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I giudici potranno essere sostituiti da un algoritmo? Le risposte sul webinair Unical

 

Arcavacata (CS) – È veramente possibile che i giudici potranno essere sostituiti da un algoritmo? Chi sarà responsabile in caso d’incidente provocato da un’automobile a guida robotica? Queste e altre saranno le questioni delle quali si dibatterà domani 2 dicembre, alle 18, nel webinar in diretta Facebook (su agoraunical) dal titolo «L’intelligenza artificiale tra diritto ed etica», organizzato dall’Istituto di studi penalistici “Alimena” (ISPA), Centro di ricerca interdipartimentale dell’Università della Calabria diretto dal professor Mario Caterini, di concerto con le associazioni studentesche “Agorà” e “Aurora”.

Nel prossimo decennio, infatti, l’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare molti campi e tra questi probabilmente ci sarà anche il mondo del diritto. Si discuterà degli scenari che aspettano i giuristi, con le tante ricadute etiche che ciò comporterà.

Dopo l’introduzione di Vincenzo Covelli, presidente dell’Associazione ‘Agorà’, interverrà Gianluigi Greco (professore d’informatica e direttore del Dipartimento di matematica e informatica dell’Unical) che illustrerà la portata rivoluzionaria dell’AI e le sue ricadute sulla società del futuro, mentre Ines Crispini (professoressa di filosofia morale e fondatrice della Società italiana per l’etica dell’IA) tratterà le implicazioni etiche dell’IA. Sarà la volta di Ernesto Covello (legal data protection professional) che si occuperà di legal design, responsabilità, etica e data protection, mentre Valentina Aragona (avvocato e dottoranda in diritto penale nelle Università Luiss di Roma e da Coruña in Spagna) affronterà il tema sempre più attuale delle possibili responsabilità giuridiche dei robot. Concluderà il direttore dell’ISPA Mario Caterini (professore di diritto penale) che si occuperà della giustizia c.d. artificiale, per rispondere alla domanda se in futuro veramente i giudici potranno essere sostituiti dagli algoritmi.

Giudici,il corpo di Lea Garofalo doveva essere distrutto

CROTONE – Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa a Milano nel 2009 e il cui corpo fu bruciato, doveva essere cancellata ”dalla faccia della terra” anche ”disperdendone ogni traccia materiale”, secondo il piano dell’ex compagno Carlo Cosco. Lo scrive la Corte d’Assise d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato l’ergastolo per Cosco e per altri tre. Secondo i giudici, tuttavia, ”le modalità di esecuzione dell’omicidio restano sconosciute”.

Allarme mancanza di giudici al distretto di Catanzaro

CATANZARO – La situazione degli organi giudicanti del Distretto di Catanzaro, in vista dei numerosi processi contro la ‘ndrangheta ”e’ insostenibile. Si corre il rischio di non giungere in tempo a sentenza definitiva, con conseguente scarcerazione per decorrenza dei termini di boss e gregari”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli. ”Ci sono gia’ 74 dibattimenti fissati – ha aggiunto – ed i giudici, rispetto al carico di lavoro, sono pochi”.

I giudici sono pochi, pericolo di non giungere per tempo alle sentenze definitive

CATANZARO – Lanciato allarme dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli  in vista dei numerosi processi contro la ‘ndrangheta ”e’ insostenibile.  La precaria situazione degli organi giudicanti del Distretto di Catanzaro potrebbe impedire di giungere in tempo a sentenza definitiva, con conseguente scarcerazione per decorrenza dei termini di boss e gregari’. ”Ci sono gia’ 74 dibattimenti fissati – ha aggiunto – ed i giudici, rispetto al carico di lavoro, sono pochi” – ha dichiarato il Procuratore.