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Da Marco Liorni ai casting di Ciao Darwin: un sogno chiamato “NexTv”

nextvCOSENZA – “Esistono molti modi per fare bene questo mestiere ma una sola è la chiave per essere un conduttore di successo: entrare in empatia con le persone. ” A parlare è Marco Liorni, oggi conduttore molto amato e protagonista de “La vita in diretta”, un tempo, volto scanzonato e rassicurante del Grande Fratello. Da traghettatore di anime a propagatore di verità, quello che si presenta ai ragazzi di NexTv, il progetto di Lucio Presta in collaborazione con Amo Cosenza e il Teatro dell’Acquario  che punta a scovare i  talenti televisivi del domani, è un uomo dal viso angelico, il sorriso amichevole e l’atteggiamento comune di una persona di famiglia. Il nono professionista scelto da Lucio Presta per raccontare ai giovani cosentini il suo segreto del successo, è mite, riservato, quasi schivo nel parlare di sé e della sua vita privata. Diversamente da chi l’ha preceduto, non fa premesse, né inutili digressioni. A lui interessa raccontare ai giovani, quanto più possibile, quello che vogliono sapere. In comune con chi lo ha preceduto, ha la grande passione per il suo lavoro ma soprattutto la grande professionalità. La stessa che lo fa essere certosino e metodico nel suo lavoro, “quasi come un chirurgo”, sottolinea Presta, e che lo porta a trascurare quella parte leggera e frizzante che potrebbe essere spunto di qualche opportunità in più. Un personaggio che mai come in questa occasione, si rivela prima di tutto una persona in grado di trasmettere serietà e sobrietà, due caratteristiche al di fuori del comune in quelli notoriamente riconosciuti come “divi” dello spettacolo. Mai una parola fuori posto, mai una smorfia, mai un atteggiamento che possa far capire a chi gli si rivolge in modo sbagliato, di essere offeso o peggio ancora adirato. Di lui, racconta Presta, si possono dire solo cose positive. Nato dalla radio, Liorni sbarca in Tv e per sette anni rimane ancorato al personaggio del Grande Fratello. E’ l’uomo della porta rossa, colui il cui sorriso rassicura e fa sentire a casa. Poi, nonostante la difficile decisione di abbandonare quel ruolo troppo invadente, rimane quattro anni lontano dal mondo televisivo. Fino a ritornare, in una nuova veste professionale, a fare ciò che gli riesce meglio: essere una persona seria. “Di quelle che riescono a catturare un target di ampia portata come solo un altro grande della tv riesce a fare”, dice Lucio Presta. Di quelle che sono capaci di pensare alla tv del domani con piglio critico, pur mantenendo in modo assolutamente integerrimo, la posizione per la quale sono stati chiamati a lavorare.IMG_20151107_145733

E’ diligente Liorni, anche quando gli si chiede sul serio di polemizzare, sembra utilizzare una certa fatica nel farlo. E riesce, anche in quel caso, a dire la sua in maniera asciutta, elegante, diplomatica, senza scomporsi mai troppo. “Se oggi devo dirvi ciò che davvero manca alla Tv, allora dico: il coraggio. Il coraggio di osare, di cambiare, di interrogarsi di più, di disinteressarsi dei dati commerciali a favore di una televisione che parli del pubblico, al pubblico e per il pubblico e che, quello stesso pubblico lo soddisfi realmente. Spesso chi dirige le televisioni, non sa nemmeno cosa accade all’interno. Non importa nulla a nessuno. L’importante  non sembra essere quello di domandarsi  di cosa c’è bisogno ma assicurarsi di non perdere ciò che si ha.”. L’ incontro si chiude tra il racconto di sogni e desideri ancora da realizzare, incontri che gli hanno cambiato la vita, spunti per la tv del domani e confessioni sui programmi che avrebbe voluto condurre e che invece altri hanno condotto per lui. Ma, stavolta, a lasciare entusiasti i giovani del Sud non è solo la testimonianza di un loro beniamino, quanto la sorpresa annunciata da Presta. Venerdì 27 novembre, il Teatro dell’Acquario, diventerà palcoscenico dei casting per la prossima edizione di Ciao Darwin. Alle porte aperte alla cittadinanza, si unirà  uno spazio, allestito ad hoc, per i ragazzi di NexTv che potranno vedere, per la prima volta dal vivo e in maniera pratica, come quel mestiere si fa e non si spiega. A loro sarà data la possibilità di aiutare, fare domande, intervenire, assistere e prendere nota. Un progetto ambizioso, nato quasi per gioco, che incontro dopo incontro, sta appassionando i ragazzi di una città per troppo tempo strozzata dalle raccomandazioni, le conoscenze, le paure e le poche possibilità. Un progetto che pone i più volenterosi nella condizione di farsi conoscere per quello che realmente sono in grado di pensare, di fare e di inventare, al di là delle loro possibilità economiche o di quelle possibilità che, grazie all’aiuto di altri, possono raggiungere nella vita. Un progetto nel quale stanno investendo speranze ed entusiasmi  che, si spera, porti presto qualcuno di loro a trasformare il sogno in una vera realtà.

Lia Giannini

Ph: Andreina Morrone

Callipo eletto Coordinatore Nazionale Anci Giovani

TORINO (TO) Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, è stato eletto all’unanimità, con 21 voti su 21, coordinatore nazionale di Anci Giovani, l’associazione dei Comuni italiani che rappresenta circa 20mila amministratori pubblici under 35. L’elezione è avvenuta a margine della 32° Assemblea dell’Anci in corso a Torino, che si chiuderà oggi pomeriggio con l’intervento conclusivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
È la prima volta che il rappresentante nazionale di Anci Giovani viene eletto dai coordinatori regionali (in passato veniva nominato dai vertici dell’associazione), circostanza che incrementa di ulteriore significato l’incarico assegnato a Callipo e lo investe di una responsabilità ancora maggiore, perché scaturisce da una scelta pienamente condivisa.
«Sono estremamente orgoglio, come calabrese e come sindaco di Pizzo – ha detto Callipo -, di poter lavorare per rappresentare tutte le amministrazioni comunali italiane che vedono impegnati giovani amministratori. La nostra forza risiede soprattutto nel fatto di esserci formati negli anni più duri della crisi economica.
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Su questo terreno difficile e accidentato siamo cresciuti e abbiamo affinato strumenti e soluzioni che ci hanno consentito di governare le nostre città tra mille difficoltà e una strutturale carenza di risorse. Vogliamo che questo bagaglio di esperienza cresca ulteriormente e venga messo a disposizione di tutti, facendo rete e collaborando. In questo senso – ha continuato Callipo -, Anci giovani deve emanciparsi dalla discriminante anagrafica, che non può e non deve rappresentare il confine entro il quale muoversi. Appartenere alla cerchia dei giovani amministratori non deve essere visto esclusivamente come una soluzione organizzativa nell’ambito della nostra associazione, ma deve rappresentare una risorsa condivisa di idee, proposte e soluzioni».
Originario di Pizzo, 33 anni, laureato in Economia aziendale, Callipo è un imprenditore. Il 7 maggio 2012 è stato eletto sindaco di Pizzo con circa il 57 per cento delle preferenze. Dal 2008 al 2012 ha rivestito la carica di assessore provinciale al Turismo, allo Sport e alla Programmazione comunitaria. Membro dell’assemblea nazionale del Pd, Callipo è stato il competitor renziano alle primarie 2014 del centrosinistra per la scelta del candidato a presidente della Regione Calabria, ottenendo il 42 per cento dei consensi, per un totale di circa 55mila voti.

Castrovillari. Pd incontrerà i giovani

Sabato 14 novembre, alle ore 17, nella sala 14 del Protoconvento Francescano, il Gruppo consiliare del PD incontrerà i giovani della città, che frequentano gli ultimi due anni delle scuole superiori e l’università, al PartitoDemocratico.svgfine di continuare un ascolto d’idee, progetti , proposte e suggerimenti già avviato negli anni scorsi.
Un’occasione per approfondire di che cosa ha veramente bisogno la città, che non può prescindere da chi rappresenta il suo futuro, la sua crescita e la svolta possibile.
L’iniziativa nasce, quindi, dall’esigenza di confrontarsi con attenzione, ed istanti dedicati, con questa “espressione forte” della popolazione, spesso insoddisfatta e bisognosa di percorsi ed opportunità che riconoscano a lei capacità e desiderio di mettersi in gioco nell’esistente a partire dalle intuizioni e modi di vedere . E’, infatti, ciò che rivendicano, molte volte i giovani, anche criticando, se osserviamo come spesso si pongono e richiamano le condizioni essenziali di voler essere nel mondo e tra i fatti quotidiani della vita.
Per tali motivi che il Gruppo consiliare rilancia questa opportunità , anche perché ciascuna componente sociale, con la politica e gli amministratori in testa, possano intervenire nella direzione giusta per offrire spazi di crescita e risposte alle nuove generazioni che attendono e che sono fondamentali per una collettività interessata a crescere ed a svilupparsi senza perdere di vista ciò che poi, di fatto, è la nuova linfa e la continuazione della propria Storia.

Presentato il concorso “Giacomo Mancini Reload”

COSENZA (CS) Presentato, alla presenza del Sindaco Occhiuto, il concorso “Giacomo Mancini reload” riservato agli studenti delle scuole e delle Università calabresi.
Ripensare la figura di Giacomo Mancini, a cento anni dalla nascita, nelle forme che vengono oggi suggerite dalla crossmedialità.
E’ quanto si propone il concorso “Giacomo Mancini reload” presentato questa mattina nel Chiostro di San Domenico a conclusione della mostra fotografica “Album di Famiglia” ospitata a Cosenza per iniziativa dell’Associazione  “Amici dell’Aria Rossa” e patrocinata dall’Amministrazione comunale e dalla Provincia, in collaborazione con la Fondazione Carical, i comuni di Malito e Grimaldi e l’Associazione “L’Impronta-Culture Fotografiche”.
La ricerca multimediale è riservata agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori della provincia e delle università calabresi e si svolgerà nell’arco di tre mesi. Nel mese di gennaio 2016, in una manifestazione pubblica, saranno presentati gli elaborati premiati e degni di menzione. L’elaborato più significativo sarà pubblicato, in una delle sue collane, dalla casa editrice Pellegrini di Cosenza.
Il prodotto finale della ricerca, per sviluppare la quale gli studenti potranno disporre dei materiali dell’archivio fotografico e documentale messi a disposizione sul blog aria-rossa.blogspot.it, dovrà essere necessariamente di tipo multimediale.

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Il lancio dell’iniziativa, avvenuto nel corso della conferenza stampa di questa mattina, ha fatto registrare la presenza anche del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha sottolineato la valenza pluridimensionale della figura di Giacomo Mancini. “Una dimensione storica, quella del personaggio politico di rilievo – ha detto Occhiuto – cui si accompagna una dimensione più privata. Ma anche la luce più privata – ha aggiunto il Sindaco –  può riflettere la grandezza di un personaggio che ha avuto una dimensione pubblica. Una delle prime cose che sono state fatte dal mio insediamento è stata quella di ospitare una mostra su Giacomo Mancini per la quale abbiamo finanche riqualificato l’ingresso principale del Comune.
Questa attività, immaginata e ideata da Giosi Mancini, è molto importante perché stimola la partecipazione delle scuole. L’Amministrazione provinciale e il Comune non solo offriranno il loro supporto, ma anche ogni forma di altra sollecitazione per coinvolgere le scuole in questo progetto che ritengo molto interessante”.
Dopo aver ricordato anche la dimensione artistica del progetto che si armonizza con quanto sta portando avanti la città, dove sono presenti molti fotografi competenti, Occhiuto ha dato l’annuncio dell’inaugurazione per fine mese della Biblioteca civica, dopo i lavori di riqualificazione. Avevamo predisposto un progetto di rilancio della Biblioteca, adesso l’abbiamo ristrutturata e stiamo revisionando anche lo Statuto.
Riportando il discorso sulla ricerca multimediale dedicata alla figura di Giacomo Mancini il Sindaco ha poi concluso il suo intervento affermando che “personaggi come Mancini fanno diventare ancora più forti, quando si approfondiscono alcuni aspetti, il senso di radicamento in questa città che ognuno di noi deve avere”.
La conferenza stampa era stata introdotta dall’intervento di Giosi Mancini (figlia del leader socialista, più volte parlamentare e ministro ed ex sindaco di Cosenza) e ideatrice della mostra “Album di famiglia” di cui il concorso è un nuovo step.
Giosi Mancini ha espresso il  desiderio di veder nascere a Cosenza una struttura stabile che sia una Casa della fotografia o un Museo della fotografia. “E’ più di un’idea – ha detto – perché adesso poggia su un patrimonio di foto scaturito da questa mostra. Con “Giacomo Mancini Reload” – ha aggiunto – cento anni dopo rilanciamo la storia, coinvolgendo i giovani delle scuole e delle Università, grazie anche ad un’idea suggerita da Iole Perito, portavoce del Sindaco Occhiuto. Chi è stato Giacomo Mancini? E’ l’interrogativo – ha detto ancora la figlia del leader socialista – che intendiamo rivolgere ai giovani della città, della provincia e della Calabria. Cento anni è un bel tempo per consegnare alla storia Giacomo Mancini e la storia non si tocca, né può essere oggetto di dispute”.
Gli elaborati che gli studenti, nei tre mesi a venire, saranno chiamati a produrre, saranno giudicati da una giuria di qualità di cui fanno parte il giornalista Paolo Guzzanti, il filosofo Giacomo Marramao, il Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, lo storico Coriolano Martirano, i docenti universitari Franco Piperno e Marta Petrusewicz e Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri. Le ultime due erano presenti alla conferenza stampa di questa mattina.
Tanti i ricordi sciorinati da Marta  Petrusewicz, a cominciare da quello del suo arrivo a Cosenza nel 1973, subito accolta in casa Mancini.
“Ho imparato a conoscere la Calabria e il Sud attraverso Giacomo – ha detto.
Riconsegniamo Giacomo Mancini alla storia, ma la storia si costruisce soprattutto nel primo tempo immediatamente successivo alla chiusura di un capitolo, come quello della scomparsa di Mancini. Bisogna tener d’occhio i numerosissimi archivi e le numerosissime fonti alle quali bisogna poter accedere ,  perché non si sa mai in che momento qualcuno, sia esso un direttore d’archivio o funzionario del Ministero, può decidere che delle cose di un certo tipo si debbano buttare. Su Giacomo Mancini – ha proseguito la docente universitaria – finora esistono scritti sulla dimensione istituzionale o scritti agiografici, data la sua personalità così ammirata e così straordinaria per la sua valenza, nello stesso tempo locale e nazionale.
Quello che potrebbero fare i giovani  e che sarebbe importantissimo fare è raccogliere le testimonianze orali, quelle dei nonni, degli zii, dei padri, di quanti lo hanno conosciuto.  La microstoria è importantissima e questo potrebbe entusiasmare i ragazzi”.
Alla conferenza stampa sono inoltre intervenuti il Sindaco di Malito Carmine Carpino e Maria Cristina Parise Martirano, componente del comitato di valutazione del concorso e Presidente del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri che ha scelto come personaggio dell’anno 2016 proprio Giacomo Mancini.
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PSR 2014-2020: BISOGNA AVERE PIU’ FIDUCIA NEI GIOVANI CALABRESI CHE SI INSEDIANO IN AGRICOLTURA

CATANZARO (CZ) “Vorremmo – è la richiesta di Coldiretti – che ci fosse più coerenza fra il programma di Governo del Presidente della regione a favore dei giovani e delle aree interne e quanto previsto nel PSR 2014-2020, anche perché sono sempre di più i giovani calabresi che scelgono di investire nell’agricoltura. La Calabria con il PSR 2014-2020 deve dare fiducia ai giovani”. Questa è la richiesta di Coldiretti Calabria. “Ad oggi – scrive Coldiretti –  la  strategia regionale per i giovani ed il sostegno per il primo insediamento, sono incoerenti con le politiche messe in campo a livello  europeo  e nazionale. Le scelte sul nuovo PSR 2014-2020, non incentivano in modo adeguato il sostegno ad una nuova classe imprenditoriale con la creazione di nuovi sbocchi occupazionali e modelli di business nell’agroalimentare regionale; così come è,  i giovani under 40, nelle aree interne e svantaggiate,  sono penalizzati , nel  prendere in mano le redini aziendali. Dal PSR proposto viene fuori un “pacchetto giovani” riduttivo. Ma in concreto di cosa si tratta: presto detto. “Non prevedere nel PSR la concessione del premio con la massima intensità di aiuto previsto  dal Regolamento nelle aree interne appare incoerente. La giustificazione al tavolo partenariale è mortificante. Infatti,  si pensa di ridurre il premio per evitare presunte “beneficiate” a favore di giovani che incassato il premio  sparirebbero e di inserire vincoli relativi ad investimenti obbligatori per far spendere il premio. Il  premio, invece, come è noto ha finalità tese all’incentivazione per affrontare spese che non sono sostenute dal PSR.

coldiretti calabria

La Coldiretti è da sempre in prima linea per combattere le rendite, ma non può essere d’accordo sull’obbligo di dover effettuare investimenti per almeno 100 mila €, non sempre necessari all’azienda. Fra l’altro – afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  se si pensa di insediare circa mille giovani verrebbero impegnati almeno 100 milioni di euro, quando con le stesse risorse, senza il vincolo della spesa obbligatoria,  si  potrebbero insediare altri duemila giovani. L’iniziativa va lasciata al giovane che può elaborare un Business Plan in funzione della sua visione imprenditoriale e degli effettivi bisogni dell’azienda. Se la Regione teme imbrogli  – chiarisce – ha tutti gli strumenti utili a stroncare qualsiasi iniziativa fraudolenta, in primis i controlli di primo e secondo livello a tappeto su tutti i beneficiari, senza contare che il premio è garantito  da polizza  fidejussoria  a favore dell’Amministrazione. In nessuna regione – scrive Coldiretti –  è stato  previsto come condizione di ammissibilità l’obbligo di un investimento di almeno 100.000 €uro. Siamo al “rush finale” del negoziato con la Commissione Europea ed occorre un cambio di rotta con una chiara decisione. Un altro punto strategico – sottolinea ancora Coldiretti –  è la poca informazione  dell’Autorità di gestione alle richieste e proposte, non ultimo si rileva l’assenza di report dettagliati sulla fase negoziale con la Commissione dal 20 maggio u.s. in poi, che ad oggi è “top secret”.   Invece è necessario più che mai dare unitarietà alla programmazione dei fondi comunitari. Coldiretti – è la chiosa finale – continuerà a rappresentare le esigenze del comparto agroalimentare e forestale della Calabria e dei comprensori rurali  informando gli agricoltori, i giovani ed i cittadini della Calabria di quello che ha proposto, quanto è stato accolto, ma anche di ciò che non abbiamo condiviso e che, invece, viene contemplato nel Programma. L’esigenza è una:  scelte politiche coraggiose in grado di premiare la qualità e la capacità di guardare avanti con fiducia, in una Regione  dove le eccellenze già fanno sistema.

Aperto sportello informativo di Fincalabra all’Unical

unicalRENDE (CS) – Fincalabra apre uno sportello presso l’Unical. L’iniziativa sembra capace di far camminare “a braccetto” il settore Orientamento in Uscita (Placement) dell’UniCal e Fincalabra, la società in House della Regione Calabria incaricata di gestire gli interventi finalizzati alla creazione di nuova impresa. Il rafforzamento di una collaborazione imprescindibile per assicurare ai laureati calabresi maggiori possibilità occupazionali. Sarà, infatti, aperto nell’area del Campus d’Arcavacata – grazie ad un protocollo d’intesa firmato dal rettore dell’Università della Calabria, prof. Gino Mirocle Crisci e dal presidente di Fincalabra, Luca Mannarino – uno sportello informativo in grado di offrire tutto il supporto necessario a quanti vorranno avvalersi degli strumenti rivolti al mondo dell’impresa. La convenzione, che ha validità annuale, prevede – tra le altre cose – l’organizzazione di specifiche sessioni formative rivolte a unità di personale dell’Università e la realizzazione di seminari tecnici per studenti, laureandi, laureati ed imprenditori. Lo sportello – nel quale opererà personale specializzato di Fincalabra – sarà strettamente collegato al Contact Center della società finanziaria per lo sviluppo economico calabrese, in maniera da assicurare celeri risposte a ogni richiesta dell’utenza.

Colocrisi aderisce ad adotta il verde

foto_01 (1)Reggio Calabria, anche il Telecentro “adotta il verde” I giovani del “Colocrisi” aderiscono alla campagna di sensibilizzazione ambientale del Comune Piazza delle Grazie a Gallico e Piazza Municipio a Sambatello le aree oggetto di interventi Recuperare gli spazi verdi pubblici e instaurare una cittadinanza attiva che senta proprio il territorio. Il “Telecentro” di Reggio Calabria recepisce in pieno di gli obiettivi di “Adotta il Verde”, la campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia e la cura dell’ambiente promossa da Palazzo San Giorgio, e avvia i lavori di recupero delle specie erbacee e arbustive di due importanti aree della città: Piazza delle Grazie a Gallico, “porta” di ingresso all’omonimo Santuario, e Piazza Municipio a Sambatello. La riqualificazione della prima ha già preso il via nei giorni scorsi, subito dopo la firma della convenzione tra il Comune di Reggio Calabria ed il Centro Studi “Colocrisi”, grazie al contributo volontario dei giovani del “Telecentro”, il “Centro di Aggregazione Giovanile Pluriservizio” promosso nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. «Lo scopo di questo intervento – spiega Andrea Cannizzaro, dottore agronomo e referente del “Telecentro” per “Adotta il Verde” – è di restituire alla piazza il suo ruolo centrale di area verde, utilizzata non solo dai residenti ma anche dai numerosi turisti che durante tutto l’anno visitano l’adiacente Parco della Mondialità.foto_02 (2) La strategia della nuova sistemazione botanico-agronomica si basa sulla scelta di specie erbacee e arbustive più adatte. Si procederà, dunque, con la messa a dimora delle diverse essenze considerando i distinti periodi di fioritura in relazione alle stagioni, allo scopo di ottenere un colore continuo che permarrà il più a lungo possibile». I lavori di riqualificazione del verde urbano a cura dei giovani impegnati nel progetto proseguirà nei prossimi giorni in Piazza Municipio a Sambatello, attorno ai locali della sede operativa del Centro Studi “Colocrisi

La riabilitazione nelle distorsioni della caviglia

ALTOMONTE (CS) –  In ambito ortopedico – traumatologico le principali problematiche a livello del complesso articolare della caviglia o articolare tibio – tarsica sono le distorsioni (oltre alle fratture soprattutto di tibia). La distorsione di caviglia, detta comunemente “storta“, non è un’alterazione permanente. Tuttavia, essendo il più frequente trauma muscolo – scheletrico dell’arto inferiore, è quello che maggiormente può creare problemi soprattutto se non viene effettuata una buona riabilitazione.distorsione 1

È tipica dei giovani, in particolare degli sportivi. Gli sport maggiormente a rischio sono il basket, il calcio e la pallavolo. La maggior parte dei pazienti recupera completamente ma in circa un 30% dei casi compaiono dolore e instabilità cronica. La dinamica classica nelle distorsioni della caviglia è una ricaduta sbilanciata e accidentale dopo un salto o a seguito di un movimento o un contatto brusco. Il più frequente meccanismo di infortunio è in inversione (rotazione interna della pianta del piede) e a volte i due meccanismi possono coesistere. In alcuni casi è una fragilità derivante da precedenti episodi mal curati o dovuta a uno scarso tono muscolare o ad una lassità legamentosa.

Le distorsioni sono classificate a secondo della gravità in una scala che va da 0 a 3, dalla meno grave alla più seria. Il grado 0 è costituito da una distorsione ove il dolore della caviglia scompare o si attenua nel giro di una decina di minuti circa, e non ne compromette il movimento. Solitamente, le distorsioni di grado zero non danno luogo a gonfiore. Nelle distorsioni di grado 1, o leggere, c’è una compromissione dei legamenti che vengono stirati ma non compaiano rotture. È presente un modesto gonfiore solitamente non immediato ma che compare dopo qualche ora del trauma, dolore che non impedisce di camminare ma allo stesso tempo non permette, se non con sofferenza, di riprendere l’attività interrotta. Il danno funzionale è quasi assente quindi non è compromesso il movimento e non è presente instabilità articolare. Nelle distorsioni di grado 2, o moderata, c’è una parziale rottura dei legamenti, il gonfiore compare pochi minuti dopo l’evento traumatico e si possono vedere anche delle chiazze rosse sotto pelle. Esse indicano che alcuni vasi sanguigni si sono rotti. In tale situazione è impossibile riprendere l’attività distorsione 2fisica e il dolore, anziché passare con il tempo, tende ad aumentare o a rimanere costante per diverse ore. Si riscontra una certa perdita della funzione articolare e quindi del movimento e una lieve instabilità. Nelle distorsioni di grado 3, o gravi, vi è una rottura completa dei legamenti con gonfiore che inizia subito dopo il trauma, oltre ad un versamento interno di sangue. Il paziente avverte un dolore intenso, non riesce a muovere la caviglia e non può sopportare nemmeno che qualcuno cerchi di farlo. Si riscontra un’instabilità meccanica e l’incapacità di sostenere il peso sull’arto. Nelle distorsioni di terzo grado, il danno può essere rappresentato oltre che da una rottura dei legamenti anche da una frattura ossea.

Qualora si trattasse di una frattura, va esaminata e, se necessario, si dovrà intervenire chirurgicamente oppure fare una ingessatura che il paziente dovrà portare per 40 giorni, alla quale seguirà un ciclo di fisioterapia mirata a riprendere la corretta mobilità del piede, fino a giungere in 60 giorni alla guarigione completa. Nelle distorsioni della caviglia è molto importante il primo intervento, quello che si fa in campo, subito dopo l’intervento traumatico. È bene quindi sapere cosa fare, nel caso non ci fosse un esperto. Per prima cosa quindi bisogna applicare il ghiaccio e mettere la gamba in alto (elevarla). Dopo aver tolto delicatamente la scarpa e la calza, bisogna fasciare la caviglia con un bendaggio compresso e non caricare con il peso. Nel caso la lesione sia di grado 3, come detto prima, potrà essere necessario un distorsione 3trattamento chirurgico, al quale seguirà un percorso riabilitativo post – chirurgico. Non tutti concordano sulla necessità di un intervento, alcuni ortopedici e fisiatri consigliano, anche in caso di rottura dei legamenti, un trattamento conservativo: ritengono che un adeguato programma fisioterapico sia sufficiente a ridare stabilità alla caviglia .

Nella prima fase del trattamento è consigliabile immobilizzare la caviglia, un’immobilizzazione parziale senza tutori o apparecchi gessati, a meno che non ci sia una frattura. È più conveniente immobilizzare parzialmente la caviglia, ed utilizzare una stampella per camminare (se si vuole mantenere un carico parziale sulla caviglia lesa) o due in caso in cui è prescritta l’assenza totale di carico sulla caviglia lesa) per poi cominciare precocemente la riabilitazione.

È stato dimostrato infatti che il movimento velocizza la guarigione, mentre l’immobilizzazione la rallenta o addirittura la blocca. Applicazione del ghiaccio per 20 minuti ogni 2-3 ore, non tenendolo a contatto con la pelle perché provocherebbe ustioni. Bisogna mettere 3-4 cubetti in una borsa del ghiaccio adatta per il contatto con la pelle. Dopo questa fase, l’applicazione di ghiaccio andrà interrotta: prolungarla infatti rallenterebbe il processo di guarigione dei tessuti. La caviglia dovrà essere avvolta in un bendaggio compressivo, mantenere l’arto in posizione elevata per favorire il ritorno venoso e per la riduzione dell’edema (gonfiore). Nella seconda fase, o sub – acuta, se non sono comparse complicazioni si potrà cominciare con la rieducazione funzionale. La riabilitazione è un percorso progressivo dove il lavoro, la fatica e la difficoltà degli esercizi andrà gradualmente aumentando nel tempo. Questa fase sarà incentrata sul controllo del dolore e recupero del rom articolare (range of movement), quindi dell’ampiezza del movimento per il recupero della forza muscolare e della stabilità. Per il dolore si utilizzeranno terapie fisiche (tecar, tens, elettrostimolazione, ultrasuoni), terapie manuali, in particolare massaggi drenanti per la riduzione del gonfiore e massaggi trasversali (con cautela).

 

Per una graduale ripresa della mobilità articolare:

mobilizzazione passiva manuale, da effettuare sul lettino con il paziente sdraiato supino, in assenza di carico. Il fisioterapista farà flettere e stendere la caviglia del paziente ovviamente nel rispetto più assoluto del dolore, per riuscire a guadagnare la piena escursione articolare della flessione ed estensione plantare.

mobilizzazione attiva – assistita. In parte il paziente, sdraiato supino, muoverà attivamente la caviglia. In caso di difficoltà il terapista lo aiuterà nel completare il movimento. Inoltre si faranno esercizi dove si chiederà la flesso – estensione autonoma del ginocchio per poi portare dietro la caviglia, sotto la quale si potrà posizionare una piccola palla.

mobilizzazioni attive e contro resistenza. Il paziente fletterà ed estenderà la caviglia autonomamente sempre sul lettino. Gli si chiederà di fare circonduzioni, o disegnare con il piede figure geometriche o le lettere dell’alfabeto. Infine effettuerà anche movimenti contro resistenza, da sdraiato o da seduto, lavorando in questo modo anche sul recupero della forza muscolare.

Si lavorerà anche per il risveglio e il rinforzo muscolare, che deve essere selettivo, mirato ad alcune catene muscolari, accompagnato da esercizi di allungamento e rilasciamento in modo da ristabilire l’equilibrio muscolare fondamentale per restituire almeno la parte dinamica della stabilità.

Per il rinforzo muscolare si faranno: esercizi in carico, sollevare le punte e i talloni, mettere un piede su un gradino, esercizi con le bande elastiche aumentando gradualmente la resistenza dell’elastico, rinforzo del tibiale anteriore e dei peronieri, esercizio con l’aiuto di una palla di spugna messa sotto il piede ed esercizi sulla deambulazione, cioè sul passo, per reintegrare il piede nella funzione dell’arto inferiore. Lo si farà camminare in avanti, all’indietro e lateralmente. Seguiranno altri esercizi in flessione plantare distorsione 4prima a ginocchio esteso poi a ginocchio flesso (piegato). Nella terza fase la caviglia sarà completamente asciutta ed il tono muscolare buono. Ciò lo si potrà comprendere perché: il paziente potrà camminare veloce alternando una corsa leggera, corsa sul nastro trasportatore (tapis roulant) e corsa in strada. Si dovrà far abituare nuovamente il paziente, facendogli percorrere dei percorsi con ostacoli, per prendere di nuovo coscienza dell’instabilità del terreno che non sarà mai omogeneo. Negli atleti è importante anche rieducare il gesto atletico, affinché venga eseguito nel modo migliore e limitare eventuali recidive. In tutte queste fasi inoltre si effettueranno esercizi per la rieducazione propriocettiva, che nella riabilitazione della caviglia ha un ruolo importantissimo: bisognerà riacquistare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e al movimento.

 

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170

Giovanni Galati, rossanese astro nascente del cinema italiano

GIOVANNI_GALATIC’è anche Giovanni Galati, rossanese e astro nascente del cinema italiano, nel cast di “Anime nere”: il film più applaudito alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia e che ha fatto incetta di candidature alla 60esima edizione David di Donatello 2015, ottenendo ben 16 nomination. Per il giovane attore si tratta dell’ennesimo lavoro portato a termine insieme ad importanti interpreti del mondo del grande schermo. Dopo il ruolo impersonato nel “Grande sogno” di Michele Placido, questa volta l’espressività di Galati è stata notata dal regista Francesco Munzi, che ha firmato la favolosa pellicola del film girato nel cuore dell’Aspromonte. Per questo nuovo ed importante traguardo di carriera, a Giovanni Galati giungono gli auguri e i complimenti dell’Amministrazione comunale e della Città che, ormai da qualche anno, continua a sfornare talenti anche nel campo cinematografico. Rossano si afferma sempre più come una Città di giovani artisti che dalla canzone, alla danza, per finire al grande e piccolo schermo stanno dimostrando grandissimi doti e qualità. Non può passare sicuramente inosservato l’eccellente risultato che sta riscuotendo il film “Anime Nere”, tra gli ultimi e più importanti capolavori realizzati dal riqualificato cinema italiano.  Anime Nere, proprio di recente, ha fatto en plein alle candidature della 60esima edizione dei David di Donatello, ottenendo 16 nomination. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco edito da Rubbettino editore. Agli oscar del cinema italiano, che saranno assegnati il prossimo Venerdì 12 Giugno, a partire dalle ore 18.30 su Rai Movie, il film concorre per ottenere le statuette come miglior film, regista, sceneggiatura; miglior produttore, miglior attore protagonista; miglior attrice non protagonista, miglior fotografia; miglior musicista; migliore canzone originale; miglior scenografia; miglior costumista; miglior truccatore; miglior acconciatore; miglior montatore; miglior fonico e anche per il David giovani.

 

Progetto di sensibilizzazione per gli studenti di Soveria

 

SOVERIA MANNELLI (CZ) –  “L’impegno dell’Europa contro vecchie e nuove dipendenze ”. È il progetto promosso nei giorni scorsi dal Lions Club di Soveria Mannelli, che si è tenuto presso l’Istituto comprensivo G. Rodari di Soveria Mannelli – Carlopoli. Lo scopo del convegno è stato quello di SOVERIAinformare i giovani studenti delle terze classi della scuola media su numerosi argomenti di grande attualità e complessità quali – alcol, tabagismo, bullismo, accesso ad internet – per cercare di comprendere il fenomeno, con l’aiuto di esperti, analizzandone le cause e i suoi effetti.

L’iniziativa come ricorda il Presidente del Lions Club di Soveria Mannelli l’Avvocato Assunta Scavo ha visto anche la collaborazione del Dirigente scolastico Prof.ssa Margherita Primavera, della Dott.ssa Alessandra Mercantini, del Dirigente medico Dott. Leonardo Sirianni e del Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli Domenico De Biasio.