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Arresto Fazzalari, ministro Orlando: «Grazie a magistrati e forze dell’ordine»

ROMA – «Grazie alla magistratura e alle forze dell’ordine oggi l’Italia assesta un duro colpo alla ‘ndrangheta»: così su twitter il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sull’arresto del secondo latitante ricercato dopo Matteo Messina Denaro, Ernesto Fazzalari. Il Guardasigilli ha successivamente telefonato al procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, per complimentarsi di persona con gli inquirenti e ringraziarli del lavoro svolto.

Infrastrutture, Del Rio: «La statale Jonica è tra le priorità»

ROMA – Al piano delle opere pubbliche con le Regioni «abbiamo lavorato per mesi e ora è pronto. Sono state messe a punto le priorità per quanto riguarda strade, ferrovie, intermodalità, porti e aeroporti. C’è stata una ricognizione dei fabbisogni, penso ai pendolari, e delle criticità da risolvere. Opere utili, da completare o da fare, con risorse certe e tempi certi. Tra le priorità ci sono opere come la Pedemontana in Piemonte, la Orte-Civitavecchia con il porto di Civitavecchia e la statale Jonica in Calabria». Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Sulle risorse, «nella finanziaria sono state stanziate per il programma pluriennale Anas 6 miliardi di euro, mentre altri 4 miliardi arriveranno nel biennio successivo. Complessivamente nel periodo 2016-2020 le risorse stradali ammonteranno a 10 miliardi per le opere più rilevanti» spiega Delrio. «L’obiettivo è quello di connettere i vari punti della rete, far dialogare Ferrovie e Anas, autostrade e aeroporti. L’obiettivo finale strategico – aggiunge – è poi quello di passare sempre più dalla strada alle ferrovie, con una cura del ferro molto forte, il 20% in più nei prossimi 4 anni». Il ministro parla dei 350 milioni dati alle Regioni per la sostituzione degli autobus, con «altrettanti che arriveranno con l’aiuto dei privati e della Cassa Depositi e Prestiti».

Rimpasto di Governo, Antonio Gentile all’economia, Dorina Bianchi alla cultura

ROMA – La sua nomina era nell’aria da tempo. Questa sera è stata ufficializzata. Antonio Gentile entra nel Governo Renzi con la carica di sottosegretario all’Economia. Ma secondo alcune indiscrezioni è destinato a ricoprire dal mese di marzo il ruolo di Viceministro, nel momento in cui l’attuale titolare Calenda, si sposterà a Bruxelles. Nel governo anche la crotonese Dorina Bianchi, per lei il sottosegretariato alla cultura.  La nomina di Gentile rinsalda i rapporti tra il gruppo di senatori che si richiamano alle posizioni di Area Popolare ed il presidente del Consiglio che potrà contare sul sostegno della pattuglia gentiliana a Palazzo Madama. Inoltre, gli accordi romani, avranno ripercussioni anche a Cosenza, dove il centrosinistra sta ancora definendo le alleanze per le amministrative. Non è chiaro se si faranno o meno le Primarie, di sicuro l’elettorato che si richiama alle posizioni di Gentile sarà schierato con il candidato della coalizione guidata dal Pd. Si profila guida un asse molto forte contrapposto al sindaco uscente Mario Occhiuto che potrebbe trovarsi contro anche Morrone, in rotta con il primo cittadino. A quanto si apprende da Palazzo Chigi, i nuovi sottosegretari giureranno domani 29 gennaio alle 21. Di seguito l’elenco completo dei nuovi incarichi: Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Enzo Amendola, sottosegretario al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; Federica Chiavaroli, sottosegretario al Ministero della giustizia; Gennaro Migliore, sottosegretario al Ministero della giustizia; Antonio Gentile, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico; Antimo Cesaro, sottosegretario al Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo; Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo; Simona Vicari, sottosegretario al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture; Mario Giro, viceministro del Ministero degli affari esteri e della cooperazione; Enrico Zanetti, viceministro del Ministero dell’economia e delle finanze; Teresa Bellanova, viceministro al Ministero dello sviluppo economico.

Gentile presto sottosegretario. A Cosenza sosterrà il centrosinistra

ROMA- Antonio Gentile sarebbe in procinto di entrare nella compagine governativa di Matteo Renzi. Già in questaAntonio Gentile 2 settimana il senatore cosentino del Nuovo Centro Destra potrebbe ricevere la nomina a sottosegretario dal Presidente del Consiglio. I tempi sono maturi per il suo ingresso-bis a Palazzo Chigi, dopo la breve esperienza del marzo 2014 mandata all’aria dal caso Oragate. L’accordo è legato a doppio filo con le grandi manovre del Pd per scalzare Occhiuto dalla poltrona di sindaco della città di Cosenza. I consensi elettorali di Gentile, si sa, sono determinanti nel capoluogo bruzio e Renzi, con la nomina del senatore, potrebbe assicurarsi il suo appoggio per agevolare la scalata di Lucio Presta, ormai candidato in pectore del centrosinistra. A proposito di Lucio Presta, non è passato inosservato il fatto che a realizzare il famigerato servizio sulle luminarie sia stato Alessio Zucchini, conduttore di uno Mattina Estate dove sono passati anche alcuni personaggi appartenenti alla scuderia del manager dello spettacolo. Ma lo stesso Presta ci ha tenuto a smentire subito, con garbo ma in maniera

Lucio Presta

decisa e perentoria, di essere l’artefice dell’arrivo sulle sponde del Crati dell’inviato del Tg1. Tornando alle amministrative, perdono quota le primarie, alle quali si aggrappa Enzo Paolini, consapevole che questo strumento è l’unico che potrebbe garantirgli una sia pur flebile chance di candidatura: “Rappresento un’area vasta, composta da molte liste civiche e da alcune formazioni già presenti nel 2011. Altre forze si sono aggregate come Buongiorno Cosenza. Un’area che si colloca nel centrosinistra, in attesa che si individui un metodo valido per arrivare ad una candidatura condivisa – afferma Paolini – Mi auguro che questo metodo sia quello delle primarie, che ormai fanno parte del dna politico istituzionale del Paese”. E sui tentennamenti del Partito Democratico aggiunge: “Il Pd ha tante anime, Enzo Paolinicomprendo che ci possa essere qualche tensione, qualcosa da mettere a punto proprio perché si tratta di un grande partito. E però è giunto il tempo non per annunciare il nome di un candidato ma per annunciare un metodo. Per questo auspico che si stabilisca una data per le primarie. Io stesso – conclude – se dovessi scegliere tra una designazione diretta e le primarie, sceglierei le primarie”.

 

Legge di Stabilità, la Cgil dice la sua su meriti e demeriti

COSENZA (CS) Le risorse messe a disposizione nella Legge di stabilità 2016 e quelle previste nel Piano Pluriennale Anas, affrontano  solo in parte l’esecuzione delle Infrastrutture strategiche (A/3 – SS/106 – SS/182 Serre  Calabre), ricadenti in Calabria, con la favorevole condizione per la spendibilità delle risorse e l’effettiva esecuzione delle relative opere in tempi certi. Un’attività del governo nazionale mirata principalmente a finanziare opere effettivamente cantierabili ed eseguibili potranno  favorire il lavoro ad una parte consistente dei lavoratori facenti parte dell’esercito industriale di riserva del settore edile calabrese ma, allo stesso tempo, ha operato una revisione progettuale ed un ridimensionamento di risorse rispetto a progetti iniziali ed aspettative.

CGIL

Per questo motivo la Cgil Calabria ritiene che per il nostro territorio  esista l’urgenza  di ulteriori impegni mirati al completamento dell’insieme del quadro delle Infrastrutture e delle relative opere di ammodernamento, per le quali    chiediamo l’apertura di un confronto di merito sulla relativa  progettazione ed esecuzione e proponendo  il loro inserimento nella programmazione attuativa del Masterplan.

Allo stesso tempo  viene richiesta la vigilanza e la celerità sui Bandi degli Appalti da assegnare e/o assegnati, la Calabria continua ad essere penalizzata rispetto ad altre regioni che iniziano ad avere un trend positivo e quindi in tal senso lanciamo un appello al Governo ed alle Committenti Nazionali, sollecitando analogamente allo stesso impegno la Giunta Regionale della Calabria, quest’ultima per le Opere di propria competenza, ricordando in via prioritaria quelle riferite ai nuovi ospedali, ai sistemi di mobilità, al dissesto idrogeologico, etc.

Cosenza, assunzione medici e questione precariato

COSENZA (CS) “Per la stabilizzazione del personale medico operante nella sanità pubblica calabrese, la Regione non costruisca lo stesso pasticcio fatto dal Governo Renzi per le assunzioni nella scuola pubblica. È giusto creare posti di lavoro impiegando nuova forza professionale. Ma è ancora più giusto e doveroso pensare a togliere dallo stato di precariato tutti quei medici che da oltre un decennio stanno già offrendo il loro prezioso contributo al sistema sanitario regionale. Da qui l’invito ad applicare, così come prevede la legge, le procedure di mobilità per completare gli organici e consequenzialmente a bandire concorsi pubblici “one to one”, interno-esterno, ma che garantiscano innanzitutto la stabilizzazione di tutto il capitale medico precario”.

 È, questo, l’appello che lancia il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, raccogliendo la giusta e diffusa preoccupazione che continua ad aleggiare tra il personale medico precario calabrese e soprattutto dell’Asp di Cosenza in merito alle azioni di riordino del comparto sanitario che stanno per essere varate dal Commissario Scura.

provincia cosenza

 “Così come ebbi già modo di ribadire nei mesi scorsi – dice Graziano –  è necessario che il Governo regionale si faccia portavoce con il Commissario dell’utilità di un piano che miri innanzitutto alla stabilizzazione del personale precario. Anche perché, diversamente, ci troveremmo di fronte ad una situazione paradossale per la quale, in un comunque auspicabile programma di assunzioni che potenzierebbe il sistema sanitario calabrese, la maggior parte delleprofessionalità, in stato di precarietà lavorativa, che in questi anni hanno garantito il loro servizio all’apparato assistenziale si troverebbero messi ingiustamente alla porta. Ecco perché, come ebbi già modo di ricordare – scandisce il Segretario questore – servirebbe che la Regione Calabria riconoscesse, con coraggio, la spesa, ormai storicizzata, impiegata per il personale medico a tempo determinato e trovasse nuove risorse per indire i concorsi esterni. Solo così si potrà sperare di rimpinguare il bacino di servizio e renderlo massimamente efficiente a solo vantaggio dell’utenza”.

 “Il vero nodo del problema – aggiunge – sta nel riordinare il sistema sanitario partendo proprio dalla valorizzazione delle professionalità interne. Ogni concorso pubblico per l’assunzione di nuove unità, in realtà, è indetto solo a seguito dell’indisponibilità riscontrata del personale già in organico, da trasferire secondo le procedure di mobilità, attuate anche in deroga alle disposizioni vigenti. Non è un’astrusità, ma è quello che dice la legge 27 del 1997. Avviare, dunque, in questo momento – dice Graziano – delle procedure concorsuali sarebbe pressoché inutile e forse anche illegittimo, se prima non si procede ad una ridistribuzione del capitale umano in organico. Inoltre, il disciplinare ministeriale della legge 125/2013 che regolamenta le nuove assunzione, prevede, tra l’altro che gli aventi diritto alla “stabilizzazione” possano partecipare alle procedure indette da altri Enti Regionali che li bandiscono. Pertanto, se si avviassero procedure concorsuali prima dell’avvenuta stabilizzazione, si potrebbe verificare una limitazione all’accesso dall’esterno visto che tantissimi “precari” della Regione, con titoli preferenziali dovuti all’anzianità di servizio, parteciperebbero al bando, causando così un esiguo incremento di unità aggiuntive utili a fronteggiare il fabbisogno degli Enti del servizio sanitario. Ci ritroveremmo, quindi, di fronte ad un altro sistema farraginoso più o meno simile a quello adottato dal Governo Renzi con la riforma della scuola, che ha avviato – conclude il Segretario questore – nuove assunzioni a discapito del personale precario”.

Alluvione Jonio: “La Calabria non è sola”

alluvione rossanoLa Calabria non e’ sola. La deliberazione dello stato di calamita’ per Rossano, Corigliano e gli altri comuni colpiti dall’alluvione di questa estate conferma la serieta’ e l’attenzione del Governo verso il territorio calabrese”.

E’ quanto dichiara il vicecapogruppo di Area popolare alla Camera, Dorina Bianchi.

“Il ministro Galletti l’aveva promesso. Adesso, dopo la ricognizione dei danni, bisogna continuare e accelerare con la Protezione civile per gli interventi di messa in sicurezza affinche’ si torni presto alla normalita’. Piu’ in generale, sul fronte del contrasto al dissesto idrogeologico e l’abusivismo edilizio sappiamo che la strada e’ lunga, ma la direzione tracciata dal ministro Galletti e’ quella giusta. Serve una piu’ oculata pianificazione e programmazione del territorio e, allo stesso tempo, bisogna inoltre approvare quanto prima la legge per la limitazione del consumo del suolo, cresciuto negli ultimi anni a livelli esponenziali”.

Mendicino fa il punto sul Primo anno dell’Amministrazione Palermo

1506611_351182235090886_4185627560318918282_n“Un momento di socialità, di incontro e di festa che desideriamo condividere con tutti voi mendicinesi!  Primo Anno di Governo Insieme….vi aspettiamo in tantissimi!” Questo l’invito rivolto alla Cittadina delle Serre Cosentine dall’Amministrazione comunale di Mendicino per 522128_10205478704469695_6305182713334001082_nfare il punto sul primo anno di amministrazione e che si terrà presso la villetta di C/da Tivolille, oggi pomeriggio alle 18,00 e dal titolo “1° anno do Governo insieme”. Sarà presente il Sindaco della Città, Antonio Palermo con il quale si potrà discutere sul futuro dei programmi e su quanto è stato fatto, concluderà la serata.

                                                                                                                                                 Lucia De Cicco

Stasi: “Governo assente sui problemi dei precari calabresi”

Antonella Stasi

CATANZARO – La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi ha stigmatizzato la mancata riunione del Governo con i precari calabresi. “Ancora una volta il Governo Renzi manca di rispetto alla Calabria – commenta la Stasi – e ai precari calabresi che confidavano nell’ incontro già programmato. Continuiamo ad essere profondamente delusi da questo atteggiamento. L’attenzione che il Governo aveva sbandierato per la Calabria, non trova corrispondenza nella realtà. Ed il rinvio della riunione non è altro che una ulteriore penalizzazione verso il nostro territorio e verso quei calabresi che, con grande difficoltà ma con estrema dignità, arrivano a stento alla fine del mese. Confidavamo molto in questo incontro, pur non essendo stati coinvolti direttamente, ma, è evidente, a questo punto, che i problemi della nostra regione non interessano più di tanto a Roma”. A seguito di questo rinvio la Cgil annuncia la ripresa già da lunedì 13 ottobre della fase di mobilitazione con una serie di presidi presso le sedi Inps e le sedi dei partiti di Governo sull’ intero territorio Calabrese. La decisione del Governo di non affrontare la problematica del trasferimento dei fondi relativamente agli ammortizzatori in deroga rispetto al saldo delle mensilità residue del 2013 e il mancato finanziamento del 2014 rappresentano, insieme ai ritardi nella definizione delle procedure di stabilizzazione di Lsu e Lpu un atto grave che amplifica le tensioni ed il disagio sociale, denotando un atteggiamento di disattenzione e penalizzazione del Governo rispetto alla Calabria

Sciame sismico a Mormanno, Molinari (M5S): “La Regione mantenga le promesse di mettere in sicurezza il centro abitato”

In seguito alle ultime e recenti scosse a Mormanno,c’è chi non e la fa più, e chiede e pretende un aiuto dal governo e la messa in sicurezza delle zone abitate. ” Il governo della Regione dia risposte concrete e immediate ai cittadini di Mormanno – afferma Francesco Molinaro (M5S) –  cosa ora ancora più urgente visto che la terra ha ripreso a tremare. Non possiamo assistere inermi alla lenta distruzione di un paese ed all’annullamento di una comunità, per ignavia politica e manifesta incapacità amministrativa. Diamo nuovamente almeno una speranza ai cittadini di Mormanno, ignorati anche dal Governo centrale e che da oltre nove mesi aspettano interventi strutturali annunciati per le abitazioni rimaste gravemente danneggiate dal sisma. Abitazioni inagibili, o comunque non sicure, sulle quali hanno peraltro dovuto pagare la prima rata dell’IMU: oltre al danno la beffa!

È arrivato il momento che la Regione mantenga le promesse e si adoperi per mettere in sicurezza il centro abitato: non si può più attendere oltre o dobbiamo aspettare un altro sisma devastante per porre rimedio?”.