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Quali sono i giochi più amati nel web?

I giochi online sono diventati popolarissimi negli ultimi anni, grazie soprattutto alla possibilità di sceglierli di vario genere e gratuiti. Tra i più amati del web ci sono quelli con temi specifici basati per la maggior parte sull’azione, ma anche alcuni casinò online che offrono la medesima possibilità, cioè permettono di giocare gratis a molte slot machine senza investire del denaro quindi per puro divertimento. Questo elenco che di seguito ci apprestiamo a descrivere riguarda alcuni di essi che si possono ottenere su PC, console oppure smartphone con sistema operativo iOS oppure Android.

Battle Royale

Oltre 1037 milioni di giocatori di tutto il mondo scelgono il gioco gratuito Battle Royale che prevede una battaglia navale che si svolge su un’isola contro altri 99 giocatori, e che alla fine decreta il vincitore in quanto l’unico sopravvissuto. L’esperienza di Battle Royale è tra l’altro giocabile sia su PC che su una console, ed in entrambi i casi vanta una grafica Ultra HD.

Minecraft

Con oltre 600 milioni di giocatori in tutto il mondo, Minecraft è il 3° gioco online più popolare di tutti i tempi. Si tratta nello specifico di un videogioco di sopravvivenza sandbox sviluppato e pubblicato dalla Mojang, in cui i giocatori raccolgono materiali per costruire qualsiasi cosa possano immaginare. Nel gioco, i partecipanti trascorrono la maggior parte del loro tempo esplorando i mondi generati casualmente dalla Minecraft e per trovare armature e spade per difendersi.

Fortnite

Circa 350 milioni di persone giocano a Fortnite su PC, console e smartphone. Il tema è fantascientifico e si basa sul mondo che è stato invaso dagli zombie dove le possibilità di sopravvivenza per i vivi sono scarse. Fortnite mette dunque i giocatori l’uno contro gli altri in un gioco di sopravvivenza, in cui si esplora il mondo alla ricerca di città piene di questi esseri. Ci sono inoltre resti del passato nella landa desolata ghiacciata che è la casa dei vivi, ma che nasconde molti segreti e l’unica possibilità di sopravvivenza è scavare attraverso di essa.

Le slot machine gratuite

Tra le tendenze del momento a livello di gaming troviamo anche le slot machine gratis, modalità di gioco che ha fatto un grande salto di qualità negli ultimi anni sia a livello di game player che di interazione con gli utenti. Tra i titoli più giocati a livello mondiale troviamo Starburst di NetEnt, Immortal Romance di Microgaming e Gonzo’s Quest, la prima slot tridimensionale lanciata sul mercato dalla già nominata NetEnt. Chiudono la classifica Book of Ra, titolo emblematico prodotto dalla casa austriaca Novomatic e Cleopatra di IGT.

 

I giochi di carte “esteri” più amati in Italia

Un passatempo che ormai è entrato a far parte della cultura di un popolo intero. Stiamo parlando delle carte, che piacciono così tanto gli italiani ormai da decenni su decenni. Sono veramente numerosi i giochi di carte che si sono tramandati nel corso dei secoli, ma anche le versioni che sono state lanciate seguendo nuove e innovative tendenze.

Un’ottima spinta è derivata anche dalle piattaforme dedicate al gioco online, che consentono ormai di divertirsi con le carte direttamente sul web, in modo semplice e altrettanto rapido. Un ottimo consiglio da seguire è indubbiamente quello di scegliere sempre un sito affidabile dove creare un conto di gioco e iniziare a puntare, magari dopo aver compreso le regole più importanti per poter capire come giocare al blackjack e affrontare con una certa competenza i vari match.

Proviamo a dare un’occhiata, in questo articolo, a qualche gioco di carte che è nato all’estero, ma che è amato e apprezzato notevolmente anche dal popolo italiano, con tante persone che ne hanno fatto una vera e propria passione senza limiti.

Poker

Le origini sono certamente estere, ma c’è una notevole incertezza su dove e quando sia stato inventato il gioco del poker. Le origini, infatti, sono oggetto di dibattiti che durano ancora oggi. Interessante notare, ad esempio, come presenta numerose similitudini con un gioco persiano e, con ogni probabilità, è stato insegnato ai vari colonizzatori francesi di New Orleans, da parte dei marinai persiani. Un nome che sembra derivare direttamente dalla parola francese poque, ovvero ingannare, che a sua volta è legata ad una parola tedesca, ovvero pochen. Quindi, non si capisce ancora se il gioco derivi da tutti quei nomi, eppure abbiamo una testimonianza particolarmente antica che sicuramente può dare indicazioni interessanti in tal senso.

Si tratta dell’attore inglese Joseph Crowel, che lo segnala all’interno di New Orleans, con delle partite che si svolgevano con un mazzo da 20 carte e quattro giocatori che erano soliti puntare su chi avesse la combinazione migliore. Il primo libro che venne scritto sul mondo del poker è quello di Green Jonathan H., intitolato “An Exposure of the Arts and Miseries of Gambling”. Questo tomo non fa altro che descrivere tutto il processo di diffusione del poker da New Orleans fino al Mississippi, in cui veniva semplicemente considerato un normalissimo passatempo. In men che non si dica si introdusse l’uso di un mazzo francese da 54 carte, con l’inserimento anche del colore. Nel corso della guerra civile negli Usa, si cominciarono a diffondere anche le prime versioni di questo gioco, tra cui il Draw Poker, lo Stud Poker e il Community Card Poker.

Burraco

Impossibile non soffermarsi anche sul burraco, un gioco di carte che fa parte della categoria della Pinnacola e che è nato, con ogni probabilità in Uruguay all’incirca intorno agli anni ’40. Nacque come una versione del tutto particolare della Canasta, da cui però si distingue per svariate regole e tattiche.

Bridge

Ecco un altro gioco di carte che è particolarmente apprezzato non solo in Italia, ma un po’ in tutto il mondo. Capita spesso di sentir parlare di tornei di bridge, senza dimenticare come ci sono sia campionati mondiali che un apposito campionato olimpico. Insomma, il bridge è un gioco che permette un divertimento a tutto tondo, partendo dai tornei serali di modeste dimensioni che vengono organizzate in appositi club, fino ad arrivare a campionati nazionali e mondiali. Un gioco molto divertente, in cui le partite prevedono la presenza di quattro giocatori, che compongono due coppie che si sfidano. Il match è formato da due differenti fasi: la prima è quella relativa alla dichiarazione, mentre la seconda prevede proprio di giocare con le carte. In poche parole, la dichiarazione prevede di prendere l’impegno, da parte di una delle due coppie che si affrontano di raggiungere un certo quantitativo di prese.

Maxi sequestro di giochi e addobbi natalizi nel cosentino

COSENZA – Oltre un milione di articoli, tra addobbi e giocattoli natalizi, privi dei contenuti informativi minimi sono stati sequestrati nell’ambito di una serie di controlli dalla Guardia di finanza di Cosenza che ha denunciato quattro persone, titolari di altrettanti esercizi di rivendita.

Le attività sottoposte a controllo, ubicate tra Cosenza città e la periferia, si erano rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema non conformi alle disposizioni normative vigenti e che avrebbero esposto i clienti a notevoli rischi. In particolare gli articoli tra decorazioni, addobbi, giocattoli, stickers, già posizionati sugli scaffali per la vendita, sono risultati privi di indicazioni relative alla provenienza, alle modalità di utilizzo, alle indicazioni merceologiche e all’eventuale presenza di materiali o sostanze pericolose. Altri ingenti quantitativi di articoli dello stesso tipo sono stati trovati all’interno di scatoloni sigillati e nascosti nei magazzini attigui agli esercizi controllati.

Fonte Ansa

[#NerdEvents] Games Week 2017, #5 Titoli Poco Noti ma Molto Interessanti

Anche quest’anno la Games Week di Milano è riuscita nel suo intento di creare un’ampia vetrina di anteprime ed eventi, alla quale hanno preso parte, come ogni anno, decine di produttori del mondo videoludico, più o meno noti, oltre che centina di appassionati, youtuber, streamer e giornalisti.

Come ogni anno a farla da padrone sono gli stand dei grandi colossi del videogame e, a dirla tutta, con titoli che sono ormai diventati una compagnia costante di quasi ogni edizione, come Assassin’s Creed, Far Cry o Call of Duty. Nell’edizione 2017, tuttavia, ci sono stati alcuni titoli che hanno indubbiamente suscitato meno attenzione ma che meriterebbero sicuramente una menzione particolare.

SLAPS AND BEANS

La prima menzione va, senza troppe difficoltà, a Slaps and Beans, una piccola perla indie che ci riporta ai vecchi film di Bud Spencer e Terence Hill, stavolta nel ruolo dei protagonisti invece che degli spettatori. Il gioco si presenta come un classico picchiaduro a scorrimento, giocabile in compagnia di un amico, con un gusto grafico molto retrò che, ai giocatori più navigati, non potrà che ricordare i vecchi coin-op, ma riuscendo comunque a mantenere un’estetica raffinata, priva di troppi pixel sgranati e fastidiosi dopo lunghe sessioni. Come nel miglior stile di Bud e Terence, il nostro scopo sarà quello di farci largo attraverso orde di nemici con a disposizione pochi e semplici comandi, come nella miglior tradizione bet’em up: pugni, calci e la possibilità di raccogliere oggetti o far compiere ai nostri eroi qualche azione speciale. I livelli scorrono abbastanza piacevolmente e l’unica boss fight che è stata possibile sperimentare era molto interessante, richiedendo ai due giocatori di cooperare sfruttando le diverse capacità di entrambi i personaggi per riuscire a sconfiggere il nemico. Purtroppo, è evidente come ci sia ancora molto lavoro da fare: le interazioni con l’ambiente hanno il fastidioso problema di essere tutto fuorché precise, con azioni che si accavallano nello stesso luogo, rendendo quasi impossibile riuscire a fare ciò che è richiesto per andare avanti o la singolare capacità di Bud di attraversare le pareti; la prova, poi, si è conclusa nel peggiore dei modi, quando il gioco ha smesso di caricare il livello lasciandoci finire in un’area completamente nera e un po’ di amaro in bocca per la partita conclusasi forzatamente. In ogni caso, c’è da fare un plauso all’idea e al suo sviluppo: tutto molto semplice ma efficace al tempo stesso. Il gioco è ancora alla ricerca di fondi su Kickstarter per finanziare le prossime fasi del progetto.

SNAKE EYES: SINE REQUIE

Snake Eyes è un titolo tutto italiano, tratto dall’ambientazione del meglio noto gioco di ruolo Sine Requie e che ci proietta all’interno di uno dei manuali avventura pubblicato qualche anno fa: Gli occhi del serpente, appunto. Una piccola nota a margine: chi ha già giocato l’avventura del manuale, probabilmente non troverà grosse sorprese all’interno di questo titolo. Grazie a Sanke Eyes, ci caleremo in un mondo cupo, sconvolto dal risveglio dei morti avvenuto nel 1944, esattamente il 6 giugno, giorno dello sbarco in Normandia. Tredici anni dopo il mondo è pressoché in rovina e solo le dittature più crudeli sono riuscite a mantenere una parvenza di ordine sufficiente a condurre una vita più o meno normale, scendendo ovviamente a pesanti compromessi. Noi ci troveremo in Italia, dove il papato ha preso in mano le sorti del Sanctum Imperium, e il nostro scopo sarà quello di sventare un misterioso culto eretico. Il gioco si presenta come un RPG molto semplice: ciò che dovremmo fare, infatti, sarà leggere i testi che ci offrono una descrizione delle varie situazioni che andremo ad affrontare, oltre che i dialoghi che avvengono fra i personaggi; a questi testi potremmo spesso rispondere con delle scelte multiple, che andranno a condizionare lo svolgimento dell’avventura. Il combattimento viene gestito con un meccanismo di turnazione abbastanza statico: ognuno dei combattenti coinvolti ha la possibilità di effettuare un attacco, il cui esito viene determinato dall’estrazione dei tarocchi, il marchio di fabbrica di Sine Requie, ad ognuno dei quali corrisponde un esito, generalmente con delle sfumature più interessanti e particolari rispetto alla semplice dicotomia successo vs fallimento. Si tratta di un titolo abbastanza scorrevole e piacevole per passare una mezz’ora rilassante. Secondo gli sviluppatori, sarà rilasciato principalmente su PC, attraverso Steam, anche se c’è la possibilità di vederlo su altre piattaforme, a seconda di come andrà la raccolta fondi su Kickstarter. La prova gratuita era offerta attraverso un tablet, quindi il titolo apparirà probabilmente anche su mobile, che è il suo ecosistema più naturale visto il tipo di esperienza.

GENOMIA

La neonata Chromatid Dynamicsm ci presenta Genomia, un platforming con forti elementi RPG e modalità cooperativa. Anche questo titolo è tutto italiano e sarà disponibile, inoltre, in lingua inglese. Il gioco ci farà vestire i panni di Artico o quelli di Naida, due Dermonoidi che vivono nel mondo di Oran Ba. Stando agli sviluppatori, già questa prima scelta avrà un impatto sulla trama: i due personaggi, infatti, avranno caratteri differenti e vivranno storie estremamente diverse nel corso del gioco. Oltre a questo, le nostre scelte e persino il modo in cui decideremo di sviluppare il nostro personaggio modificheranno il livello di interazione con il mondo di gioco, al punto che anche in modalità cooperativa i personaggi potranno interagire in modo diverso a seconda di come si sono evoluti. Questo accade perché per potenziare le proprie abilità, in Genomia, i personaggi saranno portati a modifichere il loro DNA, andando ad impattare in maniera notevole sul modo in cui saranno percepiti dagli altri. A livello di gameplay, il gioco si sviluppa come un platforming in 2.5 D, arricchito da alcuni combattimenti gestiti attraverso un sistema chiamato Stringam: il personaggio verrà circondato da due cerchi durante lo scontro mentre, dal nemico, partiranno dei piccoli oggetti colorati che viaggeranno verso il pg. Il nostro scopo sarà quello di premere i pulsanti giusti prima che questi oggetti entrino nel secondo cerchio (nel qual caso subiremo un danno). Il sistema, che richiama molto giochi come guitar hero, è un’idea interessante per richiedere un po’ di rapidità e prontezza, in un game che altrimenti ruota molto intorno alle scelte fatte e alle loro conseguenze.

ESCAPE FROM SALEM

Tornando di nuovo al piccolo stand degli indie game, troviamo Escape from Salem, un titolo molto particolare sviluppato da un trio di ragazzi. Nel loro gioco vestiremo i panni di una strega che, dopo essere stata scoperta, deve fuggire da Salem prima di essere bruciata sul rogo, accompagnata da un corvo parlante di nome Pallas. Con Escape from Salem dimenticatevi di vestire i panni dell’eroe: qui siete il cattivo e la vostra preoccupazione principale è quella di fuggire prima di lasciarci le penne. Il gioco si sviluppa in 2D ed offre una serie di ambientazioni di stampo gotico e horror create da un illustratore, che si è anche occupato di scriverne buona parte della storia. Durante la vostra fuga, incontrerete diverse villici armati di forcone pronti a farvi la pelle, dai quali potrete difendervi con due attacchi: uno normale, meno incisivo ma più rapido, e uno caricato, che consumerà il vostro mana e richiederà un significativo tempo di lancio, ma avrà degli effetti importanti. Escape from Salem, tuttavia, offre inoltre una serie di enigmi da risolvere e che potrete superare anche grazie ai preziosi consigli di Pallas: nella demo di prova era presente anche una piccola sezione stealth, segno che c’è la volontà di creare un titolo che offra un’esperienza molto varia. A parte qualche piccola bega tecnica, perfettamente comprensibile per un gioco sviluppato da tre persone, questo titolo ha tutte le carte in regola per essere una piccola perla da provare assolutamente.

REMOTHERED: TORMENTED FATHERS

In Remothered vestiremo i panni di Rosemary Reed, una giovane donna che, con l’intento di investigare sulla scomparsa di Celeste Felton, si introduce abusivamente nella casa di suo padre, Richard Felton. Ciò che ci aspetta all’interno della magione è un’esperienza survival horror che, una volta tanto, abbandona i tratti del paranormale e ci proietta in un’immersiva e inquietante avventura. Nel gioco controlleremo la protagonista con una visuale in terza persona; le ambientazioni della casa sono molto cupe e il comparto sonoro, molto ben curato, contribuisce allo scopo di farci condividere l’inquietudine della protagonista. Muovendoci all’interno della casa, dovremmo cercare di indagare senza essere scoperti, altrimenti finiremo per avere alle nostre calcagna il “simpatico” Dr. Felton, armato di un falcetto e seriamente intenzionato a farci la pelle. Ottimo il livello di interazione che la protagonista può avere con l’ambiente: oltre ad aprire porte e cassetti o raccogliere oggetti per la nostra autodifesa, sarà possibile nascondersi sotto letti, divani o dentro armadi al fine di sfuggire dal nostro aspirante carnefice. Per difenderci, potremmo trovare qualche coltello o simili, oppure degli oggetti da lanciare direttamente in faccia a Felton: il sistema per colpire dalla distanza non è molto immediato, ma non è nemmeno nulla di impossibile da padroneggiare a pieno. Le armi ravvicinate, invece, serviranno qualora Felton dovesse acciuffarci: in quel caso, con una sequenza quicktime event, avremo la possibilità di sfuggirgli conficcandogli qualcosa di appuntito nella spalla. Un peccato che la sequenza animata sia sempre identica e che l’assassino sembri non risentire delle continue coltellate, se non per qualche secondo di defiance, mentre noi finiremo per muoverci sempre più lentamente e con difficoltà ogni volta. Scopo del gioco, sarà quello di riuscire a sciogliere l’intricato mistero senza lasciarci le penne. Remothered appare come una perla del panorama horror come non se ne vedevano da parecchio, pronto a catturarvi per un’esperienza della quale difficilmente ci si potrà dimenticare.

IL COMMENTO

Anche quest’anno, la Games Week è stata inequivocabilmente un successo, come in quelli passati; purtroppo, come quasi da prassi per gli eventi dedicati all’ambiente, tutto sembra essersi fermato a qualche anno fa e il mercato pare non essere in grado di andare avanti. Insomma, vedere che gli eventi più importanti presentati in tre giorni di fiera sono ancora una volta legati a Destiny, Far Cry, Assassin’s Creed o Call of Duty, fa un po’ riflettere sulla direzione intrapresa dal settore da qualche anno a questa parte, probabilmente a causa di un timore nel creare qualcosa di nuovo, dovuto alle incessanti guerre fra le piattaforme di gioco. Idee originali, come visto poco sopra, ce ne sono, ma purtroppo rimangono nascoste nel panorama indie o relegate un po’ ai margini del comparto. Un evento grande e importante come la Games Week, pur mantenendo l’ovvio occhio di riguardo dovuto alle grandi case, avrebbe tutto il potenziale per dare giusto rilievo anche a prodotti di questo tipo, ma non sembra essercene l’intenzione.

L’impressione finale dell’evento, in questo modo, diventa una sorta di copia di quanto visto l’anno precedente, con un sottotitolo diverso.

Emmanuele Vercillo

Volontaringioco 2017, la vittoria a Life Soccorso Luzzi

COSENZA – È stato vinto dall’associazione Life Soccorso Luzzi il torneo di calcio a 5 Volontaringioco 2017.

L’evento è promosso dal CSV (Centro Servizi per il Volontariato) della provincia di Cosenza, in collaborazione con il CONI e il CSI. Life Soccorso Luzzi ha battuto, ai calci di rigore, in finale, il Gruppo soccorritori Aquile del Pollino di Frascineto. Terzo posto per il Banco Alimentare della Calabria.

Sono stati 173 i volontari, provenienti da tutta la provincia di Cosenza, in rappresentanza di 16 squadre, che si sono sfidati, ieri, sui campi del Real Cosenza in occasione della sesta edizione del torneo. Quest’anno hanno giocato anche sette donne.

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Settimana della Cultura calabrese, i programmi a partire dal 31 agosto

CAMIGNATELLO SILANO (CS) L’estate sta per finire ma i programmi culturali non si arrestano. Di seguito il programma del 31 agosto, inerente alla settimana della Cultura in Calabria.

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Ore 10-13 PASSEGGIATE SILANE

canale di pietrafitta. Visita guidata alla Chiesa florense di San Martino di Giove, dove ha concluso la vita terrena Gioacchino da Fiore, a cura di Pasquale Lopetrone.

Ore 16.30-18.30 GIOCHI TRADIZIONALI

Come giocavano i nostri nonni, a cura dell’Accademia dei giochi tradizionali. Oggi utilizziamo le ruote: carri e cerchio (ruoddru).

Ore 18.30 AGOSTO, LIBRO MIO TI CONOSCO

• Presentazione del libro di Olimpia Regina, Squarci di Palestina. La Terrasanta appartiene a tutta la gente perché lì si è manifestato l’Onnipotente. Intervengono: il maestro Giovanni (Jonny) Girimonte, artista e scultore,Elvira Dodaro, vice presidente Cif Cosenza. Letture di alcuni brani, a cura della Compagnia teatrale DiciassetteBi – Carmelo Giordano e Vicky Macrì.

Ore 21.30 SUONI & VISIONI

Serata jazz. Presentazione del libro  di Amedeo Furfaro, Brutium graffiti. Jazz a Cosenza nel ’900. Intervengono: Raffaele Borretti, docente e musicista;Ugo Caruso, storico dello spettacolo; Francesco Stezzi, editor CJC; Maria Rosaria Spizzirri, vocalist, che eseguirà alcuni brani dal cd Formentera dream (Holly CJC)

“Acri nel cuore”, tutto pronto per la manifestazione di antichi giochi popolari

Acri ( Cs) – Sabato 7 maggio, dalle 9 alle 13, presso lo stadio comunale “Pasquale Castrovillari, si terrà un’iniziativa organizzata dall’Associazione Acri nel cuore e dal Comitato pro beatificazione Francesco Maria Greco e patrocinata dall’Amministrazione Comunale. La manifestazione è rivolta agli alunni delle scuole medie di primo grado e consiste nello svolgimento di antichi giochi popolari. L’iniziativa, che rientra tra quelle in onore di Francesco Maria Greco, che sarà proclamato Beato il prossimo 21 maggio, non è stata scelta a caso. Mons. Greco, difatti, tra le sue innumerevoli ed importanti attività, portava avanti anche iniziative rivolte ai più giovani al fine di coinvolgerli e distoglierli da eventuali azioni delinquenziali. Il prelato teneva molto ai ragazzi con i quali teneva rapporti continui e costanti attraverso momenti ludici e incontri su varie tematiche. Mons. Francesco Maria Greco, sarà proclamato Beato il prossimo 21 maggio nel corso di una solenne cerimonia che si terrà dalle 16 presso lo stadio San Vito-Marulla di Cosenza ed alla quale parteciperanno autorità civili e religiose nonché l’arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè e il Cardinale Angelo Amato, responsabile nazionale delle canonizzazioni. Francesco Maria Greco nasce in Acri nel 1857, diventa sacerdote nel 1881 e nel 1887 diventa parroco della chiesa di San Nicola mentre l’anno successivo viene nominato arciprete. La sua azione è rivolta ai più bisognosi ed indigenti, istituisce scuole di catechesi, associazioni, un oratorio e, con la collaborazione di suor Maria Teresa De Vincenti, fonda l’istituto di suore piccole operaie dei sacri cuori. Ma la sua opera più importante ed incisiva sul territorio è la fondazione dell’ospedale Caritas che ospitava anziani, poveri soli e abbandonati, bambini orfani. Muore ad Acri nel 1931 ed i suoi resti riposano nella chiesa di San Francesco di Paola.

 

Tuffi, impresa storica di Giovanni Tocci: andrà alle Olimpiadi di Rio

COSENZA – Grande festa per la qualificazione del tuffatore cosentino Giovanni Tocci le Olimpiadi di Rio de Janeiro. L’atleta ha conquistato il pass per i Giochi grazie al quinto posto ottenuto in coppia con Andrea Chiarabini, nei 3 metri sincro. I due azzurri hanno ottenuto 395,46 punti nella finale a 12 della Coppa del Mondo in corso al Maria Lenk Acquatic Centre, nella capitale brasiliana. L’impresa assume portata storica se si considera che la nazionale italiana non riusciva a qualificare due tuffatori in questa specialità da ben 16 anni. Per Tocci quella di Rio sarà la prima Olimpiade “Non ho tante parole per descrivere quanta emozione provo, proviamo, in questo momento. E’ un sogno che si realizza. E’ stato un grande risultato – aggiunge Giovanni Tocci – cercato a lungo insieme ad Andrea in questi ultimi mesi di allenamenti trascorsi tra Cosenza, Roma e Bolzano. Le mie non perfette condizioni fisiche hanno molte volte ostacolato la preparazione – sottolinea l’azzurro – però qui non potevamo fallire: era l’ultima prova utile e, pur qualificandoci per la finale con l’ultimo posto utile, abbiamo dato il massimo di noi stessi per far bene e alla fine ci siamo riusciti. Grazie a tutti, al mio tecnico Lyubov Barsukova che mi segue giornalmente, allo staff della Federazione che ha creduto in me e in Andrea e chiaramente al Centro Sportivo Esercito per il supporto tecnico e sanitario che mi ha giornalmente dato perche’ potessi sempre esprimere al meglio delle mie possibilità”. In questi ultimi due anni il calabrese in forza all’Esercito/Tubisider Cosenza, è cresciuto, maturato e si è imposto sia nel singolo come pluri campione italiano 1 mt che nel sincro. Proprio nel sincro, con Andrea Chiarabini aveva iniziato a fare qualche tuffo “di prova e in sordina” agli Europei di tuffi a Rostock 2015 per poi qualificarsi ai Mondiali di Kazan. Una sintonia che è proseguita fino a questo importante traguardo.