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Scacco alla cosca Grande Aracri, maxi bliz in Emilia Romagna

BOLOGNA – Un blitz alla cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri  è scattato stamane in Emilia Romagna contro la potente cosca di Cutro in provincia di Crotone.

L’operazione di stamane, denominata “Grimilde” vede impegnate centinaia di poliziotti  e i tra i soggetti raggiunti dalla misura cautelare ci sarebbe anche il presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso che secondo gli investigatori sarebbe parte integrante dell’organizzazione che si ritiene capeggiata da Salvatore,Francesco e Paolo Grande Aracri. 

Sono ancora in corso centinaia di perquisizioni in tutta Italia con esecuzioni di sequestri preventivi di beni mobili e immobili.

Le accuse contestate sono, a vario titolo, quelle di associazione di stampo mafiosoestorsionetentata estorsione,trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavorodanneggiamento e truffa aggravata.

Imponente la macchina del blitz che vede impegnati circa 300 uomini della Polizia di Stato degli Uffici investigativi dell’Emilia Romagna, al Reparto Mobile di Bologna, al Reparto volo Emilia Romagna, al Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna, alle Unità Cinofile della Polizia di Stato.

Immagini di repertorio

Processo contro cosca Grande Aracri, 25 condanne

CATANZARO – Venticinque condanne e tre assoluzioni. Si è concluso così il processo con rito abbreviato per le 28 persone coinvolte nell’operazione “Kyterion” contro la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta. La sentenza è stata emessa dal Gup distrettuale di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro. La pena più pesante, 30 anni, è stata inflitta al capo della cosca, il boss Nicolino Grande Aracri. A 24 anni sono stati condannati, invece, Ernesto Grande Aracri, fratello di Nicolino, e Angelo Greco. La pubblica accusa, rappresentata dai pm Domenico Guarascio e Vincenzo Capomolla, aveva chiesto, tra l’altro, la condanna all’ergastolo per i fratelli Grande Aracri e per Angelo Greco. Condanna a quattro anni di reclusione, inoltre, per gli avvocati Lucia Stranieri e Benedetto Giovanni Stranieri, imputati di concorso esterno in associazione mafiosa e per i quali la pubblica accusa aveva chiesto la condanna a nove anni. I tre assolti sono Dario Cristofaro, Luigi Martino e Carmine Riillo. Agli imputati venivano contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione, violazione delle leggi in materia di armi, omicidio, ricettazione, violenza privata, lesioni personali, rapina e usura. L’inchiesta che ha portato al processo ha fatto luce, tra l’altro, sull’omicidio del boss di Cutro Totò Dragone, avvenuto il 10 maggio del 2004 e contestato a Nicolino Grande Aracri, al fratello Ernesto e ad Angelo Greco. La cosca, con ramificazioni nel nord Italia, ed in particolare in Emilia Romagna, avrebbe imposto, secondo l’accusa, estorsioni e subappalti nella realizzazione e nella gestione di un parco eolico nel Crotonese noncé’ ad alcuni villaggi turistici del litorale ionico sempre del Crotonese, a cui sarebbero stati imposti servizi e prestazioni da parte di imprese vicine al gruppo criminale.