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Temesa nuovo Comune? Saranno i cittadini di Serra d’Aiello e Campora San Giovanni a decidere

SERRA D’AIELLO/AMANTEA – «Saranno i cittadini di Serra d’Aiello e della frazione di Campora San Giovanni (Amantea) a decidere la nascita del futuro comune di Temesa. Il Tar Calabria ha rigettato il ricordo contro la proposta di Legge regionale istitutiva della nuova realtà municipale che vede inglobate sotto un unico emblema civico le comunità serrese e camporese accomunate da sempre da un’unica radice storica, culturale e identitaria».

È quanto dichiara il Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale e firmatario della proposta di legge regionale n.54/12° recante la “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea della provincia di Cosenza”, Giuseppe Graziano.

«Saluto con soddisfazione – dice Graziano – la decisione del Tribunale amministrativo regionale della Calabria che, attraverso il presidente e l’estensore della Prima sezione, i giudici Giancarlo Pennetti e Arturo Levato, proprio stamani (giovedì 22 settembre) si è pronunciato rigettando il ricorso avanzato dal Comune di Amantea contro l’effettuazione del referendum consultivo obbligatorio deliberato dal Consiglio regionale della Calabria il 6 giugno scorso».

«Sono soddisfatto perché grazie a questa decisione, di fatto, non si sovverte un principio cardine della democrazia che è quello della partecipazione popolare. Alle istituzioni, infatti, spetta il compito della proposta, delle scelte e del governo; ai cittadini, invece, quello del giudizio. Ed è questo principio che ispira non solo la proposta regionale di modifica dei confini territoriali dei comuni di Amantea e Serra d’Aiello e la nascita del nuovo comune di Temesa, nata proprio raccogliendo le istanze dei cittadini; ma anche la scelta finale su questa decisione. Che spetta appunto al popolo. E questa – ribadisce Graziano – è l’unica vera cosa che conta».

«Dispiace – aggiunge – che in questa battaglia alcune parti delle istituzioni e dell’opinione pubblica abbiano scelto la via del boicottaggio, alle volte praticando anche la via della mistificazione dei fatti. La proposta di legge che è stata licenziata favorevolmente dal Consiglio regionale diventerà strumento irreversibile qualora la consultazione delle urne darà esito favorevole all’iter normativo tracciato. Ma non possono essere le oligarchie politiche a decidere su un passaggio delicatissimo per il futuro delle due comunità, tantomeno ad impedire il naturale iter democratico previsto dalle regole costituzionali. Bene ha fatto, allora – conclude Graziano – il Tar Calabria ha tenere alta la barra della legalità e della giustizia garantendo ai cittadini di esprimere un parere autorevole, libero e di coscienza».

Covid-19, pericolo focolai nelle carceri. La denuncia di Giuseppe Graziano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – «Nonostante le stringenti disposizioni nazionali volte ad arginare il contagio, stanno proseguendo ininterrotte le traduzioni di detenuti da penitenziario a penitenziario. Nelle case di reclusione di Cosenza, Paola, Castrovillari e Corigliano-Rossano è forte la tensione perché non si riescono ad effettuare i controlli preventivi di routine sui nuovi carcerati trasferiti da altri istituti. A Corigliano-Rossano, ad esempio, c’è una postazione triage sguarnita di tutti i presidi medici di prevenzione e due detenuti, al momento, sarebbero in stato di isolamento in attesa che si eseguano i controlli sanitari». È quanto denuncia il consigliere regionale Giuseppe Graziano chiedendo al Ministero della Giustizia chiarimenti sulle procedure di sicurezza adottate, a tutela di detenuti, agenti e personale.

«In questo momento di emergenza – dice Graziano – dove tutti gli apparati dello Stato, i servizi e la produzione nazionale sono fermi per arginare il contagio dell’epidemia, non si riesce a tutelare uno dei settori più delicati del sistema Italia, come le carceri. In questi giorni sto raccogliendo la preoccupazione di numerosi dipendenti del penitenziario di Corigliano-Rossano, all’interno del quale gravitano oltre 500 persone tra reclusi, agenti e personale medico e amministrativo, preoccupati per i numerosi trasferimenti di detenuti che si stanno continuando ad effettuare, alcuni dei quali anche con provenienza dalle cosiddette zone rosse del nord dove, anche nelle case di reclusioni, si sono evidenziati casi di contagio. Non se ne può fare a meno? Non mettiamo in discussione, in tal senso, le scelte del Governo e del Ministero della Giustizia ma che almeno si mettano gli operatori e gli stessi detenuti nelle giuste condizioni di sicurezza per operare. Da quanto risulta, infatti, la quasi totalità delle aree triage allestite nei penitenziari italiani è sguarnita di mascherine, camici e degli stessi tamponi per effettuare gli esami sui detenuti che vengono da fuori e che sono una potenziale minaccia di contagio per tutto il resto della popolazione carceraria residente e per il personale operante. Chiedo, allora, che si faccia chiarezza e che soprattutto si attuino tutte le misure di prevenzione necessarie affinché questi luoghi non diventino focolai di infezione».

Regionali, Giuseppe Graziano si professa il candidato del popolo della famiglia

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «L’opzione civico-movimentista, liberaldemocratica e riformista de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, che trovano forte radicamento nel tessuto sociale calabrese, porterà all’interno dell’UDC anche la forza di idee e valori del Popolo della Famiglia. Dopo la sottoscrizione del Patto federativo, avvenuto lo scorso 29 novembre a Castrovillari, i due movimenti percorreranno una strada comune anche alle elezioni regionali del 26 gennaio prossimo. Giuseppe Graziano, candidato capolista dell’Unione di Centro, pronto a portare anche i valori e le idee del movimento di Adinolfi in seno alla massima Assise istituzionale calabrese».

È quanto dichiara il candidato al Consiglio regionale nonché presidente de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano che presenterà le sue proposte per una Calabria che oggi, più che mai, ha necessità di cambiamento, durante la convention politica, dapprima in programma per lunedì 6 e quindi annullata per un evento luttuoso che ha interessato la famiglia Graziano, che è stata riconvocata per Sabato 11 Gennaio 2020, alle ore 17.30, nella sala Magna Grecia dell’Hotel Roscianum, in contrada Momena a Corigliano-Rossano.

«Quello che unisce Il Coraggio di Cambiare l’Italia e Il Popolo della Famiglia è un progetto comune a tutela dei valori dell’identità, per riaffermare i diritti alla genitorialità, allo studio, alla salute e all’eguaglianza sociale e per creare una cortina difensiva ancora più forte contro le devianze giovanili. Principalmente su questo si basa il patto federativo sottoscritto tra la direzione nazionale del CCI ed il movimento presieduto da Mario Adinolfi che in Calabria è rappresentato da Eraldo Rizzutiche hanno avviato di fatto un importante cammino politico-culturale comune sul territorio calabrese».

 «Qualora fossi eletto – dice Giuseppe Graziano – sarò una rappresentanza autorevole ed una voce forte all’interno del Consiglio regionale per riaffermare i diritti e i valori inalienabili della famiglia. MI farò portavoce delle istanze degli amici del Popolo della Famiglia in una realtà, come quella calabrese, che ha bisogno di tutelare e riaffermare i principi di solidarietà, sussidiarietà e solidarietà nei confronti di quanti continuano a vivere in una terra meravigliosa ma ancora afflitta da tantissimi problemi sociali». ©CMPAGENCY

 

Corigliano Rossano, Graziano: «Con noi spazio per chi vuole costruire»

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «Condividiamo tutte le idee positive per una Città che deve crescere e avviarsi verso un vero sviluppo. In questi mesi di campagna elettorale abbiamo sempre invitato i cittadini a dare, attraverso la piattaforma interattiva, il loro contributo ad un Programma condiviso per Corigliano-Rossano. Crediamo, ora, che in questo momento particolare di discernimento e scelta a cui è chiamata la popolazione, l’appello alla partecipazione ad un piano di idee per la Città debba essere aperto anche a chi fino a ieri non ha condiviso il nostro stesso percorso ma che, come noi, vuole realizzare una città del domani forte, autorevole, libera e indipendente, avviata finalmente verso lo sviluppo e che non lasci nessuno indietro. Ecco perché non possiamo che recepire l’appello lanciato da Gino Promenzio e dalla coalizione “Civico e Popolare” a inserire nel nostro Programma di governo e a fare nostre le proposte del loro manifesto elettorale».

 È quanto afferma il candidato primo cittadino della coalizione “Il Sindaco che unisce”, Giuseppe Graziano, che nel giorno del 73esimo anniversario della Festa della Repubblica italiana, cogliendo proprio lo spirito costituente che il 2 giugno del 1946 ha dato vita alla nostra democrazia e che oggi deve ispirare l’avvio dell’esperienza amministrativa di Corigliano-Rossano, apre le pagine del programma di coalizione alle istanze e alle idee positive dei gruppi civici e politici che hanno sostenuto Gino Promenzio.

«Da sempre abbiamo affermato – dice Graziano – che il primo governo civico di Corigliano-Rossano dovrà essere inclusivo di tutte le idee e le istanze della Città. E questo non per creare un progetto eterogeno e multiforme ma perché, proprio nello spirito costituente, alla nascita di questa nuova Città dovranno essere tutti partecipi attraverso la proposta. E non è un caso che il claim sotto al quale si sono ritrovate tredici liste sia “Il Sindaco che unisce” perché la sfida che ci attende, di rivendicare autonomia nelle scelte e diritti, è la più importante mai affrontata in questo territorio. E tutti devono esserne protagonisti».

«La partecipazione alla realizzazione di un Programma di idee per Corigliano-Rossano – aggiunge Graziano – che fosse ampiamente condiviso, aperto e inglobante rispetto alle istanze positive dei cittadini è stato, dal primo momento, una prerogativa della nostra coalizione. In questi mesi di campagna elettorale abbiamo lavorato affinché la grande federazione di associazioni, liste civiche e partiti che si sono ritrovati a sostenere il progetto de “Il Sindaco che Unisce” aprisse il contenitore del Programma elettorale. Lo ha fatto mettendo a disposizione di tutti una piattaforma per le idee dove ognuno, liberamente, ha potuto contribuire alla visione di città e lo ha fatto, anche, incontrando migliaia tra imprenditori, commercianti, professionisti, operai e cittadini».

«Come ho ribadito nel corso del partecipatissimo comizio di ieri pomeriggio (sabato 1 giugno) in piazza Salotto a Corigliano scalo, siamo convinti che la coalizione “Civico e Popolare” di Gino Promenzio debba essere coinvolta nella visione programmatica del nuovo governo della Città. La scelta di domenica 9 giugno è determinante per le sorti di Corigliano-Rossano e del territorio. È un punto di non ritorno, che ci prospetta davanti due strade: quella della protesta e del vuoto assoluto da un lato e, dall’altro, un cammino virtuoso e partecipato verso un nuovo metodo di governo che abbia autorevolezza, competenza e capacità per rompere definitivamente le catene dei poteri forti, che oggi sostengono l’altro candidato sindaco, e che tengono legato e oppresso – conclude – questo meraviglioso angolo di Calabria».

Amministrative Corigliano Rossano, Graziano chiude la campagna elettorale a Schiavonea

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Si chiuderà a Schiavonea, nel cuore dell’antico borgo marinaro, la campagna elettorale di Giuseppe Graziano, candidato a sindaco sindaco alle prossime elezioni comunale di Corigliano Rossano. Appuntamento per il prossimo Venerdì 24 Maggio, in piazzetta Portofino, alle ore 21.30 per il comizio conclusivo del candidato sindaco. Intanto, domani (mercoledì 22) alle 17.00, nella sede elettorale di via Nazionale, simpatizzanti, sostenitori e cittadini incontreranno l’On. Wanda Ferro, in campo per il sostegno a Giuseppe Graziano.

Sono questi gli ultimi appuntamenti di punta del lungo tour elettorale che sta portando in queste settimane il candidato sindaco, nonché padre della legge sulla fusione che ha dato vita a Corigliano-RossanoGiuseppe Graziano in giro per il territorio della nuova Città.

«In questi giorni – dice Graziano – tra le strade e nelle contrade sto incontrando migliaia di miei concittadini. Sto cercando di incontrarli davvero tutti perché stare tra la gente è sempre stata una mia prerogativa. Ed è proprio per ciò che in questa lunga campagna elettorale ho scelto meno palchi e più contatto umano. Avevo necessità ed ho necessità di percepire gli umori reali delle persone che vivono questo angolo di terra, e di conoscerne le esigenze in quella che è la loro quotidianità ed il loro mondo domestico. In queste settimane ho ascoltato storie e vissuto momenti di vera e sincera condivisione. Ma è stato anche un tempo durante il quale ho trasmesso alla mia gente un messaggio che sta diventando una consapevolezza. Vivere Corigliano-Rossano, la terza grande città della Calabria, è e deve essere un orgoglio ma affinché ciò accada è necessario che sia messo al suo timone una persona ed una squadra di governo forte e autorevole».

 «Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare». 

«Ecco – aggiunge Graziano –  l’idea della fusione di Corigliano e Rossano è stata ispirata da questo pensiero che è del giudice Giovanni Falcone. Questa nuova grande città che è nata grazie ad una legge regionale che porta il mio nome arriva ad oggi dopo un passato travagliato, costellato di clamorosi scippi e vergognosi tradimentiSanità, Giustizia, Mobilità, Lavoro sono solo alcune delle grandi questioni irrisolte che hanno suscitato un condivisibile vento di indignazione e protesta. Ora però, siamo chiamati con coraggio a guardare avanti. Difronte a noi si prospetta un futuro tutto da scrivere e creare, nel quale, grazie proprio alla fusione e a questa idea lungimirante che abbiamo avuto di iniziare il cammino comune di Corigliano-Rossanoavremo i requisiti di una città che deve avere tutti i servizi».

«Un processo di speranza ma, allo stesso tempo, difficile e delicato che va governato con capacità e competenza. Ogni persona che sto incontrando in questi giorni, dal disoccupato all’imprenditore, lamenta una oggettiva difficolta ad accedere ai servizi, finanche quelli primari. Tutti noi conosciamo quali siano le emergenze da aggredire ma alla politica e alle istituzioni è demandato il doveroso compito non solo di conoscerle ma anche di risolverleI problemi non si superano con la protesta, tantomeno con l’improvvisazione. Per conto mio, non ho fatto promesse e non ho detto a nessuno di avere la soluzione in tasca. Certamente, però, so come bisognerà governare questa grande città perché nella mia carriera trentennale di massimo dirigente di una forza di polizia e di massimo funzionario dell’amministrazione pubblica ho acquisito esperienza e so come mettermi, da subito, al timone di una grande nave come Corigliano-Rossano».

 

Spoke Corigliano-Rossano, 40 posti letto in meno nella lungodegenza

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Nuovo allarme sulla sanità nella Sibaritide. A lanciarlo Giuseppe Graziano, presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, che sulla questione ha scritto al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio per esprime le proprie preoccupazioni circa l’attuazione dell’Atto aziendale, in seguito all’incontro con alcuni dirigenti medici dello Spoke di Corigliano-Rossano. Il nuovo Atto aziendale prevede infatti la sottrazione di ben 40 posti letto destinati al post-acuzie dai due ospedali dell’Area urbana. «Eliminare con un colpo di matita ben 40 posti letto – ha dichiarato Graziano – è un atto irresponsabile al quale ci opporremo con ogni mezzo lecito e, se necessario, innescando la giusta protesta civile dei cittadini. Lo Spoke Corigliano-Rossano, il più importante dei presidi sanitari pubblici presenti nell’intero territorio dell’Asp di Cosenza, considerata la totale assenza nella Sibaritide di strutture private o paritarie, non può rimanere privo della Lungodegenza e soprattutto non può registrare l’ennesimo decremento di posti ospedalieri, dal momento che già con il precedente Piano di rientro (quello varato nel 2015) non si era raggiunto il rapporto minimo popolazione-degenza previsto dai Lea. Il dato nazionale è emblematico se si considera che sul territorio italiano sono assegnati, tra sanità pubblica e privata, 5 posti letto ogni mille abitanti, di cui 4,4 dedicati all’attività per acuti. Nella Sibaritide, invece, vengono riconosciuti 1,2 posti letto ogni mille abitanti rispetto agli 8,6 posti letto di cui, invece, può godere il distretto ospedaliero Cosenza/Savuto. Cifre assurde, per un’area che si appresta ad ospitare la terza città della Calabria, che, nel caso in cui venisse applicato il nuovo Atto aziendale, saranno ulteriormente al ribasso con un vergognoso 0,91 posti letto per mille abitanti. Tutto questo mentre gli utenti di questa zona continuano ad emigrare, oggi anche per una semplice analisi di laboratorio, nelle diverse regioni italiane». Per tale ragione, dopo la denuncia al ministro della salute Beatrice Lorenzin, Graziano si è rivolto a Mario Oliverio, con la richiesta «di bloccare questo scempio in un territorio che più di tutti in Calabria ha sofferto e pagato i decenni di sperpero nella Sanità pubblica. Ecco allora, la necessità, non solo di restituire allo Spoke di Corigliano-Rossano i 40 posti letto per la lungodegenza ma anche di cercare di avviare da subito i lavori per la realizzazione certa del nuovo (non unico) ospedale della Sibaritide in contrada Insiti, con la contestuale riapertura degli ospedali di Trebisacce e Cariati. Solo così – ha concluso Graziano – il comprensorio ionico-cosentino vedrà riconosciuto il livello minimo di assistenza ospedaliera previsto su scala nazionale e da qui costruire una nuova ed efficiente rete sanitaria che faccia leva sulle tante professionalità mediche e paramediche che ad oggi non sono messe nelle migliori condizioni di operare».

Fusione Corigliano-Rossano, il Tar respinge la richiesta di sospensione del referendum

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Sulla fusione Corigliano-Rossano il Tar si è espresso: il procedimento va avanti. A darne notizia è Giuseppe Graziano, segretario questore del Consiglio regionale della Calabria. Graziano ha commentato la decisione del Tribunale amministrativo di rigettare la richiesta di sospensione del referendum consultivo sulla fusione come un sintomo del fatto che «anche da un punto di vista giurisprudenziale oltre che sociale, politico e amministrativo, sul processo di unificazione dei due centri dell’Area urbana ad avere l’ultima parola sarà il potere democratico e partecipativo dei cittadini. Non poteva essere altrimenti. Senza facili ed inutili entusiasmi, ora ai tanti che sono impegnati in questo processo di sviluppo spetta il compito di scendere per le strade e, casa per casa, portare nelle famiglie e tra la gente il messaggio positivo dell’opportunità di poter vivere in una nuova Città, la terza più grande della Calabria, che possa e sappia rivendicare con maggiore potere contrattuale i tanti servizi di cui oggi è in deficit». Il consigliere regionale, promotore della proposta di legge regionale sulla fusione dei comuni di Corigliano calabro e Rossano, ha proseguito: «Credo che con la sentenza del Tar si chiuda anche un lungo filone di polemiche che ha caratterizzato il dibattito sociale e politico degli ultimi mesi, toccando nelle ultime ore anche picchi di volgarità inaudita». La fase referendaria può così aprirsi ufficialmente, poiché proprio questa mattina la Prefettura di Cosenza ha già inviato alle segreterie dei comuni le prime indicazioni per l’indizione dei comizi e delle consultazioni elettorali. «Rimango convinto – ha concluso Graziano – che i cittadini di Corigliano e Rossano avrebbero potuto fare a meno di questa ennesima seppur legittima dimostrazione di correttezza. Perché la fusione, per quanto la voglia far passar qualcuno, che evidentemente non ha a cuore le sorti di questo territorio, non è un’imposizione da parte di nessuno, tanto meno un tentativo di “invasione” di una città rispetto a un’altra».

 

 

 

Approvato il progetto per la fusione di Rossano e Corigliano

CORIGLIANO (CS) –  «È una giornata storica per il territorio della Sibaritide perché, grazie alla risolutezza della politica regionale, si è giunti a riscrivere la storia dei territori calabresi». Commenta così il Segretario questore del Consiglio regionale Giuseppe Graziano, la risoluzione approvata dall’Assemblea calabrese nel corso della seduta per l’indizione del Referendum consultivo relativo alla fusione dei Comuni di Corigliano Calabrio e di Rossano. «Il Consiglio regionale – dice Graziano – ed ancor prima la prima Commissione guidata dal collega Franco Sergio, ha preso atto della volontà espressa dai due Comuni, con l’approvazione delle delibere a sostegno del progetto di fusione e dal Comitato delle Cento Associazioni. Un passaggio che per noi consiglieri era doveroso e che vedrà l’ulteriore fase legata all’indizione del Referendum da parte del presidente Oliverio quale tappa preliminare perché il progetto diventi concreto. La scommessa era ed è dare a queste popolazioni un futuro migliore: la nascita della terza città della Calabria, grande risultato dal punto di vista storico e culturale, significa, infatti, miglioramento e riqualificazione dei servizi erogati ai cittadini, razionalizzazione dei costi nel contesto ed il riconoscimento dei principi di sussidiarietà e di governance dei territori».

Ospedale Castrovillari, Graziano: «primi e incoraggianti progressi»

CASTROVILLARI (CS) – Il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo all’Ospedale civile “Ferrari”, manifesta compiacimento per i primi risultati ottenuti, in termini di interventi, che rappresentano una risposta concreta all’impegno istituzionale messo in atto in Regione. «Si registrano i primi e incoraggianti progressi – ha dichiarato Graziano – nell’atteso complessivo rilancio dell’Ospedale “Ferrari” e dell’intero servizio sanitario del territorio del Pollino. Da forza di opposizione autorevole, lo scorso anno, mi sono fatto portavoce in Regione e presso l’Ufficio del Commissario straordinario dei disagi dell’utenza e del personale medico e paramedico che giornalmente vivono il nosocomio castrovillarese e da qui ne è scaturito un importante risultato: un’azione incisiva da parte dell’Azienda sanitaria provinciale. Che ha avviato un primo restyling della struttura e ampliato l’organico medico con l’assunzione di nuove figure professionali che serviranno a migliorare l’accesso al diritto alla salute nel territorio». «Non si può certo esultare di gioia – continua Graziano – soprattutto se voltiamo lo sguardo alle condizioni drammatiche del servizio sanitario, in senso generale, nella provincia di Cosenza e se pensiamo che quei timidi interventi che l’Asp sta effettuando nelle strutture di sua competenza sul territorio non basteranno a soddisfare i livelli minimi di assistenza dell’utenza. Ma qualcosa si muove e registro una presa di posizione, quantomeno ferma e decisa dell’azienda sanitaria che ha portato ad un’azione concreta. In poco meno di un anno e mezzo, durante il quale mi sono sempre fatto portavoce – a volte anche troppo insistente – presso gli uffici preposti e verso il direttore generale Raffaele Mauro, che ringrazio per aver ascoltato queste istanze, si è registrato senza dubbio un passo in avanti. Tant’è che oggi – precisa il Segretario questore – si possono verificare i primi progressi. Di recente ho visitato la struttura ospedaliera riscontrando che sono in opera i lavori strutturali, di manutenzione e che sono stati potenziati gli organici, specie in alcuni Reparti, come il blocco Chirurgico e la Cardiologia, dove era essenziale una risoluzione tempestiva ed urgente. Tutti interventi – conclude infine Graziano – che nei mesi scorsi furono oggetto di una mia interrogazione alla Giunta regionale».

Salute, i giovani medici saranno pagati con i voucher? La proposta di Giuseppe Graziano

COSENZA – Impiegare i medici neo laureati calabresi, ancora in cerca di sistemazione, per smaltire le lunghe liste d’attesa e garantire ai cittadini il diritto alla Salute. Questa la proposta avanzata dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, alla Giunta Oliverio affinché la perori presso l’ufficio del Commissario straordinario per la Sanità in Calabria ed avvii uno studio di fattibilità del progetto. Il principio di fondo dell’idea proposta da Graziano è che i giovani medici specializzati possano essere pagati attraverso voucher per smaltire visite per le quali si prevedono tempi d’attesa lunghi. «In Calabria – dice Graziano – la sanità è incapace di dare risposte alla gente perché nel sistema di disfunzioni creato negli ultimi decenni non si è mai pensato, in realtà, alle esigenze dell’utenza. Ora, invece, che le risorse disponibili sono state ridotte al lumicino, bisogna essere lungimiranti nel tagliare gli sprechi, dove realmente ci sono, e mettere in campo nuove idee. Quella di una task-force di giovani medici per tamponare la prima emergenza e garantire lo smaltimento delle liste d’attesa in tempi brevi è sicuramente un’idea da tenere in considerazione. In quanto è già stata posta allo studio di fattibilità dalla Regione Piemonte nelle settimane scorse e che, dopo aver ricevuto l’OK da tutti gli enti di settore, è pronta ad essere operativa».