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Sgominata banda di rapinatori, nove arresti

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri di Gioia Tauro, nell’ ambito dell’operazione ” Green gold”, ha eseguito nove ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di una banda di rapinatori. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata, furto, ricettazione e altri delitti in materia di armi e droga. Le rapine sono state commesse nel corso dell’ultimo anno a Taurianova e nelle cittadine limitrofe ai danni di diversi negozi. Complessivamente alla banda vengono attribuite otto rapine. Cinque dei colpi messi a segno hanno riguardato gioiellerie, mentre gli altri tre sono stati commessi in altri tipi di negozi. Gli indagati, secondo quanto si é appreso, non avrebbero legami con le pur numerose cosche di ‘ndrangheta della Piana.

 

Giro di spaccio, tre arresti a Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Il personale del Commissariato di Gioia Tauro della Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di ordinanze del gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda, tre uomini per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e reati in materia di armi. Gli arrestati, Salvatore Infantino, di 30 anni, già detenuto, Francesco Iannì (37), già noto alle forze dell’ordine e Vincenzo Condello (26), sono tutti di Gioia Tauro. Dalle indagini è emersa l’esistenza, nel centro di Gioia Tauro, di un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina e hascisc. Le indagini sono state avviate dopo il sequestro di 250 e 308 grammi di cocaina, operato dalla polizia nell’aprile del 2015, con l’individuazione di un garage attrezzato come un laboratorio e nella disponibilità dei tre arrestati. Nel locale era custodita la strumentazione necessaria al confezionamento delle dosi, tra cui bilancini di precisione e diluenti per la cocaina, oltre ad armi e munizioni.

 

Guccione su Gioia Tauro: «Se affonda il Porto è crisi per tutta la Calabria»

 REGGIO CALABRIA – «La Giunta regionale non può più galleggiare. Deve essere chiaro che se affonda Gioia Tauro, affonda tutta la Calabria. E i timidi segnali di crescita complessiva, evidenziati dal rapporto di Bankitalia, rischiano di essere annullati improvvisamente». Lo sostiene, in una dichiarazione, Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico. «E’ bene ricordare – aggiunge – che, negli anni scorsi, lo scalo marittimo, diventato in breve tempo il primo del Mediterraneo, aveva creato sviluppo e occupazione alla nostra regione e impulso notevole all’economia marittima nazionale. I dati di quegli anni, ricordati continuamente dalla Svimez, hanno dimostrato che lo sviluppo del nostro porto ha aiutato la crescita del movimento delle merci da Genova a Trieste, da Livorno a Venezia. Gioia Tauro era diventata simbolo di un Sud che sa aiutare il Nord. Ecco perché in Calabria dobbiamo muoverci subito per potenziare questo punto di forza dopo gli anni della crisi e dell’incuria colpevole. Chiediamo scelte concrete che blocchino il declino e proiettino di nuovo Gioia Tauro nella competizione euromediterranea per fornire alla Calabria un vero punto di forza verso nuove prospettive di sviluppo generale di tutto il territorio regionale. Bankitalia ha detto che la Zes non è la panacea di tutti i mali. Ma la Calabria ha bisogno che decolli questa Zona economica speciale. Eccome. Senza contrapporre le aree della Calabria, senza richiedere di nuovo agevolazioni a pioggia, ma utilizzando l’impulso che può venire dalle riduzioni fiscali e doganali a Gioia Tauro, affinché si creino condizioni favorevoli e tali da consentire, come sostiene lo Svimez, lo sviluppo delle imprese già operanti e l’attrazione di investimenti per nuovi posti di lavoro. La Giunta – dice ancora Guccione – porti subito nel Consiglio regionale la proposta di Piano strategico perché il Governo nazionale possa accelerare la procedura per la Zes a Gioia Tauro, con proiezioni sugli scali marittimi, da Corigliano a Crotone, che fanno parte dell’Autorità portuale. Anche perché non è più tollerabile l’ennesimo commissariamento che la Calabria è costretta a subire in riferimento all’Autorità portuale di Gioia Tauro». 

Fatture false per finanziamenti pubblici, sequestrate le somme

GIOIA TAURO (RC) – Gli uomini della Guardia di Finanza hanno disposto un sequestro preventivo relativo alle provviste finanziarie ottenuto tramite fatture fittizie. L’importo è di poco inferiore al milione e mezzo di euro ed è attribuibile ad una società. La somma sarebbe stata percepita, in maniera indebita, grazie ai finanziamenti pubblici. Il provvedimento è stata disposto dal Gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica.

Fatture false e appropriazione indebita

I titolari della società, grazie ad un articolato sistema di frode, erano riusciti ad ottenere i fondi. Determinante, inoltre, l’utilizzo delle fatture relative ad operazioni in realtà mai avvenute. Una documentazione, quindi, che sarebbe servita per ottenere il finanziamento. L’ammontare complessivo della truffa supera i quattro milioni di euro.

Gioia Tauro, sequestrato un carico di tramadolo, la droga dei combattenti

GIOIA TAURO (RC) – Scoperto e sequestrato al Porto di Gioia Tauro un ingente quantitativo di tramadolo, l’oppiaceo sintetico meglio conosciuta come droga del combattente, utilizzata negli scenari di guerra mediorientali come eccitante e per aumentare la resistenza allo sforzo fisico. La vendita al dettaglio della sostanza sequestrata avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro. Lo stupefacente era nascosto in un bastimento proveniente dall’India e diretto in Libia. L’operazione è stata condotta dalla sezione antiterrorismo della Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in collaborazione con il gruppo della guardia di finanza di Genova, le fiamme gialle reggine e l’ufficio antifrode della Dogana di Gioia Tauro.

Gentile sulla ZES, «Importante studiare forme di coinvolgimento più ampio»

 ROSARNO (RC) – «La Zes in Calabria sarà una sola, ma nulla impedisce di studiare forme di allargamento dei benefici fiscali ad altre aree in considerazione del fatto che la regione ha un numero di abitanti inferiore a quello di zone come Napoli e Salerno che pure godranno di questo strumento a cui si aggiunge il reddito pro-capite più basso d’Europa. Quindi tutti i parlamentari calabresi dovrebbero adoperarsi per questo obiettivo». Lo ha detto il sottosegretario Antonio Gentile partecipando, a Rosarno, ad un convegno sulla nascente Zona economica speciale di Gioia Tauro organizzato dal Gruppo Ncd-Alternativa popolare in consiglio regionale per volontà, soprattutto, del capogruppo Giovanni Arruzzolo. Il sottosegretario ha riferito di una buona interlocuzione con «gli amici di Catanzaro, in primis il senatore Aiello, ai quali – ha dichiarato il sottosegretario Gentile – ho detto in sede parlamentare che si possono studiare forme di incentivi per aree che pur non avendo elementi attrattivi come per Gioia Tauro è il porto, vivono condizioni di crisi che sono tipiche di questa che è una delle regioni più povere d’Europa».

Scomparso comandante ucraino. Il cargo partito da Gioia Tauro era diretto a Genova

GENOVA –  I poliziotti della sezione omicidi della squadra mobile e della Polizia di frontiera di Genova già da alcune ore stanno interrogando gli uomini dell’equipaggio del cargo su cui ieri durante la navigazione fra Gioia Tauro e Genova è scomparso il comandante ucraino Juri Kharytonov, 54 anni. La nave è attraccata alle 10:30 di stamane al porto commerciale Vte di Genova Voltri. A bordo ci sono anche gli esperti della polizia scientifica che stanno effettuando rilievi con particolare attenzione alla cabina del comandante e al posto di guida. Tutto l’equipaggio del cargo è ucraino come il comandante scomparso. Il cinquantenne sarebbe scomparso nel tratto di mare fra la Corsica e l’Elba, di fronte alla costa laziale. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore presso della procura di Genova Marcello Maresca.

Il ministro De Vincenti all’Unical, «Quella di Gioia Tauro l’unica ZES di rilievo»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Tra gli obiettivi della 58ma riunione scientifica annuale della Società Italiana degli Economisti, in corso all’Università della Calabria, c’è quello di riportare la questione meridionale ai vertici dell’agenda politica nazionali. «E’ ancora troppo evidente e assai profondo il divario esistente tra Nord e Sud Italia, soprattutto in proiezione rispetto al resto d’Europa». Questo quanto principalmente emerso. Nell’ultimo giorno di lavori, anche il ministro della coesione sociale e per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti è stato abbastanza ottimista alla luce delle ultime statistiche disponibili. De Vincenti si è poi soffermato sulla ZES. «Sulle Zes la legge è chiara. Al centro di ciascuna zona ci deve essere un porto di rilievo europeo che in Calabria è quello di Gioia Tauro, che è una Zes».«Questo non esclude – ha chiosato De Vincenti – che al porto di Gioia Tauro possano collegarsi altre strutture interportuali che consentano di migliorare la logistica in Calabria, risultato che ha interesse per tutta la regione. Ma la Zes in Calabria è una sola ed è centrata su Gioia Tauro».

Colpo ai narcotrafficanti, sequestrati 28 chili di cocaina

GIOIA TAURO (RC) – Ammonta a 28 chilogrammi, suddivisi in 25 panetti, la cocaina
purissima sequestrata nel porto di Gioia Tauro grazie al costante ed assiduo impegno degli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dell’Agenzia delle Dogane, coordinati dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
I controlli e le tecniche di ispezione adottate presso lo scalo portuale cercano
in tutti i modi di limitare l’utilizzo dello stesso quale punto di ingresso di ingenti
quantitativi di sostanza stupefacente destinati al mercato italiano. Il sistema utilizzato è sempre identico: occultamento di borsoni pieni di cocaina all’interno di un container – in questo caso contenente un carico di caffè spedito da Puertocortes e diretto ad Instanbul.
L’attenzione e lo sforzo sono massimi per cercare di limitare un fenomeno che affligge purtroppo non solo le fasce di popolazione più giovani ma anche una platea molto più vasta, cui sono da imputare anche una serie di costi “sociali” che possono essere intesi come quelli sopportati dai cittadini e dalla collettività, direttamente ed indirettamente, derivanti dalle conseguenze dell’uso di droga e del mercato ad esso connesso.

Zes in Calabria, Oliverio: «Pensare di istituirne un’altra è propaganda sterile e demagogica»

CATANZARO – «Non sarà l’amministrazione regionale ad ostacolare l’istituzione di una ZES nell’area centrale della Calabria o in altre aree. D’altronde assieme a quella centrale anche le aree della Locride e della Sibaritide si propongono per la istituzione della ZES». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio in relazione alla paventata possibilità di aggiungere a quella di Gioia Tauro una seconda Zona Economica Speciale. «Ciò premesso – aggiunge Oliverio – bisogna però parlare il linguaggio della verità ai calabresi. La ZES a cui si fa riferimento è un istituto che può essere attivato per i territori che comprendano almeno un’area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, collegata alla rete trans-europea dei trasporti. Non era per nulla scontato il conseguimento di questo risultato atteso da decenni che oggi consente la realizzazione della ZES in Calabria attorno alla più grande e strategica infrastruttura portuale nelle relazioni commerciali tra l’Italia, l’Europa ed il Mediterraneo. Attualmente nell’intera Europa sono circa settanta le ZES operanti. “Il Decreto Sud” introduce ora la possibilità di crearne altre in Italia allocate in altrettante regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia). I calabresi ed i rappresentanti istituzionali di tutto il territorio regionale possono essere orgogliosi del fatto che quella di Gioia Tauro, sarà la prima ad essere istituita. E’ comprensibile l’iniziativa del sindaco Abramo, ma essa non può sconfinare nella propaganda sterile e demagogica. Peraltro, nell’incontro romano a cui hanno partecipato i rappresentanti del comune di Catanzaro è emersa ed è stata resa pubblica la consapevolezza che per poter istituire un’altra ZES in Calabria, possa addirittura essere necessaria una modifica della legge recentemente approvata dal parlamento. Non a caso il senatore Pietro Aiello – spiega Oliverio – ha dichiarato di volersi fare promotore di una modifica legislativa finalizzata a tale scopo. Come Regione saremo a sostegno di ogni iniziativa legislativa tesa a realizzare questo obiettivo. Ovviamente, intanto, siamo fortemente impegnati affinché siano accelerate tutte le procedure perché la ZES di Gioia Tauro diventi operativa. Senza alcun dubbio essa stessa costituirà la chiave di un rapido, moderno e produttivo sviluppo dell’intero territorio regionale. Per quanto ci riguarda, però, non rinunciamo altresì a utilizzare tutti i margini consentiti dalla legislazione vigente e dalle procedure previste per estendere i benefici della ZES in territori che vanno anche oltre l’area di Gioia Tauro».