COSENZA – Finale di Coppa Italia, un 2018 iniziato senza sconfitte e convocazione in Nazionale. Giusy Citino, capitano del Città di Cosenza, parla del momento delle calottine rossoblu in questa sosta. Un punto di vista autorevole e mai banale per una atleta di 20 anni. A partire dal momento difficile ad inizio campionato e una rinascita nel nuovo anno.

Il difficile inizio

«È cambiato qualcosa – afferma il centroboa di Cosenza – non nel lavoro ma nella mentalità della squadra. Non siamo partite bene, non ci siamo espresse per come voleva il mister che ci ha sempre guidate al meglio. Sono arrivati risultati che non rispecchiavano la qualità del lavoro svolto, ma in tante giocatrici è scattata la voglia di rivincita e questo ci ha portate a strappare il pass per la finale di Coppa Italia e le buone prestazioni in campionato. Credo che allenare le donne sia molto difficile, perché oltre al lato fisico e tecnico devi capire quello umano. Il nostro tecnico lo ha fatto bene e molte di noi hanno risposto in campo con buone giocate».

Buono anche il momento di Citino che sta risultando decisiva per la sua squadra

«In campo si vince tutte insieme ma io mi sento in forma. Ho fiducia nei miei mezzi, ho capito il tipo di lavoro svolto e lo ho metabolizzato con la voglia di crescere. Quando senti la fiducia è più facile ma devi sempre fare di tutto per guadagnartela».

Setterosa e Coppa Italia

E in chiave nazionale? «Non è un pensiero fisso, perché la convocazione passa per forza da buone prestazioni in campionato. Io devo sempre essere presente, dare continuità alla mie prove e fare il massimo. Poi se arriverà una chiamata sarà un onore». Infine un pensiero alla Final Four di Coppa Italia. «Io ci credo tanto, non mi nascondo, e quando giochi gare così prestigiose se non dai tutto in acqua non meriti di andare avanti».