, superano il secondo turno di Coppa Italia e sfideranno la vincente di Casertana-Bisceglie.

I giallorossi, nuovamente col 3-5-2 con Fischnaller e Giannone di punta, partono a ritmi bassi e senza particolari spunti. Il cielo grigio contribuisce a rendere la partita ancora più malinconica. Il primo tiro in porta arriva dopo mezz’ora ed è una conclusione piuttosto telefonata di Di Livio. Per il Monopoli da segnalare solo un’iniziativa di Rota che però viene anticipato da Di Gennaro in uscita.

Dopo tre minuti dall’inizio della ripresa arriva il vantaggio delle aquile. Gran botta di Di Livio, con la palla che viene risputata in campo dalla traversa. Sulla ribattuta il più sveglio di tutti è Fischnaller che conclude in rete. I biancoverdi provano a rispondere con un paio di tentativi di Cuppone e Carriero ma non creano grattacapi agli avversari. Così a chiudere la contesa ci pensa un gol olimpico di Giannone, direttamente da calcio d’angolo col mancino nello stadio di Palanca e dopo il gol di ieri sera di Ziyech in Champions League da una posizione simile.

La stagione del Catanzaro dovrebbe prendere il giro giusto proprio come il pallone calciato dall’attaccante napoletano in occasione del 2-0

Catanzaro di misura sul Monopoli: decide Signorini

ACATANZARO – MONOPOLI 1-0

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Signorini; Statella, Maita, Iuliano (1′ st De Risio), Nicoletti (1′ st Giannone); D’Ursi (31′ st Ciccone), Bianchimano (18′ st Favalli), Casoli (39′ st Eklu). In panchina: Elezaj, Pambianchi, Nikuloupulos, Lame, Mittica. All.: Auteri

MONOPOLI (3-5-2): Pissardo; Ferrara, De Franco, Bastrini; Rota, Zampa, Scoppa, Mercadante (10′ st Fabris); Sounas (17′ st Magni), Paolucci; Gerardi. In panchina: Mariano, Gatti, Sansone, Mendicino, Mangione, Berardi, Maimone, Montinaro, Fabris. All.: Scienza

ARBITRO: Rutella di Enna

NOTE: Ammoniti: Celiento (C), Gerardi (M), Signorini (C), Paolucci (M), Furlan (C), Scoppa (C)

MARCATORI: 6′ st Signorini

 

CATANZARO – Riprendersi dopo una delusione come quella di Stabia poteva essere difficile anche per una grande squadra come il Catanzaro di Auteri. Due settimane sono un’eternità se passate a rimuginare su ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato. L’avversario poi non era proprio il più agevole: il Monopoli è in piena zona playoff e, proprio come i giallorossi, era reduce da un pareggio con la Juve Stabia.

I pugliesi si presentano al Ceravolo col chiaro intento di difendersi. Gli esterni di centrocampo si abbassano e difatti gli uomini di Scienza passano al 5-3-2. L’obiettivo è quello di fare densità al centro, attraverso il posizionamento dei centrocampisti e le uscite in avanti dei terzi centrali, e contemporaneamente di controllare gli attacchi in ampiezza del Catanzaro con i due tornanti. Per i giallorossi la missione è complicata non solo dall’avversario ma anche dal terreno di gioco. Il prato sotto il lato distinti è davvero pessimo, con evidenti chiazze di sabbia tra le zolle d’erba. Un bel problema, considerando che nel primo tempo su quella fascia agisce Statella, a volte vero regista avanzato del Catanzaro. I calabresi dunque sono costretti ad attaccare sul lato di Nicoletti e D’Ursi. L’attaccante campano cerca di ispirare la manovra con i suoi dribbling a rientrare, ma è davvero difficile aggirare il Monopoli. I pugliesi negano ricezioni facili ai giocatori di Auteri, che si ritrovano sempre a stoppare spalle alla porta con l’uomo dietro. Difatti l’unica occasione nasce da un angolo spizzato sul secondo palo dove Signorini, di testa, mette alto.

Sembra davvero una partita bloccata, difficile da risolvere solo con i meccanismi offensivi. Servirebbe qualche colpo individuale, ma Fischanaller e Kanouté sono indisponibili. Così, è un episodio, ancora una volta un corner, a decidere il match. Giannone cerca di redimersi dall’errore di Stabia con un angolo battuto verso il secondo palo. Riggio di testa rigioca in mezzo dove Signorini a un metro dalla porta spedisce in rete. Il Catanzaro così si toglie di dosso un po’ di timori. Il Monopoli inevitabilmente inizia a concedere più spazio e nei venti minuti finali i giallorossi hanno finalmente spazio per combinare e attaccare in transizione. Al 76′ Giannone e Casoli conducono un contropiede con l’ex Gubbio che, in area, si fa deviare il tiro dal difensore. Poi è lo stesso Giannone a sfiorare il gol, con un attacco in campo aperto in cui si presenta davanti al portiere, lo salta e di destro in caduta manda fuori di pochi centimetri. Il Catanzaro non chiude la partita ma sembra amministrare bene. Il finale però è col brivido. Al 92′ il Monopoli batte una punizione sulla trequarti. Il pallone è tagliato verso il secondo palo dove di testa il pallone viene indirizzato sul lato opposto per i piedi di Gerardi. L’attaccante insacca ma per la gioia del Ceravolo il guardalinee annulla.

Finisce così, con una delle vittorie più sudate della stagione. Era la reazione che serviva per allontanare la depressione post-Stabia e andare all’assalto di un sogno, come recitava lo striscione esposto oggi dalla Massimo Capraro.

Giannone come Maicosuel: la Juve Stabia si salva col Catanzaro

JUVE STABIA – CATANZARO 0-0

JUVE STABIA: Branduani, Vitiello, Marzorati, Troest, Allievi, Calò, Mastalli, Carlini (23′ st Elia), Melara (23′ st Mezavilla), Paponi Torromino (30′ st El Ouazni). In panchina:Venditti, Schiavi, Vicente, Castellano, Viola, Dumancic, Sinani, Canotto, Germoni All.: Caserta

CATANZARO: Furlan, Celiento, Figliomeni (13′ pt Signorini), Riggio. Statella, Maita, Iuliano, Favalli (34′ st Nicoletti), D’Ursi (34’st De Risio), Ciccone (18′ st Giannone), Casoli. In panchina: Elezaj, Pambianchi, Eklu, Kanoute, Lame, Mittica, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Allievi (JS), Statella (C)

 

CASTELLAMMARE DI STABIA – La parola chiave per riassumere Juve Stabia-Catanzaro è rimpianto. I giallorossi arrivavano al “Menti” in uno stato di forma straripante, ma senza i giocatori migliori. Bianchimano neanche convocato, Fischnaller e Kanouté senza la giusta condizione fisica, per questo rimasti in panchina lungo tutti i novanta minuti. Anche Figliomeni non era al meglio, infatti ha dovuto abbandonare la contesa già nel primo tempo.

Eppure il Catanzaro non è sembrato soffrire più di tanto tutti questi infortuni. Gli uomini di Auteri, fedeli al proprio credo, hanno piantato nel primo tempo le tende nella metà campo campana. Statella e Favalli sempre alti e aperti e i difensori pronti ad accorciare in avanti. Un Maita colossale, nettamente il migliore in campo, che ha dominato dal primo all’ultimo pallone: un gigante che ha fatto sembrare piccoli piccoli Calò e Mastalli, due dei centrocampisti migliori del campionato. Purtroppo non è bastato a infliggere alla Juve Stabia la prima sconfitta stagionale. D’Ursi ha condotto male un paio di situazioni interessanti a campo aperto a inizio match: in una in particolare, invece di servire Favalli largo a sinistra o il movimento in profondità di Casoli ha preferito tirare da venticinque metri, con esiti nefasti. L’attaccante, che aveva deciso il match con la Paganese, ha avuto l’occasione migliore della partita, quando al 39′ ha raccolto a rimorchio in area un rasoterra dalla destra. Il suo piattone però si è spento fuori di qualche centimetro, con Branduani già rassegnato all’idea del gol. La Juve Stabia ci ha provato con qualche occasione sporca, con le sponde di Paponi e gli inserimenti di Carlini, ma, a parte un gol giustamente annullato all’ex Bologna per fuorigioco, le Vespe non hanno creato pericoli.

Nel secondo tempo però i Campani hanno alzato il ritmo. La partita è diventata più equilibrata, con Carlini che in un paio d’occasioni ha provato a sorprendere la difesa con i suoi colpi di testa. Il Catanzaro ha avuto qualche difficoltà in più a creare. D’Ursi è un giocatore che si esalta in transizione, per questo un attaccante più abile a creare contro difese schierate come Kanouté sarebbe servito come il pane. Sarebbe stato utilissimo anche Bianchimano, dato che Statella delle volte è riuscito anche a raggiungere il fondo, ma dentro non c’era nessuno. I calci d’angolo poi hanno fatto il solletico ai padroni di casa. Insomma, era una partita che il Catanzaro, se non di vincerla, avrebbe meritato di disputarla con qualche titolare in più, per giocarsi al meglio le sue carte. I rimpianti della vigilia erano confermati, ma non ci si sarebbe strappati i capelli per un pareggio sul campo della capolista, dove comunque il Catanzaro ha giocato con la solita autorità.

Non ci si sarebbe strappati i capelli almeno fino all’84’. Perché c’è un pallone vagante sul lato sinistro dell’area, Giannone ci si avventa e costringe il difensore al fallo. Ayroldi non ha dubbi e concede il rigore. Avrebbe potuto essere il momento della redenzione per il numero dieci giallorosso, sostituito da subentrato già due volte. Auteri comunque ha sempre creduto in lui, e avrebbe potuto ripagarlo. Invece, non si sa per quale motivo, ha cercato un cucchiaio vanaglorioso, con Branduani che quasi non ci credeva quando si è ritrovato il pallone tra le mani senza alcuno sforzo. Ai tifosi del Catanzaro sarebbe piaciuto tornare in Calabria con la consapevolezza di aver dominato su un campo così difficile, vedendo il bicchiere mezzo pieno. Adesso il rientro invece diventerà un incubo, perché stanotte tutti quanti penseranno a quando Giannone, ispirato da Maicosuel, ha deciso di calciare quel cucchiaio sciatto, insensato, che si spera non incida sul resto della stagione di un Catanzaro fino ad ora col morale alle stelle.

Catanzaro fuori dalla Coppa Italia: il Trapani vince 1-0

TRAPANI – CATANZARO 1 -0

TRAPANI (4-3-3): Ferrara; Lomolino, Pagliarulo (1’st Scognamillo), Da Silva, Scrugli (22′ Corapi); Costa Ferreira, Toscano, Aloi (13’st Taugourdeau); Fedato, Evacuo (13’st Tulli), Dambros (24’st Mastaj). In panchina: Dini, Ingrassia, Cavalli, Ferretti, Valenti, Franco. All.: V. Italiano.

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Pambianchi (24’st Maita), Riggio, Nicoletti; Posocco (35’st Lame), Eklu (35’st Nikolopoulos), Iuliano, De Risio; Ciccone, Giannone, Favalli. In panchina: Furlan; Maita, D’Ursi, Mittica. All.: G. Auteri.

ARBITRO: Zingarelli di Siena

NOTE: Ammoniti Riggio (C), De Risio (C), Taugourdeau (T)

MARCATORI: 3′ pt Costa Ferreira

 

TRAPANI – Termina a Trapani il cammino del Catanzaro in Coppa Italia. Decide una punizione nei primi minuti di Costa Ferreira. I giallorossi ora potranno concentrare tutte le forze sul campionato.

L’episodio decisivo ha luogo già al 3′, quando un fallo su Dambros offre ai siciliani una punizione quasi dal limite dell’area. Costa Ferreira calcia sul palo del portiere; il pallone batte sul palo e si insacca. Da lì ha inizio un primo tempo in cui il Catanzaro ha il predominio territoriale e il Trapani prova a ripartire. Nonostante il possesso palla i giallorossi, infoltiti di seconde linee, non riescono ad incidere. In più, gli uomini di Auteri non riescono neanche a pressare in maniera efficace gli avversari, che per questo, nelle occasioni in cui hanno il pallone, provano a stanare i giallorossi col possesso palla. Sulla destra Posocco è preoccupato da Fedato e resta basso, senza accompagnare la pressione dei compagni in costante inferiorità numerica. Così il Trapani si avvicina al raddoppio: prima con un gol annullato ad Evacuo per un controllo di mano, poi sempre con l’attaccante campano che di poco non riesce a girare in porta un cross di Dambros. Per il Catanzaro da segnalare un rasoterra mancino dalla distanza di Giannone, di poco fuori.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Dambros al 47′ calcia a lato dopo aver sorpreso la distratta retroguardia calabrese. Poi Giannone ci prova ancora da fuori, ma calcia tra le mani di Ferrara. Il Catanzaro non riesce a penetrare perchè il Trapani mantiene le distanze serrate. Eklu è poco preciso, così spesso sono i padroni di casa a rendersi pericolosi in contropiede. Sull’asse Corapi-Fedato nasce un’occasione per l’ex Bari che di piatto colpisce la traversa; l’assistente però ferma tutto per fuorigioco. Così, senza troppa ispirazione offensiva, la palla del pari capita sulla testa di Nikolopoulos. Il greco sugli sviluppi di un corner però manda sul palo. Non basta la buona volontà di Giannone, il più ispirato dei suoi. Il Catanzaro esce dalla Coppa Italia.