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Trattamenti economici, le dichiarazioni del consigliere Giovanni Cipparrone

COSENZA- La Commissione Consiliare Controllo e Garanzia di Palazzo dei Bruzi, riunitasi lunedì 17 sotto la presidenza del cons. Giovanni Cipparrone ha audito il presidente del Nucleo di Valutazione dei Dirigenti Paolo Spadafora sulla performance individuale dei dirigenti e sulla relativa attribuzione dei trattamenti economici.
Dalla discussione è emerso che, se la gratificazione economica prevista dalla normativa vigente non può essere disattesa, dovrebbe, in ogni caso, spingere i Dirigenti ad operare proficuamente verso il miglioramento di tutti i servizi che non sempre avviene.
«Le ristrettezze economiche in cui versa il nostro paese- dichiara Cipparrone a nome di tutti i componenti della commissione, ed in particolare tutti gli enti ci spingono a fare delle considerazioni politiche che dovrebbero orientarsi all’abolizione di questi “premi” o quanto meno alla loro riduzione a vantaggio della premialità dei dipendenti che giornalmente, con il loro lavoro, fanno funzionare la macchina comunale, ma che spesso vengono mortificati.
Tutto ciò rappresenterebbe una rivoluzione nei metodi e nelle regole di governo e di amministrazione della cosa pubblica al fine di evitare sprechi di denaro pubblico e massima efficienza della macchina amministrativa.
Questa è la vera sfida dell’attuale classe politica, che però, purtroppo, non mostra al riguardo particolare consapevolezza e sensibilità».

 

 

 

 

 

Atto intimidatorio al consigliere Cipparrone, solidali il sindaco Occhiuto e la Giunta comunale

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto, a nome di tutta la Giunta di Palazzo dei Bruzi, e il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, a nome di tutta l’assemblea cittadina, hanno espresso la loro solidarietà al Consigliere comunale Giovanni Cipparrone per il grave atto intimidatorio subìto questa mattina, quando, davanti alla sede di “Ecologia Oggi”, in via Pietro Nenni, dove Cipparrone presta la sua attività lavorativa, ignoti hanno appiccato fuoco all’autovettura del consigliere comunale.

«Il gesto intimidatorio perpetrato all’indirizzo dell’amico e consigliere comunale Giovanni Cipparrone – sottolineano in una dichiarazione congiunta il Sindaco Occhiuto ed il Presidente del Consiglio Pierluigi Caputo – è non solo esecrabile, ma è ancora più riprovevole perché portato a termine davanti alla sede di lavoro di Giovanni Cipparrone. La gravità di quanto accaduto suscita sentimenti di sdegno profondo perché allunga la serie delle intimidazioni all’indirizzo degli amministratori della cosa pubblica, coinvolgendo chi, con solerzia, sta in mezzo alla gente, impegnandosi in prima linea nei quartieri, dalla parte del cittadino, sforzandosi di interpretarne bisogni e difficoltà. Dopo l’atto intimidatorio subìto a dicembre dello scorso anno dall’Assessore Francesco De Cicco, Palazzo dei Bruzi – prosegue la nota congiunta del Sindaco Occhiuto e del Presidente del Consiglio Caputo – è ancora una volta scosso da un episodio di inaudita gravità. Esortiamo Giovanni Cipparrone ad andare avanti, proseguendo la sua attività politica con maggiore impegno e determinazione, certi che sulla vicenda sarà fatta piena luce per assicurare alla giustizia i responsabili». ( Immagine di repertorio)

 

Incendiata l’auto del consigliere Cipparrone, solidale Maximiliano Granata

COSENZA – «Solidarietà per il vile attentato subito dal consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone, relativo all’incendio dell’auto di sua proprietà, a pochi giorni del danneggiamento dell’auto del fratello . Questi atti- dice il presidente dell’associazione Legalità democratica,  Maximiliano Granata- vanno condannati con fermezza da parte delle forze politiche e sociali della città di Cosenza.
Vi è di più l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto è avvenuto .
Non è la prima volta che nella città di Cosenza si verificano fatti di questo genere . Esprimo la mia vicinanza ai fratelli Cipparrone, anche perché mio malgrado posso capirne oggi lo stato d’animo, per aver subito anche io l’incendio della mia autovettura nel 2015».

 

 

 

 

 

 

Elezioni Cosenza, si cerca di ricompattare il centrosinistra

COSENZA – “E’ chiaro che la riunione della coalizione, per come si è sviluppata, ha prodotto e accentuato le divisioni che hanno portato una parte importante del centrosinistra e il partito dell’Ncd a non accettare forzature nella scelta di un candidato a sindaco imposto unilateralmente e senza confronto”. E’ quanto si afferma in un documento sottoscritto dai consiglieri uscenti del Comune di Cosenza, Enzo Paolini, Giuseppe Mazzuca, Giovanni Perri, Giovanni Cipparrone, Roberto Sacco, Sergio Nucci e Franco Perri. “Il metodo con cui si inteso pervenire alla scelta del candidato – proseguono i firmatari – contraddice il documento che lo stesso Pd ha approvato nel corso dell’assemblea provinciale del 13 febbraio scorso in cui si afferma esplicitamente che le primarie si sarebbero potute evitare solo in presenza di una candidatura largamente condivisa e vincente. Nessuno, crediamo, al momento può sostenere che una simile evenienza si sia realizzata e, anzi, appare di ogni evidenza come si sia verificato l’esatto opposto. Chi ha inteso forzare una scelta che non è stata capace di mantenere unita la coalizione, si è assunto la responsabilità gravissima di riproporre gli stessi vizi che hanno prodotto la clamorosa debacle del centrosinistra alle comunali del 2011. Ciò di cui c’è bisogno adesso – sostengono ancora gli ex consiglieri comunali – è una soluzione che riconduca ad unità tutto lo schieramento che si è composto intorno all’idea di una alleanza civica nella consapevolezza che la condivisione delle scelte è il presupposto logico e la precondizione per battere il centrodestra di Occhiuto. Nella situazione data si pone, quindi, per l’intera coalizione, l’esigenza di non riproporre le condizioni per la sconfitta promuovendo, senza tentennamenti e rimpiattini, un confronto ampio per ritrovare le ragioni dell’unità in tempo utile per superare divisioni e divergenze e arrivare, ricompattati e uniti, alla competizione elettorale”.